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Autore: Nori Namow    20/11/2012    22 recensioni
Mi prese il viso fra le mani e mi baciò dolcemente.
«Vieni con me, Lilith. Lascia che ti trasformi in un vampiro. Conosco una strega che potrà farti un anello come il mio, così potrai camminare alla luce del sole. Saremo solo io e te, per sempre. Potremo amarci per tutta l' eternità.»
Sapevo che quel giorno sarebbe arrivato. Lo sapevo dal momento in cui mi innamorai di Harry Styles, nonostante mi avesse confessato il suo segreto più oscuro.
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Una ragazza si era appena tagliata il dito con un vetro rotto. Il sangue scendeva appena, ma ne avvertii l' odore. Mi leccai le labbra, assetata.
«Bene, se proprio vi arrendete...» cominciai, pronta a tornare a casa con un' altra vittoria in tasca.
«Aspetta, voglio provare io.»
Facendosi spazio fra la piccola folla, un ragazzo dagli occhi color cioccolato, la pelle ambrata e i muscoli pronunciati mi sorrise, mettendosi di fronte a me. La camicia bianca metteva in risalto gli addominali.
Era di una bellezza sovrumana, era a dir poco sexy. Posò sul tavolo una banconota da cinquanta dollari, poi mi sorrise beffardo.

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One Direction/The Vampire Diaries
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I wish you were here.



 

Lilith.
 

Vi consiglio di ascoltare 'Six degrees of separation- The Script' a ripetizione, fin quando non vi chiederò di cambiare.
Da un effetto diverso alla lettura, secondo me C:


 

