Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Harukichi    12/11/2012    6 recensioni
Nel 1566, a Londra, la peste, che dilagava in ogni dove, ha fatto chiudere tutti i teatri, ma un uomo, che senza di esso, si sente vuoto e perso, si ritrova, insieme a degli amici fidati, in una taverna nascosta dall’oscurità della notte, a raccontare la storia di come lui abbia scoperto cosa significa amore e il dolore che esso porta con sé come suo fedele scudiero.
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
William, mentre torna a casa dopo la serata appena finita, ricorda come è riuscito ad ammaliare il pubblico, si sente sempre più orgoglioso di sé e sente che la nuova forza lo pervade, ebbene si l’orgoglio lo riempie e si sente fiducioso dell’avvenire.
Entra dalla porta sul retro per non svegliare nessuno e soprattutto per non svegliare sua moglie, non vuole che scopra che se ne va in giro con la peste che gira per la città e, soprattutto, non  vuole che lo scopri a divulgare la sua arte a gente di basso rango che non possa permettersi di pagarlo, ma William tante volte glielo diceva: in questo periodo non si trovava molta gente disposta a pagare per rallegrarsi e lui si sente  incompleto se non può esibirsi o scrivere. Così si vede costretto a farlo di nascosto per non far preoccupare la moglie. Moglie, anche lui pensando a quella parola sorride, quella non è sua moglie, no è una donna con cui vive e ha stretto un patto dove c’è scritto che è sua moglie, ma non è la donna che lui avrebbe voluto sposare,  ha dovuto subire quel matrimonio per salvarsi dalla bancarotta , e quante volte si dispera per averlo fatto “Perché ho ceduto hai soldi, perché l’ho sposata” si ripeteva di continuo ma sapeva che non l’aveva fatto solo per i soldi l’aveva fatto per dimenticare, per dimenticare una persona, sì una persona di cui fino a poco prima aveva decantato la bellezza e il cuor gentile e caldo. Ebbene sì ogni volta che pensa o parla di lei sente il cuore e la mente che combattono, senza sosta nel tentativo di avere ragione. Il cuore gli dice di non smettere di amarla e di credere in lei, ma la sua testa tenta di dimenticare e di nascondere ogni cosa sia avvenuta in quel periodo. Per tutta la serata è riuscito a tenere a bada la mente e a continuare a parlare con il cuore. Si sente però male al quel pensiero perché per tutto il tempo del suo racconta ha creduto di essere sposato con Elisabeth, sì l’ha detto, ha detto quel nome che da anni aveva paura di pronunciare,  forse è perché ne ha parlato per tutta la sera, ma si sente molto deluso quando aprendo la porta della camera patronale vede che nel letto si trova Diane: sua moglie. Lo sconforto di quella scoperta lo distrugge e dopo essersi cambiato, nel modo più silenzioso e veloce, si mette nel letto accanto alla moglie e aspetta che arrivi Morfeo, intanto pensa ad  Elisabeth e alla sua figura leggiadra e graziosa che come un’ombra gli appare davanti agli occhi. Non aspettava altro e Morfeo arriva a portarlo con sé.
Il mattino dopo all’alba si sveglia e con un’aria un po’ stralunata, si guarda attorno e vede che Diane non è nel letto, si alza e scendendo le scale sente Ann che in cucina si sta già dando da fare con la colazione e ripensa a quella cara vecchina che non l’ha mai abbandonato  da quando aveva pochi mesi fino ad ora.
William non si ricorda dei momenti senza di lei, è stata più di una semplice nutrice, è stata madre, amica e confidente, l’ha consolato nei momenti di sconforto e l’ha redarguito quando era giusto farlo. Le deve molto e purtroppo le sue finanze non gli permettono di darle una dimora migliore e le cure che ha bisogno, ma ogni mattina quando lui si sveglia lei è già in piedi che con un grande sorriso lo accoglie con un tè caldo e il pane caldo. E infatti, come ogni mattina, Ann gli porta la sua solita tazza di tè, ma lo guarda con sguardo accusatore e dice, additandolo : “ Dove sei stato ieri sera? Ti ho sentito tornare a casa e come mai sei uscito così tardi? Era già buio!” William sa che lei lo fa per il suo bene e con sguardo basso gli confessa tutto, gli racconta della taverna e che è riuscito a dire il nome di Elisabeth; Ann lo guarda con occhi dolci ma severi e gli dice che lei non dirà nulla alla signora ma la prossima volta che avrebbe fatto un’azione così avventata avrebbe dovuto riferiglielo; lui annuisce e con fare dolce la abbraccia come solo un figlio fa con propria madre.
Dopo quel momento William le chiede dove sia Diane e lei con aria assorta, ripensando a quello che la signora le aveva detto prima di uscire vestita di tutto punto, rispose che era andata da una sua amica la signora Thompson che l’aveva invitata a colazione. A William sembrava strano che la moglie, ogni volta che si riferiva a lei così rabbrividiva infatti preferiva chiamarla semplicemente Diane, fosse uscita di prima mattina invitata da una sua amica e per di più non ricordava quel cognome, però non ci fece troppo caso e andò a prepararsi.
Dopo essersi fatto una doccia gelata, purtroppo l’acqua calda bastava solo per uno e, ovviamente, Diane era arrivata prima di lui, si veste e guardandosi allo specchio si vede invecchiato e ricorda che quella giacca era quella che Elisabeth, adesso riusciva a dire quel nome quasi senza problemi, gli aveva regalato per la riuscita della sua ultima opera teatrale.
Finisce di prepararsi e scende da basso, dopo aver salutato Ann con un dolce bacio sulla guancia, esce e va spedito al teatro dove ha fatto tutte le sue rappresentazioni, come tutti i giorni, per vedere se l’hanno riaperto e ogni giorno si delude, infatti anche oggi e chiuso e nessuno accenna a riaprirlo. Rattristato dalla notizia scorge tra la gente della piazza in cui c’era il mercato, mercato era dire tanto mercato solo qualche piccola bancarella e altrettanta poca gente, Diane che parla con una donna, una donna che pensa di conoscere, ma non aveva voglia di incontrare sua moglie e si incammina verso casa.
Arrivato, saluta di nuovo Ann e si congeda nelle sue stanze.







Note: ciao a tutti! ringrazio le persone che hanno recensito il primo capitolo, sono mooooolto felice!!! Devo fare un ringraziamento speciale a deanian_99 per il suo aiuto, ha corretto tutti i miei errori! Mi scuso per il fatto che il capitolo è corto, anche se deanian_99 ha detto che va bene! In questo capitolo la storia di William non va avanti ma credo sia importante come capitolo.
Speriamo di non deludere le aspettative di nessuno!
Harukichi <3
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Harukichi