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Autore: XxSoniaxX    07/11/2012    5 recensioni
Ogni essere umano nella propria vita è costretto a subire qualche colpo di scena, per Myu la scoperta del passato, del tradimento del padre nei confronti della madre fu un vero e proprio shock, tanto quanto la scoperta di avere un fratello nascosto.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccomiiii cel'ho fatta! Scusate se ci sono stata molto ma era davvero difficile scrivere l'ultimo capitolo!

Mi dispiace farlo finire in questo modo ma dovevo farlo ù.ù

dovevo farlo perchè presto inizierò a scrivere una nuova storia che

TA DAH sarà il continuo un pò diverso di questo **

Quindi restate sintonizzati se volete sapere cosa accadrà tra Myu e Jiyong perchè

verrà scritto nella mia prossima FF :3

BUONA LETTURA

 

*********************

 

" Il solito mazzo di fiori" esclamò la Signora Palmieri, quella strana combinazione di colori rosa e blu che ormai anche io inesperta com'ero sapevo quanto fossero incompatibili.
Erano passati quasi due mesi dal mio ritorno in Italia, a dire il vero per me era come se fossero passati due anni, non so perchè ma la mia voglia di tornare a parlare italiano o quantomeno interagire con questa civiltà, non vi si trovava neanche sotto le mie scarpe.
La solita vita complicata di sempre, il solito lavoro morto, le solite persone noiose e soprattutto i soliti problemi in famiglia che per fortuna anche se di poco migliorarono.
Il divorzio tra i miei genitori venne annullato, ne parlammo tranquillamente la sera stessa del mio ritorno da Seoul, tutti e tre seduti nel salotto di casa a cercare di comprendere i motivi per il quale questa famiglia non andava distrutta. Per me fu un vero e proprio soglievo, mio padre tornò a vivere a casa con noi e la cosa non poteva altro che farmi piacere, un nuovo modo di instaurare un altro rapporto con lui.
Il mio anno a Seoul mi aveva fatto comprendere così tante cose, sembrava strano eppure ero davvero cambiata totalmente, adesso riuscivo ad essere meno impacciata, meno timida e soprattutto mi sentivo meno a disagio con gli estranei. Da quando tornai a casa la mia vita prese uno strano lancio, tutto ad un tratto sembrava che il destino avesse postato ai miei piedi un lungo tappeto rosso dove poter godere di ogni cosa. Ricevetti molte proproste di lavoro come "ballerina professionista" che io rifiutai fin da subito, non aveva più senso per me la danza se non potevo esibirmi con la band che tanto amavo ed i colleghi che ormai conoscevo perfettamente. Così passai ogni giorno da allora chiusa nel negozio di mia madre a vendere fiori e piante; proprio in uno di quei giorni conobbi Stefano un ragazzo di 23 anni che lavorava lì vicino presso una banca. Capii subito quali erano le sue intenzioni, mi lasciai ammaliare come una stupida, un invito a cena, un film al cinema e nel giro di una settimana gli sganciai perfino un bacio. L'unica cosa che ancora mi teneva legata a Stefano era l'attrazione fisica che provavo nei suoi confronti, non sapevo se per lui fosse un gioco o meno uscire con me. Sapevo che per me lo era, lui era il mio modo di sfogarmi, di non pensare a Jiyong e al mio essere ancora troppo innamorata da starci male.
Era come una pugnalata al petto, eppure lo facevo di proposito ogni sera, quando accendevo quel maledetto computer e ascoltando la sua voce innondai la tastiera di lacrime amare, così amare da farmi quasi vomitare. Indipendente, ossessionata, quasi divorata da quell'amore impossibile, ma per me non lo era, la mia mente e il mio cuore speravano nell'impossibile. Diverse volte provai a sfogarmi con in miei amici in Corea tramite facebook, ma non era affatto facile soprattutto quando Joon mi raccontò brevemente la vita di Jiyong in questi due mesi:

" Mancano 3 giorni all'uscita del suo nuovo MV, dovresti vedere come si sta impegnando, mi ha detto che vorrebbe davvero vedere la tua espressione quando guarderai il video. Quando gli ho detto che ti sei fidanzata lui ha fatto una faccia strana ed è diventato tutto serio, ma per ora vuole solo concentrarsi sul lavoro."