Sentivo dolore ovunque.
Zayn aveva lasciato i paletti conficcati nelle mie gambe, braccia, stomaco, polmone.
Le ferite si rimarginavano, e poi tornavano ad essere fresche subito dopo, a causa della verbena.
Era un continuo guarire e ferirsi, e sapere di non poter morire a causa di quello, era frustrante. C’era un’ ultima cosa che volevo fare, prima di morire o diventare pazza. Volevo rivedere, anche se non in carne ed ossa, quei capelli ricci e quegli occhi verdi che mi avevano fatta sognare per novantotto anni, e distrutta negli ultimi trentasei.
Volevo solo guardarlo, parlargli, semmai una volta morta non fossi riuscita a ritrovarlo.
Era dura perdere le persone amate. Specialmente se le abbiamo lasciate in modo stupido, con i rimpianti.
Perché prima che Harry morisse, avrei voluto almeno avere il tempo di ricordargli che lo amavo, e che lo avrei fatto per molto tempo ancora.
Perdendo Harry, avevo perso anche il mio senso dell’ autocontrollo. La mia mente era una costante, totale confusione, e i miei sentimenti per Louis ne erano la prova.
Lou, mi sarebbe mancato da morire, quel maledetto idiota. Mi sarebbero mancati i suoi sorrisetti, le sue smorfie, la sua risata cristallina, la sua voce vivace, così diversa da quella di Harry, roca. Avrei sentito la mancanza di quegli occhi azzurri, sempre così sinceri, ma che riuscivano a nascondere un mondo pieno di sofferenza.
Avrei desiderato un ultimo abbraccio, un ultimo bacio. Perché sì, desideravo ancora le labbra di Louis Tomlinson, e mi odiavo per questo.
Perché capivo le cose quando ormai era troppo tardi, quando non potevo più rimediare ai miei errori. Mi ero fidata ciecamente di Zayn, mi ero lasciata cullare da quel piccolo senso di sicurezza che mi aveva donato, seppur falso.
Ma io desideravo solo essere felice, amare ed essere amata, e come una stupida non avevo capito che quella persona mi era sempre rimasta accanto.
Nella buona e nella cattiva sorte.
Proprio come nei matrimoni, peccato che io avessi la mente troppo annebbiata dalle lacrime, per notare quanto perfetto per una come me fosse Louis.
Inspirai a fondo, mentre Safaa accendeva delle candele con un solo sguardo, borbottando parole incomprensibili.
Tentavo di rimanere immobile, sperando che il dolore diminuisse. Avvertii un rumore, sotto ai piedi, e poi un movimento.
Dei simboli si stavano tracciando sul pavimento, e per un attimo pensai che volesse uccidermi.
«Hai massimo cinque minuti.» disse fredda, per poi chiudere gli occhi. Alzò le mani, allargando le braccia e portandole all’ altezza del collo, come in preghiera.
Sentii un dolore lancinante la testa e serrai gli occhi, pronta al peggio.
«Lilith…» sussurrò debolmente una voce roca che avrei riconosciuto fra mille. Aprii di scatto gli occhi, trovandomi di fronte un Harry Edward Styles spaventato, ma sorpreso di vedermi e di essere visto.
Cominciai a piangere silenziosamente, non riuscendo a credere ai miei occhi. Avrei desiderato abbracciarlo, ma le corde mi impedivano ogni movimento.
Fu lui ad avvicinarsi ulteriormente, mentre mi poggiava una mano sulla testa. Piansi ancora di più, quando non percepii il suo tocco.
«Harry…» tentai di dire qualcosa di sensato, ma tutto ciò che riuscii a sussurrare, fu il suo nome seguito da singhiozzi incontrollati.
Harry mi sorrise amaramente, per poi abbassarsi, in modo di avere i miei occhi esattamente di fronte ai suoi, sempre terribilmente belli e verdi.
«Lilith, cosa ti hanno fatto…» aveva gli occhi lucidi, e quella che mi fece, non era una domanda.
«Sono stata una stupida, Harry. Ho sempre fatto le cose di testa mia e ho sbagliato ogni volta. Mi manchi, ogni giorno.» una lacrima mi solleticò il mento, per poi cadere e atterrare sulla gamba. Sentii la risata familiare di Harry, e mi si riempì il cuore, per un attimo.
«Oh, Lith. Tu non hai sbagliato nulla… Ok, forse qualcosa l’ hai sbagliata, ma posso capirti.» tentò di farmi sorridere. Come se potessi farlo, sapendo che a breve sarei morta.
«Sapevo fin dall’ inizio cosa mi aspettava. Se l’ ho fatto, è stato perché sapevo che saresti sopravvissuta. Sapevo che c’era Louis con te, e ciò mi bastava.»
«I….Io mi sento uno schifo, Harry. In questi anni non ho fatto altro che piangere la tua morte, e speravo solo in un tuo ritorno, seppur impossibile.» risi di me stessa, quanto ero stata stupida ed ingenua.
«E tu mi hai lasciata sola. Sei stato un po' stronzo, lo sai?» gli dissi, sforzandomi di sorridere. Harry si avvicinò al mio viso, tentando di baciarmi la guancia, ma ancora una volta fu come se un venticello gelido mi accarezzasse.
«Non sai quanto odio non poterti toccare.» sussurrò tristemente, per poi permettermi di annegare in quel verde che apparteneva solo ai suoi occhi.
Improvvisamente, non avevo più voglia di piangermi addosso. Il tempo stringeva, e volevo salutarlo come avrei sempre desiderato. Con il sorriso, senza rimpianti.
«Cosa si prova? A morire, intendo.» chiesi titubante, abbassando leggermente lo sguardo.
«È solo un po' di dolore, e poi la pace e il silenzio assoluti. Ma non ce ne andiamo del tutto, Lith. Io sono ancora qui, ci sono sempre stato, anche se non riuscivi mai a vedermi.»
Rialzai lo sguardo, sperando che non mi mentisse. Quindi era solo un po' di dolore, e poi… nulla?
«Cosa vuoi dire con ‘ci sei sempre stato’?» domandai aggottando la fronte, indispettita.
Harry sorrise sghembo, mostrando quelle fossette che avrei tanto desiderato baciare di nuovo.
«Sono un fantasma, Lith. Io non vi ho mai abbandonato. Ero sempre lì, seduto accanto a voi, a sbuffare quando litigavate, a ridere come un idiota quando vi stuzzicavate. A volte tentavo perfino di darvi dei consigli, che voi puntualmente non seguivate, perché non riuscivate a sentirmi. Ma io c’ero, ero un ombra, ma non vi ho mai lasciati. E devi farlo anche tu, Lilith. Quando morirai, non lasciare mai Louis. Lui ha bisogno di noi, anche se non ci saremo.»
Mi morsi violentemente il labbro inferiore, pregando di non piangere di nuovo. Lui c’era stato, e mi era sempre stato vicino…
«Quindi tu hai visto cosa è… successo fra me e Lou.» arrossii violentemente, quando notai l’ ennesimo, amaro sorrisetto divertito.
«Sì, anche se me ne sono andato. Sai, rispetto la vostra privacy.» ancora una volta, provò ad accarezzarmi il volto, senza successo. Aggrottò la fronte, arrabbiato.
«Ho già detto che odio non poterti accarezzare?» chiese retorico, e sorrisi amaramente, lasciando che una lacrima solitaria cadesse dai miei occhi.
«Io ho sempre tifato per Lou, comunque.» disse ad un tratto, facendomi sobbalzare appena.
Perfino Harry?
«Io sono morto da ben trentasei anni. E non c’è stato giorno, dalla mia morte, in cui non abbia sperato che tu aprissi gli occhi e vedessi che avresti potuto essere felice anche senza di me. Pregavo che tu finalmente guardassi Louis con occhi diversi, sotto una luce diversa da quella che conoscevi. Lith, la vita, anche se a noi vampiri non sembra affatto, è breve e imprevedibile. Un momento prima sorridi e quello dopo potrebbe essere troppo tardi.»
Gemetti dal dolore, gli stuzzicadenti infilati nelle mie braccia mi graffiavano le ossa, e Harry lo notò.
«Vorrei solo che tutto questo finisse in fretta. Ti giuro, Lith, che non ti lascerò nemmeno per un attimo. Quando sarà giunto il momento, io sarò qui accanto a te. Immagina che ti stia stringendo la mano.» annuii, per poi porgli la domanda che più avevo paura di fargli.
«Harry, tu sei ancora innamorato di me?» non sapevo perché, ma era essenziale saperlo, in quel momento. Prima che tutto finisse.
«Ti voglio un bene dell’ anima e te ne vorrò per sempre. Ma sono passati troppi anni, e la Lilith che conoscevo è cambiata tantissimo. Sì, sono ancora innamorato di te, ma la domanda che dovresti fare è un’ altra. ‘Io sono ancora innamorata di Harry Styles?’» si morse il labbro inferiore, osservandomi con cautela.
Già, io ero ancora innamorata di lui? O amavo i nostri ricordi, le emozioni provate? Cosa sarebbe successo se avessi avuto la possibilità di scegliere fra Harry e Louis?
Ricordai la sera con Damon, al cimitero, e immediatamente immaginai una moneta da mezzo dollaro volare sulla mia testa.
Testa, Louis. Croce, Harry.
La monetina atterrava ai miei piedi. Qual era il risultato che avrei voluto che uscisse?
 
