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Autore: curlymakesmesmile    11/11/2012    7 recensioni
Amy, abituata alla popolarità nel suo paese, si trasferisce nell'Ohio. Nessuno lì la nota, tutti la ignorano, così la sua vita le sembra solamente noiosa, tra i compiti di latino e la sua situazione familiare complicata; e senza via d'uscita. Fino al momento in cui farà capolino nella sua vita un ragazzo che cela un segreto alle sue spalle, che lui stesso le nasconderà, o almeno, fino a un certo punto. Storie d'amore, tradimenti, litigi, magia, e mistero. La parola intreccio è la descrizione migliore. Una storia quasi più complicata di Beautiful, dalle mille sfaccettature.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 2.

Probabilmente se quella giornata fosse migliorata, Amy avrebbe pranzato nel cortile sul retro, dove felici coppiette solitamente si stendevano sull'erba a scambiarsi effusioni d'amore. Tutto, però, le fu avverso: la pioggia scendeva ininterrottamente picchiettando con il solito lento e noioso ritmo sui vetri della classe.
La campanella suonò come al solito, e tutti si avviarono verso la mensa, compresa Amy. Prese posto in un angolo abbastanza remoto, cosa che non avrebbe mai fatto nella sua vecchia scuola. Era sola, completamente sola.
Tutti i tavoli erano occupati e solo qualche posto libero era accanto a lei.
Iniziò a mangiare lentamente il suo panino, guardandosi attorno.
-È occupato?- Amy alzò lo sguardo, scuotendo il capo dopo qualche secondo di sgomento.
Era lui, il tipo del giorno precedente. Si sedette con comodo di fronte a lei, addentando il suo toast. Le sorrise dolcemente, quasi con compassione.
-Ti sei mangiata anche la lingua, oltre che il panino?- sputò ad un tratto il ragazzo.
Era alto, parecchio palestrato, si intravedevano alcuni tatuaggi, ma la cosa che Amy notò a colpo d'occhio furono i suoi capelli corvini acconciati in un ciuffo ricurvo. I suoi occhi scuri penetravano quelli di Amy, erano come trasparenti. Lasciavano trapelare la sua vivacità, la voglia di vivere e la malizia.
Amy lo fissò, poi abbassò lo sguardo.
-No, ho ancora la lingua, per fortuna.- Sorrise sforzandosi.
Forse stava ritrovando quel suo carattere forte, estroverso e deciso che aveva sempre avuto, e in fondo, mai perso.
- Piacere, Zayn.- Le porse la mano, per poi stringerla energicamente e concentrarsi su quel misero pranzo di un lunedì mattina.
- Amy, Amy Argent. Sono nuova, nessuno mi conosce, vengo dal Minnesota.- spiegò velocemente.
- Ora qualcuno sa della tua esistenza. E quella persona sono io. Piacere di averti conosciuta, avrei voluto chiederti il nome ieri, ma eri troppo indaffarata a scappare a casa. Temevi che si rovinassero i tuoi bei capelli?-
Zayn si alzò dal tavolo, sistemando la sedia sotto il tavolo, si incamminò, sorridendo un'ultima volta ad Amy.

-Whitney, ti sto dicendo che si chiama Zayn.-
-Non può essere. Quel Zayn? Ma proprio Zayn Malik? Dio mio, che sappia io, nessun altro si chiama così.- Whitney spostò una ciocca dei suoi capelli rossi dietro le orecchie, pensando a quali altri 'Zayn' ci sarebbero potuti essere.
-Lo capisci, Amy? Sei la ragazza più fortunata del mondo! Chiunque darebbe oro per scambiarci una parola! Ho sempre avuto una cotta segreta per lui. Metà dell'istituto ci sbava, ovvero tutte le alunne femmine. Ed è venuto a parlare proprio con te, la tipa spaesata, appena arrivata e diciamolo, che nessuno calcola.-
La simpatia di Whitney lasciava a desiderare.
-Si è seduto al mio tavolo solamente perchè non c'erano altri posti. Nessuno si siederebbe accanto a me di sua volontà; o almeno, non qui.-
Amy si allontanò da Whitney, incamminandosi verso il cortile. E grazie al cielo, quella dannata pioggia era finita.
La panchina sotto l'albero centrale era ormai di sua proprietà, sotto la quale pensava, scriveva, leggeva; ma non quel giorno.
Quel giorno umido e uggioso la panchina di Amy era occupata da quello che stava diventando un incubo, uno stalker. Zayn Jawaad Malik, che stava fumando proprio sul posto riservato alla Argent.
-Quel posto è il mio.- disse acida.
-Non penso proprio, ai nuovi arrivati non appartiene proprio niente.- le rispose Zayn.
-Questo è il fottuto benvenuto che danno ai nuovi iscritti! Seriamente, ti ho detto di spostarti.-
-C'è un posto accanto a me, non lo vedi?-
Zayn indicò il posto libero vicino a lui, prendendola per un braccio e trascinandola sulla panchina. Aspirò profondamente, per poi rilasciare il fumo addosso a Amy.
-La maleducazione è di casa, insomma. Invece di farmi prendere un tumore ai polmoni, spostati in là e lasciami da sola.-
-Non lo sei già abbastanza?- ribattè freddo Zayn, voltando il capo e guardandola.
Si, era davvero una bella ragazza. I suoi occhi erano verdi smeraldo e i suoi capelli lunghi castani le ricadevano sulla schiena, a volte raccolti in un chignon.
Nonostante quella ragazza lo attraesse, provava un senso di superiorità nei suoi confronti. Era solo una nuova arrivata, più piccola di due anni rispetto a lui, non aveva amici, era una specie di clandestina, e per di più, acida e antipatica.
Amy non gli rispose. Se lui l'avesse conosciuta davvero, avrebbe saputo che l'argomento solitudine era un tasto dolente nella sua vita.
Il trasferimento era dovuto alla separazione dei genitori di Amy, e la cosa l'aveva fatta soffrire abbastanza da farla chiudere in sè stessa. Facendole passare la voglia di fare amicizie nuove, di amare ancora, facendole passare la capacità di fidarsi davvero e ciecamente di qualcuno.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- Zayn si accorse che qualcosa in lei non andava.
-No, mi hai solo sbattuto in faccia la verità. E io sono solo una povera stupida cretina, che si illude di poter vivere bene senza amici, perchè tutti sono a centinaia di kilometri di qui e il mio ragazzo mi ha lasciata per una sgualdrina. Se vogliamo aggiungere che faccio schifo a scuola e che i miei si sono separati, beh, una bella frittata. Non credi? Grazie per avermi aperto gli occhi, ma ora ricominciano le lezioni e non credo di aver bisogno di te. Non potresti mai essere un amico. Nessuno qui lo potrebbe essere. Siete solo un gruppo di schifosi vermi insensibili.
Amy girò i tacchi, camminando frettolosamente verso la classe di fisica.


