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Autore: nikolas    30/10/2012    5 recensioni
Posarono i bagagli, Lela comunicò al fratello che si sarebbe fatta una doccia prima di uscire perciò Tom ne approfittò per fare un giro del palazzo. Scese al piano terra e si diresse verso la pizzeria, la scena che gli si parò davanti lo lasciò senza fiato. “S-Simon?!”
Si trovava davvero dopo undici anni faccia a faccia col suo migliore amico, IL SUO AMICO PER LA PELLE?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DAL CAPITOLO PRECEDENTE:
-Tutto sembrava andare per il meglio. Lela aveva presto trovato una buonissima amica: Maya, una donna trentacinquenne che lavorava all’università come tecnico di laboratorio, fidanzata con Diuk, un ragazzo molto prestante di sette anni più giovane di lei, che lavorava al bar dell’università.
Nella quotidianità che i nostri protagonisti erano riusciti faticosamente a ricreare, molti segreti erano dietro all’angolo, pronti per venire a galla e spezzare, ancora una volta, gli equilibri di Simon, Tom e Lela.-


TERZO CAPITOLO:
Era quasi un mese che Lela frequentava l’università, la ragazza veniva spesso aiutata da Maya, la quale molte volte si recava a casa sua e di Tom al fine di aiutare la ragazza nello studio delle varie lezioni. Tra le due era nata una profonda amicizia, tant’è che non passò molto tempo prima che Maya diventasse una buona amica anche di Simon e Tom. Ma per Lela si stavano spalancando le porte di un mondo tutto nuovo.
Fu in uno dei tanti viaggi casa\università che scappò il primo, fugace bacio tra Lela e Simon, dovuto da cosa non l’avrebbero saputo dire nemmeno loro, ma quello che era certo, era che tra loro si era instaurato un rapporto il quale indubbiamente sorpassava quello di una comune amicizia. Per tutto il resto del viaggio i due non si parlarono, ma quando la ragazza raggiunse la sua abitazione, il fratello la trovò particolarmente raggiante tanto che non ci volle molto prima che scattò la domanda fatale “E’ successo qualcosa che dovrei sapere?” Tra i due infatti c’era sempre stato un rapporto di estrema confidenza. “Non ci crederai, ma oggi Simon mi ha baciata, cioè forse io ho baciato lui, ma che importa? Non so se capisci, CI SIAMO BACIATI!!” esclamò entusiasta la giovane. Tom non potè fare a meno di essere anche lui felice per la sorella ed il miglior amico, ma un dubbio si stava insinuando nella sua testa: forse era sola gelosia, ma aveva paura che sua sorella potesse soffrire e non voleva assolutamente che la causa di quello che sarebbe potuto succedere potesse essere Simon. Fu per questo che quando andò a lavorare si fermò prima a discutere con l’amico, riguardo quanto gli era stato riferito dalla sorella; se possibile la reazione di Simon lasciò Tom ancora più esterrefatto: il ragazzo non aveva dato grande importanza al bacio con Lela, almeno non ancora, visto che tra i due non c’era niente oltre ad una profonda amicizia, certo la ragazza gli piaceva molto, però non era ancora nulla di serio. “Non farla soffrire, Simon! Lei è al settimo cielo, se tu non hai intenzione di avere un rapporto con lei, vai e diglielo! Sta già passando un momento difficile, non ti ci mettere anche tu” concluse mestamente Tom.
La mattina seguente Simon approfittò del viaggio per chiarire con Lela, nella notte però la ragazza aveva avuto una lunga conversazione con Maya da cui aveva dedotto che doveva per forza di cose dichiarare i suoi sentimenti al ragazzo. Poi tutto successe nel giro di un secondo. Lela iniziò, senza alcun pudore, a dichiararsi a Simon, quest’ultimo, interedetto, non fu in grado di replicare, nemmeno quando Lela gli si avvicinò prepotentemente, farfugliò qualcosa, e alla fine lo baciò. Per la seconda volta.
Nei giorni che seguirono, Simon, capì che l’infatuazione di Lela verso di lui cominciava ad essere ricambiata e tra i due iniziò a nascere un sentimento più serio, che non potè che far felice Tom. Nel frattempo anche il signor Smith comunicò ai due fratelli che le indagini procedevano a gonfie vele e che l’unica cosa sulla quale c’era da concentrarsi era la ricerca dell’arma da fuoco che uccise Martha Klaus.
Alcune sere più tardi, verso le dieci e trenta, come al solito Lela chiamò al telefono Maya, ma questa, quando rispose, iniziò a singhiozzare e a farfugliare parole incomprensibili. Fu per questo che la giovane, approfittando dell’assenza di Tom e Simon che erano al lavoro, la invitò a casa sua per discutere della situazione davanti a un tè caldo. Appena arrivata, Maya saltò letteralmente addosso all’amica e disse in un mare di lacrime “Mi ha lasciata, dice che non gli sono mai stata fedele! Dice che lo ho tradito, ti rendi conto? Su che base poi? Forse io sono troppo più grande di lui, forse Diuk non mi ha mai amata!” Lela cercò di rincuorarla, ma la risposta di Maya fu piuttosto scontrosa “La fai facile tu, stai vivendo bene la tua storia con il tuo amichetto eh? In questa famiglia siete sempre stati degli ipocriti…””Che intendi dire, Maya?” replicò seccata la ragazza. “Non lo so, non so più neanche quello che dico. Sono distrutta!” Singhiozzò Maya, evidentemente sorpresa per quello che si era lasciata sfuggire.
La conversazione si protasse per alcune ore, nel corso di questa Maya riuscì a capacitarsi della rottura con Diuk e nel parlare Lela scoprì che anche l’amica aveva conosciuta sua madre.
Poco prima della sua morte, infatti, Martha si era occupata del caso del padre di Maya, il quale era stato accusato di spaccio; la donna non era riuscita a scagionarlo e quindi il papà di Maya aveva dovuto trascorrere quasi due anni in carcere, quando era stato liberato, l’avvocatessa Klaus era stata già uccisa e di conseguenza sia Maya che il padre non ebbero più rapporti con l’intera famiglia. Al termine della discussione, innumerevoli dubbi si insinuarono nella mente di Lela, ma questo era solo l’inizio.
La mattina dopo, infatti, le lezioni dovevano iniziare più tardi, ma Lela si fece comunque accompagnare all’università al solito orario per approfittare dell’intero laboratorio libero.
Completò tutte le relazioni lasciate in sospeso e visto che era ancora presto decise di andare al bar per prendersi un caffè e discutere con Diuk di quanto le aveva riferito Maya la sera prima.
Arrivò al bar e la scena che le si parò davanti le mozzò il fiato: Simon e Maya si stavano baciano in un tavolino in disparte, sotto lo sguardo allibito di Diuk.
Lela sentì il mondo crollarle addosso e l’unica cosa che riuscì a fare, fu scappare.
Non una lacrima, solo l’ennesima delusione.
Tutto da rifare.
FINE CAPITOLO TERZO


---> Terzo capitolo, ora la storia sta prendendo forma, fatemi sapere tutto ciò che è buono e ciò che non lo è! Recensite :) NIKOLAS
  
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