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Autore: Xenebe    12/11/2012    5 recensioni
Stefan ed Elena frequentano il Dalcrest college mentre Damon,dopo essere ritornato in vita, seguendo i suoi nuovi buoni propositi si allontana da Fell's Church, così come Bonnie, Maredith e Matt che sono in varie parti del paese per frequentare il college.
Un anno dopo però c'è un nuovo nemico pronto ad entrare in scena ... eppure improvvisamente quando tutti decidono di non tornare a casa per le vacanze di Natale la minaccia sembra scampata ... ma sarà davvero così?
E perché improvvisamente Bonnie chiede a Meredith di fare ricerche su una strana leggenda che metta in relazione una strega e un vampiro? E come mai, ritornata inaspettatamente a casa, Bonnie sembra completamente un'altra? Piccoli spoiler Phantom.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Come avete visto sono finalmente riuscita ad aggiornare!
Sono un po' di corsa quindi vi lascio al capitolo, spero vi piaccia.


Questo capitolo è dedicato a coloro che hanno lasciato le bellissime recensioni
allo scorso capitolo: annaterra, Jane The Angel, mishy, Little Redbird.
Vi adoro ragazze! <3


Capitolo 27



Il giorno dopo Bonnie venne svegliata da piccoli e teneri baci sul palmo della mano
-Damon!-, urlò di felicità appena ebbe aperto gli occhi.
-Sì, Uccellino, non potrebbe essere nessun altro, solo io.-, le rispose con tono paziente.
-Credevo fosse stato un sogno.-, disse di getto.
-Fai spesso sogni del genere?-, le chiese Damon con voce tenera, mentre sul suo volto si dipingeva un sorriso arrogante e malizioso.
Bonnie arrossì vistosamente e Damon scoppiò a ridere.
Una vera risata, una di quelle che non si concedeva da … non sapeva nemmeno lui da quando, forse da secoli.
Guardandolo Bonnie dapprima si addolcì, poi decise di stare al gioco: mise su un broncio ed incrociò platealmente le braccia sotto il seno, offesa.
Non ebbe nemmeno un momento per registrare la fine della risata perché Damon invase, con la sua solita prepotenza e una nuova urgenza, la sua bocca: era un bacio nuovo, travolgente e prezioso, delicato e profondo.
Il vampiro si staccò bruscamente dalle labbra arrossate della sua strega.
-CI vediamo dopo.-, e in un secondo si era vestito ed era volato via dalla finestra. Dieci minuti e Bonnie sentì bussare alla porta della sua camera. Suo padre aveva sentito delle voci ed era andato a controllare.
-Nessuna voce, papà! A parte la mia.-Il signor McCullough si guardò intorno spaesato, poi posò di nuovo gli occhi sulla figlia.
-Già che sei sveglia, scendi per la colazione, invece di star qui a parlare da sola.-

