“Ti sei sentito con Lisa, ultimamente?” chiese Tasha, prima di fare un morso dalla sua pizza.
“No.. Ho provato a chiamarla, ma non ha risposto” rispose lui, dopo aver bevuto dalla sua pepsi.
“Ah, hai provato a chiamarla, quindi..” mormorò lei. Michael sorrise.
“Sei gelosa?” chiese toglienodole un ciuffo di capelli da davanti gli occhi.
“Stai zitto” rispose lei, dandogli uno schiaffo sulla mano. Michael fece un risolino e scosse la testa.
“Non dovresti esserlo, lo sai?” disse Michael.
“Non lo sono, infatti” ripsose lei. Michael scrollò le spalle e si alzò. Prese i piatti e i bicchieri e li mise nella lavastoviglie.
“Hai.. Hai la bocca.. Aspetta” mormorò Tasha, quando Michael ritornò da lei. Prese un fazzoletto e lo passò delicatamente sulla bocca di Michael, mentre lui la fissava. Era così bella.
“Ok, sei apposto” disse lei, sorridendo. Anche Michael sorrise e le passò una mano sul viso. Lei rabbrividì, le sue mani erano così fredde. Guardando meglio, notò anche che Michael aveva notevoli borse sotto gli occhi. Michael le diede un bacio veloce sulla guancia e si alzò.
“Uhm, devo andare a casa..” disse Tasha, con un mezzo sorriso. Michael ridacchiò.
“Oh, posso sapere perchè stai ridendo?” chiese lei, alzandosi e piazzandosi proprio davanti a lui.
“Perchè stai per essere sequestrata” rispose lui, con un ghigno.
Tasha sorrise girandosi e dirigendosi a prendere la sua borsa. Fu fermata da Michael che le prese le mani e gliele portò dietro la schiena.
“Mi hai sentito?” le mormorò all'orecchio.
“La tua camera..” disse Michael, aprendo la porta di una stanza. Tasha entrò, seguita da lui, e posò il borsone dei vestiti sul letto.
“Grazie, signor Jackson” rispose lei, sorridendo.
“Anche se la mia teoria del legarti ad una sedia era meglio di questa” disse lui, con un sorriso. Passarono due minuti in cui si fissarono, senza dire nulla. Si guardavano e basta.
“Uhm, sembri stanco. Vai a dormire, su” mormorò lei, abbassando lo sguardo.
“Già.. Lo sembri anche tu.. Uh, ti lascio riposare allora, eh?” balbettò lui. Sembrava che fosse la prima volta in cui si vedevano. C'era sempre lo stesso imbarazzo, la stessa indecisione.
“Buonanotte..” disse lei, con un mezzo-sorriso.
“Notte..” rispose lui, girandosi e dirigendosi verso la porta.
Michael si era sdraiato sul suo letto, fissando il soffitto. Aveva appena preso 4 pillole del solito potente sonnifero ma ancora non riusciva a dormire. Le luci della camera di Tasha si erano spente circa mezz'ora prima. Che cos'ho fatto per meritarmi una ragazza come lei? Pensò, scuotendo la testa. Si alzò e andò in cucina, aprì un armadietto e tirò fuori una bottiglia di vodka. Prese un bicchierino e si sedette sul divano. Si versò il primo bicchiere, poi il secondo e poi il terzo. Al sesto si fermò, non avrebbe dormito neanche per un'ora se avesse continuato così. Decise di andare a vedere se Tasha stava bene e poi ritornare in camera sua.
Aprì la porta, Tasha era sdraiata sul suo letto dormendo tranquillamente. Non si era coperta e aveva addosso solo una camicia da notte. Michael si sedette, cercando di non fare rumore, sul letto vicino a lei.
Le accarezzò il viso, lei sospirò e si girò dall'altra parte. Michael sorrise, si chinò su di lei e le diede un bacio sulla fronte.
“Dormi bene” mormorò alzandosi dal letto e uscendo dalla stanza.