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Autore: Crystal_M    20/11/2012    2 recensioni
Scorpius Malfoy, dopo aver trovato il vecchio diario personale di Rose Weasley, la sua nota avversaria, nonché cugina del suo migliore amico, si prende gioco del povera Grifondoro, fingendo di provare anche lui attrazione per lei...o forse non sta fingendo affatto?
" Scorpius sorrise. Soddisfatto? Secondo la punizione della McGranitt avrebbe dovuto passare ogni Mercoledì sera di ronda con la Rossa, per almeno due settimane…
Di sera. Ogni Mercoledì. La Rossa e il suo bel fisichetto.
Oh si, Scorpius Malfoy era decisamente soddisfatto. "

Dopo una brutta litigata, di gran lunga peggiore delle solite, però, Scorpius decide di darci un taglio con Rose, lasciandola perdere per sempre.
Allo stesso tempo, la Weasley e suo cugino Albus creano un nuovo gioco, un gioco di sfide...
" Albus, allora, affermò con un ghigno: «Rose Weasley, ti sfido a sedurre Scorpius Malfoy!» "
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 5

 

Rose non sapeva se fosse più furiosa o incredula. 

 

Quella serpe schifosa era andata a parlare con la McGranitt e l'aveva convinta a cambiare i turni di ronda, mettendolo le sere alterne alle sue. 

 

Come mai questa cosa ti infastidisce? le chiedeva una vocina nella sua testa. E' perché lui ha inventato balle su di te o perché é addirittura arrivato a questo pur di non vederti?  Per Merlino quanto la odiava! Era la stessa vocina che le aveva messo in testa i dubbi sui sentimenti di Malfoy verso di lei…

 

«Dannazione! Malfoy! Giuro che questa non la passi liscia!» urlò, per poi uscire a grandi passi dalla Sala Comune verde argento, gli occhi di tutti puntati su di lei, la lettera stretta in pugno. 

 

Non poteva crederci. Quasi le veniva da piangere dal nervoso; e questo non era nemmeno dovuto a ciò che era appena accaduto, ma più che altro al fatto che le importasse così tanto. 

 

Senza fermarsi nemmeno un attimo tornò alla propria Sala Comune. Doveva prendere le sue cose e andare di corsa allo stadio da Quidditch: quel giorno ci sarebbero state le selezioni del nuovo capitano e lei non voleva perdersele per nulla al mondo. Oltretutto tra meno di una settimana ci sarebbe stata la prima partita di campionato, nonché Grifondoro-Sepreverde…e lei non aveva mai avuto tanta voglia di stracciarli. 

 

 

«Scusate per il ritardo» disse Rose con il fiato corto, una volta arrivata al campo. «Piccoli problemi con la McGranitt» aggiunse poi, con un'alzata di spalle. 

 

Tutti i suoi compagni di squadra stavano chiacchierando tranquillamente e alcuni di loro le fecero un cenno con la testa. 

 

«Allora, chi ha voglia di un po' di votazioni? Oggi è il grande giorno!» esclamò Logan Pearson. «Rose? Tu sei pronta?» le chiese, con un sorriso.

 

La ragazza annuì. Lei e Logan erano amici da sempre e lei sapeva quanto lui desiderasse diventare capitano, soprattutto ora che era all'ultimo anno. Alto, capelli castani a spazzola e occhi verdi, era il tipico atleta attraente e bravo solo in quello che gli interessava. Girava voce che un feeling particolare intercorresse tra loro, ma Rose non aveva intenzione di rovinare l'ennesima amicizia per una possibile implicazione sentimentale. Quindi lui restava il suo vecchio e caro amico Logan. 

 

«Bene, allora andiamo!» esclamò Lily facendo segno agli altri di seguirla e tutti obbedirono. 

 

Tornati poi al campo, i Grifondoro designarono Rose come annunciatrice del vincitore. Con la busta in mano e gli sguardi frementi dei sui compagni di squadra su di lei, la Weasley iniziò piano piano a sfilare il foglietto con il nome del fortunato.

 

«E il nuovo capitano della grandissima, fortissima, rispettosissima squadra di Quidditch di Grifondoro è…» 

 

Tutti trattenevano il fiato e Rose si decise a leggere finalmente il nome. Il suo occhio scorse subìto le iniziali e lei sorrise: L.P.

 

«Congratulazioni, L…Lily Potter?» Il sorriso era sparito, lasciando il posto ad un'espressione incredula. 

 

Logan la guardava a bocca aperta, tutte le ragazze saltellavano e abbracciavano la piccola Potter e i ragazzi davano pacche sulla spalla all'amico, per poi andare a congratularsi con il loro nuovo Capitano. Dal loro sguardo tra il colpevole e il rincuorato, Rose era sicura che anche loro avessero votato per la ragazza. Non aveva mai fatto caso a quanta influenza la piccola Potter avesse sui compagni di casa e di squadra. Essendo così giovane per lei sarebbe sempre rimasta la sua piccola cuginetta. 