Leggere quelle righe mi provocò un forte bruciore al petto, lui lo sapeva ma chissà se credeva davvero nel mio nuovo amore per un ragazzo, forse anche lui sperava di rivedermi, forse anche lui stava ancora soffrendo.
Ormai però non ci speravo, del resto era stato proprio lui a lasciarmi andare via senza una conclusione, senza risolvere la questione e affrontare il nostro rapporto.
Non mi restava altro che far trascorrere il tempo, la mia vita che giorno per giorno volava e passava come un uragano, aspettai fino al 25 agosto quando uscendo da lavoro corsi velocemente a casa.
Quella data poteva essere il mio nuovo inizio o la mia rovina, accesi il computer e mi precipitai su youtube; era il primo video che trovai davanti ai miei occhi, il titolo "One of a Kind" fece scoppiare in me subito un piccolo sorriso "sempre il solito" pensai.
Un mare di emozioni mi accompagnarono per tutto il video, sorrisi, pianti, sussulti, incredulità, divertimento, tutto ciò solo lui poteva provocarmelo. Non potevo dirglielo ma avrei voluto, un semplice messaggio o magari qualche email giusto per fargli sapere che aveva fatto un ottimo lavoro, ma questo rimase solo un sogno dentro la mia mente.
Era la prima estate che passavo in Italia, normalmente a quest'ora stavo ancora a Seoul a giocare a carte con i miei nonni o a vagabondare per i vari negozietti del centro. Sentivo davvero una mancanza insostituibile, mi mancava parlare quella lingua, mi mancava il cibo e perfino le buffe pubblicità televisive, mi mancava da morire la Corea.
Durante il mio primo week end finalmente libero ne aprofittai per uscire con Stefano e cenare insieme in un piccolo locale al Duomo, ristorante elegante e dannatamente costoso che per mia fortuna non dovetti pagare. Sul viaggio di ritorno verso casa tra me e Stefano si accese una piccola discussione, a dire il vero per me era più che piccola, rimasi quasi schifata e innorridita dalle parole del ragazzo, < non ho detto che i coreani mi fanno schifo! >, < ah no? invece si che l'hai detto e per tua informazione io sono per metà coreana e dovresti ben saperlo, per me è un offesa se tu dici che noi asiatici siamo tutti uguali >. Non sapevo perchè sprecavo tempo con una persona del genere, una persone che come tutte le altre si rivelò ben diversa dal primo incontro e dal primo appuntamento. Mi sentivo ferita come donna e come asiatica, il rispetto per me era tutto, la differenza per me era ben evvidente e ben importante. Stefano non mi amava, per lui ero solo una semplice ragazza da poter chiamare fidanzata, una semplice donna da portare fuori a cena quando veniva più comodo. Così tutto finì, lo lasciai io con un messaggio il giorno dopo, l'unica persona che era riuscita a distrarmi adesso mi stava facendo soffrire, anche se non ci tenevo, se non lo amavo, adesso ero di nuovo sola.
Sola, ecco quello che un anno fa pensavo al solo pensiero di andare a Seoul, invece ora la situazione si era ribaltata, i miei amici più cari erano oltre oceano ed io in Italia non avevo più niente o nessuno capace di darmi forza.
La mia cara migliore amica era partita per la Germania, lei era l'unica su cui potevo contare, l'unica insieme a tutte quelle canzoni che mi rifilai nelle orecchie pur di smettere di pensare. Ero tornata ad essere la solita macchinetta comandata, uscivo solo per andare a lavoro e quando stavo a casa il mio unico sfogo era poter guardare il cielo e pensare alla mia amata Corea. Uno dei pochi momenti felici per me era quando aprivo il computer ed i mille messaggi mi tenevano compagnia per tutta la sera, leggendo sui vari link scoprìì che presto GD avrebbe rilasciato un nuovo video e che la canzone doveva essere censurata.
Mi chiesi più volte il motivo di tale cosa, chissà che aveva combinato Jiyong questa volta, ci pensai ma la mia attenzione venne interrotta da un nuovo messaggio di Joon:

" Come amico ed ex compagno di danza vorrei tanto che tu tornassi qui a Seoul, manchi davvero a tutti... ah lo sai GD mi ha detto che dedica la nuova canzone e il nuovo video a te. Sono curioso di vederlo!!"

