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Autore: ___MrsStyles91    09/11/2012    0 recensioni
-Posso essere tuo amico?- chiese lui alzandosi, tendendo la mano verso di me.
L’afferrai e mi limitai ad annuire, prima di alzarmi, stringendo sotto il braccio la mia adorata bambola.
Ci avviammo mano per mano alle altalene.
Lui è il mio migliore amico, e tiene la mia mano da ben 10 anni.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un tonfo, la luce del sole che nonostante le mie palpebre fossero chiuse sembrava accecarmi, e poi la sua voce, che era troppo squillante. Non sembrava neanche fosse sveglia da appena 10 minuti.
Si buttò a letto al mio fianco ed aprii un occhio, prima di voltarmi e affondare il viso sul cuscino.
-Come fai ad essere così pimpante?- chiesi mugolando, mentre mia madre accarezzava i miei capelli. Eravamo solo io e lei, io ero la sua famiglia e lei la mia, e il nostro era un rapporto bellissimo: era la mia mamma, la mia adorata sorella, la mia migliore amica, la persona più importante della mia vita.
Avrei fatto di tutto per lei, avrei fatto il possibile per non deluderla.
-Semplice, sono sveglia già da un’ora e mezza!-
Alzai di scatto la testa.
No, no, no, non poteva essere possibile: era il primo giorno di scuola e non mi ero svegliata?
Afferrai la sveglia, rimanendo accigliata non appena vidi l’ora: erano appena le sette.
-E per quale motivo ti sei svegliata all’alba?- chiesi ridacchiando.
Mia madre aprì la bocca, ma in quel preciso istante squillò il mio telefono: recuperai il mio iPhone dal comodino e un sorriso apparve sulle mie labbra non appena vidi il suo nome sul monitor.
Rivolsi il mio sguardo su di lei, che alzò le braccia in segno di resa, prima di alzarsi velocemente ed avviarsi velocemente verso la porta –Sempre al telefono state voi due! Non preoccuparti, me ne vado, me ne vado..non metterci troppo però, la colazione è già pronta- disse chiudendosi la porta alle spalle, mentre io rispondevo alla telefonata.
-Ti voglio bene..- urlai ridendo, provocando una risata anche al ragazzo dall’altra parte del telefono.
-Ma grazie, non c’era bisogno di urlarlo in questo modo, lo sapevo già!- affermò con una certa ironia.
Scossi il capo, risistemandomi sotto le coperte, poggiando la schiena alla spalliera del letto.
-Ma buongiorno signorino modesto! A cosa devo questa telefonata mattiniera?- chiesi io inarcando un sopracciglio: adoravo sentirlo, che fosse primo mattino, o piena notte, ma in quel momento avevo solo una grande, grandissima voglia di abbracciarlo. Avevo passato più di un mese in vacanza con mia madre e la sua presenza costante mi mancava terribilmente.
-Ma..niente- disse lui –Sai che è un rito, ti chiamo ad ogni santissimo primo giorno di scuola, ormai da 10 anni!-
Dieci anni: sembrava ieri che quel bambino biondo, dopo avermi vista in disparte a giocare con la mia bambola, era arrivato, tendendomi la mano stringendola con cautela. I suoi bellissimi occhi azzurri mi avevano promesso sin da allora che non mi avrebbe abbandonato e eccoci ancora li, più uniti che mai.
Chi l’avrebbe mai detto.
-Non posso crederci che l’estate sia già giunta al termine..- dissi con una punta di amarezza nella voce: non era un problema lo studio, non lo era mai stato. Ero una mezza specie di secchiona, che amava starsene i pomeriggi interi sui libri si, ma solo perché gli altri non l’avevano mai invitata ad uscire.
Il problema era un altro e aveva anche un nome, e anche due bei occhi color nocciola.
-JeJe..prendi un bel respiro, andrà alla grande!- mi tranquillizzò lui, che come al solito era riuscito a comprendere da subito il mio stato d’animo.
-Mh, santissimo Dio, ti odio Horan.- borbottai, mentre lui dall’altra parte della cornetta scoppiava in una fragorosa risata, la risata più bella del mondo a mio parere.
-Sappiamo entrambi che non è così-
-Si, è per questo che ti odio ancora di più-
-Io passo a prenderti tra mezz’ora, ce la fai a prepararti o devo aspettare quaranta minuti fuori casa tua come al solito?- Okay. Il tempismo non era proprio il mio forte: ero un’inguaribile ritardataria, ma cosa potevo farci? Non curavo molto il mio aspetto, ma ci tenevo a non puzzare come un uomo..almeno quello.
-Tranquillo angelo biondo, devo solo vestirmi, ho già preparato tutto ieri-
-Ma che studentessa modello…Questa cosa non durerà più di una settimana.- Disse lui e dal suono della sua voce potei capire che stava sorridendo.
-Te l’ho già detto che ti odio?-
-Tre volte con questa, se non erro-
-Quattro allora, ti odio- risposi io, senza riuscire a trattenere una risata divertita da quella conversazione alquanto bizzarra -..e adesso fammi andare, altrimenti non faccio in tempo a fare nulla e-
-Non vedo l’ora di abbracciarti-
Odiavo, sapeva che odiavo quando mi interrompeva, ma come potevo fargli la predica ora?
Ero sicura di essere paonazza in volto, ma non era colpa mia: quel ragazzo era di una dolcezza unica.
-Ti odio- dissi io, portando le ginocchia al petto, sul quale posai la fronte subito dopo.
-Cinque, ti amo- rispose lui ridacchiando, prima di chiudere la telefonata.
Le nostre telefonate si concludevano così da un mese a questa parte: lui sapeva che non ero brava quanto lui a dire quello che mi passava per la testa, ma sapeva quanto gli ero grata per tutto quello che faceva per me, sapeva quanto adorassi il fatto che non mi avesse abbandonato, nonostante fosse uno dei ragazzi più popolari della classe.
Non l’avrei mai ringraziato abbastanza, tutto quello che dovevo fare era evitare di sbagliare e tenermelo bene stretto. Non riuscivo più ad immaginarmi senza di lui.
Ormai eravamo una cosa sola.


