Frequento
ogni estate uno stabilimento privato dove vado al mare. Qui ogni estate incontro
i miei migliori amici con i quali ci frequentiamo anche tutto
l’inverno.
L’estate
del 2006 si sono uniti al gruppo altri due ragazzi: Luca e Mattia, entrambi
simpaticissimi, che sono entrati a far parte del nostro gruppo grazie a
Giorgio.
Ma lui, Luca, mi piaceva da morire… Alto, i capelli neri e
lunghi, occhi verdi.
Non vedevo l’ora di andare al mare solo per vederlo e per
poter passare un intero pomeriggio a guardarlo di nascosto mentre giocavamo a
carte al pergolato. Avevo anche saputo che era nato lo stesso giorno del mio
stesso anno, ossia il tre luglio del 1991. Chiesi consiglio ad una mia amica se
invitarlo oppure no al mio compleanno. Alla fine, l’otto luglio venne anche
lui.
Ma la cosa che più mi dispiaceva era aver saputo che lui il
dieci agosto se ne sarebbe andato via da Spezia Avevo chiesto a Giorgio di
fargli sapere che mi piaceva. Allora, una sera, al molo, mentre facevamo una di
quelle passeggiate serali, lui lo aveva preso da parte. Vedevo che gesticolava
mentre parlava e ogni tanto si girava verso di me a guardarmi, ma dopo
quell’episodio, non volle mai dirmi cosa gli avesse risposto
Luca.
E ora sono qui
seduta su uno scoglio, mentre guardo il panorama… Davanti a me posso vedere
Portovenere con tutte le sue luci. È l’ora del tramonto, l’ora più bella e
romantica. Ma non per me. Ho gli occhi pieni di lacrime e penso a Lui, ai suoi
occhi verdi e suoi lunghi capelli neri; a quella sera e a quel pomeriggio che
era diventato l’ultimo. Pensavo a tutte quelle cose che mi aveva detto. E ora
credo che fossero solo per scena.