-Tesoro, la cena è pronta. Non scendi?- sbraitò la madre di Amy, Beth.
-Arrivo, mamma.- risposte svogliata Amy.
Beth portò in tavola una minestra calda, con il panico negli occhi.
-Mamma, è successo qualcosa?- chiese Amy.
-Oh, devo parlarti riguardo una cosa. Sai benissimo che io e papà abbiamo divorziato, non siamo più sposati. Per questo io e te ci siamo trasferite nell'Ohio.
Papà farà ancora parte della tua vita, sarà sempre tuo padre e mai nessuno lo potrà sostituire, questo è un dato di fatto. Ma a soli 40 anni non si può smettere di vivere, vivendo come un vegetale, come una nonna cui è morto il marito.-
-Stai dicendo che per te papà è come se fosse morto? Come se non esistesse più? Quanto sei idiota, mamma! Papà è ancora qui, ed è solo colpa tua se mi hai portata via da lui, lui mi voleva.-
-Smettila di dire cose senza senso. Cosa credi? Che per me tuo padre Josh non sia stato importante? Non ne sai nulla della nostra relazione, non andavamo più d'accordo. Sai meglio di me che sono rimasta incinta in giovane età ed è un miracolo se siamo riusciti a stare insieme per sedici anni, ma ora la situazione stava degenerando. Volevo solo dirti, Amy, che ho ritrovato il sorriso.-
Beth sorrise pronunciando queste parole, poi guardò l'ora ansiosa.
-Ti sei iscritta a un corso di decoupage? Spero per te sia questo il tuo sorriso. Guardi l'ora perchè sei in ritardo? Vai pure, sparecchio io il tavolo.-
Un sentimenti di rabbia e rancore pervase Amy, temeva il peggio.
-Amy, ma non capisci? Mi sono innamorata.- Beth sorrise di nuovo.
-Di papà? Dimmi di sì.- Gli occhi speranzosi di Amy chiedevano pietà.
-No, mi spiace. Di un altro uomo, è fantastico. Potrai chiamarlo papà, se vorrai. Anche lui ha un figlio che pressapoco ha la tua età, è divorziato pure lui e forse in futuro si trasferirà qui. Con suo figlio credo. Che ne pensi?-
Beth aspettava con ansia una risposta.
Amy scoppiò in un pianto dirotto, ancora prima di arrivare in camera.
Il mondo che si stava ricostruendo pezzo dopo pezzo si stava risfracellando di nuovo. Non bastava ricominciare una vita da zero, anche questo.
Tra singhiozzi e lacrime di rabbia, Amy si addormentò, consapevole che tutto sarebbe stato una sfida da quel giorno in poi.



Buona domenica.
Sono tornata con il secondo capitolo.
È un capitolo di passaggio e di non passaggio.
Nel senso che lega i fatti futuri con quelli precedenti,
ma non solo. Introduce la trama.
Infatti, Amy sarà messa a dura prova!
Chi sarà il nuovo fidanzato della madre di Amy?
e Zayn? Sarà sempre così acido, o se ne pentirà?
Recensite taghjuay.
Ditemi pure se qualcosa non vi piace, tipo la lunghezza del capitolo
se ho sbagliato qualcosa.
un bacione.
@_itscalien

 

  
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