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Autore: HikaHika    18/11/2012    1 recensioni
La vita non può procedere nello stesso modo per sempre. Un giorno, quando meno te l'aspetti, qualcosa accadrà e stravolgerà l'interna esistenza.
Questo è il caso di Roderich Edelstein, un viaggiatore appena tornato a casa, a Vienna. Non si sarebbe mai aspettato di provare un sentimento così forte, puro nei confronti di una donna, Elizaveta. Lei lo catturava, lo travolgeva, respingeva.. e questo lo rendeva ogni giorno più innamorato di lei. Ma non può andare tutto come vogliamo. A fare in modo che sia così è Gilbert, un generale innamorato di Elizaveta. Roderich verrà trascinato nel mondo dello spettacolo di cui fa parte la donna amata, e il suo gruppo di artisti. Fra musica, balli e canti, sembra avvicinarsi sempre di più alla donna, che sembra invece avvicinarsi al generale, finanziatore degli spettacoli eseguiti dal gruppo, che ogni giorno cerca di farla cedere alla sua proposta. Roderich non riesce ad immaginare quale sia la relazione tra i due, ma a tormentarlo c'è anche la gelosia e il desiderio di averla per sè. Lo stesso vale per Gilbert, che impaziente, farà presto la sua mossa con Elizaveta, separandola dall'austriaco e da ciò che lo riguarda, compreso il suo stesso ricordo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Prussia?!" sbraitò la madre di Roderich appena il figlio le disse di voler partire con la compagnia.

"Tu sei impazzito! Non sai quant'è lontana la Prussia da qui? E il tempo che occorre per arrivarci?!" continuò.

"Madre, ormai sono un uomo. Suonare il pianoforte è la mia passione e quegli artisti hanno detto di potermi far suonare per le loro esibizioni. E poi.. c'è una donna che ho incontrato.."

All'improvviso la madre si voltò di scatto verso Roderich e lo guardò con un'espressione sorpresa.

"Allora è per questo che vuoi partire! Per una donna! Ce ne sono quante ne vuoi qui in Austria, perchè mai dovrebbe interessarti una come lei? Quelle sono tipi di donne abituate a viaggiare e hanno esperienze diverse ogni volta, ci metterebbe poco a lasciarti per un altro uomo!" disse la madre furiosa.

Roderich voleva replicare, ma effettivamente non conosceva bene Elizaveta, anzi per niente. E se era davvero quel genere di donna? Cosa avrebbe fatto Roderich?

No.. non poteva tirarsi indietro.. neanche sua madre poteva sapere com'era realmente Elizaveta. Era diversa dalle altre donne, o almeno Roderich aveva questa impressione.

Quella notte, Roderich prese una sacca, ci infilò dentro dei vestiti e scappò dalla finestra di camera sua per raggiungere il luogo dell'appuntamento che aveva con il gruppo.

-Se sei intenzionato a partire, vieni al locale di fronte alla piazza dove ci siamo esibiti stamattina. Alle 22:00.- gli avevano detto.

Roderich trovò il locale, vi entrò e non ci mise molto a riconoscere i suoi futuri compagni di viaggio. Elizaveta e le ragazze bevevano birra scherzando con alcuni uomini, mentre gli altri artisti.. beh, a chi importa?

Elizaveta guardò Roderich e lo invitò ad unirsi a loro.

Beh, una birra non si rifiuta mai, anche se a pagare era lui.

Elizaveta lo abbracciò, più che altro stritolò e poi disse a gran voce: "AHAHAHAH ragazzo pianista sei venutoooh! Seei tu veroh?! Puhahahah."

Roderich era perplesso, che diavolo era successo alla ragazza?

Una delle ragazze disse ridendo : "Non ti spaventare, bello. E' ubriaca. Eliza non regge per molto l'alchol."

Gli uomini insieme a loro si misero a ridere poi fecero salire Elizaveta sul bancone, tenendola per le gambe visto che si reggeva in piedi a malapena e la fecero scatenare.

Tutti nel locale ridevano, acclamavano e si divertivano.

Anche Roderich si mise a ridere. Elizaveta era simpatica. Anche se in quel momento era ubriaca e il suo senso dell'umorismo non c'entrava.

Il "capo" del gruppo , uscì allo scoperto tra la folla e si diresse verso Roderich.

"Hey, pianista! Allora, hai deciso di unirti a noi?" chiese speranzoso.

"Beh sì.. in realtà sono scappato di casa, mia madre non approva la mia decisione. Ma sia chiaro, voglio venire."

"Bene allora! Non preoccuparti per tua madre, quando torneremo qui dalla Prussia la convincerai che non è per niente male questa vita."

Roderich sorrise, sapeva che si sarebbe divertito. In fondo suonare era la sua passione e farlo accompagnando la voce della donna che piace è ancora più appassionante.

Roderich e gli altri uscirono dal locale, che ormai stava per chiudere.

