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Autore: Hope _    16/11/2012    3 recensioni
Ammetto che l'idea è spudoratamente copiata dal film "Capodanno a New York", ma poi cambia tutto, tranquille ;)
Un Harry perverso (ma dai?) ma anche romantico; una protagonista poco paziente e che ha rinunciato da tempo a trovare l'amore della sua vita. Che ne uscirà?
Il bello di questa storia è che non succederà nulla di brutto, perchè per questo c'è già la vita reale. Quando scrivo questa storia entro nella mia bolla di sapone, e ora ci invito anche voi.
Enjoy it! :D
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci qui, in areoporto, pronti a decollare.
Siamo in fila per il check in quando Harry mi prende per mano e mi sussurra all’orecchio.
- Hope? –
- Si? –
- Ehm, ho paura –
- Di cosa Harry?-
- Di cosa, di cosa…… di volare, ecco – dice sottovoce.
- Ma come? Harry, e come ci saresti venuto fin qui a New York da Londra, scusa? Nuotando? –
Ecco che arriva la faccia offesa.
- No. I miei mi hanno semplicemente dato un sonnifero potente! –
- Oh capisco….- rispondo comprensiva, ma addolorata di non avere con me un sonnifero per cavalli.
- Bhe, dovremmo arrangiarci in qualche altro modo stavolta, evidentemente-
- E come scusa? –
 
 
Vi assicuro che un volo di 8 ore con accanto un tizio che tira su col naso ogni 5 minuti non è bello.
No no.
Inoltre, non dico che non mi piaccia Lilli e il Vagabondo, ma vederlo 5 volte per giunta in tedesco, non aiuta a rilassarsi.
Adesso che il volo è finito, mi sembra di sentire ancora il tizio da parte a me soffiarsi il naso e la bambina davanti ascoltare il pulcino pio.
Aiuto.
Decido di svegliare Harry mentre atterriamo.
- Harry… Harry sveglia! –
Ecco, pian pianino sta prendo gli occhi.
- Oh… dove siamo? – chiede stiracchiandosi per poi bere un po d’acqua.
- A Londra, ovviamente –
- Ma come? Di già?! –
- Certo! –
- E … ahia! Oddio la mia testa… -
- Eccicredo. Hai sbattuto la testa appena salito sull’areo contro gli scalini. Sei svenuto e hai dormito 6 ore. Complimenti amore! – gli scocco un sonoro bacio sulla guancia, e rido per la sua espressione ancora confusa.
- Te l’avevo detto che ci saremmo arrangiati, no? –
 
 
Prendere un taxi senza il tassista napoletano-futuro coltivatore di angurie- Malik mi intristisce.
- Hope ci siamo quasi – afferma Harry mentre guardando fuori dal finestrino, mi prende per mano dolcemente, agitato come un bambino.
- Harry calma. Vedrai che lo troviamo ok? –
Siamo già stati a tutti gli indirizzi segnati a parte l’ultimo ma niente.
Cominciamo a dubitare che fossero semplicemente indirizzi così, senza un significato.
Ma non possiamo arrenderci senza prima averlo provati tutti.
Anche se al primo abitava un gattofilo, al secondo un figlio dei fiori, al terzo un camionista che ci ha accolto in mutande e al quarto… meglio che non ve lo dico proprio.
Diciamo solo che non credevo che la poligamia fosse legale in Inghilterra.
- Eccoci qua, sono 30 sterline – l’autista si ferma in una via alberata.
Scendiamo dalla vettura e Harry paga il tassista, che infuriato se ne va gridando ironicamente che ora , con quella mancia, avrebbe sicuramente potuto mandare al college il figlio.
Ah-ah-ah.
La villetta è carina, con un grande giardino davanti, colorata di un verdino chiaro.
- Io ancora non ci credo che per andare a trovare mio padre devo cercarlo con gli stessi risultati di quando cerco un mobile nel magazzino dell’ikea. È semplicemente assurdo! –
- Harry. Non rimandare. Suoniamo e vediamo ok? – chiedo, sporgendomi a suonare il campanello, visto che lui non lo avrebbe fatto.
- Grazie – mi bacia dolcemente.
La porta si apre.
Momento della verità.
Trattengo il fiato.
- Harry –
 
