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Autore: Mired    18/05/2007    1 recensioni
Un anno dopo la sconfitta di Artemisia, Rinoa, si trova al Garden di Balamb, si è stabilita lì pur non essendo nè SeeD nè studentessa, tutto sembra andare piuttosto bene, anche se quella vita non è ciò che si aspettava, ma qualcosa sta per succedere, qualcosa che sconvolgerà la vita di Rinoa e di tutti i gli amici SeeD che da molto sono al suo fianco...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Era passato un anno dalla sconfitta di Artemisia ma alcune notti lei tornava nei miei incubi, quelle notti, mi svegliavo sudata e con le lacrime agli occhi, non riuscivo e non potevo dimenticare le sue parole, il suo odio profondo verso i SeeD, il suo tentativo di distruggerci tutti.
La paura di diventare come lei…il terrore di sapere che forse un giorno nel futuro sarei stata proprio io a cederle i miei poteri di Strega, proprio come Edea aveva fatto con me…in quei momenti mi chiedevo se Squall avesse fatto bene a salvarmi ad Esthar…ma poi pensavo a quando tutto era finito…a quanto bella fosse stata la mia vita da allora.
Quando tutto fu finito,durante la splendida festa al Garden, Squall e gli altri mi avevano chiesto di restare lì con loro e da allora la mia casa era il Garden di Balamb, mi trovavo bene lì, avevo tutti i miei amici vicini e poi il preside Cid era stato così gentile da assecondare il desiderio dei miei più cari amici facendomi rimanere anche se non ero un SeeD.



Capitolo 1
Solitudine e Missione



“NO!”
La fronte imperlata di sudore, il mio petto si alza e si abbassa velocemente, affaticato, apro e chiudo gli occhi più volte prima di rendermi conto che sono nella mia stanza nel Garden, che è tutto proprio come quando ho spento la luce. Mi alzo lentamente cercando di calmare i battiti del mio cuore e il mio respiro.

Non è possibile, ancora lei, ancora un incubo…finirà mai questo tormento? Perché deve essere tutto così difficile? Perché non mi è concesso vivere un’esistenza normale? Tranquilla?

