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Autore: sakuraelisa    07/11/2012    1 recensioni
Blaine è rimasto vedovo a crescere sua figlia Melanie, convinto che per lui l'amore non esistesse più decide di vivere solo per lei, ma quando il destino si mette di mezzo, tutto è possibile.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mike Chang, Tina Cohen-Chang | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo dieci

 

Erano passate diverse settimane da quella magica serata che aveva consolidato il loro rapporto per davvero, e Blaine era davvero molto felice. Se lo ripeteva in continuazione, ma era ogni volta che leggeva l’amore negli occhi di Kurt che poteva vedere quanto tutto questo fosse reale.
Oramai le sue giornate erano quasi programmate, la mattina si alzava, preparava la colazione per Melanie e la portava a scuola, dove approfittava di quei cinque minuti per salutare il suo compagno e dirgli quanto fosse carino con quella camicia o quella maglia. Ogni volta trovava un motivo per dirgli quanto fosse straordinario.
Dopodiché, andava ad aprire il suo panificio e le mattine volavano letteralmente, ma i suoi pomeriggi al parco con il suo dolce compagno erano la sua parte preferita: accompagnava Melanie a giocare con le amichette e insieme si sedevano ad una delle panchine guardandola ridere e scherzare.
Ed erano troppe le volte che il braccio di Blaine attraversava le spalle del giovane uomo vicino a lui che gli sorrideva imbarazzato, ancor peggio quando si chinava per poterlo baciare sulla guancia.
Aveva sempre pensato che il momento in cui avrebbe sfiorato le sue labbra sarebbe arrivato presto, sentiva che quando quell’istante speciale sarebbe apparso lui avrebbe poggiato le sue mani impacciate e tremolanti su quel viso di porcellana e avrebbe sfiorato delicatamente le sue morbide labbra. Si trattava solo di aspettare.
Tornare a casa e mettere a letto la sua bimba era il miglior modo per concludere una giornata, accarezzandole la testa augurandosi presto che lo avrebbe fatto anche qualcun altro insieme a lui.
È con questi pensieri che la sua mente ritornava alle settimane passate mentre era intento a preparare dei nuovi biscotti, una nuova ricetta che aveva ideato, che avrebbe servito insieme al the quel pomeriggio di fine Aprile.
Sarebbero venute le sue amiche e in più per quella volta erano previsti due nuovi ospiti: Kurt e la sua migliore amica, Rachel, che avrebbe incontrato per la prima volta.
Doveva ammettere che era nervoso per questo loro primo incontro, voleva solo fare buona impressione come Kurt l’aveva fatta con i suoi amici, ma allo stesso tempo aveva paura che lei avrebbe notato che lui non fosse all’altezza del suo amico.
In cuor suo si ripeteva che erano solo paranoie le sue, Kurt ci teneva a lui. Ormai era diventato una figura portante nella vita sua e di Melanie; sì, la bimba ancora doveva conoscerlo bene, ma Blaine lo sentiva nel cuore, presto sarebbero stati una famiglia, non sapeva quanto tempo ci sarebbe voluto ma lo sarebbero diventati, la sua era una certezza.
All’improvviso il forno suonò distogliendolo dai suoi pensieri e lui, prendendo un panno da cucina dal cassetto della credenza, andò a ritirare i biscotti che avevano finito di cuocere posandoli su di un piattino che aveva preparato precedentemente.
Prese anche la teiera del servizio buono che aveva preso insieme al piatto prima e gettò l’acqua che stava bollendo, versandola all’interno dopo aver inserito le bustine del thé al limone che aveva scelto da servire.
Ora era tutto pronto, doveva solo aspettare l’arrivo dei suoi ospiti e sperare che tutto andasse per il meglio.
Decise di andare a controllare che sua figlia fosse pronta, sarebbero venuti a prenderla tra qualche minuto, fortunatamente per lui, oggi la sua Melanie avrebbe passato il pomeriggio dalla sua amichetta. Era una fortuna per Blaine, meno persone aveva da gestire e meglio era, la sua bambina il più delle volte era come una manna dal cielo.
Arrivò alla porta della sua cameretta e bussò delicatamente.