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-Secondo me quel ragazzo ha una bella cotta per te..- disse mia madre, mentre spalmava la marmellata sulla fetta biscottata già imburrata.
Era assurdo anche solo pensarlo, eravamo amici da tanto, troppo tempo per pensare che tra di noi ci potesse essere qualcosa di più che una semplice amicizia.
Mi muovevo velocemente da una parte all’altra della cucina, finendo di mettere la merenda nella borsa.
-Non dire idiozie mamma, per favore!- dissi scoppiando a ridere, tanto era ridicolo quello che usciva dalle sue labbra: io, con Niall? Noi che ci tenevamo per mano, noi che guardavamo un bel film al cinema, scambiandoci delle effusioni di tanto in tanto.
Scossi la testa, tornando con lo sguardo su di lei –Ma ti rendi conto vero che è assurdo?- aggiunsi, mentre recuperavo la mia cartella e la mettevo sulla spalla.
-Io non ci trovo assolutamente niente di strano, o assurdo come dici tu..lui è carino, sembra un principe azzurro..- anche io l’avevo visto sempre come il perfetto principe azzurro. Dolce, biondo e con quegli occhi azzurri che ti facevano mancare il fiato ogni volta che ti ci perdevi dentro.
Ma…no, non poteva essere il mio principe, era già il mio migliore amico e non da due giorni.
-Io sono attratta da un altro principe..- affermai convinta, avvicinandomi alla porta, alludendo a Malik.
Mia madre grugnì, alzando gli occhi al cielo.
-Mi raccomando, di a Niall di andare piano con quell’aggeggio.-
-Non preoccuparti, a dopo- risposi velocemente, prima di chiudermi la porta alle spalle, correndo verso il giardinetto: ero sicura che fosse già li, e ne ero sicura perché sentivo due occhioni blu che mi fissavano con insistenza.
Alzai lo sguardo e lo vidi dall’altra parte della strada.
Quanto diamine era passato?
Un mese? Sul serio?
Era…diverso, molto diverso o forse era solo una mia impressione?
Guardai se la strada era libera, prima di correre verso di lui, saltandogli in braccio.
-Ti amo anche io.- sussurrai al suo orecchio, mentre lui mi stringeva tra le braccia.
Ora mi sentivo bene, ora mi sentivo completa: mi era mancato il suo profumo, mi era mancato stringermi a lui, sentirmi al sicuro fra le sue braccia.
Mi era mancato il mio piccolo principe, il mio angelo biondo.
Mi era mancato il mio migliore amico.

 

=SPAZIO AUTRICE=
Salve salve!
Ho partorito due storie in un giorno: non sono le cose migliori che ho scritto, ma ci tenevo a pubblicarle.
Spero sia di vostro gradimento, cercherò di aggiornarla quanto prima!
Fatemi sapere cosa ne pensate.
-Giù.

  
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