Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: Johnlockistheway    04/11/2012    6 recensioni
Una raccolta sul rapporto tra Merlin e Arthur, tra amicizia e amore.
7 classificata al contest "Gocce di quotidianità" di Clalalla97
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rating della shot:Verde
Elemento del prompt utilizzato: Persona che non c'entra un tubo_Katniss (Hunger Games)
Note: Nel discorso di Merlin, il passaggio dal voi al tu è volontario.

 

Merlin, appoggiato ai larghi bastioni, osservava la città.

Era una soleggiata mattina d'estate: il popolo si affaccendava allegramente sotto di lui, mentre i cavalieri si allenavano testardamente sotto il sole.

Il ragazzo sospirò, asciugandosi la fronte con la mano.

Erano ormai due settimane da quando una misteriosa ragazza aveva fatto capolino a Camelot.

Capelli castani raccolti in una treccia disordinata, occhi grigi, brava con l'arco.

Katniss Everdeen, così aveva detto di chiamarsi.

Merlin la cercò con lo sguardo, convinto di trovarla ad allenarsi con gli altri e invece...

Per gli dei!

Per tutti i santissimi dei!

Katniss... con Arthur?

Il SUO Arthur?

Merlin boccheggiò, portandosi una mano al cuore.

Perché faceva così male?

Perché si sentiva così?

Arthur non era suo...

Era il suo servo, certo, e poteva anche dire piuttosto fieramente di essere suo amico, ma di sicuro non era il suo... ragazzo.

E allora cos'era quel senso di fastidio, di rabbia quasi, che lo attanagliava?

Proprio mentre pensava questo, vide Arthur sbucare al suo fianco.

Ah... che caldo che fa oggi!” esclamò, togliendosi la giacca.

Sì, caldo...” bofonchiò lui in risposta.

Arthur lo osservò curioso, notando la mano che ancora il ragazzo teneva stretta al cuore.

Merlin, ti senti bene? Hai una faccia...”

Sto bene, grazie”.

Il suo tono gelido stupì non poco Arthur.

Ti ho forse fatto qualcosa?” chiese, ferito da quel comportamento.

Certo che no!”

Merlin quasi lo urlò, facendolo sobbalzare.

Il principe rimase muto per un attimo, osservandolo.

Stava rigidamente appoggiato alla balaustra, un braccio steso lungo il fianco, l'altro sul cuore e con la mano stretta a pugno.

Ma quello che lo colpì di più fu il suo sguardo: quegli occhi, di solito limpidi e sereni, erano diventati scuri e burrascosi.

Lo sguardo, così truce e arrabbiato, era rivolto a...

Katniss!? Merlin, non dirmi che...” fece sconvolto.

Cosa?” chiese lui, stringendo i denti.

Non sarai mica geloso, vero?”.

Certo che no! Perché mai dovrei essere geloso del fatto che voi passiate del tempo con una sconosciuta?”

Arthur sogghignò: aveva visto giusto.

Dai ammettilo! Sei geloso, è evidente”.

Non è vero!”

Merlin sbatté il piede a terra, stizzito.

Davvero quello che provava era gelosia?

Sì... lo sapeva.

Sapeva che era gelosia, ma non l'avrebbe mai ammesso.

Perché ciò avrebbe significato dire che provava qualcosa per Arthur... e questa non era una cosa che era pronto a capire.

O almeno, così pensava prima che lui iniziasse a canticchiare.

Geloso, geloso, geloso. Merlin è geloso”.

Il principe lo guardava, continuando a cantare, alzando gradualmente il tono di voce.

Poi, quando ormai stava urlando, attirando così non poche attenzioni, Merlin esplose.

BASTA! E va bene! Sono geloso, contento!?”

Arthur si interruppe, fissandolo.

Merlin lo guardò: era così bello, con i capelli biondi scompigliati, le guance rosse per il caldo, le labbra leggermente socchiuse e gli occhi...

Quei bellissimi occhi azzurri puntati su di lui, quasi a volerlo scrutare nel profondo.

E perché mai?”

Arthur si avvicinò, sfiorandolo leggermente.

E a quel punto non si trattenne più.

Sì... sono geloso. Sono geloso perché voi passate del tempo con lei. Sono geloso perché le sorridete, anche se è una perfetta sconosciuta. Sono geloso del modo in cui la sfiorate per farle vedere come si maneggia una spada, del modo in cui le scostate i capelli dal viso. Ma sopratutto, sono geloso perché queste cose le fate a lei e non a ME! Perché... perché io ti amo! Ecco, l'ho detto. Io ti amo, Arthur. E anche se ora probabilmente non mi rivolgerai più la parola, sappi che i miei sentimenti sono sinceri, e che io non ti tradirei mai! Ti amo. Ti amo con tutto il mio cuore, stupido asino reale! Ecco perché sono geloso!”.

Dopo quello sfogo, Merlin chinò la testa, stendendo rigidamente le braccia lungo i fianchi e aspettandosi come minimo una settimana di gogna.

Merlin si odiava.

Si odiava per quello che aveva fatto: avrebbe potuto restare amico del principe, e accontentarsi, e invece ora aveva rovinato tutto.

E quella consapevolezza consegnò la chiave alle lacrime per uscire.

Rimase lì, singhiozzando, aspettandosi di venire deriso, punito, magari bandito dal regno.