“Tesoro, posso entrare?”

“Sì papà, entra.”

Lui entrò e vide la sua bimba seduta sul bordo del letto che si stava abbottonando il vestitino lilla che le aveva preso la settimana scorsa come premio per aver preso un buon voto. Le si avvicinò, si inginocchiò davanti a lei e levò le sue manine per poterla aiutare.

“Lascia fare a me, tesoro.” le disse con amore

Melanie sorrise e si lasciò vestire, adorava quando il suo papà la viziava con quei suoi modi gentili.

“Lo sai, ti voglio bene papà!”

Blaine sollevò il viso per poterle sorridere.

“Anche io amore mio, tantissimo.”

Appena ebbe abbottonato anche l’ultimo bottone, Blaine si alzò e girò la bambina verso lo specchio per farle vedere quanto fosse bella.
Le mise le mani sulle spalle e abbassandosi la baciò sulla testa.
Sentirono il campanello e la bimba si scostò dal padre mettendosi il cappottino poggiato sulla sedia e prendendo il suo zainetto dal letto.
Blaine le prese la mano tra la sua e insieme raggiunsero l’ingresso, aprì la porta e, dopo essersi assicurato che la sua bambina stesse bene, l’affidò alle cure della mamma della sua amichetta e la salutò.
Chiuse la porta e andò a sedersi in salotto aspettando l’arrivo degli altri.
Fuori dalla porta nel mentre erano appena arrivati Kurt e Rachel.

“Dai! Bussa.” la incitò lui

“Kurt, è la casa del tuo fidanzato.” rispose lei

Lui fece un respiro profondo, era così nervoso. Si trattava della prima volta che entrava nella casa del suo compagno - lui preferiva chiamarlo così - non erano più dei ragazzini e la parola fidanzato era troppo significativa, mentre compagno era un termine più appropriato.
Si fece coraggio e bussò alla porta, con Rachel appesa al suo braccio emozionata di conoscere l’uomo che aveva rubato il cuore del suo migliore amico.
Blaine andò ad aprire e quando si ritrovò di fronte il suo Kurt sempre splendido per qualche secondo perse la parola, perso a contemplare quegli occhi color del cielo che lo guardavano sorridenti.

“C-ciao!” gli disse Blaine quasi balbettando

“Ciao.” gli rispose Kurt con un sorriso troppo aperto per non essere notato.

Infatti, la sua amica Rachel che lo conosceva bene, aveva capito subito come quel Blaine aveva fatto innamorare il suo amico.
Si staccò da lui e tutta eccitata porse la sua mano a Blaine

“Piacere! Io sono Rachel Berry, la migliore amica di Kurt, nonché sua confidente e tu… devi essere il suo ragazzo, Blaine, vero? Beh sì, ovvio che sei tu! Chi altro se no?”

Blaine la guardò leggermente divertito dalla situazione e dopo aver sorriso al suo “ragazzo”, accettò la presa di Rachel.

“Sì, io sono Blaine, e sono onorato di poterti conoscere, Rachel.”

“Io non vedevo l’ora, pensa te! Kurt non fa altro che parlarmi di te tutto il tempo.”

“Rachel, ma cosa dici?”

Blaine rise di gusto a quell’affermazione, era sicuro ora del fatto che Kurt pensasse a lui tutto il tempo, come del resto faceva lui stesso, erano troppe le ore che passava a pensare al suo sorriso, ai suoi occhi, alla sua risata, ai suoi modi e alla sua affettuosità nei normali gesti.

“Su ora, se volete entrare,” disse loro facendo un cenno con la mano.