Bonnie voleva correre al Pensionato per vedere Damon.
Dopo aver fatto una doccia veloce ed aver indossato un vestitino di lana celeste con sfumature indaco, delle calze pesanti nere i suoi stivali nuovi di zecca (come tutto il resto, grazie al ritorno affrettato manovrato da Alistar non aveva praticamente nulla del suo vecchio guardaroba), stava per scendere in cucina.
Il  campanello la sorprese mentre si chiudeva la porta della sua stanza alle spalle.
-Salve signor McCullough, sono venuto a prendere sua figlia per portarla a fare colazione.-
Bonnie rimase paralizzata quando sentì la voce, solitamente impertinente, di Damon parlare a suo padre con quel tono educato e … umile?
-E tu chi saresti, ragazzo?-
Bonnie riuscì a stento a raggiungere le scale per vedere intervenire sua madre, che si avvicinò al marito.
-Tesoro chi è alla porta?-, poi appena notò il giovane,- Salve Damon, vuoi entrare?-, il vampiro sorrise all’invito, per lui ormai quanto mai inutile,- Bonnie sarà giù tra un momento.-, poi notando l’espressione del marito gli spiegò,- Caro, questo è Damon, il ragazzo di Bonnie.-
Il moro sorrise.
-Salve, mi scusi se non mi sono presentato, è stata una terribile mancanza.-
Dall’alto della sua posizione la strega si aspettava di vederlo inchinarsi in segno di rispetto.
Intanto il vampiro valutava l’idea di soggiogare l’uomo di fronte a sé, che inaspettatamente però gli fece cenno di entrare per poi voltarsi verso le scale.
-Bonnie, il tuo ragazzo è qui!-, urlò scontroso.
La rossa si risvegliò dal torpore in cui era caduta nel vedere quella scena e si precipitò giù per le scale, rischiando di cadere.
La stretta decisa e gentile delle mani di Damon la mantenne in equilibrio tenendola per la vita.
-Ciao, Uccellino.-, le sussurrò.
.Ciao.-, rispose lei fissandolo negli occhi.
-Sei riuscita a scendere!-, la rimproverò suo padre.
-Sì, io … non faccio colazione …-, poi guardò il vampiro-, Andiamo?-
Prima che quello potesse risponderle, suo padre parlò diffidente.
-Vi siete conosciuti all’università?-
Damon rispose cordiale, mentre Bonnie si malediva per non poter filmare la scena, quasi surreale.
-No, ci siamo conosciuti qui qualche anno fa … mio fratello è fidanzato con una delle sue migliori amiche.-
-Papà ricordi Stefan? Il ragazzo di Elena? Damon è suo fratello maggiore.-
A quelle parole l’uomo sorrise.
-Ah, Stefan! Mi piace quel ragazzo!-, Damon storse quasi impercettibilmente le labbra a quell’affermazione.
-Papà noi andiamo!-
-D’accordo … a presto Damon, salutami tuo fratello.-, concluse più tranquillo il signor McCullough.
-Certo, arrivederci.-

Qualche minuto dopo Bonnie e Damon erano fermi in auto, l'odore dei cornetti caldi che Damon aveva comprato invadeva l'abitacolo. Il motore spento dopo il breve viaggio che avevano compiuto. Uno strano silenzio tra di loro. Oltremodo strano perché percepito dai due in modo diverso. Damon era beato, sereno e quasi- poteva azzardare-in pace con se stesso ed il mondo. Bonnie era invece imbarazzata e terrorizzata da cosa lui avrebbe potuto dirle. Ma doveva interromperlo quel silenzio. Si schiarì la voce e si fece coraggio.
-Dove siamo?-Damon la guardò e le dedicò un sorriso smagliante.
-Iniziavo a credere che il gatto ti avesse mangiato la lingua. Ed era strano, mi sono allontanato da solo pochi minuti!- concluse ilare. Bonnie che fino a quel momento si era impegnata a non guardarlo, si girò un momento, e le sue labbra furono catturate in un bacio mozzafiato, letteralmente. Poi quando Damon la lasciò respirare le posò un piccolo e delicato bacio sul labbro inferiore e uno sul naso.
-Dai andiamo Uccellino.-

Intanto al Pensionato nessuno stava capendo un granché, Damon non era tornato quella notte, il che non era strano, visto che ultimamente divideva il suo tempo notturno tra il vegliare il sonno di Bonnie e il cercare d'ingnorarla, andando a bere in qualche squallido bar con Sage.
La cosa strana era invece che Bonnie non avesse chiamato Elena per augurarle una buona notte, come la bionda pretendeva tutte le sere dopo quello che era successo.
In un giorno normale Elena avrebbe preteso che il suo ragazzo la portasse immediatamente nella camera da letto della rossa, ma Elijah li aveva tranquillizzati: Bonnie era con Damon... Ma era davvero al sicuro? Si era chiesta, per un attimo solo, Elena, la sera prima.
I suoi dubbi,o meglio,la sua curiosità si era solo acuita pochi minuti prima, quando Stefan aveva sentito Damon entrare e riuscire dalla finestra della sua stanza,con un'aurea strana, come lo era il tempo, che solitamente era influenzato dall'umore del vampiro e quindi sempre tetro ed uggioso, mentre ora c'era un cielo terso, senza nubi, ed un sole caldo, decisamente insolito per quella stagione. La bionda sospirò, mentre con la schiena appoggiata al petto del suo dolce vampiro, osservava quell'orizzonte stranamente terso.