- Papà -
 
 
 
Finalmente.
Il famoso papà di Harry.
La sua mano sta praticamente stritolando la mia, ma io non la lascio, non ora.
Anche se fa proprio male in effetti.
- Cosa ci fai tu e… - mi guarda.
- Hope! Sono .. –
- È la mia ragazza. – Harry tiene sempre uno sguardo duro su di lui.
- Ragazza? Non sapevo ne avessi una… -
- Non sai molte cose papà. Sicuramente non è colpa mia però –
Oh-ho non cominciamo benissimo, eh?
-Prego entrate-
Ci fa strada in salotto, o meglio in una stanza dotata di divano birre televisione e giornali.
- Vedo che sei cambiato – nota Harry.
- Harold non mi sembra il caso… - poi mi indica.
- No, lei è al corrente di tutto. La amo, e può sentire tutto quello che hai da dirmi –
- Non è per questo… forza vieni in cucina e parliamo ti va? –
- Ti ho detto che.. –
- Harry – lo blocco, prendendolo dolcemente per una spalla – vai –
Dopo un attimo di esitazione, Harry mi accarezza la mano e insieme a suo papà si reca nel cucinino della casa.
Passo tutto il pomeriggio li a guardare la televisione e ad accarezzare un gatto che è magicamente apparso dalla finestra.
Li sento gridare ogni tanto, ma è giusto cosi.
Per un attimo mi attraversa il pensiero che è in cucina che si tengono i coltelli, ma non ci do tanto peso.
Ecco ad un certo che punto che sento Harry
- Dimostrami che ci vuoi bene! a me, alla mamma, a Gemma, e anche a tutti i nsotri problemi! -
Silenzio.
- Allora d’accordo. Fai come ti pare –

Ad un certo punto Harry esce infuriato dalla cucina prendendomi per mano e avviandosi verso la porta.
- Non sai riconoscere le cose importanti! Non lo hai mai saputo fare! –
- Harry aspetta! -
- No, ora con te ho chiuso definitavemente. Addio papà –
Lo seguo a ruota fuori dalla casa, io più di cosi non posso aiutarlo, non posso intromettermi nel suo passato, o rischierei di rovinare il nostro futuro.
- Harry aspetta, ho dimenticato la borsa! –
Corro dentro superando suo padre, e rivolgendogli un’occhiata comprensiva, d’altra parte non ha tutte le colpe del mondo.
Recupero la borsetta e sto per uscire, quando sento suo apdre gridare sulla soglia di casa.
- HARRY! NO! –
Il rumore del freno di una macchina, poi il silenzio.
Mi precipito furoi per assicurarmi che uno dei miei peggiorni incubi non si sia avverato.
Invece Harry è steso li, in strada, in una pozzanghera rossa, i suoi meravigliosi riccioli spenti, che gli coprono il viso.
- no..- sussurro, la prima lacrima mi riga il viso.
- NOOO! NO! – riesco solo a gridare disperata, prima di precipitarmi in strada.


SCU-SA-TE-MI!
chiedo perdonooooooooooooooooo
D:
lo so che mi odiate lo sooooo
ma ho delle scuse ragionevoli e plausibilissime!!!
1) LA SCUOLA (e ho detto tutto)
2) IL NUOVO CD!!! (voi che ne dite? io adoro tutte le canzoni, e il fatto che abbiano dato più spazio a quelle meraviglie che sarebbero Louis e Niall :3 )
3) L'ISPIRAZIONE ARRIVA CON I SUOI COMODI!!!
mi dispiace davvero cerco di aggiornare presto, ma non sempre è possibile!
tranquille che eprò vi amo lo stesso, chiunque legga, recensisca o mi segua <3
se poi fate tutte e tre le cose siete veramente da stimare u.u
vi è piaciuto il capitolo?? scritto in fretta e furia per avere la vostra approvazioneeeee <3 spero di si :D
fatemelo sapere amicheeeeee <3 <3 <3

#HOPE

PS se ci sono degli erroracci è perchè non ho avuto il tempo di riguardalo e correggere, mi disp ! :(
  
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