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Autore: EmmaAlicia79    13/11/2012    2 recensioni
Raccolta di flash o oneshot (vedremo ^_^) dove la nostra Debbie-tutto-fuoco commenta, ama, strapazza, descrive o prende spietatamente per il culo tutti gli uomini che sono passati attraverso la sua vita o che tutt'ora la frequentano.
Un punto di vista di parte, se vogliamo, o non obiettivo, a volte sopra le righe, ma totalmente sincero e disinteressato! Così è Debbie!
Nota: potrebbe essere scontato, ma preferisco specificare: il punto di vista è della Sig.ra Deborah Jane Grassi Novotny, per cui scrivo come fossi lei. I miei pareri possono o non possono collimare con i suoi, ma qui non è EmmaAlicia79 che parla, ma la nostra rossa preferita, per cui… Ricordatevi di non mischiare le carte ^_^!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Deborah 'Debbie' Jane Grassi Novotny, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Raccolta di flash o oneshot (vedremo ^_^) dove la nostra Debbie-tutto-fuoco commenta, ama, strapazza, descrive o prende spietatamente per il culo tutti gli uomini che sono passati attraverso la sua vita o che tutt'ora la frequentano.
Un punto di vista di parte, se vogliamo, o non obiettivo, a volte sopra le righe, ma totalmente sincero e disinteressato! Così è Debbie!
Nota: potrebbe essere scontato, ma preferisco specificare: il punto di vista è della Sig.ra Deborah Jane Grassi Novotny, per cui scrivo come fossi lei. I miei pareri possono o non possono collimare con i suoi, ma qui non è EmmaAlicia79 che parla, ma la nostra rossa preferita, per cui… Ricordatevi di non mischiare le carte ^_^!

Un paio di guantoni con gli strass sono l'oggetto perfetto per parlare di lui...

Sono i protagonisti di una storia che ama sempre raccontare: nella cittadina di Hazelhurst, Mississippi, un padre padrone regalò al proprio figlioletto un paio di guantoni da boxe con i quali imparare a potersi imporre, potersi far rispettare; con la forza, se necessario.
Il ragazzino in questione guardò bene i guantoni, non sapendo bene come utilizzarli, e decise di farci l'unica cosa che per lui aveva un senso fare: applicarci degli strass perché non fossero anonimi ma sfavillanti, speciali e sgargianti; proprio come era lui.
Inutile dire che il padre non apprezzò per niente.
E fu così che Emmett Honeycutt piombò nella nostra Gloriosa Pittsburgh, allietando e riscaldando le nostre fredde giornate con la sua proverbiale fiamma.
I guantoni non gli servirono mai, in realtà, perché la nostra Regina riuscì a farsi spazio nella comunità (gay e non) a suon di sorrisi, intelligenza, e buona educazione (chissà come sarebbe stato disgustato papino, sapendolo).
La volgarità non gli serve e non gli è propria (tranne, suppongo, in ambito… ehm… intimo): il nostro ragazzo in effetti riesce a farsi largamente strada nella vita, riuscendo a sorvolare sulle miserie altrui - e proprie, perché no? - con la grazia di un trapezista e con un inguaribile romanticismo, degno di miglior causa. Sì, perché anche il nostro Em ne ha avute, di batoste, tali da far sbriciolare anche il più solido ottimismo.
Ma lui non se ne è curato: a testa alta ha continuato per la propria strada, fregandosene altamente di tutto e di tutti, semplicemente facendo ciò che riteneva giusto, e sempre senza risparmiarsi!
Si è rimesso in piedi dopo la morte di George e gli squallidi strascichi burocratici che ha avuto; si è rimesso in piedi dopo la confusionale esperienza "eterizzante"; si è rimesso in piedi dopo la brutta storia con Ted; si è rimesso in piedi dopo il complicato rapporto con Drew, per non parlare delle sue peripezie lavorative; il ragazzo si è sempre rimesso in piedi, dimostrando così una forza e una caparbietà fuori dal comune.
Non si è mai piegato alla legge del più forte; non ha mai nascosto la propria esuberante natura, anzi: più che veniva attaccato, e più che gonfiava il petto e procedeva a passo spedito, convinto più che mai che alla fine l'onestà e la trasparenza avrebbero pagato.
Ha fatto i suoi errori, certo; ma siccome anche lui è umano, possiamo sicuramente perdonarglieli.
Il suo rapporto con i ragazzi secondo me esprime bene quello che Emmett è e può essere: amorevole e tenero con chi ne ha bisogno (leggi Michael, Ted e Justin), ma anche caustico, acidello e pungente con chi sa che se lo merita e con cui sa di poterselo permettere, vedi Mr. Rompicoglioni Kinney. Con lui l'amicizia è di un tipo strano; tutti sanno che tipo è Brian: non fa sconti a nessuno e, paradossalmente, ne fa ancora meno alle persone a cui tiene. Se non avesse tenuto ad Emmett sicuramente non l'avrebbe bistrattato sulla pista da ballo del Babylon, quando rischiava che Ted lo tirasse giù con sé nella sua discesa verso l'inferno del crystal; sicuramente non gli avrebbe rifilato una sonora lavata di capo quando, per una stupida questione di orgoglio, stava per perdere l'amicizia di mio figlio. Almeno una volta, Brian gli ha salvato la vita. E questo Emmett non lo scorda.
Ciò non toglie che non riesca a trattenersi quando c'è da lanciare qualche frecciatina ironica all'indirizzo del bel pubblicitario; borbottando, o rispondendo a tono, però, l'altro glielo lascia fare, ben consapevole che la nostra Regina non ha tutti i torti e soprattutto ben consapevole che lui è uno fra i pochi a poterselo permettere, perché è uno fra i pochi che sappia dosare con destrezza intelligenza e spirito critico, senza per questo ostentare arie da grand'uomo; e questo Brian l'apprezza.
Un discorso a parte va fatto anche per il suo rapporto con Ted: questi due sono passati attraverso tutte le fasi che una relazione tra due persone possa avere: amici, migliori amici, amanti, fidanzati, conviventi, ex-fidanzati, ex-amici, timidi conoscenti, amici e poi di nuovo migliori amici. Questo legame è così complesso che persino loro fanno fatica a spiegarlo e definirlo. Vero è che si vogliono un bene dell'anima. Chi lo sa, si fossero amati (intendo dal punto di vista che include anche una componente… ehm… sessuale) in un momento diverso, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. O forse è stato Ted che comunque ha incasinato tutto… Non lo so; fatto sta che alla fine non è andata… purtroppo, aggiungerei.
Emmett è un animo puro, incontaminato, nonostante le innumerevoli peripezie che la vita gli ha riservato. Sembra che, ovunque lui passi, l'erba ricresca e gli uccelli cinguettino.
Quel ragazzo è una manna dal cielo per tutti noi: ci scalda col suo calore e ci fa ridere e riflettere con le sue considerazioni deliziosamente caustiche.

