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Autore: Demone    03/11/2012    2 recensioni
Una ragazza si aggira per le vie di Londra. E' bellissima, attira tutti gli uomini ma in realtà lei è qualcosa di più. Lei è una demone. Ogni sera uccide un ragazzo diverso e si diverte nel farlo. Crede di aver abbandonato il passato ma il passato, prima o poi, torna sempre. Puoi scappare, puoi fuggire ma tutto ciò che hai lasciato alle spalle ti salta addosso. Forse per Kayline è arrivato il momento di cambiare, di affrontare il passato. Chissà, anche nel cuore meno umano c'è una scintilla di vita che può germogliare in amore....
E' la mia prima ff, l'avevo pubblicata in un'altra categoria prima di postarla qui, spero di non aver sbagliato! Perfavore leggete e recensite, sono curiosa di leggere i vostri pareri e, se la storia piace, sarò ancora più invogliata a scrivere! Buona lettura :)
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Una ragazza camminava fra le migliaia persone che uscivano da quell’affollato aeroporto di Roma. Persone che venivano da tutte le nazionalità si accalcavano in quel piccolo aeroporto per uscire e andare a visitare la città eterna. Kayline non era fra quelle. Voleva uscire di lì, andare da qualunque parte ma non lì. All’inizio aveva pensato che era uno scherzo. Era salita sull’aereo con Ciano per andare al Blood College. Aveva detestato ogni secondo di quel ridicolo volo. Lei, seduta al suo posto, in prima classe, con le gambe accavallate, era stata in silenzio per tutto il tempo. Non aveva detto neanche una parola. Guardava fuori dal finestrino mentre la sua mente lavorava veloce. Era stata costretta ad accettare quello stupido compromesso con Ciano ma non per questo l’avrebbe rispettato. Non voleva andare in quel college. Eppure era scappata per tutto quel tempo. Come una codarda. Era pronta a rimangiarsi la parola? Non l’aveva mai fatto. Farlo in quel momento era un atto di vigliaccheria. Non avrebbe mai tradito Ciano. Certo, lo detestava e lo voleva morto ma non per questo l’avrebbe tradito senza mantenere la parola. Non lo faceva per lui. Lo faceva per se stessa. Eppure, per un attimo, quando era scesa dall’aereo aveva desiderato fuggire. Era stata la stretta di Ciano sul suo avambraccio a riportarla alla realtà. Era sempre lì, pronto a bloccarla, a fermarla. Anche lui era stato in silenzio per tutto il viaggio. Aveva finto di leggere un libro ma in realtà aveva osservato Kayline per tutto il tempo. Aveva provato a concentrarsi sul testo ma non ci riusciva. Non aveva letto neanche un rigo. Perché era così calma? Perché non lo guardava con odio? Kayline non si faceva sottomettere in quel modo. Non l’aveva mai fatto, neanche quando era una giovane demone spaventata da tutto. Non l’avrebbe seguito al Blood College in quel modo. L’avrebbe ostacolato. Gli aveva dato la sua parola ma non si fidava di lei. Quando l’aereo era atterrato si era affrettato a scendere. Aveva bloccato Kayline prima di farle fare qualunque cosa. Lei si era semplicemente liberata dalla sua presa ed era andata a recuperare il suo bagaglio. Ora camminava velocemente fra le persone, con i capelli di quel nero corvino che le volavano attorno al viso. Non aveva una meta. Sembrava solo che voleva scappare. Non voleva scappare da lui, voleva scappare da tutto quello che le stava succedendo attorno. Non poteva fermarsi. Se lo faceva le sarebbe crollato tutto addosso. Aveva avuto fin troppo tempo per pensare sull’aereo. Ora voleva solo arrivare a quel dannato college e chiudere quella storia per sempre. Non sarebbe rimasta. Avrebbe fatto di tutto per scappare da lì. Non la potevano trattenere con la forza.  Stava per uscire quando una mano le bloccò il polso. Ciano. Di nuovo. Si girò infuriata.