Se Joon era curioso non potevo immaginare quale poteva essere la mia reazione, un video ed una canzone dedicata a me!? oddio mi sentivo morire. Pensando anche al fatto della censura iniziai a pensare a tutto, argomenti di sesso, parolacce dedicate alla sottoscritta, insomma la mia paura prese il sopravvento. Come per "One of a Kind" anche quel giorno corsi il più veloce verso casa, non potevo perdermi tutto quello che da un momento all'altro stava per accadere.
L'orologio segnò le 17 in punto, io con la paura, il cuore a mille e le lacrime che da un momento all'altro dovevano uscire, aprii la pagina di youtube, ritrovandomi in prima fila il titolo "That xx".
Osservai quel titolo per quasi 10 minuti, che voleva dire? come poteva essere dedicato a me? così con un forte respiro profondo lo aprii ed iniziai ad ascoltare le parole molto attentamente.
Quel bastardo, ecco cosa veniva censurato da quel testo, io capii, capii fin da subito; quel testo parlava di me e di Stefano e probabilmente quelle erano le frasi che Jiyong avrebbe voluto dirmi faccia a faccia, ma ovviamente cantarle era il suo forte.
Non riuscivo a comprendere il mio stato d'animo, ma sapevo che in qualche modo quella canzone aveva ragione, che Jiyong aveva capito tutto anche da così lontano; io non meritavo di stare con quel ragazzo, io non lo amavo e lui non amava me.
Perchè GD stava facendo tutto adesso? perchè non mi fermò quel giorno prima di andare via? perchè aveva paura di amarmi? adesso io lo sentivo, sentivo che lui mi amava per davvero.
Non so dove trovai la forza per andare avanti, per dimenticare tutto quello che nelle ultime settimane mi aveva preso all'improvvista, semplicemente mi lasciai tutto alle spalle, dovevo farlo per me e per il mio bene.
Niente pensieri rivolti a Jiyong o alle sua canzoni, niente lacrime per la Corea ed i miei amici, solo lavoro, fatica, distrazione e poca, troppo poca voglia di vivere. Mi stavo uccidendo da sola, questo fingere di essere felice e di aver dimenticato tutto, quando in realtà mi bastava chiudere gli occhi per sognare Seoul, i miei amici e lui.
Le dita intrecciarono il filo rosso, lo legarono con un piccolo fiocchetto al mazzetto di margherite, < allora Myu come stai? >, < bene bene! > esclamai alla madre di Stefy, < come se la passa Stefania in Germania? > domandai con lo sguardo rivolto verso i fiori, < ah benissimo si diverte molto e pare anche abbia trovato un amico molto carino >, < uh ma guarda te e non mi chiama neanche per dirmelo >. Come poteva chiamarmi?! come poteva pensare ad un essere così inutile come me, adesso era lei quella che si stava godendo la vita, ed io la invidiavo da morire. Aggiustando per l'ultima volta il piccolo pizzo che cerchiava i fiori, mi avvicinai alla cassa per far pagare la donna, < sono 12 € > con delicatezza le mani della donna tirarono fuori i soldi che caddero sulle mie sporche dita.
Osservando la donna mentre usciva dalla porta e apriva l'ombrello, mi accorsi di una piccola vibrazione all'interno della mia tasca, ero sicura al 100% che la chiamata fosse di mia madre che poverina stava ammalata nel letto e probabimente voleva sapere come me la passavo tutta sola e soletta.
"Pronto" risposi quasi annoiata, la linea però venne interrotta e notai che il numero risultava essere sconosciuto, così convinta che qualcuno avesse sbagliato continuai a fare il mio lavoro.
La cosa accadde diverse volte in diversi giorni, sempre quel numero che appena rispondevo mi buttava giù la cornetta, iniziai a credere che fosse uno scherzo di Stefano come ripicca nei miei confronti. Invece mi sbagliai, alla ventesima chiamata in due giorni finalmente una voce mi rispose, < Senti chiunque tu sia, vuoi piantarla? >, < Myu? > una voce profonda e sensuale attraversò il mio orecchio e facendo tremare le mie gambe mi costrinse a sedermi sul letto, < Taeyang?! > esclamai, < si sono io, sto chiamando per conto di Jiyong > insieme a quella frase sentii un piccolo "ahi" così capii che Jiyong stava proprio vicino a Taeyang in quel momento e che probabilmete non voleva farmi capire che a chiamarmi in questi giorni era stato lui.
Scoppiò un sorriso dalla mia bocca,  sentire le loro voci mi riempì il cuore di gioia, < Taeyang!! > dissi, < Si! > rispose lui, < mi mancate, tutti quanti, mi mancano le vostre parole di conforto e le giornate passate con voi >, < anche tu ci manchi Myu, e inoltre Jiyong mi sta stressando perchè ha capito di aver sbagliato ma è troppo figo per ammetterlo sai! >, < ahaha si lo so >.
Parlai con Taeyang per qualche minuto, < senti Tae mi passi il signor "One of a kind"? > lo chiesi in modo spontaneo, ansiosa di risentire la sua voce, < Hi > mi disse in inglese con quella voce leggera e delicata, < potrei denunciarti per stalking sai? > dissi sarcastica, < vincerei comunque io la causa! > rispose lui, < ah si e perchè? >, < perchè sono troppo bello per aver torto! >.
La mia felicità scoppiò in una grossa risata, < grazie per la canzone! > rimase in silenzio per qualche minuto ma io continuai la frase, < ma sai non c'era bisogno che me lo dicessi tu, anche se per me è un onore essere nelle tue canzoni! >, < perchè? > mi domandò, < perchè ho sempre saputo che lui non era l'uomo adatto a me e che per lui io non contavo niente, quindi l'ho lasciato poco prima che uscisse la tua canzone! >. Dopo qualche istante a parlare iniziò lui, < bè io volevo che tu capissi, non solo che lui non era adatto a te, ma che io ero troppo geloso per sapere che un altro uomo ti baciava e che io in confronto a lui ti amavo e ti amo davvero >.
Lo sapevo, lo speravo ed ora che me lo aveva appena detto finalmente scoppiai a piangere, lacrime di gioia che colarono sul mio copri materasso, < quindi ho preso la mia decisione > sussurrò il ragazzo, < adesso torni? >.
Ricordavo perfettamente le parole che uscirono dalle mie labbra l'ultima volta che vidi Jiyong, sapevo che solo in questo modo forse lui avrebbe capito davvero quanto io tenessi al nostro rapporto, ed ora lui l'aveva fatto capire a me, < e se torno cosa succede? > domandai curiosa, ma la sua risposta mi lasciò senza parole < ti sposo! >.
 

 

"Ho finalmente realizzato di non essere niente senza di te.... Ho sbagliato ,perdonami .." continued .....

  
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