Bonnie continuava a guardarsi intorno, completamente spiazzata. Perché mai Damon l'aveva portata ... lì?
Aveva mangiato l'abbondante colazione che il vampiro le aveva procurato in silenzio, ed ora erano distesi -in realtà lei era seduta e continuava a guardarsi intorno- su un bel prato, quasi paradossalmente verde per quel mese, sulla sponda di un piccolo lago, e intorno a loro c'erano decine e decine di persone, attirate lì dall'insolito clima. Ancora una volta Bonnie sentì la necessità d'infrangere quel silenzio.
-C'è un bel po' di gente.- ricevette solo un "mmm" come assenso.
-Forse è colpa di questo tempo assurdo.- Damon finalmente aprì gli occhi che erano finora stati chiusi.
-Già IMPREVEDIBILE!- ghignò.
Bonnie lo raggiunse gattonando come una bimba per arrivare vicino al suo volto.
-Sei tu!- ,e non era una domanda,-Ma perché?-
-Non l'ho  programmato... mi sentivo così stamattina.-
E lasciò cadere il discorso, abbassando di nuovo le palpebre, fingendo di non notare che, in quella posizione, lo scollo dell'abitino di Bonnie mostrava il petto.
-Pensavo che saremmo stati in un posto con più ... privacy!-
Damon stavolta si voltò su un fianco per guardarla in volto, poi allungò un dito disegnando la scollatura dell'abito in modo che la rossa capisse che era troppo... esposta.
-Non credevo fossi così insaziabile, Uccellino!- disse fintamente scandalizzato.
-No, no... Io non- poi vide lo sguardo divertito di lui,-Lo sai cosa intendevo! Non credevo che TU mi portassi qui.-
-A volte è noioso essere sempre una creatura della notte, a volte è bene ricordarsi che possiamo fingere di essere una coppia normale. Certo, dovrai spiegarmi meglio la storia del Legame perché non ho ben capito l'ultimo risvolto, anche perché ero distratto...-, terminò con voce maliziosa, attirandola a sé e dandole un casto e dolcissimo bacio sulle labbra.
-Ma ora dobbiamo parlare, Uccellino, e anche se io non amo questi discorsi, dobbiamo farli.- concluse convinto, ma enigmatico.
-Non capisco...-, disse Bonnie sinceramente.
-Ieri notte-,iniziò mentre la ragazza arrossiva,- tu hai detto una cosa, più volte...-
-Non ricordo, francamente...-, era sincera, non riusciva a capire di cosa parlasse, guardò il vampiro e notò sul suo volto un'ombra di delusione, poi sostituita alla velocità della luce, dalla sua solita maschera di indifferenza.
-Io... Non ricordo le parole precise che ho detto... Beh, a parte ...-, improvvisamente capì. Era una cosa che lei aveva detto più volte, qualcosa di cui Damon normalmente non avrebbe voluto discutere, qualcosa che lo rendeva felice.
-Ti riferisci a quando ho detto che ti amo?-
Cauto il vampiro annuì.
-Beh è vero, ti amo!- disse per poi venir travolta da un bacio di Damon, che quando la lasciò respirare le dedicò il sorriso più limpido e sincero e felice che lei avesse mai visto.
-Dobbiamo parlare di questo?- gli chiese con le guance a fuoco.
-Sì, Streghetta. Ho bisogno di parlarti di questo.-disse tornando serio,-Io non ho mai pensato di poterti amare...-,iniziò, ma si bloccò vedendo il volto deluso della rossa,-No, aspetta, non fare così... Mi spiego meglio: io non ho mai creduto di poterti meritare, Uccellino. Bonnie,-e la ragazza si meravigliò di sentirgli pronunciare il suo nome, lui di solito preferiva uno dei soprannomi che le aveva dato,- io non so cosa provo per te, non mi sono mai permesso di chiedermelo seriamente. Ed è per questo che ti ho portato qui, al resto del mondo, nella luce del sole, siamo due ragazzi come tutti gli altri: non importa quanto tu sia pura, ne quanto il mio passato e il mio presente siano bui, qui siamo solo Damon e Bonnie, ed è così che voglio imparare ad essere. Non rinnegherò la mia natura,ma non posso permettere che questa mi allontani da te, che mi impedisca di capire e vivere i miei sentimenti. Io non posso dirti con la tua stessa convinzione e sicurezza "Ti amo", perché finora sono scappato anche solo dal pensiero della possibilità di poterti legare seriamente a me... Io non voglio mentirti Bonnie. So solo che in questo momento non c'è nessuno che per me sia più importante di te, niente che abbia la priorità su quello che sta accadendo tra noi.-
Un attimo dopo Damon era stretto nel dolce ma soffocante abbraccio della sua Streghetta, che dopo averlo baciato gli sussurrò ancora una volta che l'amava.
Damon la strinse ancora di più a sé.
-Questo è molto più di quello che mi aspettavo! E in ogni modo ti sarei rimasta accanto!-lui le sorrise.
Poi rimasero in silenzio per il resto della mattinata. Bonnie semplicemente troppo felice per poter rischiare di rovinare il momento con delle inutili parole, Damon troppo destabilizzato dai suoi stessi propositi.
