Capitolo
12
Close
your Eyes
- Mi
dispiace che tu abbia dovuto assistere a una scena
così schifosamente pietosa- Le parole uscirono amare e
fievoli dalla bocca di
Masha, mentre barcollando si rialzava in piedi
-
Aspetta…- Mormorò Ville facendo per avvicinarsi
- Non mi
toccare- Sibilò tagliente
la donna. “Stupida, stupida” Si
disse tra se
Poi,
lentamente, fece un passo in avanti ma senza
guardare Ville in viso. No, non voleva vedere , preferiva non sapere
cosa c’era
dipinto sul suo volto. Pietà? Ripugnanza? Shock?
Masha fece
un altro passo in avanti.Si sentiva ancora
stranamente intorpidita ma ora al torpore si era aggiunta anche
l’agitazione e
il desiderio di andarsene immediatamente da quel vicolo, di stare
lontano da
Ville. E poi perché lui? Proprio lui aveva dovuto assistere
a quella
scena?
-
Ripugnante, no?- Improvvisamente le parole le uscirono
dalle labbra, mentre uno strano e tetro sorriso compariva sulle labbra,
gli
occhi verdi fissi a terra .
Quel sorriso
fece accapponare la pelle al leader degli
Him. Ville, del resto, non sapeva che dire , come comportarsi. Era
successo
tutto così con troppa rapidità e poi le parole di
Mauri…per un attimo aveva
desiderato di aver capito male ma poi si era reso conto di quanto
fossero
terribili…
- Schifoso-
Proseguì la ragazza, parlando più con se
stessa che con Ville, gli occhi ancora rivolti a terra mentre, senza accorgersene,
la sua mano strava
già strofinando le labbra rosee con
tanta foga da farle arrossare.
Rendendosi
conto che stava parlando a voce alta la donna
strinse i denti, e fece per andarsene, senza una sola occhiata
indietro. Doveva
andar via da lì…doveva…lasciare tutto
alle spalle.
-Aspetta!-
La richiamò Ville
Masha fece per
girarsi pronta a
rispondere ma se lo
ritrovò talmente vicino da farla rimanere
a bocca aperta, stupita
- Non puoi
andartene così- Disse la voce pacata di lui
–
Ch— Boccheggiò la ragazza, fissando sconcertata le mani che le stavano
richiudendo con
precisione la camicetta
Masha
sbatté le palpebre e quella volta fissò confusa
gli
occhi del cantante. Un fastidioso fischiare alle orecchie
iniziò a tormentarla
, improvvisamente la sua vista si offuscò un attimo e
ondeggiò leggermente. Allora
la donna chiuse gli occhi e quando una mano si posò sul suo braccio per
sostenerla restò in
silenzio ed immobile.
Alla fine un
sospiro liberatorio uscì dalle sue labbra e
riaprì le palpebre, fissando afflitta l’uomo che
aveva di fronte.
Era forse
preoccupazione quella che leggeva in quello
sguardo vere? Si stava realmente preoccupando per una come lei? “Non ti deve
importare” Si ricordò.
- Piaciuto
lo spettacolo?- Commentò aspra mentre si
scostava e prendeva le distanze.
Ville
però non rispose alla sua provocazione e
continuò,
invece, a far vagare il suo sguardo su di lei. – E’
vero?- Sussurrò infine.
Doveva chiederglielo – E’ davvero …-
-
“Davvero”, cosa?- Mormorò acidamente la
donna - …
mio padre?- Pronunciò ogni singola parola
con disgusto crescente e prima che lui avesse la possibilità
d’annuire rispose -
SI- Serrò
la mascella quel “si” pesava parecchio.
– Quel bastardo pervertito…beh in un tempo lontano
era mio padre. Ora non lo
posso più definire tale!- Aggiunse con foga crescente
“Masha
controllati” Disse a se stessa, stringendo i
pugni, talmente forte da conficcarsi le
unghie nella carne
- Beh ora lo
sai. Grazie dell’aiuto – Biascicò
voltando
improvvisamente le spalle a Ville
–
Mi dispiace davvero che tu sia stato costretto ad
assistere a una così….nauseante-
Sussurrò
scostandosi i capelli dalla faccia
- Come
può farlo ? Dio, è tuo padre come diavolo
può fare
una cosa del genere ? –
Esclamò Ville
mostrando il disprezzo per quell’uomo schifoso
Improvvisamente
Masha si voltò verso di lui, uno sguardo
intenso ma anche rassegnato , lo sguardo di chi ha perso ogni speranza
- Non lo so,
e ho smesso di chiedermelo da tempo. Per
quanto tra di noi resti il legame di sangue, non è
più mio padre.-
Ville scosse
la testa. Tante domande avevano preso a
vorticargli nella testa, di tutte quelle ne scelse una, una a cui forse
lei
avrebbe risposto…, forse.