 
Damon tirò fuori una moneta da mezzo dollaro, e la lanciò in aria, prendendola subito dopo.
«Io tiro in aria questa moneta, se uscirà testa, allora ti piace di più Louis, altrimenti, l’ altro tipo.» spiegò guardandomi attentamente.
«Dovrei lasciar decidere ad una moneta chi devo amare?» chiesi divertita. Era davvero un gioco stupido e assurdo.
«Non è questo lo scopo. Servirà per schiarirti le idee. Diciamo solo che non importerà tanto se uscirà testa o croce, ma quello che speravi che uscisse mentre veniva lanciata in aria. Capisci?» Annuii debolmente, per poi trattenere il respiro, mentre Damon lanciava in aria la moneta, per poi farla atterrare sul palmo della sua mano, coprendola immediatamente con l’ altra.
«Allora? Cosa speravi che uscisse? Testa o croce?»

 
 
 
Testa. Volevo che uscisse Testa.
Testa. Testa. Testa. Testa.
«Harry, sarebbe troppo strano il fatto che mi piaccia Lou?» domandai sinceramente, osservando la sua reazione. Gli occhi furono attraversati da una scintilla, e mi sorrise.
«Non lo sarebbe se non fosse per il fatto che l’ hai capito un po' tardi. Non credi?» inclinò la testa su un lato, e poi si guardò intorno, spaventato.
«Cosa c’è?» chiesi allarmata da quella sua reazione.
«Il tempo è scaduto, Lith. Ma prima che vada via, voglio che tu sappia una cosa. Non è sbagliato andare avanti, mai. Bisogna farlo, perché la vita è una sola, e ci è stata concessa una sola possibilità. Voglio che tu sappia che se avessi scelto di amare Louis, anche dopo due giorni dalla mia scomparsa, io ne sarei stato felice.»
La sua immagine cominciò a sbiadire, e strabuzzai gli occhi. No, non poteva andarsene. Non di nuovo.
«Harry…»
«E un’ ultima cosa. Io l’ ho sempre saputo, Lith. L’ ho capito dal primo istante.» sorrise, e una lacrima gli solcò la guancia.
«Capito cosa, Harry?» trillai, ma non ricevetti risposta.
Le labbra di Harry toccarono le mie per un istante, prima che lui sparisse nuovamente nell’ Aldilà.
Ma questa volta, potei giurarlo, avevo avvertito quel dolce profumo che avevano le sue labbra.
 