"Hey, ti dispiace portare Eliza sulle spalle? E' già caduta due volte e continua a ridere.." disse ridacchiando una delle ragazze.

"Uhm, certo, cioè sì, va bene.."

"Eh eh, non c'è bisogno di essere così tesi.. A proposito, io sono Mariah e lei è Anya." disse indicando un' altra ragazza dal seno prosperoso e il trucco pesante.

"Uhm, beh, molto piacere, io sono Roderich."

Continuarono a camminare finchè non raggiunsero un carro.

"Beh.. questo è il nostro mezzo di trasporto.. Roderich, tu e le ragazze dormirete nella tenda sul carro." disse il suo nuovo capo.

Roderich posò delicatamente Elizaveta, che si era addormentata, nella tenda sul carro. Aiutò a salire le due ragazze e poi salì anche lui.

Passò poco tempo e Roderich si addormentò.
 

Prussia, 1900.

Il viaggio fu lungo e tutti erano esausti.

Erano arrivati davanti ad un grande edificio.Doveva essere il teatro.

Roderich prese la sua sacca ed aiutò gli altri a prendere gli altri bagagli.

Le ragazze scesero dalla carrozza pimpanti e allegre per poi dire : " Beh, noi andiamo un pò in giro, tanto fate tutto voi no?" disse Mariah seguita da Elizaveta e Anya.

"Certo! Divertitevi nullafacenti!" disse ridendo il capo.

"Roderich dacci una mano a portare i bagagli in teatro, poi ti mostrerò la tua stanza."

Roderich seguì l'uomo in teatro e si guardò intorno. Era davvero grande e non messo male come sembrava visto da fuori.

All'improvviso i due si fermarono di colpo. Davanti a loro c'era un uomo in divisa.

Capelli biondi, quasi bianchi, pelle chiarissima e occhi rosso scuro. Un tipo decisamente strano, pensò Roderich.

Poi quell'uomo fece una specie di sorriso, quasi un ghigno e il capo gli andò incontro sorridendo.

"Gilbert ne è passato di tempo eh! Non sei cambiato per niente!"

"Sono passate solo tre settimane, che ti aspettavi, vecchio!" disse il tizio ridendo a sua volta.

Roderich rimase lì imbambolato. Poi il capo gli rivolse lo sguardo e gli disse di posare i bagagli davanti al palco.

L'uomo dagli occhi rossi lo guardò per un'istante, poi si rivolse di nuovo al capo.

"Elizaveta dov'è? Non l'ho ancora vista."

Cosa voleva quell'uomo da Elizaveta? E soprattutto perchè parlava come se la conoscesse da tempo?

Certo, di sicuro la conosceva. Visto che il capo sembrava così amico di quest'uomo perchè non dovrebbe conoscere anche lei?

Il capo fece spallucce.

"In giro, come al solito."

"Comunque, chi è questo?" chiese il tizio di nome Gilbert al capo.

"Il nostro nuovo acquisto. Dice di essere un pianista."

"E da dove vieni, pianista?" disse Gilbert rivolto a Roderich.

"Ehm, io.. Sono Roderich Edelstein, sono austriaco."

"Ah! Un austriaco pianista. Un classico." disse ghignando Gilbert.

-Ma chi si credeva di essere questo sbruffone?!-

Roderich non aveva intenzione di farsi prendere per i fondelli, anche se quel tipo metteva un pò di inquietudine.

"E lei è?" chiese Roderich spazientito.

"Gilbert Beilshmidt, generale."

Un generale. Se l'era immaginato vista la divisa elegante.

All'improvviso entrò in teatro Elizaveta seguita da Mariah e Anya che parlavano tra loro.

"Elizabeta, ti stavo aspettando!" disse Gilbert cambiando totalmente espressione da "so tutto io" a "ragazzino innamorato". Ovviamente questo fece innervosire non poco Roderich.

"Umph, aspettavi me? E' inutile che insisti, non ho intenzione di accettare la tua proposta." disse Elizaveta con un sorrisetto diabolico.

-Quale proposta?!- si chiedeva Roderich.

"Ah, posso aspettarti tutto il tempo che vuoi, ma non ho intenzione di mollare, liebe." rispose Gilbert ridendo.

-Liebe?!-

-Ma erano davvero così in confidenza quei due?!-

"Si è fatto tardi devo andare, assisterò al vostro spettacolo della prossima settimana. Ah, Elizaveta, la prossima volta troverò il modo per farti accettare." disse ghignando Gilbert.

"Certo, come no!" rispose Elizaveta ridendo.

Roderich sentì qualcosa allo stomaco, come un vuoto. Che sia quella cosa chiamata gelosia?


________________________


Eccomi qui con il capitolo 3! Non ci ho messo molto a scriverlo, ho capito che i Rammstein sono fonte di ispirazione!
Spero che questo capitolo vi piaccia, e che un Roderich leggermente cambiato non vi "traumatizzi"!
Buona lettura.

-HikaHika






 

  
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