<< Siamo uguali....>> ripetè Elena stupita. Le due ragazze rimasero a guardarsi silenziosamente, mentre i fratelli Salvatore continuarono ad abbracciarsi come due parenti molto stetti che non si vedono da tanto. Ed era proprio cosí. Nel XII secolo, Stefan e Damon erano molto legati, come due fratelli dovrebbero essere. A volte litigavano, ma molto raramente. A Stefan, che era piú sensibile, in tutti questi anni trascorsi lontano da casa fu mancato Damon. Questo non posso dirlo riguardo a Damon:

   << Cosa? Che ci faccio qui? Questa è la mia cittá, qui sono cresciuto....>> Damon spinse Stefan leggermente piú lontano. Alzò la voce senza rendersi conto che Elena e Katherine lo stessero guardando incuriosite. << qui ho vissuto la maggior parte della mia vita! E dopo tutto questo, tu mi chiedi che ci faccio qui? Sei tu che te ne sei andato e mi hai lasciato quando avevo piú bisogno di te...>>. Stefan, un po’ perplesso gli chiese:

   << Ma che ti prende? Non sei felice di vedermi? Non mi riconosci piú? Non ti ricordi piú dei momenti belli passati insieme?>>

   << Sí, i momenti belli me li ricordo. Ma purtroppo, non ho potuto dimenticare quelli brutti.>>

   << Damon, non penso che questo sia il luogo, ne il momento adatto per una conversazione del genere!>> dicendo quest’ultime parole, Stefan fece un segno a Damon e questo capì che si trattava delle ragazze.

   << D’accordo Stefan...come vuoi!>>. Damon fece finta di abbracciare il fratello ma invece gli disse: << Ci vediamo domani pomeriggio vicino alla nostra vecchia casa....così potremmo parlare tranquillamente da soli.>>. In seguito, Stefan prese Katherine per mano e disse:

   << Ok Damon. Allora ciao ....e mi dispiace tanto per non aver avuto l’occasione di conoscere la tua fidanzatina.>>

   << Mi chiamo Elena Gilbert; e tu sei.....?>>

   << Oh, il mio nome è Stefan.>>

   << Cognome?>>

   << S..... non importa! Piacere di averti conosciuta Elena e sono molto soddisfatto per aver rincontrato te, Damon. Forse avremmo un’altra occasione per conoscerci merglio. Ora dobbiamo andare. Ciao!>> disse Stefan portando via Katherine.

   Andando verso la Casa Gilbert, Elena chiese a Damon:

   << Tesoro, ma chi era quel ragazzo?>>

   << Stefan.>>

   << Sí, sí, questo lo so.....ma vi conoscete giá.....come mai? Siete amici?>>. Damon con un filo di indifferenza disse:

   << Non proprio. Ci conosciamo da quando eravamo piccoli però....non posso dire che siamo buoni amici!>>

   << E quella ragazza...Katherine.....mi somiglia così tanto! Ma come è possibile?>>

   << Non lo so amore... ti giuro che non ho la piú pallida idea ; so solamente che io ti amo e questa per me è la cosa piú importante. Ecco.... siamo arrivati a casa tua. Buona notte e sogni d’oro! Ci vediamo domani! Ciao!>>. Damon baciò Elena, che ricambiò il bacio ed entrò in casa sbattendo la porta in faccia a Damon, per scherzo ovviamente.

   << Ehi amore ma che ti prende? Non hai detto una parola per tutto il tragitto. Che ti succede?>> chiese Katherine a Stefan un po’ preoccupata.

   << No, no....niente, tranquilla! Sto bene!>>

   << Sicuro?>>

   << Sì...ora vado....notte!>>

   << Ok, notte anche a te! Ti amo Stefan!>> lo baciò.

   << Anche io ti amo Katherine!>> ricambiò il bacio e andò.

   Il pomeriggio seguente Stefan e Damon si incontrarono al posto deciso la scorsa notte.