Ha sempre combattuto le proprie battaglie in prima linea, rinunciando anche a volte a soluzioni di comodo, di molto comodo (vedi la storia con George, dopo la quale avrebbe potuto sistemarsi a vita), sempre e solo per la voglia di rimarcare il proprio diritto ad essere semplicemente com'è, senza maschere di sorta, portando alta la bandiera della propria favolosità; il buon Dio l'ha creato così e, come disse Ted, Dio è infallibile e non sbaglia mai, per cui Emmett è stato creato proprio come il Signore ha voluto che fosse: irriverente, acuto, amante del Cosmopolitan e dei colori sgargianti; coraggioso, orgogliosamente gay e passivo fino alla morte.
Un mix per me irresistibile: non per nulla come coinquilini funzioniamo benissimo, tanto che Carl si fida quasi di più a lasciarmi con lui che con Michael!
Il suo unico, vero, punto debole è l'amore: ha sempre desiderato una storia con tanto di Principe Azzurro (e in questo era molto simile a Justin), ma purtroppo il destino nel corso degli anni per lui ha deciso diversamente.
Ultimamente, si vede spesso con un suo ex compagno di scuola, reincontrato per caso durante una vacanza, ma non ho idea (stranamente) di come la loro storia stia andando. Ho infatti il sospetto che il fantasma di Drew Boyd aleggi ancora intorno al nostro ragazzo.
Nel tempo, Mr. Honeycutt è cresciuto tanto, anche a suon di cadute rovinose, ed è diventato un uomo con un pedigree di tutto rispetto; sotto sotto resta sempre il ragazzino timido e dolce che scappò da Hazelhurst col solo bagaglio del proprio orgoglio e dei propri sogni; con la differenza che adesso avrebbe senz'altro il coraggio di dire a suo padre dove se li potrebbe mettere, i guantoni…
… E sono ragionevolmente sicura che non sia alle mani.


Ciaoooo!
Eccomi qua con un altro capitolo sui maschietti che gravitano attorno a Debbie.
Questa volta è il turno di Sua Favolosità Emmett, uno dei miei personaggi preferiti (lo so: lo dico di quasi tutti - TRANNE MICHAEL -, ma che ci posso fare? Sono tutti caratterizzati talmente bene che è difficile scegliere ^_^).
Mi scuso di nuovo per il ritardo (inferiore però rispetto alla volta precedente… Diciamo che sono in anticipo sul ritardo ^_^) ma GIURO che a questo giro avrei aggiornato anche prima, ma purtroppo fino a venerdì scorso avevo un polso ingessato e anche adesso sto scrivendo con una polsiera. Per cui, questa volta sono giustificata.
Attendo vostri commenti e vi ringrazio fin d'ora.
Un abbraccio speciale anche a chi solo legge, preferisce, segue o ricorda la storia.
Baci!
Cate
  
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