Solo qualche anno prima e per 5 secoli aveva vissuto in un modo diverso. Era stato una "creatura" diversa, una creatura della notte, nulla di più diverso da un essere umano, ed ora si trovava in una tipica situazione umana: doveva analizzare i suoi sentimenti, lui che per secoli si era preoccupato solo di nutrirsi, di provare piacere, di scegliere la preda più succulenta. Ed invece questa preda ora si poggiava beata sul suo petto, sentendosi al sicuro, mentre tutto ciò a cui lui pensava era quanto erano belli i riflessi che la luce accecante del sole creava incontrando quei soffici boccoli rossi, a quanto fosse piacevole sentire la pelle calda di lei sfiorare la sua... Che schifo! Questi erano pensieri da S. Stefano. Eppure non poteva respingerli, non doveva. L'aveva promesso a lei, al suo Uccellino, e lui manteneva sempre le sue promesse.
Decise di lasciar perdere tutti quei pensieri e si concentrò sulla rossa: il suo calore, il suo profumo, le sue labbra piene, che solo poche ore prima aveva quasi divorato con baci famelici, il suo respiro regolare, che quella notte era invece stato spezzato dall'eccitazione, il suo colorito niveo, che si era infiammato in ogni punto avesse posato le mani, le labbra, la lingua.
Decisamente non correva il rischio di essere come il suo fratellino, lui avrebbe assaporato il lato romantico, non sarebbe riuscito ad avere determinati pensieri su Bonnie.
"Buon per lui!" si ritrovò a pensare, trattenendo un ringhio. Di certo non avrebbe permesso a nessuno di pensare alla sua Streghetta in QUEL modo, nel modo in cui lui la stava pensando.
Ma come era possibile che una ragazzina che non poteva che essere presa come simbolo di purezza ed innocenza, potesse essere anche così... appetibile? Così eccitante?
Iniziava ad essere d'accordo con lei: forse sarebbe stato meglio andare in un luogo più appartato, o al contrario uno in cui sarebbe stato distratto, da Elena, da suo fratello, persino le chiacchiere inutili di Matt sarebbero andate bene! Era la prima volta da secoli che provava del VERO desiderio sessuale, ed era anche la prima volta che gli importava davvero della ragazza che desiderava!
-Sarebbe meglio se tornassimo a casa.-, disse con finta nonchalance, Bonnie annuì sorridendogli.
Lui si alzò elegantemente, abbagliando Bonnie e tutte le donne nei paraggi con la sua straordinaria grazia, poi tese la mano alla rossa per aiutarla ad alzarsi, ma questa, mentre si faceva tirare su, perse l'equilibrio finendo per addossarsi completamente al ragazzo.
Sarebbe stato un solo attimo se il vampiro non l'avrebbe stretta a sé, per poi baciarla lentamente, profondamente, dolcemente.
Quando la lasciò andare Bonnie si guardò intorno notando su di loro lo sguardo di una gran parte dei presenti. Arrossendo allora si appoggiò al petto del vampiro, come per nascondersi.
-Ci guardano tutti, che vergogna.- disse col viso schiacciato sulla camicia di Damon, che sorridendo al pudore del suo Uccellino le accarezzava dolcemente i boccoli.
Notando che dopo qualche secondo l'imbarazzo della rossa non scemava, Damon decise di prenderla un po' in giro.
Ritirò la mano fermando quelle carezze e si accinse alla sua migliore interpretazione.
-Ti vergogni di me ...-, disse con voce vuota. Allontanandosi e dandole le spalle.
-Probabilmente tu hai davvero bisogno di qualcuno di più buono; se tu potessi scegliere forse sceglieresti qualcuno di più discreto, di meno passionale, di più tenero.-
Era uno scherzo crudele! Bonnie credette che Damon stesse pensando che anche lei avrebbe potuto scegliere Stefan, così si lanciò direttamente su di lui, per abbracciarlo in modo da consolarlo nonostante fosse di spalle.
Ma sorprendendola lui si voltò a la prese in braccio, come se fosse stata una bambina.
Il suo viso era sereno e i suoi occhi scintillavano divertiti, come li aveva visti poche volte sul suo volto splendido.
-Mi hai preso in giro!- si lamentò lei mettendo il broncio.
Lui si lasciò andare ad una calda risata, poi le stampò un bacio veloce sulle labbra e la mise a terra.
-Scusami, ma adoro farlo.-
La strega alzò il volto ma non poté osservare quello del vampiro perché questi ne approfittò di nuovo per baciarla appassionatamente.
Si staccò da lei solo per permetterle di respirare e, anche lui col fiatone, poggiò la fronte a quella della SUA RAGAZZA.
-Il fatto che io stia cercando di capire a pieno i miei sentimenti non mi trasforma in una specie di Santo Stefano …Io ti voglio, solo te, fortemente … se solo fossimo da soli…-, le spiegò e la ribaciò. Un bacio sensuale e calmo, carico di aspettativa.
Quando si staccarono gli occhi di Bonnie rimasero chiusi mentre Damon la osservava completamente soddisfatto da quella reazione.