Apro la finestra, uno spettacolo splendido, l’alba, si presenta ai miei occhi con i suoi tenui colori, con la sua luce delicata, mi toglie il respiro, la brezza muove leggermente i miei capelli e timidamente sorrido osservando il sole che fa capolino sull’orizzonte. Gli incubi che fino a pochi minuti prima mi tormentavano adesso sembrano un lontano ricordo. Forse era davvero possibile per me vivere felice, senza quegli incubi…
Mi volto per tornare a sdraiarmi dato che ancora manca un po’ di tempo alla sveglia, Angelo, il mio adorato compagno a quattro zampe, dorme calmo ai piedi del mio letto, sorrido di nuovo e avvicinandomi silenziosa lo accarezzo nella speranza di non disturbare il suo riposo. Il suo sonno è calmo, non come quello della sua padroncina, mentre lo guardo il ricordo di quando era cucciolo e lo trovai riaffiora, penso a tutte le volte che mi è stato accanto a quante volte mi ha protetta, a quanto mi ha consolata con un semplice sguardo carico d’affetto.
Mi stendo di nuovo sul letto ed osservo il soffitto della stanza, finalmente un attimo di pace dopo una nottata terribile, senza accorgermene scivolo di nuovo tra le braccia di Morfeo ed è un urlo pieno di allegria ed un po’ stridulo a svegliarmi
"TA-DAN!!"
Selphie entra di colpo nella mia stanza, svegliando me e il povero Angelo che subito si mette sulla difensiva, sorrido
“Calmo Angelo è solamente Selphie…a proposito che ci fai qui così presto? E poi…ti sembra il modo di entrare nelle stanze?”
Selphie mi guarda stranita come se avessi detto una cosa assurda
"Scusa Rinoa…”
Scoppio a ridere nel sentirla dire così
“No Selphie!! Ti ci metti pure tu? Ma che è una malattia contagiosa? Sembri Squall!”
Sorride anche lei ora di nuovo allegra
“Comunque che ci fai ancora in pigiama? E’ tardissimo, dobbiamo preparare un sacco di cose per il festival, te lo ricordi??”
“Selphie, secondo te cosa ci posso fare in pigiama in camera mia? Preparo un dolce? E poi sarà da poco passata l’alba…”
“Rinoa ma che dici? Guarda fuori, il sole è già alto!!”
Guardo fuori, diamine Selphie ha ragione, velocemente comincio a vestirmi, devo essermi addormentata quando mi sono distesa sul letto, all’improvviso la voce del preside Acid risuona nel Garden, chiara e forte grazie ai microfoni
«I SeeD Squall Leonhart, Selphie Tilmitt, Zell Dincht, Irvine Kinneas e Quistis Trepe sono convocati in presidenza»
La comunicazione termina, nel silenzio ritorna il silenzio, guardo Selphie, entrambe pensiamo la stessa cosa: cosa sarà successo? Sospiro e le sorrido di nuovo, gentile come sempre
“Meglio che tu vada, non vorrei fosse qualcosa di grave, se arrivi tardi poi Squall si arrabbia…Quando avrai finito potremo dedicarci al festival”
Selphie annuisce, poi mi saluta velocemente e corre verso la presidenza. Resto un po’ nella stanza da sola, rimuginando su cosa possa volere il preside. Non posso restare lì, devo andare anche io.
Con passo deciso mi avvio verso la presidenza, facendo attenzione a non essere scoperta, poi mi metto davanti alla porta e ascolto, Squall e gli altri sono già lì, sento le loro voci
“Ragazzi…- inizia il preside con la sua solita calma - ………missione…………SeeD……….fidarmi…”
Maledizione! Non riesco a sentire praticamente niente, solo qualche parola, accosto ancora di più il volto alla porta nella speranza di sentire qualcosa in più, sento Zell dire qualcosa, ma non capisco, dai rumori deduco che è una delle sue solite sciocchezze, il preside riprende a parlare
“…………Winhill………assediato da Galbadia………………non sappiamo…………”
Winhill? Attaccato? Sento la voce di Squall chiedere come hanno fatto ad avvertire i SeeD, poi una voce nuova che non ho mai sentito, sembra quella di un bimbo e di un adulto al tempo stesso…
So bene che ogni secondo in più che passo davanti a quella porta aumenta il rischio di essere scoperta, ma non mi importa, devo sapere…poi ecco la catastrofe, la voce di Edea
“Rinoa, puoi anche entrare, invece di restare incollata alla porta…”
Anche se la sua voce è calma e gentile, mi sento prendere fuoco dalla vergogna per essere stata scoperta, mi sento come una bambina che è stata scoperta con le mani nel barattolo di marmellata, non riesco ad alzare la testa e sento su di me lo sguardo degli altri…
“Ecco…io ero preoccupata e così ho pensato che magari, non so, potevo essere utile…”
Alzo un attimo lo sguardo sul preside e su sua moglie, mi guardano calmi, non sono arrabbiati, soprattutto Edea, sembra che lei capisca come mi sento
“Beh, cosa è successo adesso lo sapete – continua il preside – Squall, tu sarai a capo della squadra, composta da voi cinque, partirete per Winhill per scoprire cosa sta succedendo, agirete poi come meglio crederà il vostro comandante”
“Sissignore”
Squall risponde con calma, non lascia trasparire alcuna emozione, sempre serio, quasi imbronciato, ma io lo adoro anche per questo…
Il preside congeda i SeeD con poche parole che io nemmeno ascolto, ora al centro della mia attenzione c’è lui, quando i miei amici se ne vanno li seguo, per poi andare via con Selphie per preparare ciò che dobbiamo per il festival.
Il giorno trascorre lentamente, di Squall nessuna traccia, forse è di nuovo dal preside, in questi giorni mi manca così tanto, non riesco mai a stare un po’ con lui da sola. Durante i lavori per il festival Selphie mi fa notare di essere piuttosto distratta e devo ammettere che non ha torto, non so perché ma sento che c’è qualcosa che non va e non è solo la mancanza di Squall.
Verso le sette sospendiamo i lavori, saluto Selphie, ho bisogno di stare un po’ da sola a riflettere, vado nella zona segreta, di nuovo quella sensazione che dalla convocazione del preside mi attanaglia il cuore…qualcosa di brutto…
Mentre sono immersa nei miei pensieri due braccia mi cingono, torno alla realtà all’improvviso, poi una voce subito mi tranquillizza
“Come mai tutta sola?”
Squall, mi hai raggiunta qui…tu lo sapevi, mi conosci fin troppo bene…me lo hai detto molte e forse è vero, che sono come un libro aperto…
“Beh avevo voglia di stare un attimo tranquilla, a quest’ora c’è così confusione nel Garden…così…” Mi abbandono dolcemente a quel tenero abbraccio, appoggio la testa sul petto di Squall e chiudo gli occhi, di nuovo quella sensazione, quel presagio quel terribile dolore, ora più forte che mai..