Si aspettava di tutto, ma non quello che successe dopo.

Arthur gli aveva preso delicatamente le mani tra le sue.

Merlin.”

La sua voce dolce lo raggiunse come in un sogno.

Guardami”.

Merlin scosse la testa.

Hei... Merlin...”

Arthur mise una mano sotto il suo mento, spingendo poi delicatamente e alzandogli il viso.

Mi dispiace... scusa... i-io... mi dispiace...”tentò.

Ma all'improvviso perse la parola: il principe aveva appoggiato delicatamente l'indice sulle sue labbra.

Schhhh”

La mano si spostò lentamente dalle sue labbra, per andare poi a scostargli gentilmente i capelli corvini dalla fronte, scendendo ad asciugargli le lacrime.

Sono io che devo scusarmi... sono stato un asino, hai ragione. Però sappi che Katniss non significa nulla per me, mentre tu sei... importante”.

Cosa... cosa intendi?” sussurrò.

Arthur lo abbracciò dolcemente, mettendogli una mano sulla schiena e attirandolo a se.

Poi, il principe si avvicinò, e posò per pochi secondi le labbra sulle sue.

Fu un bacio leggero, puro, un tenero sfiorarsi, ma a Merlin bastò.

Lo stupore fu tale che non solo smise di piangere, ma anche di pensare.

Il suo cuore batteva a mille; nella sua tesa, il vuoto assoluto.

Arthur si staccò da lui e lo fissò, sorridendogli.

Credo di avertelo dimostrato”.

Merlin lo fissò, senza parlare.

Allora... credi che questo basti a farmi perdonare?”chiese Arthur.

Mmmm-sorrise lui, riprendendosi-Credo di sì...”

Arthur alzò gli occhi, sorpreso.

Ma davvero? Se fossi in te, io non mi accontenterei di così poco” sogghignò maliziosamente.

Sai... hai ragione. Credo che questo non basti per niente a farti perdonare”.

Il principe lo guardò.

Bene... perché io ho molte idee su come farmi perdonare”

E detto questo, Arthur lo prese per mano e lo trascinò via.

*

Il sole sorse, illuminando le stanze del principe.

Quella mattina, erano particolarmente disordinate: c'erano vestiti sparsi ovunque, ma non erano solo quelli del principe a giacere abbandonati in giro.

Sotto le coperte, abbracciati l'uno all'altro, c'erano Arthur e Merlin.

Il primo dormiva, profondamente, mentre il secondo, appoggiato al petto del principe, lo osservava con la coda dell'occhio.

Merlin sospirò.

Avrebbe voluto dormire ancora un po', ma sapeva che era ora di alzarsi.

Dolcemente, si scostò dall'abbraccio del compagno.

Arthur... svegliati. Dai, forza. Arthur...”

Dapprima, lo sussurrò, carezzandolo leggermente.

Ma, a quanto pareva, quell'asino aveva il sonno pesante.

Merlin alzò gli occhi al cielo e riprese a chiamarlo, stavolta scuotendolo.

Sveglia pigrone!”

Niente.

Merlin sospirò.

Poi, un sogghigno comparve sul suo viso.

Il ragazzo si preparò, prese un profondo respiro, aprì la bocca e...

O MIO DIO! IL BAMBINO STA NASCENDO!”

A quell'urlò, Arthur si svegliò di colpo e cadde dal letto.

Ah! Dov'è il nemico... cioè la mucca... no la ragazza...”

Poi, lentamente, prese coscienza di dove si trovava: era nella sua stanza., e lì non c'era nessuna ragazza che stava partorendo.

In compenso, c'era il suo servitore che si rotolava nel letto, tenendosi la pancia per le troppe risate.

Merlin!”

Il principe si alzò, tutto rosso.

Ma che combini? Volevi farmi prendere un infarto?”

Scusa... ma... dovresti vedere la tua faccia”rise lui, con le lacrime che gli scendevano lungo le guance.

Arthur lo guardò.

A sì? Vuoi ridere? Adesso ti faccio ridere io!”

E con un balzo si gettò sopra Merlin, catturandolo tra le sue braccia.

Arthur che fa... ahahahahahahahah”.

Il principe aveva infatti iniziato a fargli il solletico, ben sapendo Merlin lo soffriva.

Ahaha... basta... no... ahahah!”.

Merlin continuava a ridere, cercando di liberarsi.

Arthur sorrise.

Chiedimi scusa e ti lascio andare”.

No”.

Come vuoi”.

Bastarono pochi secondi perché Merlin cedesse.

E va bene... scusa...”esalò, ormai senza fiato.

A quelle parole, Arthur smise di fargli il solletico e lo strinse a se, soddisfatto.

Dovresti alzarti-sussurrò Merlin, abbracciandolo-Katniss ti starà aspettando...”

Arthur ridacchiò.

A chi importa di Katniss?”

Pensavo a te” sorrise lui sul suo petto.

Nah... lei non è così interessante”

Merlin si aprì in uni dei suoi enormi sorrisi.

Ti amo, asino”.

Ti amo, idiota”.

E da quel momento, Merlin ringraziò con tutto il suo cuore quella ragazza misteriosa giunta un paio di settimane prima a Camelot.

Capelli castani raccolti in una treccia disordinata, occhi grigi, brava con l'arco.

Grazie, Katniss Everdeen.

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Johnlockistheway