   << Ciao fratello!>> cominciò Stefan.

   << Ciao! Ma guarda com’è ridotto questo posto, e pensare che qui, in questo giardino noi giocavamo a nascondino; da questo pozzo abbiamo bevuto acqua fresca per quasi tutta la vita da mortali; in quel lago facevamo il bagno e proprio lì abbiamo litigato per l’ultima volta.>>

   << Aspetta, aspetta un attimo! Cosa vuoi con “per quasi tutta la vita la mortali”?>>

   << Hahahaha...non fare lo stupidino Stefan. Tu sei un vampiro, ed io lo so, e per colpa tua io sono diventato un mostro!>>

   << Cosa? Vuoi dire che anche tu sei un vampiro?>>

   << Andiamo Stefan....al nostro ultimo litigio, il 22 dicembre 1798, tu hai perso il controllo e mi hai trasformato. Da quel giorno io non ho piú rivisto te e sono diventato un immortale contro la mia volontá. Ho ucciso un sacco di gente innocente per dissettarmi ma poi, quando mi sono reso conto che io, conte di Mystic Falls, mettevo in pericolo il mio popolo, ho mollato tutto e me ne sono andato.>> a Demon cominciarono a scendere le lascrime. Di solito lui è molto forte e non piangeva spesso, quasi mai, ma evidentemente anche lui ha dei sentimenti, cosa strana per un vampiro.

   << Oh Damon, mi dispiace così tanto....farei di tutto per farmi perdonare!>>

   << È troppo tardi Stefan. Sarò un vampiro per sempre, orami mi sono abituato con l’idea di essere un mostro. Ma poi sentivo la mancanza del mio popolo. Così sono tornato a Mystic Falls. Ho conosciuto Elena e sono innamoratissimo di lei.>>

   << Elena sa che cosa sei?>>

   << No, e spero di non dover diglielo mai. Non sa neanche che tu sei mio fratello....se ti posso chiama così!>>

   << Ma perché ti comporti così Damon? Ti vergogni forse di essere mio fratello? Perché sei così arrabbiato con me?>> Damon non lo lasciò nemmeno finire la frase. Era troppo arrabbiato per ascoltare. Gridando disse:

   << Non voglio piú essere tuo fratello perché mi vergogno di essere il fratello di.....>>

   << Di un vampiro? È questo che vuoi dire?>>

   << No! Mi vergogno di essere il fratello di una persona senza cuore, che è capace di uccidere suo fratello per scappare con la moglie!>>

   << Che cosa?>>

   << Quello che hai sentito Stefan...tu volevi uccidermi per andartene via con Bonnie perché sapev che io non te l’avrei mai permesso.>>

   << Ma questo non è vero, Damon calmati! Io non ti ho fatto del male apposta. È stato un incidente  e tu lo sai. E poi Bonnie scomparve subito dopo aver trasformato me....da quel maledetto giorno io non l’ho piú rivista. Anche io odiavo il mostro che c’è in me all’inizio, e odiavo lei per avermi fatto questo; però poi mi sono abituato con la mia vera natura. Dopo essermi schiarito bene le idee sono tornato a Mystic Falls e mi sono innamorato di Katherine, proprio come è successo anche a te.>>

   << Questo significa che non ami piú Bonnie?>>

   << Sí....penso di sí...>>

   << Scusa...ma se tutti e tre siamo scappati per lo stesso motivo e noi due siamo tornati, sempre per lo stesso motivo, questo significa che anche lei è qui a Mystic Falls ; ma dove?>>

   << Eccomi!>> una voce femminile si sentì da dietro l’albero. << Vi sono mancata ragazzi?>>. Era Bonnie.

P.S : eccomi con il secondo capitolo ! grazie mille a MissKatherine per aver recensito il primo. Grazie anche ai lettori silenziosi.....mi piacerebbe sapere la vostra opinione....un bacio

Xoxo

LadyBonnie