“Non sto scappando. Lasciami”
Lui la guardò e rise. Si appoggiò con insolenza a un muro. Continuando a tenerle il polso.
“Hai almeno idea di dove andare? Cammini senza una meta Kayline. Devi smetterla. Non è da te fare così.”
La guardò negli occhi per un lungo istante. Kayline sosteneva il suo sguardo. I suoi occhi erano impenetrabili. Non voleva far capire a nessuno come stava. Ciano le lasciò il polso e uscì. Lei lo seguì subito.
 
Si sistemarono in un piccolo hotel anonimo, come tanti. Alla reception aveva parlato Ciano.
“Una stanza per due. No, non un letto matrimoniale, due letti separati per favore. Non vogliamo la cena in camera, provvediamo da noi.”
Kayline aveva ascoltato tutto in silenzio, appoggiata al muro. Sapeva che Ciano non le avrebbe mai permesso di stare in una stanza separata dalla sua ma detestava l’idea di rimanere chiusa di nuovo in una stanza con lui. Le avrebbe ricordato troppo quell’albergo di Londra. Lo seguì in silenzio fino a quella stanza ed entrò.  Lasciò le valigie sparse in giro e si butto sul letto, fissando il soffitto.
“Chiedere due stanze non era possibile, vero?”
“Per permetterti di scappare? No, grazie.”
Ciano ridacchiò appena. Era di buon umore e non badava al tono acido di Kayline. Quella città gli piaceva molto e poi stava per tornare al Blood College, vittorioso. Guardò Kayline stesa sul letto. Perché rendeva tutto così difficile? Non gli parlava, non lo calcolava. Passava il tempo a ignorarlo. Avrebbe preferito sentirla supplicare di lasciarla andare. Quel silenzio non si addiceva a lei.
“Smettila.”
Una sola parola ma sufficiente per farla alzare dal letto e per inchiodarlo con uno sguardo glaciale.
“Non sto facendo nulla. Lasciami stare. Non ti sto attaccando, non ti sto creando difficoltà quindi
Lasciami in pace, va bene?”
“Ti sei arresa. Non è da te.”
Ciano la guardava con calma. Non sapeva neanche lui perché stava facendo così. Dopotutto, cosa gli importava se Kayline si era arresa o meno?  Dopotutto per lui era meglio così. Qualcosa nel viso perfetto della ragazza e nel suo sguardo duro e impenetrabile gli faceva pensare di aver fallito. Il suo compito era quello di riportarla al college, non importava com’era il suo atteggiamento. Eppure c’era qualcosa che lo preoccupava. Le prese il braccio e la costrinse ad alzarsi, costringendola a guardarla negli occhi, in silenzio. Sembrava arrabbiata, senza sentimenti. Era così. Era troppo arrabbiata, troppo infuriata. Un sorriso si allargò sul viso di Ciano.
“La povera demone libera come il vento è finita in gabbia e per questo si è arresa? E io che pensavo che tu avevi un carattere forte. “
Si avvicinò di più al suo viso.
“Nulla. Tutte frottole. Bugie. Ho cercato per 1000 anni una codarda come te.”
La spinse, facendola cadere a terra. Kayline si alzò piano, guardandolo con un odio a mala pena contenuto. Non ne poteva più, non ne poteva più di stare in quella stanza con Ciano, non ne poteva sapere più che l’avrebbe condotta in quel college. Si alzò e lo buttò al muro, stringendogli il collo.
“IO NON SONO UNA CODARDA! NON MI SONO ARRESA. NON SAI NULLA. NON SAI NULLA. “
Ciano la guardò sorridendo. Allora non si era arresa…non completamente. Le strinse il polso e la costrinse a lasciarlo. Gli portò subito il braccio dietro la schiena e si allontanò dal muro, continuando a tenerla in quella posizione dolorosa.  Sapeva che a Kayline in quel momento la spalla lanciava dolori incredibili ma non gli importava. Aveva capito che la ragazza non si era arresa e questo lo rallegrava, in parte. Doveva riuscire a capirla, a capire le sue emozioni. Si avvicinò al suo orecchio e le spostò i capelli neri.
