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Autore: _Giulietta88_    31/10/2012    5 recensioni
Londra, Inghilterra. Una scuola d'arte, due ragazze e cinque ragazzi. Ellie e Elis, le due ragazze invisibili e maltrattate dai cinque, considerati i mostri sacri della scuola. Una vecchia amicizia, l'amore segreto e pieno di passione, un corso di teatro inaspettato, tradimenti e bugie, tutto contornato da un gruppo di ragazzi e ragazze destinati a stare tra di loro.
Dal Capitolo 1:
Durante le precedenti vacanze estive aveva supplicato, nel vero senso della parola, i suoi genitori per mandarla a Doncaster, la cittadina dei nonni, per respirare una nuova aria. E così aveva preso quella geniale idea. Sarebbe cambiata e quando sarebbe ritornata a Londra e avrebbe messo i piedi a scuola il gruppetto dei 'popolari' avrebbe detto “cazzo”. Ovviamente si riferiva ai cinque bulli, che dai tempi delle medie, la torturavano con violenze fisiche, ma sopratutto psicologiche. Louis Tomlison, Harry Styles, Niall Horan, Liam Payne e Zayn Malik si sarebbero zittiti, per sempre, e non avrebbero più urlato nei corridoi della scuola 'sfigata', 'poveretta' o 'bruttona'.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3. You're back again.

 

 

 

I ricordi tornano sempre vividi, prima o poi. Non pensare di poter scappare da loro.

 

Un raggio di luce si infiltrò nella sua camera e sentì qualcuno entrare nella sua camera ed alzare le serrande. Mugugnò qualcosa, rigirandosi tra le coperte. Sentiva ancora sul mio corpo il profumo del mio papà, che l'aveva accarezzato i capelli fino a quando non aveva visto che dormiva profondamente.

« Tesoro, devi alzarti.. Hai perso già tanti giorni di scuola.. »

Sbuffò, affondando la faccia sul cuscino colorato. Uscì dal dolce e caldo letto e passandosi una mano tra i capelli ed entrò nel bagno, facendosi cullare dal getto dell'acqua calda.

Si vestì e mise solo il solito fard sui lividi e un po' di matita nera a mo' di eyeliner. Afferrò la tracolla e scese giù, sedendosi sull'amaca, portando le ginocchia al petto e aspettando che suo padre fosse pronto per accompagnare lei ed Elis a scuola. Ma non le andava di tornare lì, sarebbe stata chiamata dalla signora Monrooe in presidenza per dirle tutto ciò che avevano fatto quei cinque. E lei non voleva.

15 minuti dopo si trovava davanti al cancello, con la sua migliore amica accanto che non aveva spiaccicato parola durante tutto il tragitto.

« Io, ehm.. Ellie, vado in classe. »

Elis borbottò quelle parole, scomparendo dalla sua visuale in meno di alcuni secondi. Fantastico, anche la persona che le era sempre stata accanto adesso andava via senza una spiegazione logica.

Entrò lentamente dentro il cancello della scuola, a testa bassa e a passo veloce, ma sentiva lo sguardo di tutti addosso. Accanto a lei, alcuni ragazzi di prima sghignazzarono divertiti e sentì una ragazza accanto a lei sussurrare: « Guardate che sfigata, poveretta! »

Serrò la mascella e corse dentro la scuola, camminando spedita verso l'aula di biologia, cercando di evitare tutti i sorrisetti delle cheerleader e le pacche sulle spalle degli sfigati del Club degli Scacchi. Loro, insieme a lei, erano gli unici a prenderle da quei cinque, ma se quei poveretti venivano presi a calci era perché tutta la scuola li reputava strani, ma lei.. lei non lo sapeva il motivo per cui subiva tutto ciò.

Quando entrò in aula i suoi compagni erano già tutti lì, compreso Styles, il riccio della banda. Fu proprio lui a sviare il suo sguardo dalle iridi color cioccolato di lei.

Ellie si strinse il libro al petto, sedendosi al primo banco, quello che le lasciavano da anni.

Prima ancora che la prof. Fece il suo ingresso in aula entrò il collaboratore scolastico, tuonando il suo nome e quello di Styles. Sgranò gli occhi terrorizzata, mentre il riccio si passava una mano nervosamente in mezzo a quel cespuglio che si ritrovava al posto dei capelli.

Deglutì e si avviò a passo incerto verso la presidenza, dove bussò leggermente e al 'permesso' entrò, rimanendo scioccata dalla visione.

