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Autore: _Fener    22/11/2012    1 recensioni
[Titolo modificato, inizialmente era "The Dark Side"]
Non tutto iniziò con Sora.
Non tutto iniziò con Ventus, Terra e Aqua.
A loro è stato insegnato, in qualità di Custodi, la salvaguardia della Luce... e di combattere l'Oscurità. Ma quasi un secolo prima di Sora, un'altro Maestro del Keyblade decise di abbandonare la via della Luce, alla ricerca del potere e della conoscenza... alla ricerca del leggendario Kingdom Hearts.
Un uomo dalle origini e dal passato sconosciuto, dalle risorse illimitate: Xehanort.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Xehanort
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Altro contesto
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Una volta il mondo era uno solo.
Unico, grande, immenso: i suoi confini erano sterminati! Anzi… non vi erano confini.
Ed era illuminato da una grande luce, una luce che trasmetteva gioia, armonia, serenità: Kingdom Hearts.
Ma un giorno… gli uomini cominciarono a bramare la Luce per sé stessi. Cominciarono a lottare, a scontrarsi tra di loro, finché il loro odio e la loro ambizione portò alla nascita di una delle forze più potenti di questo mondo: l’Oscurità.
Si scatenò una grande guerra, al termine del quale quel grande mondo scomparve, inghiottito da quella terribile forza nata da poco… ma qualcosa lo salvò.

La Luce dei cuori dei bambini. La Luce più pura che esista.

Grazie ad essa, il mondo rinacque… ma non era lo stesso di prima. Era un mondo spezzettato, diviso. Ogni frammento divenne una stella, che cominciò ad emanare Luce propria; ma si crearono tra una stella e l’altra delle barriere invalicabili, che divisero irrimediabilmente quel mondo ormai antico e dimenticato.

Sembra una storia da niente, è vero… eppure… quella fu la prima storia che ascoltai, stando in quel luogo.
Era passato già diverso tempo da quando mi ritrovai in quel mondo totalmente nuovo per me: ero riuscito a sistemarmi, a trovare una casa e a trovare il modo per vivere, sull’Isola maggiore. Lì la vita era molto più vivace che sulla piccola isola, sul quale mi ero svegliato. Un tipico villaggio portuale, in riva al mare: un vero e proprio paradiso nel quale vivere.
 
Sentii questa storia per strada, mentre un anziano la raccontava ad un gruppo di bambini. Non so perché, ma quella storia mi catturò parecchio… talmente tanto che mi sedetti ad ascoltare, in mezzo a quei bambini. Poteva essere intesa come una storiella con una morale, rivolta ai bambini… ma io le davo molta più importanza. Credevo che, in fondo a quella storia, ci fosse un fondo di verità. Non so dire perché, era una sensazione. E ci riflettei molto, nel corso del tempo.
 
Nel frattempo, la vita in quel villaggio continuava frenetica, e appena avevo modo di ritagliarmi un attimo di tempo mi rifugiavo sulla mia amata piccola isola, guardando il mare da quella spiaggia al quale mi ero tanto affezionato.
Ma… a lungo andare, quella monotonia cominciò a stancarmi. Mi sentivo limitato, impossibilitato ad andare oltre ciò che vedevo. Mi sentivo in una prigione. E me ne resi conto una notte che decisi di passare sotto le stelle, sulla spiaggia dell’isola.
 
Ancora una volta, mi ritrovai ad osservare le stelle nella loro maestosità, in mezzo al buio della notte. Era diverso tempo che non lo facevo… ma ogni volta che mi ritrovavo a tu per tu con la volta celeste, ogni problema scompariva, ogni pensiero asfissiante svaniva nei meandri della mia mente.
 
Eravamo solo… io e le stelle. Io, e quei mondi a sé stanti.
 
Immaginavo di poterli esplorare, toccare la loro realtà da vicino, scoprire i loro segreti uno alla volta.. chissà, magari da qualche parte vi era un mondo ricoperto da giungle, da qualche altra parte un infinito oceano blu … forse, da qualche parte, vi era un mondo stracolmo di Luce… ed un altro nel quale l’oscurità regna sovrana.
Ma quando poi tornavo alla realtà… mi sentivo soffocare. Il fatto di essere bloccato in quell’arcipelago, senza alcun modo di andare oltre la volta celeste… mi uccideva dentro. Dovevo evadere.
 
Si, evadere. Perché… mi sentivo in una prigione. Una prigione circondata da acqua.
 E mi ripromisi di fuggire…perché quel mondo…
 
Quel mondo, per me, era troppo piccolo.



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Signori... Dopo secoli e secoli, il vostro _Fener è tornato con questo nuovo... "capitolo", anche se io non lo considero proprio come tale.
Per me, questo è solo un intermezzo: un capitoletto in più che porterà alla stesura del terzo capitolo (appena avrò ispirazione), che secondo me sarà uno dei punti cardini di questa storia.. almeno, per come la imposterò io! ;) 
Lo so, anche questo non è proprio uno dei capitoli più frenetici... ma niente paura! E' solo la calma prima della tempesta...
Grazie per la vostra attenzione, e per aver aver letto anche questo capitolo! A presto!:D
  
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