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Autore: Ginevra_Sabbiadoro    02/06/2007    1 recensioni
Ginevra, protagonista di questa fanfiction, è la migliore amica di Lily Evans. Settimo anno... Malandrini... L'amore che va e viene... Questo è un pezzo dell'8 chap... ...James guardò Gin "Qui porterò la ragazza della mia vita sai? Quella che amerò davvero davvero... E qui ci farò l'amore... Non sesso... Cioè... Puoi capirmi no?" Gin sorrise. "No, non posso capirti."...
Genere: Romantico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ragazzuoli... I'M BACK! la scuola mi da tregua e io vi posto FINALMENTE il 14 capitolo... Molto intenso anche se breve... RECENSIIIITEEEEEE!THANKS!!!! Approposito grazie per tutte le recensioni che mi fate!!!

Ad Hogwarts sembrava quasi che il tempo si fosse fermato.

La prima parte dell’anno era scivolata via veloce, mentre la seconda sembrava quasi non voler passare.

I ragazzi del settimo anno erano sempre più indaffarati e tesi.

Tutti tranne Lily e Remus, che riuscivano a mantenere la calma e la serenità.

Avevano anche comunicato la loro relazione a James, Sirius, Peter, Sal ed Ally.

Purtroppo la notizia era diventata di dominio pubblico, e le spasimanti dei Malandrini non ne sembravano entusiaste. Anche perché era trapelata la notizia di Ally e Peter, che stavano di nuovo insieme.

Un giorno come tanti, Lily e Remus erano nel loro nascondiglio, in Giardino.

“Remus, la sai una cosa?” Lily guardò il ragazzo, scostandosi appena dal suo viso “Sono stata molto fortunata a trovarti…” gli diede un leggero bacio, accarezzandogli il collo.

Remus si incupì “Anche se…”

“Anche se sei un Lupo Mannaro” tagliò a corto Lily.

Remus la strinse forte.

Stava per proporle una pazzia “Verresti mai con me una di quelle notti, quando… Insomma… Non sono io?”

Lily ci pensò un attimo. Era una domanda difficile. Non perché non volesse bene a Remus, ma semplicemente perché non era sicura di voler conoscere quell’altro lato di lui.

“C-credo di si…” disse poi, guardandolo dritto dritto negli occhi.

Remus sorrise “ Non devi preoccuparti, non ti chiederei mai una cosa del genere… Non posso volere il male della persona che… Che ho sempre amato e che amo con tutto il cuore”

Lily lo guardò tranquilla. Non era stupita, in fondo anche lei provava le stesse cose per lui. Ma non era pronta a dirglielo. Si limitò ad abbracciarlo.

Stesso giorno, stessa ora. Sala Comune di Grifondoro.

“Eddaaaiii James, lasciami!” una Ginevra a penzoloni dalle spalle di James, non riusciva a smettere di ridere “Lasciami ti dico!”

Il ragazzo l’appoggiò piano sul divanetto, mentre Sirius e Sal li guardavano basiti. Per motivi diversi però.

“Bene, possiamo riprendere? Dobbiamo pianificare il programma di studio… Forza..” Sal era piuttosto sottopressione in quel periodo. La scuola la faceva impazzire.

“Sal, ma che dici? Io e te dobbiamo andare! Abbiamo il colloquio con la McGranitt adesso! Orientamento!” Ginevra prese l’amica e la trascinò fuori dalla Sala Comune, salutando con la mano James e Sirius.

Non avrebbe potuto fare cosa peggiore.

“Dì un po’ James, che intenzioni hai?” Sirius non poteva reprimere la sua gelosia. Non ci riusciva propio.

“Cosa?” Il ragazzo era ancora confuso per la mini lotta avuta con Gin.

“Ginevra ovviamente!”

“Io… Niente… Perché?” James era piuttosto suscettibile sull’argomento. E certo non poteva confidare a Sirius quanto quella ragazza  riusciva a a farlo stare bene, a fargli dimenticare tutti i suoi problemi.

“Sono giorni che le ronzi intorno…”

“Ti sbagli!”

“Bene, meglio così… Siccome io e lei ci siamo baciati… E poi lo sai… Non la meriti… Io ti voglio bene, sei come un fratello per me… Però lei è troppo fragile per essere illusa da te… Lo sai vero?”

Parole un po’ cattive, ma non reali. Dettate perlopiù da una sofferenza interiore, di chi ha ricevuto poco amore.

Quelle parole rimbombarono nella testa di James come cannoni. Non era possibile.

Sirius e Gin non si potevano essere baciati. Ginevra non era così *Ma Sirius non mi mentirebbe mai…*

E poi, si rese davvero conto di quanto poco meritasse una persona speciale come lei.

Doveva darci un taglio netto.

Ufficio della professoressa McGranitt.

Colloquio di Orientamento di Ginevra Sabbiadoro.

“Salve, professoressa…” Ginevra si accomodò, un po’ tesa.

“Ciao cara…” la professoressa McGranitt era sempre stata confidenziale con lei. Forse perché riusciva a comprenderla davvero fino in fondo.

“Allora, cosa ti piacerebbe fare da grande?” disse ancora la professoressa sciolta, abbozzando un sorriso “La tua amica Evans ha optato per la carriera di Guaritrice… c’è il tuo zampino?”

Peccato che la McGranitt si sbagliasse alla grande.

Le sue amiche avevano preso tutte strade diverse dalla sua. Sal aveva il pallino del giornalismo. Sin da piccola aveva desiderato intraprendere quella carriera, recandosi magari in posti pericolosi, come nelle riserve dei giganti. E i genitori avevano finito per accettare quella scelta.