Oltre a lei e Styles erano stati convocati anche Niall, Payne, Malik e Tomlinson. Fissò in panico la preside che le fece cenno di sedersi accanto a lei, ritrovandosi di fronte i cinque. Tutti loro erano agitati, compresa lei e la preside. Malik si mordeva il labbro inferiore, Payne tamburellava le dita sulla coscia, Styles continuava a tormentarsi i ricci, Tomlinson batteva il piede per terra e Niall.. Beh, a lui bastava guardarlo attentamente negli occhi per notare la paura di essere sospeso, o ancora peggio espulso, insieme ai suoi amici.

Lei invece vagava lo sguardo su un punto indefinito della stanza, stringendo i pugni.

« Signorina Green, andrò subito al punto. Lei ha subito atti di violenza fisica e psicologica da parte di Styles, Tomlinson, Horan, Malik e Payne? »

Sentì lo sguardo dei cinque poggiarsi su di lei per un tempo indefinito. Nessuno fiatò. E lei cercava la risposta nella sua mente. Dire la verità o meno?

Il cuore palpitava e lei sudava freddo. Ripensò a tutti i calci che Payne le aveva mollato, agli schiaffi di Tomlinson, alle spintonate di Styles, ai pugni di Malik e agli sguardi indifferenti di Horan, che forse avevano fatto ancora più male di tutto ciò che aveva pensato precedentemente.

Tornò indietro di alcuni anni, ripensando alla promessa che si erano fatti i due, al parco.

 

« Vuoi giocare con me, principessa? »

Ellie alzò lo sguardo facendo un timido sorrise ed annuì, saltellando felice. Felice che qualcuno gli chiedesse di giocare insieme.

« Solo se tu sarai il mio principe azzurro. »

Il biondino annuì, portandosi le dita incrociate al cuore, giurandolo sulla bandiera d'Irlanda.

« Lo sarò per sempre, piccola Ellie. »

 

Chiuse gli occhi, alzando la testa e guardando Niall, che aveva gli occhi lucidi.

In precedenza Niall aveva il vizio di chiamarla “piccola” nonostante avesse un anno in più di lei solamente. Ma a quei tempi a lei piaceva e si era anche innamorata, si fa per dire, del suo principe, ma che non lo era stato più quando era cresciuto.

Quella promessa al parco non l'aveva mantenuta, neanche lontanamente e a distanza di anni, si ritrovavano entrambi catapultati in un mondo che non apparteneva a Ellie. E forse neanche a Niall, che sicuramente era cambiato stando insieme ai suoi migliori amici.

Girò la testa verso la preside, che la fissava paziente e con voce tremolante scosse la testa.

« No, signora Monrooe, anzi.. i-io non ho mai avuto a che fare con questi cinque ragazzi. »

La preside unì le mani felice, dicendo di essere contenta che nella sua scuola non si fossero verificati atti di bullismo, ma nessuno di quei sei ragazzi l'ascoltava.

Ellie sapeva di aver mentito su qualcosa che la rappresentava in prima persona. Cinque anni della sua vita erano da buttare, tutti i pianti soffocati dal cuscino erano da buttare, tutto era da buttare.

Si alzò dalla poltrona scomoda, seguendo quei cinque. Nessuno fiatava. Si allontanarono da lì e tutti si sedettero nelle gradinate, aspettando che la seconda ora suonasse. Era una delle strane regole di quello schifo di scuola. L'aria era tesa e lei appoggiò il capo al muro, cercando di sedersi il più lontano possibile da quei mostri.

« Perché lo hai fatto? »

Dietro di lei Zayn Malik aveva parlato, agitando le braccia. Alzò un sopracciglio, pensando che una delle sue ochette gli avesse mangiato anche il cervello.

« Non voglio la compassione di nessuno, tanto meno la vostra. »

Disse dandogli la schiena, mentre leggeva con finta aria interessata le scritte sui muri che raccontavano amori impossibili e amicizie durature.

« Ellie, io ho infranto la cosa più cara che avevo.. Quella promessa che ci teneva legati al parco. Io non sono stato il tuo principe azzurro. E non meriterei neanche di mettere piede in Irlanda. »

Si strozzò con la sua stessa saliva. Si girò verso il falso principe e fece un sorriso sarcastico.

« Ancora ci pensi, Horan? »

Disse con indifferenza, facendo finta di non aver pensato neanche una volta quella stupida promessa. Lei non era una principessa. E lui non era il suo principe azzurro. Lei era la sfigata, lui era il biondo donnaiolo che si era portato metà della popolazione femminile a letto. E le cose sarebbero rimaste così.