E non ce ne era stato bisogno di fare nulla per far capire a Kurt cosa dovesse fare in quel momento, prese la mano che Blaine gli stava porgendo e intrecciarono le loro dita facendo sorridere Rachel di fianco a loro.
Entrarono in casa e Blaine aiutò Kurt a levarsi la giacca posando le mani sulle sue spalle e proprio come settimane addietro, si avvicinò al suo orecchio e glielo sussurrò.

“Benvenuto nel mio mondo, Kurt.”

E quest’ultimo fece la sola cosa ovvia, poggiò la sua mano su quella che Blaine aveva posato sulla sua spalla stringendola forte.
Rachel aveva osservato tutta la scena divertita, era così rilassata che adesso il suo amico avesse un fidanzato, un compagno che lo amava come se non ci fosse nulla di più bello.
Si levò da sola il suo cappottino bordeaux e lo poggiò sulla poltrona del salotto dove andò a sedersi, stando bene attenta a non sgualcire la sua gonna a pieghe blu
Incrociò le mani sul suo grembo e pazientemente attese che gli altri due si resero conto che lei si stava godendo lo spettacolo guardando come si stavano comportando.
Kurt e Blaine avevano ancore le loro mani intrecciate e non si muovevano dal punto in cui stavano, continuavano a sorridersi e a guardarsi con gli occhi illuminati dalla gioia. Blaine era così felice di averlo nella sua casa, di potergli mostrare la cucina dove preparava i dolcetti che gli regalava, di fargli vedere la cameretta di Melanie e di farlo entrare nella sua, anche se ci sarebbe voluto tempo, questo era quello che continuava a ripetersi.

“Lo sai, oggi sei più bello del solito.”  gli disse Blaine accarezzandogli la guancia, le sue dita che sfioravano lente la sua pelle delicata e soffice

“N-non è vero, e poi… non puoi dirmi qualcosa di nuovo?” gli rispose, provocandolo.

“Beh… a dire il vero, con questa camicia blu sei…” gli sussurrò facendo scivolare la sua mano dal suo viso lentamente fino al suo fianco sinistro.

“Cosa sono?” continuò Kurt per lui.

“Decisamente affascinante.”

“Ah sì?”

“E sei anche, come dire… brillante. Sai, ho notato che quando siamo insieme brilli per me.”

Kurt s’intenerì a quell’affermazione e posò le sue mani sulle sue guance.

“È vero Blaine, quando sono insieme a te è come se mi illuminassi dentro. È difficile da spiegare, ma sento che appena i miei occhi incontrano i tuoi tutto diventa migliore.” 

Ed era in quel momento che Blaine avrebbe tanto voluto sporgersi verso di lui e baciarlo su quelle labbra che in quel momento gli parvero tanto invitanti. Tuttavia si fermò giusto un istante prima di poterlo fare, non era il momento giusto, e non era il posto adatto.
Sentì degli occhi puntati su di lui e come per magia anche Kurt sentì la medesima cosa e si voltarono quasi in contemporanea per vedere una Rachel tutta sorridente che batteva le mani eccitata.

“Oh, ma lo sapete che siete tanto carini?”

“Scusaci Rachel, ci siamo distratti un momento.” intervenne Kurt

“Non ti preoccupare tesoro, ti posso scusare tranquillamente, con un bell’uomo vicino chiunque perderebbe la cognizione del tempo.” gli rispose, facendo arrossire entrambi.

Blaine a quel punto prese ancora Kurt per mano e insieme raggiunsero il divano, sul quale si sedettero vicini proprio di fronte a lei che li stava ancora guardando divertita.

“Bene… eccoci qui.” esordì

“Hai davvero una bella casa!” gli disse Kurt stringendogli la mano più forte

“Blaine?”

“Oh Rachel, scusami, mi stavo distraendo di nuovo.”

“Ho visto!”

“Dimmi tutto.”

“Che intenzioni hai?”

“Come?” gli rispose, confuso.

