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Autore: BellatrixWolf    03/11/2012    4 recensioni
Il rapporto tra Emma Swan e Regina Mills non era dei più chiari. La maggior parte della gente credeva, anzi, era certa, che le due si odiassero a morte. Anche loro ne erano certe.
Solo da poco, Regina si era accorta di qualcosa di strano. Conosceva l'odio, lo conosceva fin troppo bene, ed iniziava a dubitare che ciò che provava per lo sceriffo Swan fosse effettivamente odio.
SwanQueen. potrebbe diventare Fluff, o smut. O entrambi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Terminate cioccolata e torta, e non avendo una conversazione da mandare avanti, Emma e Regina decisero di uscire. Pagarono in silenzio e salutarono.

Ad Emma non sfuggirono lo sguardo divertito ed il sorriso sornione di Ruby, né lo strano atteggiamento di Mary Margaret -intenta a mangiare il proprio dolce lanciando occhiate alle due donne quando pensava che nessuno guardasse- e si ripromise di chiedere delucidazioni a riguardo.

Uscendo, entrambe rabbrividirono allo sbalzo di temperatura tra il caldo interno del Granny's ed il gelido parcheggio. Stringendosi nelle spalle, Emma guardò Regina in attesa di indicazioni.

"A casa mia alle otto." disse lei in risposta allo sguardo ansioso. Non era certa del motivo per cui l'avesse invitata a cena. Per Henry. si disse Lui tiene molto alla biondina, sarà felice di averla a cena. E sembrava convinta di questo.

Lo sceriffo annuì e si infilò le mani in tasca. "Ok. A... dopo quindi." Era strano congedarsi con tanta calma e rilassatezza da Regina. Solitamente la palpabile tensione tra loro le portava a separarsi con foga e spesso malamente, ma in quel momento quasi le dispiaceva andarsene.

Le dinamiche tra loro erano come quelle tra due calamite: da una parte si respingevano furiosamente, dall'altra si attraevano inevitabilmente.

"A dopo." ripeté il sindaco, girandosi sui tacchi e procedendo a passo spedito verso la macchina. Emma rimase a guardarla per qualche istante, poi si girò a sua volta e raggiunse il maggiolino.

 

Il tempo di arrivare a casa di Mary Margaret ed Emma era già piena di domande. Cosa diamine l'aveva spinta ad invitare Regina da Granny's? E perché lei aveva accettato? Insomma, non si sopportavano. E poi tutta quella storia della torta di mele... perché Emma aveva indugiato tanto? E perché quella sciocca frase sul "frutto proibito" le aveva fatto un simile effetto? Scosse la testa ed optò per una doccia, utile per schiarirsi le idee, o quantomeno per evitare domande inutili.

Con un sospiro si scrollò e si diresse in bagno, chiuse la porta, aprì l'acqua e si spogliò. Si lanciò un'occhiata dubbiosa allo specchio entrando nella cabina. Venne investita da una pioggia bollente e chiuse gli occhi, rilassandosi, lasciandosi scivolare addosso le gocce. Entro breve il vapore appannò il vetro, salendo lentamente.

Dopo essersi lavata, Emma si concesse qualche minuto di pigro calore ed appoggiandosi con la spalla al muro prese a disegnare vaghe forme con le unghie. Stava finendo di delineare le piccole venature di una foglia, gli occhi socchiusi ed i muscoli rilassati, quando un rumore la fece sobbalzare. Il brusco chiudersi della porta d'ingresso la fece tornare di colpo vigile ma, nella fretta di rimettersi in piedi, sbatté la testa contro il telefono della doccia.

"Merda!"

"Emma?" chiuse l'acqua massaggiandosi la tempia e si sentì chiamare.

"Mary Margaret?" rispose, uscendo dalla cabina e cercando l'accappatoio con la mano.

"Pensavo fossi con il sindaco." la voce, ora più vicina, tradiva un ghigno.

"Uh...no. Cioè, dopo. Insomma, vado là a cena." Mentre parlava si attorcigliò in testa un asciugamano ed aprì la porta. "Alle ott..oh!" Si ritrovò davanti Mary Margaret, appoggiata al muro.

"Mhm." Sorrise.

Emma aggrottò le sopracciglia. "Sì. Comunque, mi spieghi perché tu e Ruby vi comportavate in modo così strano, prima?"

La donna la guardò con finta perplessità. "Strano?"

La bionda inarcò un sopracciglio e piegò la testa di lato, lanciandole uno sguardo eloquente.

"Oh, scusa! E' che è raro vedervi in buoni rapporti e..." ridacchiò "Ruby si chiedeva se alla fine vi sareste scannate o baciate." il pensiero di quelle battutine la divertiva.

Emma invece si sentì avvampare. "C...cosa?"

"Sì, beh, scherzava. Insomma, ok che non vi sopportate, ma dubito che arrivereste a picchiarvi. ... Di nuovo." Aveva dato per scontato che la perplessità sul volto di Emma fosse dovuto al ricordo del pugno dato a Regina -l'altra possibilità, quella del bacio, era assurda-. Ma la bionda era invece scossa dall'idea che qualcosa di non totalmente chiaro a lei fosse così palese per altri; dopo quel breve tempo passato in sua compagnia, baciare Regina non era più nemmeno un'idea tanto assurda.

Emma si sforzò di sorridere. "Già... non sembra, ma tira dei bei pugni. Ora scusa, devo andare a vestirmi." E partì spedita per la propria camera, chiudendovisi dentro.

 

Mary Margaret rimase a guardarla mentre se ne andava lasciando una scia di goccioline, poi inarcò le sopracciglia e scosse la testa. "Che ragazza insolita." Commentò, poi si strinse nelle spalle e si diresse nella stanza principale, sedendosi al tavolo e mettendosi a correggere dei temi.

  
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