Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast
Segui la storia  |       
Autore: HinataSam_chan    07/11/2012    1 recensioni
Era ormai le una passate e l’acqua continuava a scendere su la sua fragile pelle, l’unico rumore che si sentiva nel intera casa erario quello delle gocce d’acqua calda che s’infrangevano su quel corpo ormai livido e malmenato.
Le lacrime scendevano dagli occhi della ragazza, da quegli occhi così marroni e innocenti.
Continuava a ripetere che non doveva piangere, che doveva essere forte, che quelle cretine non si meritavano le sue lacrime.
Si sedette a terra, mentre l’acqua della doccia continuava a scendere, si chiedeva com'era possibile che fossero giunte a tanto, il suo cuore scoppiava d’angoscia e di tristezza, non voleva credere che quelle ragazze l’avessero picchiata per colpa del fatto che si era innamorata e anche per il fatto che il suo amore era stato ricambiato, non poteva credere a ciò che gli stava succedendo, eppure qualche mese fa era tutto così perfetto…
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Yoseob mi stai ascoltando?” Disse JunHyung con una voce un po’ seccata.
Yoseob era appoggiato alla ringhiera del balcone, con le mani penzoloni e con un espressione triste dipinta in volto.
Fissava il vuoto, continuava a fissare quella distesa di luci di Seoul, come se gli potessero dare una risposta ai suoi problemi.
Mentre era assorto a guardare quelle meravigliose luci, gli scappò detto “ma quanto sono belle”
“Oh! Mi ascolti o no!? Ti ho detto di non sporgerti troppo se no cadi” A quelle parole di JunHyung si scosto dalla ringhiera leggermente, poi lo guardò con un’occhiataccia cattiva ma allo stesso tempo depressa, per poi ritornare ad abbracciare quella ringhiera.
JonHyung molto irritato dalla sua reazione gli disse “Ma! Fai come ti pare. Se cadi sono affari tuoi.”
Yoseob era assorto nei suoi pensieri.
Nella sua mente continuava a risentire quella frase “Non sporgerti troppo se no cadi”.
Il ragazzo fece un enorme sospiro, come se fino a quel momento avesse avuto sulla schiena tutto il mondo e che proprio in quel istante fosse riuscito a liberarsene, fece un altro sospiro e con un filo di voce ripete “Non sporgerti troppo se no cadi” si mise le mani fra i capelli e sospirò nuovamente.