 
Bene, e ora vi chiedo di mettere a ripetizione Lost in the Echo- Link in Park *-*


«Tempo scaduto, mostro.» Zayn rientrò con una sigaretta fra le labbra, riposizionandosi davanti a me. Prese la sigaretta fra le mani, e la spense sul mio braccio, come se nulla fosse.
Tentai di non urlare a causa del dolore. Ora ero più forte. Harry mi rendeva forte.
«Già, perchè tu che mi stai torturando da ore, non sei un mostro. Sai, per un momento avevo seriamente creduto che ti importasse qualcosa di me.» dissi acida, uccidendolo con lo sguardo.
Lui scoppiò in una risata sguaiata, tenendosi la pancia. «Fai sul serio, Lilith? Avanti, e cosa avremmo potuto essere noi, eh? Il lupo e il vampiro?» sputò quelle parole con odio, e poi guardò fuori dalla finestra, sorridendo ammaliato.
«Ancora pochi minuti, e ci sarà la Luna piena. Sei pronta a morire?» domandò indifferente, voltandosi verso di me. Continuai ad osservarlo, non intenzionata a rispondergli.
Si avvicinò velocemente, alzando con violenza il mio viso.
«Rispondimi, puttanella.» sibilò, per  poi spingere più a fondo il paletto conficcato nello stomaco, che sbucò dall’ altro lato, spezzandomi due costole.
Urlai, per poi guardarlo furioso. Gli sputai in faccia, soddisfatta, e non me ne importava nulla se mi avrebbe fatto del male.
Ringhiò, per poi percorrere la stanza a grandi passi, tentando inutilmente di calmarmi. Voleva uccidermi, ma voleva anche trattenersi.
E il fatto che fosse in difficoltà, non fece che farmi sorridere, nonostante fossi letteralmente a pezzi, su quella sedia.
«Cazzo, quando mi trasformerò ti staccherò un braccio, prima di morderti senza rimorso!» urlò infuriato, con i pugni stretti.
Risi sguaiatamente, ora conoscevo il suo punto debole: l’ orgoglio.
«Lo sai, Zayn? Dovresti scopare di più, invece di sprecare la vita a cercarmi. Avrebbe dovuto farlo anche tuo padre. Davvero sono così importante?» mi finsi dispiaciuta, per poi sorridere sghemba.
Lui si precipitò verso di me, strappando il paletto nel polmone, per poi riconficcarlo più in basso. Strillai, e le lacrime ripresero a scendere.
Vaffanculo, Zayn, io non mi arrendo.
«E la vuoi sapere un’ altra cosa? Quelle con te sono state le scopate peggiori della mia vita.» esclamai infuriata, per poi osservarlo contorcersi a terra.
Pian piano, la sua spina dorsale prese una forma innaturale, allungandosi. I suoi occhi diventarono giallo paglierino, e le orecchie cominciarono a diventare appuntite.
Urlava dal dolore, el sue ossa cambiavano forma, così come il resto del corpo. Rumore di ossa spezzate, una coda che si faceva spazio sul fondo schiena.
I vestiti si strapparono, non riuscendo a contenere la massa di Zayn.
In pochi minuti, un lupo nero come la notte mi ringhiava contro.
Osservai la Luna piena splendere sopra le nostre teste. Safaa sorrideva sghemba.
«Divertiti a morire, Lilith Palmer.»
«Mi mancherai, Lou.» sussurrai a mezza voce, e la mia ultima lacrima cadde a terra.
Inspirai a fondo e chiusi gli occhi, rassegnandomi al mio destino.











SCIAAAAAAO BELE çç
Wow, lo sapete che leggendo la parte di Harreh con la canzone, mi stava scappando la lacrimuccia? c':
Boh, sarà stato un momento di distrazione HAHAHAHA
Ok, volevo innanzitutto ringraziarvi. Cioè, l' ultimo capitolo pubblicato ha avuto 22 recensioni, ce ne rendiamo conto?!
Ma io vi amo, e vi ringrazio come sempre per tutti i complimenti che mi fate.
Siete sempre molto gentili, davvero.
Ma non mi dilungo troppo per ora, quello lo farà nel Prologo hahaha.
Manca un capitolo + il prologo, sì :3
Siamo alla fine çç
Ma mi ritroverete sempre. Nelle OS stupide che pubblico e nella nuova long!



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Ah, e volevo chiedervi di passare anche da lei, e leggere la sua fighissima mini long ♥

Six degrees of separation.
Adieu, bele.

 

   
 
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