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Autore: DiabolikalRapture    29/05/2007    3 recensioni
Masha vive nella periferia di Helsinki,costretta dal padre a prostituirsi, vorrebbe cambiare vita e lasciare la città. Tuttavia la paura per l’incolumità di una persona a lei cara la trattiene, ma l’incontro con Ville le cambierà la vita – e non solo la sua - .(...) ""- Masha…?- Prima ancora di pensare Ville aveva già pronunciato il suo nome.
La ragazza si fermò, confusa si guardò in torno e in quel momento incontrò gli occhi di colui che l’aveva chiamata. Due sguardi intensi si affrontarono, la pioggia continuava a scendere più violenta che mai…""
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12

Close your Eyes

- Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a una scena così schifosamente pietosa- Le parole uscirono amare e fievoli dalla bocca di Masha, mentre barcollando si rialzava in piedi

- Aspetta…- Mormorò Ville facendo per avvicinarsi

- Non mi toccare- Sibilò tagliente la donna. “Stupida, stupida” Si disse tra se

Poi, lentamente, fece un passo in avanti ma senza guardare Ville in viso. No, non voleva vedere , preferiva non sapere cosa c’era dipinto sul suo volto. Pietà? Ripugnanza? Shock?

Masha fece un altro passo in avanti.Si sentiva ancora stranamente intorpidita ma ora al torpore si era aggiunta anche l’agitazione e il desiderio di andarsene immediatamente da quel vicolo, di stare lontano da Ville. E poi perché lui? Proprio lui aveva dovuto assistere a quella scena?

- Ripugnante, no?- Improvvisamente le parole le uscirono dalle labbra, mentre uno strano e tetro sorriso compariva sulle labbra, gli occhi verdi fissi a terra .

Quel sorriso fece accapponare la pelle al leader degli Him. Ville, del resto, non sapeva che dire , come comportarsi. Era successo tutto così con troppa rapidità e poi le parole di Mauri…per un attimo aveva desiderato di aver capito male ma poi si era reso conto di quanto fossero terribili…

- Schifoso- Proseguì la ragazza, parlando più con se stessa che con Ville, gli occhi ancora rivolti a terra mentre, senza accorgersene, la sua mano strava già strofinando le labbra rosee con tanta foga da farle arrossare.

Rendendosi conto che stava parlando a voce alta la donna strinse i denti, e fece per andarsene, senza una sola occhiata indietro. Doveva andar via da lì…doveva…lasciare tutto alle spalle.

-Aspetta!- La richiamò Ville

Masha fece per girarsi pronta a rispondere ma se lo ritrovò talmente vicino da farla rimanere a bocca aperta, stupita

- Non puoi andartene così- Disse la voce pacata di lui

– Ch— Boccheggiò la ragazza, fissando sconcertata le mani che le stavano richiudendo con precisione la camicetta

Masha sbatté le palpebre e quella volta fissò confusa gli occhi del cantante. Un fastidioso fischiare alle orecchie iniziò a tormentarla , improvvisamente la sua vista si offuscò un attimo e ondeggiò leggermente. Allora la donna chiuse gli occhi e quando una mano si posò sul suo braccio per sostenerla restò in silenzio ed immobile.

Alla fine un sospiro liberatorio uscì dalle sue labbra e riaprì le palpebre, fissando afflitta l’uomo che aveva di fronte.

Era forse preoccupazione quella che leggeva in quello sguardo vere? Si stava realmente preoccupando per una come lei? “Non ti deve importare” Si ricordò.

- Piaciuto lo spettacolo?- Commentò aspra mentre si scostava e prendeva le distanze.

Ville però non rispose alla sua provocazione e continuò, invece, a far vagare il suo sguardo su di lei. – E’ vero?- Sussurrò infine. Doveva chiederglielo – E’ davvero …-

- “Davvero”, cosa?- Mormorò acidamente la donna - … mio padre?- Pronunciò ogni singola parola con disgusto crescente e prima che lui avesse la possibilità d’annuire rispose - SI- Serrò la mascella quel “si” pesava parecchio. – Quel bastardo pervertito…beh in un tempo lontano era mio padre. Ora non lo posso più definire tale!- Aggiunse con foga crescente

“Masha controllati” Disse a se stessa, stringendo i pugni, talmente forte da conficcarsi le unghie nella carne

- Beh ora lo sai. Grazie dell’aiuto – Biascicò voltando improvvisamente le spalle a Ville

– Mi dispiace davvero che tu sia stato costretto ad assistere a una così….nauseante- Sussurrò scostandosi i capelli dalla faccia

- Come può farlo ? Dio, è tuo padre come diavolo può fare una cosa del genere ? – Esclamò Ville mostrando il disprezzo per quell’uomo schifoso

Improvvisamente Masha si voltò verso di lui, uno sguardo intenso ma anche rassegnato , lo sguardo di chi ha perso ogni speranza

- Non lo so, e ho smesso di chiedermelo da tempo. Per quanto tra di noi resti il legame di sangue, non è più mio padre.-

Ville scosse la testa. Tante domande avevano preso a vorticargli nella testa, di tutte quelle ne scelse una, una a cui forse lei avrebbe risposto…, forse.

