Fanfic su artisti musicali > Big Bang
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Autore: Tabitah    17/11/2012    0 recensioni
"La YG Entertainment sembrava solo un sogno lontano, un’illusione oscura di un futuro che non sarebbe mai esistito, invece ora il grande palazzo grigio si ergeva davanti ai miei occhi"...
Han Yin, una giovane coreana, viene presa come agente dei poderosi Bigbang, entra subito in sintonia con Seungri e gli altri, ma un rapporto strano si instaura fra lei Ji Yong e TOP...in effetti la ragazza e il più grande del gruppo sembrano entrare in rivalità, si aggiunge alla schiera Soo Rin un'affascinante donna che sembra essere una vecchia fiamma del leader...
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Cos’era quella casa? Perché sì per loro era una casa, infondo si tratta di una suite, beh era favolosa, si apriva con un corridoio largo confinato da un lato da una libreria a muro e sull’altro lato invece alcuni scaffali che davano a vedere sull’ambiente che stava dietro, di fronte in fine c’era una grande vetrata che dava sulla città che, vista da quel punto, era davvero uno spettacolo, alla fine potevi scegliere, destra o sinistra tanto qualsiasi sarebbe stata la tua scelta saresti rimasto comunque sorpreso dalla bellezza della suite, a destra c’era la camera da pranzo rialzata su una piattaforma circolare di marmo e sullo stesso piano sopraelevato uno dei due bagni e due stanze, a sinistra invece c’era il soggiorno, rialzato anch’esso su una piattaforma circolare, un grande divano bianco di pelle che seguiva la curva del pavimento  era rivolto verso il plasma attaccato al muro, un lampadario a forma di palla argentata scendeva dal soffitto e oltre il soggiorno altre quattro porte chiuse… sicuramente le altre stanze e forse un altro bagno, mi fece cenno di sedermi sul divano e io obbedii appostandomi sul bracciolo con una gamba piegata e l’altra stesa sul pavimento, il braccio che quasi pendeva fra le gambe posandosi sul tessuto liscio del vestito, lui rimase in piedi di fronte a me con le mani in tasca, un piccolo cappellino di lana gli incuffiava la testa lasciando che alcuni ciuffi di capelli rosa ricadessero sulla fronte e ai lati del viso, chissà quando se l’era messo, lo guardai per un attimo e feci per parlare ma lui mi precedette                                                                                                                   

-volevo scusarmi per il comportamento di Soo Rin… le hai riportato il cellulare, per caso hai sentito qualcosa?- …non sapevo cosa rispondere, mi aveva spiazzata, magari sapeva la verità e mentirgli mi avrebbe fatto sembrare un’idiota, dirgli la verità mi avrebbe fatto sembrare un’idiota comunque

-non fa nulla Ji la capisco-

-e perché la capisci? Cioè cosa ci sarebbe da capire….allora sai…- chinai la testa in basso quasi rammaricata di quello che avevo detto e anche involontariamente fatto, io l’avevo ascoltata, invece di farmi i fatti miei ero rimasta ad ascoltarla e il respiro profondo di GDragon che rimase li impalato a guardarmi questa cosa me la fece pesare, provai per la seconda volta a parlare ma stavolta la voce non uscì anche perché non sapevo davvero cosa dire. GDragon colse quel mio segnale e si inginocchiò a terra posando le mani vicine sulle mie ginocchia e appoggiandoci sopra il mento per guardarmi

-tranquilla, davvero. Era il tuo studio è normale che qualcosa non ti sia sfuggito- annuii, ma poco dopo mi resi conto di una cosa e mi sorse una domanda che la mia bocca sputò fuori con tutta la nonchalance di cui ero capace

-come fai a sapere che stavo nel mio studio?-

-sapevo che lei era lì e ti avevo vista tornare nello studio quindi ho fatto due più due- annuii ancora poco convinta e mi rialzai dal bracciolo per dare uno sguardo in giro, su diverse mensole c’erano molte foto incorniciate, foto che nel web non si trovavano, una attirò la mia attenzione: c’era SeungHyun in piedi, un paio di occhiali scuri posati sul ponte del naso e la linguetta che sbucava da un lato della bocca, sotto il suo mento stava posata la testa di GD coperta da una cuffia nera, il più piccolo si stringeva sorridente al petto dell’altro, era una foto conosciuta quella, non sono mai stata una yaoista di quelle che fangirlano davanti a scene simili ma come non intenerirsi davanti a una foto così? Se non si trattava proprio di amore sotto c’era sicuramente una bellissima amicizia, bastava che Ji e Seung si scambiavano uno sguardo per capirlo, però devo ammettere che se uno dei due mi avesse parlato di una loro relazione ne sarei rimasta entusiasta mi piacevano insieme, Ji Yong si avvicinò a me tirandosi giù i lembi del giacchetto lungo i fianchi e tenendo la testa bassa mentre barcollava leggermente da un lato all’altro

-Seung è una persona un po’ possessiva… spesso può sembrare acido perché vede che alcune persone potrebbero mettere alle strette i rapporti con i suoi compagni, ma non è così… lui è dolce- teneva lo sguardo assorto nella fotografia mentre passava il polpastrello dell’indice lungo i lineamenti del suo Hyung

-bisogna solo imparare a conoscerlo- aggiunse serio scuotendo la testa non appena si accorse che lo stavo osservando, io mi spostai da quella parete per farmi un giretto, tenevo le mani incrociate dietro la schiena mentre con uno strano sorriso sul volto sporgevo in avanti il collo per guardare bene ogni dettaglio e allora mi sorse una nuova domanda. I quesiti di quella giornata cominciavano a rompermi un po’ le scatole.

-Perché mi hai portata qui?- lui non rispose, gli stavo dando le spalle e questo non mi poteva permettere di vederlo, mi stava salendo l’ansia con quel silenzio così provai a riproporre la domanda…

  
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