“Rachel!” le disse Kurt

“Tesoro fammi parlare, io devo sapere se il tuo bel papà ha intenzioni serie e… ”

“Sì.” pronunciò sicuro Blaine

“Sì, ho intenzioni serie Rachel, io sono innamorato di Kurt e voglio farlo felice, e sì, in un futuro prossimo mi piacerebbe sposarlo e lo so che ci vorrà tanto tempo, abbiamo ancora tanti passi da fare ma li faremo insieme.”

Kurt sorrise e a quelle parole sentì il bisogno di poggiarsi di più al suo fianco, di stringersi maggiormente a lui passandogli un braccio intorno alla vita.
Rachel guardò quella scena intenerita dalle parole vere e sincere di Blaine. Non credeva possibile che il suo migliore amico potesse essere stato così fortunato da aver incontrato proprio la sua anima gemella, perché lei era un’esperta di queste cose, lei aveva trovato la sua a sedici anni: Finn.
Aveva saputo riconoscere subito che lui era quella persona per la quale sarebbe stata disposta a fare di tutto, quel ragazzo che era cresciuto insieme a lei e che era diventato un uomo tra le sue braccia.
Era sicura che queste cose non potessero capitare tanto spesso, ma si era sbagliata perché ora davanti a lei c’erano due persone che si erano trovate dopo tanto dolore e che si erano innamorate e ai suoi occhi erano solo due semplici anime gemelle.

“Ok, va bene. Ti credo ma se… lo fai soffrire dovrai vedertela con me, hai capito?” gli disse perentoria

“Sì, Rachel tranquilla, non lo farò mai soffrire, sono il primo che vuole solo davvero il suo bene.”

“Ne sono contenta.” rispose lei soddisfatta della sua risposta.

Continuarono a parlare fra di loro di mille cose diverse e Blaine aveva notato che Rachel per certi versi era molto simile al suo Kurt, Ogni volta che pensava all’uomo che ora lo stava stringendo come suo, arrossiva leggermente, gli bastava così poco per imbarazzarsi come un ragazzino.
Sentirono il campanello suonare e tutti e tre si destarono dalla loro conversazione.

“Devono essere loro.”  disse Blaine rivolgendosi a Kurt

“Loro chi?” chiese Rachel, curiosa.

“Oh, sono solo le mie amiche, non vedo l’ora di potertele presentare!” gli rispose lui

Dopo aver baciato Kurt sulla guancia, sciolse il loro abbraccio e si alzò, dirigendosi verso la porta d’ingresso.
Quando aprì la porta si ritrovò di fronte i volti sorridenti delle sue amiche che lo guardavano emozionate di poter rivedere Kurt.
Santana non si fece pregare e lo sorpassò, entrando in casa, e raggiungendo Kurt sul divano, lui si alzò e lei si sporse verso di lui lasciandogli un caldo bacio sulla guancia sinistra.

“Ciao Kurt! Come stai?” gli disse con voce suadente

“Oh, ciao Santana, io bene grazie e tu? E Brittany?” le rispose leggermente in soggezione

“Benissimo, e sì, anche lei sta bene.”

Santana si voltò notando che sul divano era seduta un’altra persona che si alzò prontamente porgendogli la mano per presentarsi.

“Io sono Rachel Berry, tu devi essere una delle amiche di Blaine immagino.”

“Immagini bene.” Le rispose, scrutandola.

“Lo sai si che le gonne di quel genere le indossano solo le vecchie bibliotecarie vero?” continuò divertendosi nel vedere la sua espressione diventare accigliata.

“A me stanno bene lo stesso.” ribatté Rachel prontamente.

“Ragazze, smettetela, su!” intervenne Kurt cercando di non farle litigare

“Adesso sediamoci e aspettiamo che Blaine ritorni, fate le buone.”