“So che ora ti stai facendo male la spalla ma so anche che questo non è nulla. Posso farti ancora più male ma non voglio. So che mi odi ma il tuo odio non ti permetterà di scappare. Ora io ti lascio, tu ti siedi e parliamo tranquillamente. Non voglio viaggiare con una mummia. Posso anche soggiogarti di nuovo e farti venire con me ma ti sto lasciando una scelta. Non farmene pentire.”
La lasciò andare e si sedette, guardandola con un sorriso sarcastico. Kayline era infuriata, la spalla le faceva male e quel sorriso di Ciano la faceva infuriare ancora di più. Strinse i pugni e si sedette di fronte a lui, accavallando le gambe.
“Non ho nulla da dire. Non voglio venire con te.”
“Bhe, mi dispiace ma non puoi scegliere. Ti trascinerò con me. Perché detesti così tanto il college?”
“Io non voglio venire. Io non verrò.”
Quelle parole pronunciate in tono glaciale non colpirono Ciano. Sapeva che non avrebbe ottenuto nulla da Kayline, non gli avrebbe mai detto perché detestava il college. Si limitò a sospirare e ad alzarsi.
“Non fare la bambina. Tu verrai Kayline. Ora io vado a caccia, tu rimani qui. Kayline si alzò e lo guardò negli occhi. Cosa voleva fare? Lasciarla lì, senza nutrimento, come aveva fatto a Londra?
“I patti….erano..diversi…”
Ciano la guardava in modo impenetrabile. Rise. Aveva paura. Kayline aveva paura di soffrire di nuovo per fame.
“Tornerò con qualcosa per te. Non avrai fame, io mantengo le promesse. Domani arriveremo al college e da lì in poi toccherà ad altri dirti cosa fare. “
Ciano uscì e la lasciò da sola con i suoi pensieri, di nuovo.
 
Era giorno, di nuovo, Ciano e Kayline avevano appena lasciato l’hotel da poco e ora Ciano guidava verso una meta sconosciuta. Stavano in silenzio, un silenzio che lasciava troppo spazio ai pensieri.
“Dove si trova il college?”
Era la voce di Kayline, fredda, disinteressata.
“Ora vedrai”
Quella nota di divertimento presente in quella di Ciano era a dir poco odiosa ma Kayline non contestò, si limitò a fissare davanti a se. Arrivarono in un aeroporto privato dopo poco e salirono su un aereo privato guidato da un vampiro. Ciano lo salutò amichevolmente mentre quello lanciava semplicemente un’occhiata curiosa a Kayline.  Iniziarono a volare sul celo limpido di Londra, velocemente. Le case scorrevano sotto l’aereo lasciando intravedere una vista mozzafiato a cui nessuno pensava.
“Non potevano mettere il college in un luogo accessibile a tutti perciò è edificato su un’isola. La conoscono in pochi, molti credono che è la dimora di qualche riccone invece su quell’isola sorge il Blood College. Ben presto lo vedrai. Da ora in poi è il tuo college Kayline.”
Ciano non stava mentendo, era davvero così. Da quel momento in poi era anche il suo college ma bastava quel pensiero per farla stare male. Perché aveva accettato? Perché non era scappata? Pochi minuti dopo atterrarono davanti a una struttura fantastica,un castello decorato con lune e fiori. Un sorriso brillò sul viso di Ciano. Finalmente c’era riuscito, era tornato a casa sua con Kayline. Le afferrò il polso e la spinse avanti, mettendola affianco a lui, continuando a sorridere.
“Benvenuta al college, Kayline. Finalmente”
 
 
  
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