Crossover
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Autore: ellacowgirl in Madame_Butterfly    06/11/2012    1 recensioni
(Naruto/Bleach)
Li abbiamo visti combattere con tecniche particolari ed elaborate, sfoderare katane di ogni genere e specie e lottare contro nemici al di sopra delle loro possibilità...
Ma come sono, in realtà, i protagonisti di queste avventure?
Come si comportano ogni giorno, da persone normali, con vite diverse ed intrecciate, alle prese con il lavoro, la carriera, la scuola ed i sentimenti?
Avranno lo stesso coraggio e gli stessi ideali nell'affrontare problemi quotidiani che, alla fine, non sono davvero meno importanti di quelli di un ninja o di uno shinigami?
I personaggi di Naruto e Bleach, intrecciati tra di loro, intrecciati con una vita che li terrà alquanto impegnati!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolo Autrice:
Salve a tutti ^^
Dunque, questo è il secondo cross-over che tento di scrivere  espero vi piaccia! ^^
Inserirò più o meno ogni personaggio di
Bleach e Naruto, collocandoli in quella che, ipoteticamente, sarebbe la loro vita reale.
Quindi niente ninja, shinigami e quant’altro, solo i personaggi con le loro personalità ed abitudini, che interagiranno tra di loro e porteranno avanti i loro sentimenti e le loro vite…
N.B. Non tutti i personaggi hanno gli stessi rapporti della storia originale, alcuni li ho un poco variati per poter così “intrecciare” le storie di tutti ^^

 
 

Get Up
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Una fioca luce penetra dalla finestra, quel tanto che basta ad illuminare una stanza fin troppo grande, dalle pareti chiare, i mobili bianchi di un legno pregiato ed alcuni armadi del medesimo colore intagliati con cura ed un gusto particolarmente raffinato.
Al centro di questa v’è un grande letto a baldacchino, il cui interno è semi celato da una tendina bianca e delicata che ricade su tutti e quattro i lati, quasi a voler rendere quel piccolo angolo di paradiso qualcosa di particolarmente intimo.
 
Una mano dalle unghie smaltate di rosso si mostra dalle coperte di lino bianco e và a tastare qualcosa di non molto lontano, sul comodino, sino a quando non incontra un oggetto quadrangolare e lo afferra, avvicinandolo a sé: su di esso sono impressi dei numeri rossi, che indicano le 7 e 45.
 
- Accidenti! –
 
Impreca a denti stretti una voce femminile, mentre una figura di donna si libera dalle coperte e da un braccio che le cingeva la vita con fare frettoloso, quasi avventato.
Si rialza, recupera l’intimo abbandonato a terra la sera precedente ed i vestiti lasciati malamente su di una sedia, il tutto con movimenti che cercano di essere silenziosi, nonostante su quel volto dai lineamenti perfetti e delicati sia impressa un’espressione alquanto irritata.
 
- Già alzata? –
 
Una voce glaciale quanto suadente, quella che giunge dal letto a baldacchino, da una figura ancora coricata ed in parte coperta, se non per le braccia dove sono evidenti muscoli tonici e ben distinti, anche se non esagerati.
 
- La riunione comincia fra mezz’ora, ed io devo ancora prepararmi! –
 
Si lamenta la donna mentre infila una gonna strettissima a vita alta, a tubino, e ricerca con affanno una camicetta bianca che faticherà ad abbottonare a causa di un seno fin troppo prosperoso.
Mentre lei cerca di recuperare il tempo perduto, l’uomo che aveva parlato poco prima si posiziona su di un fianco, lasciando che i pettorali scolpiti si evidenzino, mentre un braccio regge la nuca: uno sguardo ammaliatore, profondo, intelligente, di chi ha una mente fin troppo acuta.
Osserva con un sorriso compiaciuto la bionda che si riveste, mentre con un rapido gesto della mano discosta un ciuffo moro che gli ricade sul volto.
 
-A che ora vuoi che mandi il camion dei traslochi a casa tua? –
 
Domanda senza distogliere lo sguardo da lei, da quel fare così piacevolmente affannato, sin quando non è la dottoressa a volgergli un’occhiata rapida e fulminante, che dura pochi istanti ma che basta a lasciar trasparire una determinazione tenace.
 
- Ho detto che non ho intenzione di trasferirmi qui, Sosuke. Quante volte dovrò ancora ripeterlo? –
 
Domanda seccata, posizionandosi davanti ad un ampio specchio quadrato, mentre si sistema la camicetta e passa la spazzola sui capelli dorati.
 