Spero che vi sia piaciuto questo capitolo ... Credo ci volesse un po' di tenerezza e del resto non credo Damon potesse passare dal rifiuto dei suoi sentimenti, delle sue sensazioni agli occhi a cuoricino! Davvero non lo avrei mai trasformato in un'aimitazione di Stefan! E lo so ho bloccato il capito in questo modo orrendo ma rischiavo di finire direttamente la ff, infatti chi è nel mio gruppo
dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm)sa già che manca davvero poco alla fine, uno, massimo due capitoli prima dell'epilogo.

Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo , così come nel mio blog: My pure wings.
Nel blog troverete anche le due OS, sempre sul diario del vampiro, che ho pubblicato negli ultimi dieci giorni:
Che ha amato oltre misura.

molto triste e 
La mia prima OS rossa!


Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.
Mentre per chi fosse interessato a lavori di grafica, e video personalizzati o ad imparare a fare una di queste cose, vi aspetto sulla pagina Graphics and Edit video.



->AVVISO!!!!!!!!!

Ringrazio tutti voi per l'affetto che mi avete dimostrato con i vostri commenti e la vostra pazienza, purtroppo non la mia "situazione" non è migliorata ma non credo che per arrivare alla fine della storia dovrete aspettare molto, certo non riuscirò ad aggiornare la prossima settimana ma spero di riuscire a farlo al più presto!



Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.
   
 
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