« Oh ti prego, Ellie. Parliamone, urla, prendimi a calci ma per favore chiariamo. Mi mancano i momenti di noi due da piccoli. »

Cercai di mantenere la calma e, sopratutto, di non guardare quegli occhioni color ghiaccio, che erano diversi da quelli di Louis, ma che mi facevano sciogliere ancora, come ai tempi.

« Non sono Payne, non prendo a calci nessuno. »

Dissi alzandomi e le lacrime pizzicarono gli occhi. Non sapeva perché, ma quando incontrava o solamente parlava di Liam Payne avrebbe rigettato l'anima e avrebbe pianto per ore.

Sentì singhiozzare Niall e mi girai scioccata e vidi Louis circondare la spalla di Niall. Avrei dovuto piangere io, non lui. Liam si teneva la testa, come a lanciarsi una maledizione da solo.

« Niall, anche se noi parlassimo, mi spieghi cosa cambierebbe? Tu hai la tua vita, la tua put.. ehm ragazza, i tuoi amici e io ho la mia vita, che fa schifo, ma che comunque è mia. »

La sua voce si incrinava e vide il biondo alzare la testa, credendo di avere un chance in più, da quel momento.

« Si, che cambierebbe! Proviamoci per favore, Ellie. Io non c'è la faccio più a tenermi questo peso qua.. » e si toccò l'addome. « ..Possiamo tornare amici. Siamo sempre noi due! Tu sei la ragazza timide e dolce che cerca di nascondere i suoi sentimenti e io.. »

Ellie gli fece segno di fermarsi con il capo, torturandosi una ciocca bionda. Riprese da terra la sua tracolla nervosamente e iniziò a camminare verso il cortile della scuola. Aria. Aveva bisogno di aria.

Si girò verso il suo ex migliore amico e fece un sorriso amaro, ma allo stesso tempo pieno di dolcezza e tenerezza, tipico di Ellie.

« E tu sei quello che picchia le ragazze, Niall e anche se non hai alzato un dito con me tu mi guardavi. E non parlavi, diamine! »

Corse nel cortile, sedendosi nel muretto che da lontano dava alla vista del Tamigi. Prese a pieno l'aria fresca che le arrivò di fronte e sentì che dietro di lei correva una persona.

« Ellie.. » biascicò Niall, sedendosi accanto a lei, dando le spalle alla parte opposta a cui lei era seduta frontalmente, però.

La bionda si girò e osservò gli occhioni pieni di lacrime di Horan. Vide il bambino che aveva lasciato anni e anni fa al parco e sentì anche una lacrima scendere sulla sua guancia.

Forse.. forse poteva ricominciare da capo con lui. Magari gli avrebbe spiegato il perché lui non fermasse i suoi amici quando gliele davano di santa ragione.

Magari sarebbe tornato tutto come prima.

E così la ragazza, presa dall'emozione, si slanciò e abbracciò Niall Horan, il suo vecchio migliore amico, che era tornato quello di un tempo.

Il ragazzo l'afferrò al volo e la strinse a se, iniziando a piangere insieme a lei.

« Niall, per favore, non farlo mai più.. »

Singhiozzò sul petto e Niall le sussurrò un 'mai più, te lo prometto' commosso, mentre le lasciava un bacio sui capelli. Avrebbe fatto di tutto per far tornare tutto ai vecchi tempi, facendo conoscere magari ad Ellie il vero carattere di quei quattro stupidi che c'erano dentro la scuola, ma che facevano parte della sua vita al cento per cento.

Da lontano una ragazza dai capelli neri corvini si strinse al suo piumino rosso e scacciò via una lacrima che scivolava lenta come la pioggia sulla guancia. Elis piangeva. Finalmente vedeva tornare il sorriso sulle labbra della sua migliore amica.

 

 

Angolo di un'autrice figa (?)

Ed eccomi qui, ispirata dalle vostre bellissime recensioni. Vi anticipo che la coppia della storia non sarà Niall/Ellie.. tranquilli *-*

Si accettano scommesse: secondo voi chi sarà il personaggio maschile che colpirà la nostra Ellie? Sono curiosa di sapere cosa pensate voi ^-^

Io già l'ho scelto quindi.. Non mi farò corrompere xD

Spero che il capitolo sia delle vostre aspettative e vi ringrazio tantissimo per l'affetto che mi avete dimostrato solo con questi due capitoli.

 

P.S. Sotto ho messo di nuovo le immagini, spero che adesso si ved

 

 

Ellie.

 

 

Louis.

 

 

Elis.

 

 

E oggi metto anche una bella gif

del nostro Nialler con Zayn! (:


  
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