…No…vi…prego….aiutatemi….NOOOOOOO

Urla, dolore e sangue…dapprima lontana poi sempre più vicina sento la voce di Squall, a fatica riapro gli occhi
“Rinoa, Rinoa che succede??”
E’ preoccupato, glielo leggo in faccia, probabilmente ho urlato, cerco di apparire calma
“Niente, tranquillo Squall…”
Le urla ancora risuonavano nella mia testa, se chiudevo gli occhi vedevo ancora il sangue…
“Rinoa, sei sicura? Hai urlato…”
“Squall, non è niente…è che ultimamente faccio molti incubi su Artemisia…ed evidentemente mi perseguitano anche da sveglia”
Mento spudoratamente, ma non voglio che si preoccupi troppo per me, lo vedo sospirare, poi mi abbraccia di nuovo
“Domattina partiamo per Winhill, dobbiamo scoprire cosa è successo e non so quando torneremo”
“Ma perché dici così? Tanto vengo anche io no?”
Squall mi scosta un po’ dal suo corpo, distoglie lo sguardo, so già cosa vuol dirmi, ma non voglio sentirlo“Rinoa, tu non vieni. Non voglio che tu sia in pericolo, qui al Garden sei al sicuro…”
Mi parla come si fa ad una bambina capricciosa, con un tono che non ammette repliche, vorrei protestare, non voglio che vada senza di me, soprattutto non voglio stare senza di lui…ma so anche che sarebbe totalmente inutile cercare di convincerlo.
Mi prende per mano, stavolta sono io a distogliere lo sguardo dal suo volto, un turbinio di emozioni mi lascia confusa, arrabbiata, delusa, triste e preoccupata terribilmente preoccupata, è proprio questa la sensazione che prevale su tutte le altre. Lentamente Squall mi accompagna fuori dalla zona segreta, non ho fame, quindi mi dirigo verso la mia stanza dopo averlo salutato con un lieve bacio sulle labbra. Nel silenzio della mia stanza mi stendo sul letto, Angelo è accanto a me e distrattamente accarezzo il suo morbido pelo, continuo a chiedermi cosa voglia dire quella visione mentre sento ancora forte quella sensazione di morte e dolore nel cuore. Cosa sta per accadere?
Mi addormento a notte inoltrata, ma non è un sonno tranquillo, ho di nuovo gli incubi

…Squall…perché mi guardi così? Il tuo sguardo…è pieno d’odio…perché? Perchè continui a puntarmi la tua gunblade contro? Sono io sono Rinoa…non mi riconosci? –
ma Squall non mi parla…non sembra riconoscermi… anzi, si lancia contro di me per uccidermi, lo so – No…Squall…non farlo!!...- ma lui non arriva a me…lentamente prende a svanire…e di nuovo il sangue…- NO Squall dove sei? Non sparire, non lasciarmi sola!!!!!!!

Ancora un volta mi sveglio madida di sudore e spaventata…ma questa volta è già mattino, mi faccio una doccia e poi mi vesto…mattina…finalmente è finita quella nottata di incubi, ma di certo non è un mattina piacevole, Squall e gli altri partiranno ed io sono di nuovo sola. So che lui mi aspetta alla zona segreta, il nostro luogo d’appuntamento, corro veloce da lui, quando arrivo è già lì che mi sorride.
“Rinoa, finalmente…”
Si avvicina a me prendendo qualcosa dalla tasca, lo guardo curiosa, mi sorride ancora, un sorriso dolce, come riesce a fare solo lui
“Sai…io non sono il tipo smielato che sta sempre appiccicato…però oggi sento che devo dirti una cosa…”
La sua voce è seria, sento il mio cuore prendere a battere forte, senza un particolare motivo…
“Vedi…io…vorrei che tu tenessi questo…”
Mentre parla solleva la mia mano sinistra, apre la mano e sopra vi è appoggiato uno splendido anello, semplice nell’aspetto, con una S e una R incise sopra, infila delicatamente l’anello al mio anulare, e solo allora trovo la forza di riprendermi e alzare lo sguardo perdendomi nei suoi meravigliosi occhi
“Rinoa…io ti amo con tutto me stesso…”
“…io non so cosa dire Squall…”
“Non c’è bisogno di dire altro…”
Le sue labbra si posano sulle mie, sigillando quel momento con un tenero bacio e un dolce abbraccio, facendomi sentire protetta e al sicuro, sono certa che se avessi potuto volare, sarei salita fino a toccare il cielo.
Ma tutti gli attimi da favola finiscono, infatti Squall mi guarda, so già cosa sta per succedere, sospiro e lo accompagno in silenzio nella hall, gli altri sono già lì che lo aspettano. Sento le lacrime salirmi agli occhi, mi sento stupida, so bene che Squall e gli altri sono i migliori, ma non riesco ad allontanare quella maledetta sensazione di pericolo. Squall ha fatto molte altre missioni, anche più pericolose di questa ed è sempre tornato indenne…cosa mi succede ora?
Riesco a nascondere la mia preoccupazione agli altri, ma non a lui…
“Stai tranquilla…tornerò presto…te lo prometto”
Mi abbraccia ancora una volta, saluto lui e gli altri, li guardo allontanarsi, uscire dal Garden per andare alla Lagunarock, resto lì imbambolata a lungo anche quando sono andati via, quella sensazione s i fa sempre più forte ed io mi chiedo cosa voglia dire…

  
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