- Perché fai…quel lavoro?-

La sua titubanza e soprattutto un omessa parola fece sorridere tristemente la ragazza

– Puoi dire “puttana” perché è tanto è quello che sono!- Fece una pausa e fissò l’orizzonte - …mi ci ha costretta.- Rispose infine

- Basta così- S’affrettò poi ad aggiungere – Non so perché ti ho risposto – Confessò la sua frustrazione – Forse perché hai visto….mi hai preso in un momento di debolezza, comunque sia ora basta. Lasciami da sola e dimentica cosa è successo oggi. – Sentenziò uscendo dal vicolo in cui Mauri l’aveva tracinata

Naturalmente il cantante neanche la stette ad ascoltare

- Masha per favore lasciati aiutare…-

La stava quasi supplicando?. Non poteva farsi i cazzi suoi? Certo che no , dopo quello che aveva visto….al solo pensiero gli veniva voglia di prendere a pugni quel bastardo. Come si poteva fare una cosa del genere? A tua figlia per giunta!

Masha si bloccò sui suoi passi e tornò a voltarsi verso Ville – Non puoi aiutarmi!- Disse fra i denti- Nessuno può- fece un profondo respiro – Ascolta nessuno può aiutarmi. E non posso andarmene, non posso scappare. Ti basti sapere questo. Da oggi per favore esci dalla mia vita, l’hai sconvolta abbastanza….-

Ville la fissò un secondo prima di rispondere – Non chiedermi di fare come se non avessi visto niente.!-

- Bene hai visto e allora?!- Esclamò subito infuriata la ragazza – Chi credi di essere per cambiare le cose? Non puoi cambiarle, non puoi come non posso io!-

- Perché?- Chiese il cantate con fermezza – Perché no? – Proseguì irritato. Perchè non combatteva?

- Perché ho…- Masha sgranò gli occhi e chiuse la bocca. Dio lo stava per dire? Davvero? – Perché no! NON SONO FATTI TUOI! DECIDITI A LASCIARMI IN PACE!- Riprese urlandogli contro

- Cazzo perché non ti entra in testa che voglio solo darti una mano? Vorrei anche solo starti vicino…-La risata della ragazza bloccò le sue parole

- Starmi vicino? Tu? Sei impazzito. Non montarti la testa…io non permetto a nessuno di starmi vicino. Ti ho anche detto troppo!- E senza aspettare altro riprese la sua fuga, verso il bar di Emma

Ville la guardò andarsene, era sicuro che seguirla non avrebbe di certo migliorato la situazione

– Dannazione- Imprecò sbattendo il pugno sul muro duro e freddo dello squallido vicolo - Stupida - Perché non si lascia aiutare? Perché??- Domandò, frustrato.

My river of tears has run dry
I never wanted to fool you, no
But a cold heart is a dead heart

(Buried Alive by Love – HIM)

Grazie a Kuji13, musicaddict, Elyrock, Silvia, La Angel, e Trappy per i commenti al capitolo 11. Non saprò mai dirvi quanto le vostre recensioni mi fanno piacere

Kuji13: Allora riguardo alla tua domanda, beh Masha ha rivelato un po’ di cose ma molto poche , della serie: il mistero si infittisce . Però si, prima o poi (e questo sta a me deciderlo eheh) rivelerà il resto. (Masha mi sta uscendo molto complessa, da una parte vorrebbe rivelar tutto e sfogarsi, dall’altra…eh c’è un bel motivo per cui mantiene il segreto)

Musicaddict: cerco di non far aspettare troppo ma il tempo è quello che è ed ultimamente ho avuto un calo d’ispirazione. Proprio non riuscivo a scrivere, ora è passato. Eh hai detto giusto, Mauri non è uscito dalla vita di Masha, affatto

Elyrock: Come sempre i tuoi commenti sono azzeccatissimi, inquadri i personaggi in modo perfetto. Allora, Masha si si aprirà un po’ ma molto molto lentamente in fondo sono anni che si tiene tutto dentro e non le è molto facile lasciar intravedere la vera se stessa, confessare tutto. Uh presto si vedrà in un flashback come tutto è cominciato.

Mh fa sempre piacere sapere di riuscire a descrivere bene le sensazioni, riguardo alla nausea per Mauri, io stessa …beh quando scrivo di lui mi fa schifo (ed è tutto dire) ma hai fini della storia, devo scrivere

Silvia: ehm cara…Mauri non se n’è andato, l’ha solo detto in un momento di rabbia. Grazie tesoro per i commenti

Angel: si si Ville cercherà di aiutarla ma lei non è molto facile da aiutare. Emma è un bel personaggio e sarà d’aiuto davvero.

Trappy: eh e invece ti ho fatto sudare anche per il 12. Perdono! Allora beh che dire? Wow accidenti che commento, anche te hai ben afferrato la psicologia di Masha. Si lei si è spaventata perché è stata vista da Ville, in un momento in cui era terrorizzata, in un momento di puro terrore che mai e poi doveva essere scoperto e invece …

Beh che dire? Per scoprire il resto non ti resta nient’altro che continuare a leggere (sono sadica lo so!)

  
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