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Autore: bibabiba91    19/11/2012    0 recensioni
Due fratelli di una famiglia reale che si perdono per tanto tempo, e si riuniranno per salvare il loro regno, dove il loro destino è unito da un'antica leggenda
Genere: Avventura, Fantasy, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui con una mia nuova avventura :) ... ci è voluto un pò per convincermi di farlo  ma l'ho fatto e spero che vi piaccia . Prometto anche che continuerò Inevitabile al più presto ... Bacione . Biba

I FIGLI DELLA LUNA

Prologo

La luna era crescente nel cielo stellato. La primavera era arrivata e l’aria iniziava a farsi pian piano più calda. Nella contea di Asgard, quella sera, regnava la tranquillità; le donne erano nelle case ad accudire i figli, i panettieri preparavano il pane per il giorno seguente e i fabbri che lavorano il ferro per dare vita a spade forti e lucenti per i cavalieri, e il mare che si frangeva dolce e sensuale sulla scogliera donava un suono rilassante a tutti gli abitanti .
La contea non era molto estesa, ma era ben protetta. A circondare la collina dove era situato il maestoso castello, si reggevano delle alte montagne,  impossibili da superare, erano i monti Arcobaleno, denominati cosi perché quando nel cielo si disegnava un arcobaleno, era come se esso collegasse il mare con le montagne; una delle leggende di Asgard narra che quelle montagne siano impossibili da scalare o attraversare, e che l’unico modo per arrivare alle altre terre e agli altri regni sia il mare, ma un giorno, un giovane di nome Asgard Malory riuscì ad arrivare a quella terra nascosta, dando via alla dinastia dei Malory  e al regno.  Mentre di fronte, ad ovest, c’era una grande distesa d’acqua, che durante il dì sembrava un tutt’uno col cielo e la sera sembrava che il sole venisse inghiottito dalle acque regalando un tramonto a dir poco stupendo, e per chi aveva fantasia, si poteva sentire il sole bruciare nel mare. Asgard era un regno magico, nessuna guerra aveva segnato quelle terre, quelle terre ricoperte di alberi di ciliegio, che per qualche strana magia regalavano una fioritura ad ogni luna piena,che  regalavano estati caldi e distese di lavanda e rose di tutti i colori, ed inverni freddi con nevicate e camelie rosa che uscivano dal manto nevoso. La maestosità di quel regno era dovuta anche ai sui sovrani. Asgard da dieci generazione era governata dalla dinastia dei Malory, famiglia di grandi condottieri valorosi e forti; l’attuale re ora è Thor, uomo saggio, marito fedele e sovrano genuino e caritatevole. Spesso, quando la mattina offre bel tempo e brezza che arriva dal mare, il sovrano scende tra il popolo, si reca nella locanda e si fa preparare della torta di mele, per lui la più buona, e poi insieme alla sua signora, la regina Penelope, passano l’intero pomeriggio sulla scogliera ad osservare il mare e ad immaginare dei figli che si arrampicano sugli alberi e delle figlie che raccolgono fiori; il loro era considerato vero amore, perché quello che distingue il regno di Asgard con gli altri regni era il matrimonio, che non era di natura politico od economico, ma era il frutto di un vero amore, infatti la regina Penelope era la figlia della dama di compagnia della madre di Thor.  Lui, come fecero tutti i sovrani prima di lui, tentarono di superare i monti Arcobaleno, ma senza successo.
Quella notte di luna crescente, il sogno di un uomo e di una donna innamorati si era avverato: la regina aveva dato alla luce due gemelli. Thor, come ogni neo papà, camminava avanti e indietro nel corridoio in preda all’agitazione, consumando il marmo decorato con motivi floreali scarlatti, sentiva la sua amata soffrire e voleva essere in quella stanza con lei a darle supporto, ma le dame della regina lo avevano impedito; si tormentava il medaglione che portava il simbolo dei Malory, una luna crescente d’orata,appunto, con due stelle viola al suo interno. Quando sentì i vagiti di due bambini tirò un sospiro di sollievo, ed un sorriso apparve sul suo viso. La porta si aprì e finalmente poteva entrare. Andò a dare un bacio alla moglie, che gli sorrise teneramente per poi addormentarsi stanca dalla sforzo, e poi si avvicinò alle due culle, due bambini, un maschio ed una femmina, muovevano le loro manine. Si guardavano intorno curiosi, come se volessero scoprire la loro nuova casa e non appena il loro papà si avvicinò a loro, iniziarono a guardarlo con i loro occhioni viola. Il re prese prima in braccio il maschio.
<< Benvenuto al mondo mio piccolo eroe >>
Gli diede un bacio sulla guancia e lo ripose nella culla. Poi andò dalla femmina.
<< Ciao principessa >>
La bambina portò la sua manina sulla barba incolta del padre come se volesse ricambiare quel saluto. Diede un bacio sulla fronte e ripose anche lei nella culla. Asgard aveva una nuova generazione adesso, con il principe Alexander e la principessa Isabella.
 

  
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