- Finchè non mi dirai di sì, cara Tsunade. Non capisco perché tu non voglia venire ad abitare assieme a me… -
 
Lei sembra ignorarlo, in un primo momento,  anche se non considerare quella voce tanto affabile è alquanto difficile, persino per una con il suo autocontrollo.
Un’ultima spazzolata, prima di volgersi in sua direzione, portando una mano sul fianco per enfatizzare una determinazione viva, misto ad un orgoglio profondo che, a quanto pare, caratterizza entrambi.
 
- Mi spiace, mister maniaco del controllo, ma io voglio mantenere la mia indipendenza. –
 
Gli risponde a tono, con un sorriso divertito però, come se quella fosse una sfida portata avanti da entrambi con una certa professionalità.
Lui si lascia sfuggire un riso compiaciuto, mentre si passa una mano fra i capelli con fare sensuale, come stesse trattenendo fin troppi istinti, forse sfogati quella stessa notte.
 
- E se volessi sposarti? –
 
Azzarda, il volto che non cambia di una virgola dopo quella domanda retorica.
Lei non se ne cura, ha ormai indossato anche la giacca abbinata alla gonna e recuperato una valigetta gettata affianco alla credenza.
Si avvia verso la porta con passo spedito, la apre con non-chalance ma prima di uscire si volge nuovamente in direzione dell’uomo: le iridi ambrate che osservano per qualche attimo quel corpo perfetto, quella posa sensuale ed adulatrice che, tuttavia, non riesce ad incantare occhi fin troppo furbi.
 
- Quando prenderai sul serio questa ipotesi, allora io rifletterò sulla possibilità di farmi controllare da te. –
 
Enfatizza il tutto con un sorriso, per poi richiudere la porta bianca con un gesto tanto deciso quanto elegante, segno di un portamento che non ha paragoni.
Lui si lascia sfuggire un altro sorriso, compiaciuto e divertito, prima di abbandonarsi di nuovo all’indietro, la testa che sprofonda nel cuscino mentre si porta al volto parte del lenzuolo e ne assapora il profumo, l’aroma di fragole di Tsunade ancora impresso.
 
- Decisamente una donna dall’affascinante astuzia. –


*****

 
- Professore, è sicuro che sia una buona idea? Non mi piace spiare le persone… -
 
Una voce fin troppo innocente, per un ragazzo in età adolescente avanzata, le iridi color del cielo che si guardano intorno con fare circospetto ed indeciso.
 
- Ma certo, testa quadra! E vedi di imparare qualcosa! –
 
I capelli dorati del ragazzo vengono scompigliati con fare amichevole da un uomo sulla quarantina, i lunghi capelli bianchi raccolti in una voluminosa coda mentre lo sguardo è vitale come non mai.
 
- D’accordo, se lo dice lei… -
 
Biascica il biondo, rassegnato, quando ecco che si odono delle voci giungere dal fondo della strada e per questo l’uomo alquanto possente costringe il ragazzo ad abbassarsi, nascosti fra i cespugli mentre riescono a vedere oltre solo grazie alle foglie non troppo fitte.
 
- E se ci vedono? –
- ‘sta zitto, baka! Guarda e impara. –
 
Lo zittisce subito l’uomo e così Naruto è costretto ad ammutolirsi, sbuffando appena e continuando a chiedersi perché abbia deciso di seguire il corso di “rimorchi” del professor Jiraiya.
Intanto, una coppia di ragazzi si avvicina, percorrendo tranquillamente la strada ed il sole già alto nel cielo non può che enfatizzare il sorriso luminoso di una studentessa dai capelli di un marrone ambrato, la quale osserva con estrema ammirazione il ragazzo assieme a lei.
Le iridi azzurre del biondo vanno a sgranarsi dinnanzi a lui, riconoscendo in quel tipo dai capelli arancioni ed una figura piuttosto slanciata, oltre che muscolosa, qualcuno di familiare.
 
- Ma quello è il ragazzo dell’altra sezione! –
 
Esclama, ma viene zittito da un sonoro pugno sulla testa da parte del maestro, che gli tappa la bocca lanciandogli uno sguardaccio.
 
- Zitto e muto. Non fiatare. Guarda solo. –
 
L’attenzione torna quindi sui due ragazzi, i quali hanno ormai raggiunto la casettina lì vicino e la dolce Inoue si è fermata sul primo gradino, guardando con occhi quasi luccicanti il volto del ragazzo che le sta di fronte, alto come lei sulla strada normale.
 
