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Autore: TobiTobi    13/11/2012    1 recensioni
Un'amica d'infanzia di Zero, Kaito e Ichiru è appena giunta all'accademia Cross per dimenticare. L'esito di quest'azione sarà del tutto opposto: i tre ragazzi non faranno altro che risvegliare ricordi sopiti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kaien Cross cominciò a parlare:

 -Bene, adesso che siete tutti qui possiamo discutere di questioni che riguardano l’associazione-Poi spostò il suo sguardo verso Alice – E non solo.

Wow– sussurrò Alice all’orecchio di Kaito – I suoi repentini cambi di umore quando si parla dell’associazione sono… inquietanti!- Il ragazzo trattene a fatica una risata.

-Come ben saprete le serate mondane dei vampiri sono molto frequenti, e da quando siamo giunti ad accordi con questi ultimi è nostro dovere presiedere queste serate. Quindi, vi voglio per domani sera alle otto pronti nel cortile dell’Accademia, dove una macchina vi porterà fino al luogo dove si terrà l’evento.

- E lei ? –Chiese Zero.

- Io ho molto da fare, non posso proprio venire, ma Toga Yagari verrà con… -Kaien Cross non ebbe il tempo di finire la frase perché qualcuno proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta ed egli corse ad aprire. Davanti agli occhi stupiti di Alice si trovava proprio Yagari che era stato il suo maestro ma anche qualcos’altro.

- Zio! –Esclamò Alice correndo verso di lui ed abbracciandolo, stranamente Toga non sembrava per niente a disagio, né rifiutò l’abbraccio della nipote e questo perché aveva sempre nutrito per lei un affetto speciale, anche perché le ricordava sua sorella, nonché madre della giovane hunter. Eppure per Kaito e Zero quel modo di fare era del tutto estraneo, questo perché durante gli allenamenti non c’era tempo per abbracci e carezze, e questo era stato chiarito fin da subito, Alice stava con lo zio per allenarsi, non certo per passare il tempo.

Non appena Yagari e la nipote ebbero finito il preside Cross continuò il suo discorso:
- Questa serata mondana sarà molto importante, specialmente per te Alice– Sospirò – Kaname Kuran, tuo padre e altri vampiri appartenenti alla classe nobiliare vogliono parlare con te, del tuo futuro.

Alice sbuffò:
- E adesso cosa vogliono da me? Non hanno capito che io ho già preso la mia decisone? Ho già comunicato personalmente a Kaname Kuran che ho intenzione di restare un hunter… Ma a quanto pare quel tipo non è poi così sveglio come tutti pensano…

- “Quel tipo” come lo chiami tu Alice, ha capito la tua importanza nell’esistenza di una vita pacifica tra hunter e vampiri, tu sei il filo conduttore tra noi e loro.
 
 Ed in effetti Kaien Cross aveva ragione, Alice rappresentava l’anello di congiunzione tra hunter e vampiri, era si nata da un hunter ed un vampiro, ma non per questo era così speciale, in fondo era successo in passato che si verificasse un unione tra un umano e un vampiro. Lei era una mezzosangue a tutti gli effetti, aveva nella stessa parte sangue di hunter e di vampiro, ciò faceva di lei una strana mescolanza. Questa situazione era dovuta al casato del padre, un casato molto famoso tra i vampiri nobili, il casato Chiba. Era infatti risaputo che con un unione tra un membro di questo casato e un umano era possibile creare un perfetto mezzosangue, capace di usare i poteri di un vampiro o avere sembianze umane a propria scelta. Questa particolare caratteristica però rende chi la possiede estremamente debole o forse compare così raramente solo nei soggetti fisicamente fragili per aiutarli. E’ necessario inoltre quando si ha usufruito dei proprio poteri da vampiro soddisfare anche i proprio bisogni bevendo sangue o assumendo le compresse ematiche. Per questo Alice costituiva il filo conduttore tra la stirpe umana e quella del popolo della notte.
 
-Quindi immagino che mi vedrò costretta rinunciare ad un po’ di svago per rinchiudermi in una stanza con loro Alzò le spalle – Ma non credo servirà a molto…

- Se continui a comportarti come una bambina sicuramente no –Kaito le poggiò una mano sulla spalla e sorride – Se farai la brava prometto che ti farò ballare, ok? –Sorrise.

- Siamo lì per sorvegliare –Puntualizzò Zero sbuffando.

-E poi mi terranno a parlare per chissà quanto tempo-Fece una smorfia – Ma non mi dispiacerebbe per una volta ballare… anche se il cavaliere lascia un po’ a desiderare… - Si girò verso Kaito e gli sorrise.

-Bene, Alice tuo padre mi ha dato questoDisse Toga Yagari porgendole un grande scatolo rettangolare con un grande fiocco – Vuole che tu lo metta stasera, vista l’importanza della serata.

- Umh, ok… -Il solo parlare di suo padre mise Alice in agitazione, nonostante pochi minuti prima fosse così felice di poter scherzare un po’.
  
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