Ad Ally invece le sarebbe piaciuto lavorare nella politica estera. Quello che più le interessava erano i rapporti tra maghi ed altre specie, come le Banshee o i Vampiri.

La buona Lily invece, aveva ovviamente optato per  la carriera di Guaritrice. Come darle tutti i torti? Il solo pensiero di salvare delle vite la elettrizzava.

Gin invece non era ancora sicura di nulla. O meglio, un’idea precisa l’aveva, ma sarebbe stata irrealizzabile.

Guardò la professoressa ed alzò le spalle

“Mi piacerebbe fare l’Auror” chiuse gli occhi, come per aspettarsi una sfuriata.

“Ottima scelta. Hai tutte le carte in regola. In effetti, la nipote di Albus Silente, cosa avrebbe potuto scegliere?Sei proprio come tuo nonno…” aggiunse le ultime parole quasi con rammarico.

“Davvero potrei?” Gin era incredula. Pensava che la McGranitt l’avesse spinta a fare il lavoro dei suoi genitori.

“Eccelli in tutte le materie, potresti fare ciò che vuoi. Ma l’Auror ti sta a pennello. Sarà difficile però… Lo sai” la fissò con sguardo fiammeggiante.

“Si lo so, ma sono determinata”

“Qui ho delle informazioni sulle varie Accademie… Però dovresti prima parlare con i tuoi…”

Gin abbassò lo sguardo.

“Credo parlerò prima col nonno… Magari convince mia madre… Lei quale Accademia mi consiglia, professoressa?”

La McGranitt tentennò.

“La migliore ovviamente. Credo tu sia l’unica ad avere reali possibilità ad entrarci”

Ginevra era incuriosita “Qual è?”

“ L’Accademia Bradfort”

“Il nome mi piace… e dov’è? Vicino Londra?”

“A New York”

Calò il silenzio.

Gin non aveva mai pensato di allontanarsi dall’Inghilterra, dal suo mondo, dai suoi amici.

“Ginevra, so cosa stai pensando. Ma devi credermi, sarebbe l’opzione migliore. Hai talento e non avresti problemi ad integrarti. Ti troveresti molto avvantaggiata. Ci sono solo 10 posti all’anno. E tu potresti essere tra quei dieci. Tra tre anni saresti di nuovo qui, e ti potresti specializzare, e saresti un’Auror con i fiocchi… Pensaci bene…”
Gin non poteva nascondere a sé stessa che l’idea l’allettava. Ma andare a New York sarebbe significato lasciare tutto a Londra.

“Ci penserò…” concluse la ragazza, prendendo i fascicoli che la McGranitt le porgeva

“Qui ci sono tutte le Accademie più importanti… Anche la Bradfort… Ma mi raccomando, devi continuare a studiare come hai fatto fino ad adesso… Anzi di più… All’Accademia non potrai vivere del tuo talento…”

“Grazie professoressa…” Gin le strinse la mano ed uscì abbatacchiata.

Appena vide Sal però, nascose i fascicoli.

“Com’è andata?”

“Bene” rispose semplicemente.

“Wow!!! Dobbiamo festeggiare doppio allora…”

“Doppio?”

“Si, vedo che tu e James…”

Gin arrossì di colpo. Era arrivato il momento di parlargli. Si piacevano entrambi e non potevano continuare così. Anche se… L’Accademia a New York mutava letteralmente tutto.

Fece una linguaccia a Sal ed andarono alla ricerca di Lily ed Ally.

Quando Gin trovò finalmente Lily, la prese in disparte e le raccontò tutto.

“Ma è fantastico Gin! New York! Ti rendi conto?” Lily era felice per l’amica

“Ma…”

“Non fare la musona… Torneresti tra tre anni… Non è una tragedia… Ci sentiremo sempre… Tu sei la mia sorellina… Non lo dimenticare!” Lily l’abbracciò con le lacrime agli occhi.

“Ehy, mica parto domani…SE parto.. Adesso c’è un altro problema… James…”

Lily capì all’istante.

“Gin, devi seguire il tuo cuore e devi pensare al presente. Bradfort è ancora lontana. Adesso pensa solo a lui… Vai susu…”

Lily era come magica. Riusciva a mettere chiarezza nella testolina di Gin in un’attimo.

Ginevra corse a perdifiato fino alla Sala Comune. Lì James però non c’era *Dove sarà?*

E in un’attimo capì che stava nel suo nascondiglio segreto.

Ad Hogwarts tutti avevano un loro nascondiglio segreto.

Magari era lo stesso di qualcun altro, ma il bello è che quando ti serviva, era sempre vuoto.

Corse fino al quadro di Avvallane di Birningam e pronunciò la parola d’ordine, col cuore che batteva all’impazzata *Lo abbraccerò e lo bacerò e finalmente… Oh si… Finalmente…*

I suoi pensieri rimasero interrotti.

Dalla sua bocca aperta non usciva suono alcuno.

Voleva urlare, ma non ci riusciva.

James e Gabrielle Parkinson stavano pomiciando su di una poltrona.

Vedeva lei muoversi su di lui in maniera disgustosa.

Gli occhi le si riempirono di lacrime, la borsa le cadde a terra.

James alzò lo sguardo e la vide. I loro sguardi si incrociarono e James capì che aveva fatto la più grande cazzata della sua misera vita.

Gin non fece null’altro che guardarlo stupita, offesa, arrabbiata, per qualche secondo.

Poi corse via, lasciando James sul punto di dire qualcosa.

Il ragazzo non sapeva che fare. Quasi non si era accorto che Gabrielle era ancora sopra di lui.

“E togliti accidenti… Bavosa!”

La prese per un braccio e la scaraventò letteralmente fuori dalla stanza.

Voleva stare da solo. Senza nessuno attorno. Solo il silenzio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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