- Grazie per il pomeriggio, Kurosaki… -
- Quando la smetterai di chiamarmi per cognome? –
 
Le domanda con un sorriso appena accennato, ma benevolo, mentre i loro occhi si incrociano, quasi inteneriti l’uno dall’altro, involontariamente ammaliati.
Lei arrossisce dopo quei pochi secondi di silenzio, ingenuamente imbarazzata, per poi cercare di colmare subito tale vuoto.
 
- Allora… ci vediamo domani, Ichigo? –
 
Domanda con un filo di voce, visibilmente imbarazzata.
Lui mantiene il sorriso e fa un piccolo passo in avanti, cauto e tutt’altro che avventato, mentre il cuore della ragazza comincia a battere all’impazzata, quasi fosse impossibile fermarlo.
 
- Certo. –
 
Le risponde semplicemente ed avvicinerebbe il volto alla ragazza, lentamente, tanto che lei avvampa e chiude le iridi, pronta a tutto...
Ma le labbra del ragazzo si posano dolcemente sulla sua guancia, in un contatto che, probabilmente, non era quello sperato, ma che fa comunque perdere un paio di battiti alla dolce Inoue, ora più imbarazzata ed emozionata che mai.
Ichigo si distacca, quindi, e si allontanerebbe lentamente, continuando a tenere lo sguardo su di lei, meno freddo del solito.
 
- Allora a domani, Inoue. –
- A domani Kuros… Ichigo! –
 
Si corregge all’ultimo e lascia che un luminoso sorriso le si mostri in volto, tanto che tutta emozionata e col cuore palpitante è costretta a rincasare alla svelta, per non rischiare un infarto sulla porta di casa.
Lui ha osservato quella scenetta e sorride appena, contento di averla vista così felice e fa per volgersi in avanti, per vedere la strada, quando si ritrova il colossale professore di fisica (o meglio, di “rimorchi”) a sbarrargli il cammino.
 
- Professore! –
 
Si prende un mezzo infarto, facendo istintivamente un passo indietro, mentre le iridi stupite passano dall’uomo ad un ragazzo della medesima età che gli sta accanto, tanto che le perplessità aumentano.
 
- Uzumaki? E tu che ci fai qui? –
- Mi sto domandando la stessa cosa! –
 
Risponde lui, lanciando un’occhiata al maestro che, in pochi attimi, assesta un pugno sulla testa ad entrambi.
 
- Siete due imbecilli! –
 
Li ammonisce, cercando di mantenere la calma e sconvolgendoli ancora di più.
 
- Io impiego numerose delle mie ore per insegnare a voi pivelli come si fa a rimorchiare una ragazza e voi cosa fate?! –
 
Tuona, arrabbiato come non mai, mentre i due ragazzi si massaggiano la testa.
 
- Uno è talmente baka da non capire che una bella ragazza gli fa il filo! –
 
E indica Naruto, per poi posare il dito su un Ichigo alquanto contrariato.
 
- E l’altro dopo mesi riesce ad uscire con una ragazza e nemmeno la bacia, quando lei è evidentemente cotta di lui! –
 
Scuote sconsolatamente il capo, portandosi una mano sul viso mentre cerca ancora di contenere la rabbia.
 
- Vi rimando, tutti e due! –
 
Asserisce infine con fare imperioso, scandalizzato da tale incapacità, mentre i due ragazzi si volgono verso l’uomo alquanto irritato, tralasciano lo stupore di ritrovarsi lì, insieme dopo che si erano scambiati un paio di saluti, in quanto coetanei con le proprie classi di fronte.
 
- Ma professore, “rimorchio” non è una materia scolastica… -
 
Gli fa presente Naruto, nella speranza di cavarsela e di non avere ulteriori debiti.
 
- E poi non può rimandarci, siamo appena a metà anno! –
 
Incalza Ichigo, sicuro di avere la meglio, ma l’uomo alza uno sguardo particolarmente serioso su entrambi, quasi stesse per emettere una sentenza di condanna.
 
- In tal caso, dovrete fare un compito di punizione! –
 
E in quel momento i due non sanno dove sbattere la testa, si lanciano un’occhiata perplessa in sincronia, per poi tornare ad ascoltare il professore di quel corso pomeridiano a cui si sono stupidamente iscritti.
 
- E sarebbe? –
 
Ed un sorriso divertito quanto perverso compare sul volto di Jiraiya, i due non sanno a cosa andranno ingenuamente incontro…
 
 
 



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(Lascio il link di un Forum di Naruto gestito da me e da un'altra autrice di EFP, è soptrattutto un Gioco di Ruolo dove si possono interpretare, scrivendo, i personaggi di Naruto :D
http://ninetails.forumfree.it/
)
  
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