Le due donne gli diedero ragione e seguirono il suo consiglio andando a sedersi vicine in uno dei due divani, quello vicino alla poltrona dove prima era seduta Rachel.
Dall’ingresso Blaine insieme a Quinn e Tina aveva assistito alla scena ed era sollevato  nel constatare quanto il suo compagno fosse anche intelligente e giudizioso.
Si avvicinò con le sue amiche e abbracciò Kurt da dietro poggiando le sue braccia intorno al suo collo baciandogli dolcemente i capelli.
Tina a quel gesto sorrise, il suo migliore amico era davvero innamorato e la cosa più importante era che non si privava di mostrare al mondo quanto tenesse al giovane uomo che ormai era entrato a far parte della sua vita.
Kurt la vide e si voltò verso di lei regalandogli un sorriso e salutandola.

“Ciao Tina, eccoti qua!” le disse

Lei lo raggiunse e si sedette vicino a lui, andando a baciarlo sulla guancia.

“Sono felice di rivederti.”

“Anche io, tutto bene?”

Lei annuì e si voltò verso di Rachel salutando anche lei.

“Rachel, giusto?”

“Sì, esatto!”

“Io sono Tina.” le disse con un sorriso caloroso in volto

E Rachel si sentì un pochino più accettata da quella giovane donna dai tratti asiatici che le sorrideva.
Quinn, che era stata in disparte tutto il tempo, alla fine decise di avvicinarsi e raggiunse il divano dove era seduta Rachel, mettendosi al suo fianco.

“Io sono Quinn, ed è un piacere fare la tua conoscenza, Rachel.”

Lei rimase quasi incantata dalla gentilezza di quella donna dai biondi capelli che le sorrideva senza nessun secondo fine.

“Rachel Berry.”

“Bene, adesso penso che sia arrivata l’ora del thé, ho fatto anche i biscotti! Kurt, ti andrebbe di aiutarmi?” disse Blaine

“Sì, certo. Ti aiuto volentieri.” rispose Kurt alzandosi dal divano raggiungendo Blaine e  lasciando le ragazze da sole nel salotto.

Blaine gli porse la mano e lui l’accettò senza nemmeno pensarci più, ormai era diventato un gesto automatico e insieme con il sorriso dipinto sui loro
volti si diressero in cucina.
Quando arrivarono, Blaine lasciò la sua mano e raggiunse il tavolo andando a prendere il vassoio. Prima di poterlo prendere per le mani, si fermò e si voltò verso Kurt che stava in piedi sullo stipite della porta.

“Kurt?”

“Sì?”

“Vorrei rivelarti un piccolo segreto.”

“A me?”

“Ti prego, vieni qua e siediti.” gli disse, spostando una delle sedie per farlo accomodare

Kurt si avvicinò e si sedette, poggiando le sue mani sul suo grembo in attesa delle parole del suo compagno.
Blaine fece un passo indietro dal tavolo anche se le sue mani toccavano ancora il vassoio, e stava tremando.
Le sue dita erano diventate tremolanti e lui si stava agitando per una piccola cosa che voleva rivelare a quel giovane uomo che ora lo stava guardando con curiosità.

“Blaine, stai bene?”

“Sì! Sì… sto bene, è che vorrei tanto …”

“… dirmi qualcosa di importante?” gli domandò

Lui si voltò verso di lui, stava cercando i suoi occhi e pare che li avesse trovati perché Kurt gli sorrise, ed il suo era un sorriso felice. Sapeva che stava per rovinare tutto, ma non riusciva più a trattenersi; erano mesi che si frequentavano e lui aveva aspettato i suoi tempi, ma era da qualche tempo che sentiva il bisogno di poterlo baciare, solo di sfiorare le sue labbra. Aveva paura, timore di spaventare Kurt, quel giovane uomo che gli aveva donato il suo cuore e lui lo aveva preso con delicatezza custodendolo fino a quel momento. Desiderava solo che tutto fosse più tangibile e più reale di quanto già non fosse.

“…baciarti.” sussurrò in risposta

Kurt aprì la bocca per la sorpresa, si aspettava di tutto da Blaine ma non questo. Non che fosse deluso dalla sua proposta, anzi ne era lusingato, ma non sapeva proprio che dire, e forse avrebbe fatto meglio a dire qualcosa così magari avrebbe evitato che Blaine si agitasse proprio come stava facendo in quel momento.