-
Perché fai…quel lavoro?-
La sua
titubanza e soprattutto un omessa parola fece
sorridere tristemente la ragazza
–
Puoi dire “puttana” perché è
tanto è quello che sono!-
Fece una pausa e fissò l’orizzonte -
…mi ci ha costretta.- Rispose infine
- Basta
così- S’affrettò poi ad aggiungere
– Non so
perché ti ho risposto – Confessò la sua
frustrazione – Forse perché hai
visto….mi hai preso in un momento di debolezza, comunque sia
ora basta.
Lasciami da sola e dimentica cosa è successo oggi.
– Sentenziò uscendo dal
vicolo in cui Mauri l’aveva tracinata
Naturalmente
il cantante neanche la stette ad ascoltare
- Masha per
favore lasciati aiutare…-
La stava
quasi supplicando?. Non poteva farsi i cazzi
suoi? Certo che no , dopo quello che aveva visto….al solo
pensiero gli veniva
voglia di prendere a pugni quel bastardo. Come si poteva fare una cosa
del
genere? A tua figlia per giunta!
Masha si
bloccò sui suoi passi e tornò a voltarsi verso
Ville – Non puoi aiutarmi!- Disse fra i denti- Nessuno
può- fece un profondo
respiro – Ascolta nessuno può aiutarmi. E non
posso andarmene, non posso
scappare. Ti basti sapere questo. Da oggi per favore esci dalla mia
vita, l’hai
sconvolta abbastanza….-
Ville la
fissò un secondo prima di rispondere – Non
chiedermi di fare come se non avessi visto niente.!-
- Bene hai
visto e allora?!- Esclamò
subito infuriata la ragazza – Chi
credi di essere per cambiare le cose? Non puoi cambiarle, non puoi come
non
posso io!-
-
Perché?- Chiese il cantate con fermezza –
Perché no? –
Proseguì irritato. Perchè non combatteva?
-
Perché ho…- Masha sgranò gli occhi e
chiuse la bocca.
Dio lo stava per dire? Davvero? – Perché no! NON
SONO FATTI TUOI! DECIDITI A
LASCIARMI IN PACE!- Riprese
urlandogli contro
- Cazzo
perché non ti entra in testa che voglio solo
darti una mano? Vorrei anche solo starti vicino…-La risata
della ragazza bloccò
le sue parole
- Starmi
vicino? Tu? Sei impazzito. Non montarti la
testa…io non permetto a nessuno di starmi vicino. Ti ho
anche detto troppo!- E
senza aspettare altro riprese la sua fuga, verso il bar di Emma
Ville la
guardò andarsene, era sicuro che seguirla non
avrebbe di certo migliorato la situazione
– Dannazione-
Imprecò sbattendo il pugno sul muro duro e freddo dello
squallido vicolo -
Stupida - Perché non si lascia aiutare? Perché??-
Domandò, frustrato.
My river
of tears has run
dry
I never wanted to fool you, no
But a cold heart is a dead heart
(Buried
Alive by Love –
HIM)
Grazie a
Kuji13,
musicaddict, Elyrock, Silvia,
Kuji13: Allora riguardo alla tua domanda, beh Masha ha rivelato un po’ di cose ma molto poche , della serie: il mistero si infittisce . Però si, prima o poi (e questo sta a me deciderlo eheh) rivelerà il resto. (Masha mi sta uscendo molto complessa, da una parte vorrebbe rivelar tutto e sfogarsi, dall’altra…eh c’è un bel motivo per cui mantiene il segreto)
Musicaddict: cerco di non far aspettare troppo ma il tempo è quello che è ed ultimamente ho avuto un calo d’ispirazione. Proprio non riuscivo a scrivere, ora è passato. Eh hai detto giusto, Mauri non è uscito dalla vita di Masha, affatto
Elyrock: Come sempre i tuoi commenti sono azzeccatissimi, inquadri i personaggi in modo perfetto. Allora, Masha si si aprirà un po’ ma molto molto lentamente in fondo sono anni che si tiene tutto dentro e non le è molto facile lasciar intravedere la vera se stessa, confessare tutto. Uh presto si vedrà in un flashback come tutto è cominciato.
Mh fa sempre piacere sapere di riuscire a descrivere bene le sensazioni, riguardo alla nausea per Mauri, io stessa …beh quando scrivo di lui mi fa schifo (ed è tutto dire) ma hai fini della storia, devo scrivere
Silvia: ehm cara…Mauri non se n’è andato, l’ha solo detto in un momento di rabbia. Grazie tesoro per i commenti
Angel: si si Ville cercherà di aiutarla ma lei non è molto facile da aiutare. Emma è un bel personaggio e sarà d’aiuto davvero.
Trappy: eh e invece ti ho fatto sudare anche per il 12. Perdono! Allora beh che dire? Wow accidenti che commento, anche te hai ben afferrato la psicologia di Masha. Si lei si è spaventata perché è stata vista da Ville, in un momento in cui era terrorizzata, in un momento di puro terrore che mai e poi doveva essere scoperto e invece …
Beh che dire? Per scoprire il resto non ti resta nient’altro che continuare a leggere (sono sadica lo so!)