 

«Dai Log, non importa. Sai che palle poi essere capitano? Tutte quelle responsabilità, tutti quei doveri…» cercò di consolarlo Rose, accarezzandogli il braccio. Il ragazzo, per tutta risposta, alzò le spalle rassegnato. 

 

«Parli proprio tu, Prefetto, Caposcuola e Presidente di non so quante associazioni studentesche…» 

 

Rose inclinò la testa di lato, senza smettere di fissarlo, e azzardò un mezzo sorriso. «Non ti sfugge proprio nulla, eh?» 

 

Grazie a Merlino, il ragazzo ricambiò il sorriso. «Dai, vai a congratularti con tua cugina e andiamo su con lei a festeggiare. Ho ancora qualcosa della mia scorta di Burrobirra e Whiskey Incendiario della festa di inizio anno»

 

La ragazza alzò le sopracciglia fingendosi contrariata. «Non vorrai mica far perdere punti preziosi a Grifondoro confessando queste cose alla caposcuola…»

 

Logan le diede una spintarella, per poi esclamare: «Ma se poi sei quella che si ubriaca per prima! Devo ripescare i video della scorsa volta?» 

 

«Miseriaccia, no, ti prego! E mi avevi detto di averli cancellati, sporco traditore!» disse lei scoppiando a ridere e provando a spingerlo via, ovviamente senza riuscirci. 

 

Avvicinandosi alla cugina insieme all'amico, Rose ringraziò il cielo di essere finita in Grifondoro e di avere dei compagni di casa così fantastici. 

 

 

* * *

 

«Sono così  felice!» esclamò Lily, cadendo sul letto con un tonfo.

 

«Sì, e anche così  ubriaca!» le rispose Rose scoppiando a ridere e sedendosi sul letto. 

 

«Parli tu! Pensi non ti abbia vista bere bicchieri e bicchieri di Burrobirra con Logan, lì, vicino alla finestra? Eravate così carini! Tutti abbracciati e sorridenti, sembravate una vera coppia, mancava solo il bacio!» 

 

Rose, ormai sdraiata sul letto, si voltò dall'altra parte per non far notare il rossore sul suo viso, questa volta non dovuto all'alcool. Un bacio c'era stato eccome…e anche più di uno. Aveva ricordi vaghi…ma aveva ricordi. Logan che le sfiorava il viso teneramente, che lentamente avvicinava la bocca alla sua, che la baciava appassionatamente…e lei che ricambiava. 

 

«Oh, dannazione!» esclamò allora, battendo i pugni sul letto. 

 

Bridget aveva ormai rinunciato a dormire. Era stata tutta la sera con Mike, nominato anche lui capitano della squadra della sua Casa. La bionda era però tornata prima, voleva evitare di finire in infermeria per intossicazione, diceva. 

 

«Cosa succede? Rosie, non dirmi che sei ancora arrabbiata per la balla che Malfoy ha detto alla McGranitt…è ovvio che non sia vero!» 

 

L'uscita della ragazza fece saltare a sedere le due cugine.

 

«Tu come lo sai?» esclamò la Weasley con voce acuta. 

 

«Rose, di cosa sta parlando?» chiese invece la piccola Potter. 

 

Le tre ragazze rimasero a fissarsi per qualche secondo, poi esplosero a parlare contemporaneamente. 

 

«Ernie ha detto a Luke, che a sentito Jane dire a Beatrice, che Ginny aveva visto Andrew raccontare a John di aver ascoltato…» diceva una.

 

«Com'è possibile che io non sappia mai niente? Per le mutande di Merlino, sono tua cugina! Dovrei essere la prima a sapere queste cose! Soprattutto se riguardano Malfoy! Tra l'altro io…» si lamentava l'altra. 

 

«Non è affatto vero! Io non avrei mai insultato Malfoy in quel modo e soprattutto io non sarei stata respinta da lui! Non c'ho nemmeno provato se proprio devo dirla tutta! Non ci proverei mai con uno schifoso, viscido…» urlava la terza.

 

Dopo qualche minuto di caos più totale, qualcuno bussò alla porta e le tre si zittirono all'istante. Una piccola testolina sbucò dall'apertura e chiese timidamente di fare meno rumore, che nella stanza accanto c'era qualcuno che cercava di dormire. 

 

«…e quindi Mike l'ha detto a me» terminò Bridget in un sussurro, non appena furono di nuovo sole.

 

La riccia, le cui emozioni erano aumentate di intensità dall'alcool, si alzò in piedi e percorse la stanza a grandi falcate, chiudendosi la porta del bagno alle spalle con un tonfo. Lily sbuffò rumorosamente e si nascose sotto le coperte bordeaux. 

 

«Ragazze, io volevo solo…» cominciò la bionda, bloccata però all'istante dalla voce proveniente dal bagno. 

 

«Ne parliamo domani» disse e l'acqua della doccia cominciò a scrosciare. 

  
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