“Lo sapevo, non dovevo dirtelo, adesso mi lascerai e finirà tutto!”

“Blaine, aspetta.”

“Sono stato uno stupido, mi dispiace tanto Kurt.” 

Quest’ultimo decise di porre rimedio a questo stupido dramma e si avvicinò a Blaine, andando a posizionarsi dietro le sue spalle,abbracciandolo stretto.
Blaine poteva sentire il suo respiro sul collo, quei sospiri che Kurt stava facendo per farlo calmare, semplicemente stando in silenzio.
Non riusciva a parlare, si limitava a stare fermo in quella strana posizione con le mani ancora poggiate sulla tavola e a sentire che la persona che lo stava stringendo gli stava dando solo del tempo utile per ritrovare la calma e la serenità.

“Puoi abbracciarmi anche tu, se vuoi.” Kurt gli disse

E poi fece una cosa che Blaine non si sarebbe mai aspettato, posò le sue delicate labbra su un punto indefinito del suo collo.
Fu un gesto così semplice ma che ebbe il poterlo di farlo tremare e fargli provare qualcosa che da tempo non sentiva.
Blaine decise che poteva buttarsi ancora una volta, sollevò con calma le sue mani dal tavolo e andò a stringere le dita affusolate e sottili di Kurt, le avvolse con le sue e si sentì un po’ meglio.

“Anche io voglio baciarti Blaine, non sai quanto, vorrei poter poggiare le mie mani sulle tue guance e baciarti, vorrei che non fosse un semplice tocco, ma vorrei che le nostre lingue si incontrassero. E non pensare male, sarebbe bello anche un semplice bacio, ma io voglio che tutto sia più intenso, perché so che può esserlo se solo me lo permettessi.”

“Non pensi che stiamo andando troppo veloci?”

“Io penso solo che sono innamorato di te.”

“Anche io Kurt, mi sono reso conto di amarti già così tanto.”

“Pensi che sia brutto?”

“No anzi, sono felice, e lo sai.”

Kurt continuò a lasciargli dei piccoli bacetti sulla spalla, su ogni punto del collo e sulla nuca quando si staccò da lui.
Blaine sciolse il loro intreccio e si girò per poterlo guardare meglio, raccolse le sue mani tra le sue e le strinse forte, sollevò il suo viso e ancora una volta si perse nei suoi occhi blu come il cielo della sera che stava arrivando.

“È tutto apposto tra di noi, vero Kurt?”

“Sì. Sta’ tranquillo.” gli rispose lui poggiandogli una mano sulla sua guancia

“Ho ancora voglia di baciarti…”

“Anche io, ma vedrai che succederà, dobbiamo solo aspettare il momento giusto.”

“Sono d’accordo.”

“Ne sono felice.” gli sussurrò Kurt, sporgendosi un poco e baciandolo lievemente sulla fronte.

“Meglio andare di là, prima che ci diano per dispersi.”

“Sì, prendo i biscotti.”

“Ed io il the.” gli disse Blaine, finalmente tornato felice.

Kurt gli sorrise e lasciò la cucina con il piatto di biscotti, Blaine prese il vassoio tra le mani e si accorse che non stava più tremando, aveva fatto bene a dire a Kurt cosa pensava veramente, tra di loro non ci dovevano essere segreti.
Ma era anche più contento adesso, perché era riuscito a rivelargli quando lo amasse e lui provava esattamente lo stesso.
Con un sorriso beato in volto, sollevò finalmente il vassoio con la teiera e le tazzine del thè e lasciò la cucina diretto dai suoi ospiti e dal suo bellissimo compagno.
   
 

Note:

Eccomi qua, mi volevo scusare per il ritardo con cui sto pubblicando, ma sono partita per alcuni giorni e non ho potuto aggiornare, un grazie sentitissimo alla mia carissima beta Annie.
A sabato con il prossimo aggiornamento

  
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