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Autore: rainbowdasharp    12/11/2012    3 recensioni
[Magi - The Labyrinth of Magic]
I tarocchi sono, notoriamente, uno degli strumenti più usati nella cartomanzia. Esistono molteplici associazioni tra essi e Magi, essendo quest'ultimo uno shounen ambientato tra le magie delle Mille e una Notte. Ho provato a darne un'interpretazione personale, raccogliendo ognuna di queste carte in una storia a sé. Al momento, ho previsto 22 one-shots, ma probabilmente mi avventurerò anche più in là... Sperando che l'ispirazione mi assista. Buona lettura ~
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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IL MAGO
“Il mago è una figura che rappresenta attività, infatti il mago è colui che è artefice della propria fortuna, che è intraprendente, che agisce, e che ottiene dei risultati.”
 

Il sussurro del vento era piacevole, come sempre, a Sindria. Non una singola nuvola pareva soffermarsi su quel piccolo angolo di paradiso, tanto curato quanto amato dai suoi abitanti; la leggera brezza, infatti, pareva essere dedita a scacciarne le tempeste imminenti, regalando all’isola prevalentemente un bel clima.
Quella era una di quelle sere in cui Yamuraiha pensava alla serenità di quel posto, a quanto avrebbe voluto vedere tanti altri popoli ammirare e trarre esempio dalla terra che, adesso, serviva.
Strinse forte il proprio bastone rosato tra le mani, pensando al proprio paese, il luogo che aveva sperato di migliorare, una volta divenuta adulta.
Sollevò gli occhi al cielo, piena di nostalgia: impercettibile, nell’aria del crepuscolo, si poteva scorgere la barriera che lei stessa aveva creato per proteggere l’isola. Si chiese perché la magia non potesse anche aiutare le menti delle persone: se solo le altre città avessero potuto essere governate un uomo come Sinbad…
A volte si chiedeva come fosse possibile che quell’uomo fosse stato capace di arrivare a tanto in una sola decina d’anni. Era incredibile osservare come tutto ciò che toccava diventasse improvvisamente oro, come una sorta di strana alchimia che gli dei sembravano avergli donato sin da bambino.
“Sinbad è l’uomo dei miracoli”, ricordava di aver sentito dire. Forse avevano ragione: com’era possibile che un essere umano fosse dotato di tanto carisma e, al tempo stesso, sapesse esattamente quale fosse la cosa migliore da fare al momento più opportuno? Come poteva essere sempre nel luogo giusto con un tempismo decisamente disumano?
No, Sinbad non era umano. Yamuraiha lo aveva sempre sospettato, a dir la verità e, adesso, più ammirava le dimore di Sindria che si estendevano fin quasi alla costa, da quel terrazzo solitario del palazzo reale, più ne era convinta.
Sinbad non era l’uomo dei miracoli, perché probabilmente non era neanche umano. Sembrava più un essere superiore, solo in parte umano, fatto scendere in terra per educare gli uomini… Una sorta di salvatore.
Scosse la testa, accennando un sorriso stupito ai suoi stessi pensieri. Ma che cosa le saltava in mente? Una cosa del genere non era possibile, neanche per una maga come lei.
Eppure, quella piacevole brezza che le scompigliava appena i capelli, quella calma semplice e calorosa, quel tramonto, davanti ai suoi occhi, ricco di colore e speranze… Era stato Sinbad a donarlo, a tutti loro.
Le sarebbe piaciuto essere come lui, in grado di affrontare la propria sorte e rovesciarla completamente. Con un colpo secco delle sue mani, Sinbad riusciva a capovolgere situazioni apparentemente disperati e aq creare una foresta dalle ceneri di un incendio.
Se anche lei fosse stata così, forse, la sua patria… Il ricordo della principessa Duniya le strinse il cuore. già ferito da troppi avvenimenti passati: forse avrebbe dovuto fare qualcosa anche lei.
Sì, ma cosa? Lei non era Sinbad. La sua intelligenza e la sua capacità magica erano poco e niente, in confronto al potere del suo maestro, Mogamett, e delle forze militari di cui disponeva.
Sinbad non poteva certo rischiare la pace di Sindria ulteriormente, dopo l’episodio con l’Impero Ko.
... Non poteva fare nulla. Nulla.
Strinse forte il bastone tra le mani, intrecciando le dita tra loro, in una sorta di preghiera.
E in quel clima di apparente serenità, come la quiete prima della tempesta, solo alcune parole sfuggirono, in un sussurro, alla giovane maga.
«Aladdin, ti prego… guarisci il mio paese».





// Note: Wow, che emozione! Questa è la prima vera e propria storia che ho il coraggio di pubblicare, soprattutto su Magi. E'... Un po' difficile spiegare il tutto qui, in poche parole. I tarocchi sono misteriosi e sono da sempre collegati alla magia e alla cartomanzia, per cui esistono già associazioni di vario genere tra essi e Magi, ma ho pensato, con questa raccolta, di darne la mia personale interpretazione, sperando di non risultare troppo contorta e/o banale allo stesso tempo; inoltre, non scrivo da parecchio tempo; quindi mi auguro di non essere troppo arrugginita e di avervi regalato una piacevole lettura...
Spero abbiate capito chi è il vero 'mago' della storia... Ma lascio comunque a voi ogni scelta. A vostra interpretazione. 
Ja ne ~   
   
 
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