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Autore: BigFut    27/06/2004    41 recensioni
Voldemort più incavolato che mai, Codaliscia crocerossina, la misteriosa
morte dei Dursley, il ritorno di Cedric, un Malfoy senza palle, delle palle
senza Malfoy, un nuovo personaggio un po' matto, Impotentus, Accio
Testicolo
, Inc***tus, un Silente un po' pazzo, una squadra di SWAT
che gira per Hogwarts, un nuovo professore(quando mai!), misteriose morti,
Resident Evil, un torneo nuovo di zecca, dei dissennatori incazzosi, nuove
cretature, i cavalieri dell'antico codice, ecc...
Ma non voglio anticipare troppo!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un anno di melma

Capitolo 1
Tom

Gli abitanti di Little Brain sono stupidi! Era una considerazione molto diffusa nelle città vicine, ma Tom Riddle non condivideva lo stesso pensiero, visto che era nato li. Ormai Tom era diventato un adulto e ora si faceva chiamare Lord Voldemort, “un nome da deficiente” era stato il commento della madre un attimo prima di morire per cause inspiegabili.
Ormai Voldemort aveva di nuovo un corpo, visto che fino a pochi anni prima era costretto a essere ospitato nei corpi altrui; alcuni si chiederanno perché, ma lui non si sbilanciava quando qualcuno glielo chiedeva, forse anche per il fatto che non glielo chiedeva nessuno. Ma di questo non c’è ne frega niente. Quello che ci interessa invece è che in quel momento Voldemort stava camminando per la strada, col suo solito abito nero col cappuccio che copriva il viso. Inutile dire che non passava inosservato, dato il fatto che era piena estate e tutti vestivano con colori vivaci e abiti corti. L’uomo si avvicinò ad una casa, doveva riposarsi perché era stanco e aveva molto caldo. Proprio in quel momento una tenera vecchietta uscì dalla casa col suo bassotto. Tom notò subito l’animale perché era di un color viola a righe vede fluorescente, il tenero cagnolino si avvicinò al Mago(si perché Voldemort era un mago) e lo abbaiò. Tom si sentì percosso da una strana sensazione che non riconobbe subito, visto che non la provava ormai da parecchio tempo, era paura. Il cane abbaiò ancora una volta avvicinandosi a Voldemort che iniziò a fuggire. Il cane non si perse d’animo e iniziò a rincorrerlo. Tom correva disperatamente per la salvezza e il cane continuava a stargli dietro, finché non arrivò in un vicolo cieco, ormai era spacciato, si coprì il viso con le mani affrontando la morte da vero uomo....
Dopo diciassette minuti, diciassette secondi e diciassette decimi, Voldemort si voltò era stanco di aspettare che il cane arrivasse a ucciderlo, così percorse il vicolo all’indietro svoltando prima della casa della signora. Entrò in un bar dove prese un cappuccino. Non stava molto bene, forse era lo spavento, o era qualche cosa che aveva mangiato il giorno prima. Sta di fatto che mentre beveva il suo cappuccino lo stomaco gli si contrasse in modo oltraggioso e gliene scappo una terribilmente forte. La stanza si riempì di risate e Voldemort si vergognò come mai nella sua vita. Dopo un ora e mezza di risate si stancò di essere preso per il sedere, così si alzò dalla sedia in quella maniera che solo lui sapeva fare. La stanza tacque e lui annunciò: “me ne vado!”. La voce che fuoriuscì dalla sua bocca era stridula sottile, quasi come se gliele stessero pestando. Tutti ricominciarono a ridere e lui se ne andò molto offeso col mondo, ma mentre se ne andava inciampò sullo scalino...

  
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