-Fine Flashback-

“Wuo! Che meraviglia!” disse Amanda tutta emozionata, vedendo quella meravigliosa distesa di luci colorate.
“Amanda attenta non sporgerti troppo se no cadi!” disse Yoseob prendendola per un braccio preoccupato.
Amanda si girò verso di lui con un sorriso tenero in volto e rispose “ Ok! Non lo farò più”, il ragazzo a quelle parole e a quel suo viso dolce divenne un po’ rosso in volto e gli rispose guardando da tutta altra parte “Sai non devi sporgerti troppo perché potresti cadere e farti del male”, la ragazza si rese subito conto della rossore sulle guance del ragazzo e gli scappo un mezzo sorriso.
“Yoseob dai vieni qui accanto a me. Vieni a vedere che meraviglia” disse Amanda dopo essersi appoggiata lievemente alla ringhiera del balcone, “Amanda io ci abito in questo appartamento, le vedo tutte le sere queste luci” disse il ragazzo con una voce dolce, “uff! ma da io scommetto che tu non le hai mai osservate bene” replico la ragazza.
Yoseob si avvicinò alla ringhiera e si mise accanto ad Amanda, sfiorandole una mano e facendola avvampare.
“Hai ragione sono proprio belle” disse Yoseob mentre avvicinava piano, piano la sua mano a quella della ragazza.
Stettero in silenzio per alcuni minuti.
Lo sguardo di Amanda ormai era perso nel vuoto ad ammirare quella meraviglia, mentre Yoseob invece tutto imbarazzato cercava di avvicinare la sua mano a quella della ragazza.
“Yoseob…” disse la piccola Amanda con il volto rosso “…Yoseob ma sei si-si-sicuro che-che gli altri del gru-gru-grupo non to-tornino stasera…?”, la piccola era tutta imbarazzata e avvampava ripetutamente, Yoseob era in preda al panico, quella domanda lo aveva mandato in agitazione, eppure era stato lui a portarla nel appartamento del gruppo e sapeva anche che gli altri componenti dei B2st non sarebbero tornati quella sera, però non si aspettava che quella dolce fanciulla così innocente fosse riuscita a capire cosa gli passava per mente.
In quel momento il ragazzo si sentì un pervertito, si sentiva come se avesse messo in trappola quella dolce fanciulla così innocente, come se l’avesse ingannata.
“S-si, stasera non tornano” disse senza nemmeno riflettere, aveva detto di SI??? Ma cosa gli era passato per la testa, era chiaro come l’acqua che sotto quel si c’era un secondo fine ma come cavolo gli era venuto in mente di rispondere con un SI, voleva picchiarsi, si sentiva un mostro che aveva teso una trappola ad una creatura innocente.
Yoseob preso un po’ dal panico ma con chiaro in testa cosa voleva si avvicinò lentamente alla Amanda, allungò le braccia e strinse a se il corpo della ragazza, che avvampò in una maniera assurda.
Nella mente della ragazza ormai c’era il caos più totale.
Yoseob strinse Amanda ancora di più a se e gli sussurrò nel orecchi con voce decisa, ma anche suadente “Lo sai che hai proprio un buon odore”.
La povera Amanda stava quasi per svenire, per non parlare della faccia di Yoseob che era completamente rosso, la ragazza disse con un filo di voce quasi inesistente “c-cosa..? da-davero?”
Il ragazzo la prese per un braccio bloccandola alla ringhiera, si mise a fissarla, voleva baciarla, voleva davvero poterla baciare, ma si era bloccato, vedeva quei occhi così innocenti e dolci, aveva paura che se avesse forzato la mano l’avrebbe fatta scappare, l’amava, la desiderava, però non voleva spaventarla.
I pensieri di Yoseob per Amanda erano chiari, limpidi come l’acqua, in quel istante cercò di distogliere lo sguardo, non cela faceva a guardarlo negli occhi, era in ansia, aveva il cuore a mille, pensava che sarebbe morta da lì a poco, era così nervosa che istintivamente si morse il labbro inferiore.
Yoseob prese il volto di Amanda e disse con uno sguardo serio quasi perso nel vuoto “Sai che sei proprio il diavolo fatto in persona”, lei lo guardava, il volto del ragazzo era a pochissima distanza dal suo, lei avvampo, era ancora più nervosa e con la voce tremolante gli domandò “C-cosa?!?” era sorpresa dalla affermazione del ragazzo, non riusciva a capire, non riusciva proprio a collegare, il cuore le batteva a mille, le mani gli tremavano, aveva lo stomaco che si contorceva, non riusciva a spiccicare parola, era nel panico più totale.
Yoseob continuò dicendo “Sai che quando ti mordi il labbro mi mandi al manicomio”, la povera ragazza avvampo, maremma Yoseob gli aveva detto che lei lo mandava al manicomio, si proprio al manicomio, non sapeva che rispondergli e quindi con un filo di voce ripete “c-cosa..?”.
Il ragazzo si era ormai trasformato, non era più lo stesso, anche se il rossore del imbarazzo non sene andava dalle sue guance, era stranamente diverso.
Prese l’iniziativa e continuo dicendo a Amanda “tu sei un diavolo con le sembianze di un angelo” era talmente serio, ma in realtà nella sua mente c’era rimasto ben poco, ma quel poco gli fece dire una cosa che fece avvampare ancora di più Amanda.
Le sue parole furono così dolci e concise, gli disse le parole che tutti vorrebbero sentirsi dire da la persona che amano, le parole che uscirono da quelle labbra così perfette furono “Ti amo”, si l’aveva detto finalmente, se lo teneva dentro di se da quando l’aveva conosciuta, glielo avrebbe voluto dire molto tempo prima, ma non aveva mai avuto il coraggio.
A quel punto il ragazzo non resistette più e diede ad Amanda un bacio appassionato, le mordicchio quel labbro inferiore che lo mandava così in estasi, le accarezzò il volto, lei non si oppose.
...
“Amanda sei sicura?”
“S-si?”
“Non sembri così sicura”
“Taci! Ti amo anche io e non mi voglio tirare indietro”
Yoseob slaccio delicatamente la maglia alla ragazza, mentre lei lo guardava con uno sguardo così innocente e puro, lui ne era così innamorato, comunque si sentiva un mostro, però non si fermava.
Il ragazzo si tolse la maglia che aveva addosso, si stesero entrambi sul letto, lei sotto lui sopra.
Piano, piano anche i pantaloni della ragazza non ci furono più, lei sentiva quelle mani così calde sulla sua pelle che la accarezzavano, ogni minimo accenno di esitazione svanì quando il ragazzo la baciò nuovamente.
Iniziò a baciarla sul collo, lei sentiva quelle labbra morbide e umide che gli sfioravano la pelle, gli vennero dei brividi, il cuore continuava a battere a mille, non si fermava, la ragazza aveva paura che il suo povero piccolo cuore sarebbe esploso.
Yoseob continuava a baciarla ed accarezzarla, amava quel suo odore così dolciastro, lo adorava proprio, era diventato come una droga oramai per lui, la desiderava e non riusciva a pensare ad altro, l’imbarazzo che provava era svanito ormai e al suo posto c’era l’amore.

-Fine Flashback-

“ACCIDENTI!!!” disse Yoseob tirandosi le mai in faccia.
Era tormentato da quei istanti, quei momenti così belli, ma per lui ormai lontani, si sentiva rinchiuso, era alquanto irritato da quella situazione così idiota.
Continuava a guardare il vuoto, per un attimo arrossì, perché i suoi pensieri ritornarono a quel attimo, si sentiva ancora più imbecille, il suo umore era proprio nero.
Gli sfuggi una lacrima, era naturale, era così angosciato e depresso.
Quella lacrima gli rigò la guancia sinistra e cadde in quella meravigliosa distesa di luci colorate.
“Ma come saranno meravigliose”, disse con un fil di voce e distolse leggermente dalla ringhiera, dopo di che si girò di spalle e con gli occhi gonfi di lacrime trattenute disse “Mi sono proprio ridotto male”.
Allungò la mano, aprì la porta finestra ed entrò dentro l’appartamento senza emettere altro fiato.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast / Vai alla pagina dell'autore: HinataSam_chan