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Autore: CrHacker98    24/11/2012    0 recensioni
Hikaru è un ragazzo albino che ha il compito di sterminare i demoni. essendolo però anche lui a metà, non sarà un'impresa facile. Anche perchè incontrarà una nuova persona che stravolgerà i suoi piani e lo porterà a dare la caccia a qualcosa di più pericoloso.
Genere: Avventura, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Lies'
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Erano in marcia da circa cinque ore. Erano arrivati in una radura desertica, dove crescevano appena alcuni arbusti. Madness non sembrava per niente provata dalla fatica e dal caldo, come Toketsu e Jake del resto. Hikaru e Kate si trascinavano stanchissimi a terra. Non riuscivano a sopportare quella strada in salita e piena di rocce.
- Quanto manca?- domandava ogni dieci minuti l’albino. La ragazza si sorreggeva al ragazzo per restare in piedi.
Madness girava la testa scoccando ai due un’espressione di schifo e pietà totale.
La demone non aveva alcun interesse per la gente debole. Fin da quando era diventata una persone potente, aveva preferito circondarsi di persone affidabili e fidate.
I tempi stavano cambiando. Ormai Liar era al potere, e con un solo suo schiocco di dita, un demone poteva essere ucciso e finire al Girone.
Aveva trovato solo Toketsu come braccio destro. Quando l’aveva visto per la prima volta era poco più che un cucciolo, però aveva deciso di prenderlo con sé ed addestrarlo.
Era cresciuto in fretta e subito si era adattato alla situazione. Aveva cominciato ad essere  taciturno e serio, non somigliava più a quel bambino che aveva cresciuto.
Il rosso aveva per Madness una specie di venerazione. La considerava non una madre, ma bensì come un’amica da non tradire mai. Contemporaneamente Madness si era abituata alla presenza del demone e si fidava ciecamente di lui.
Invece quel cacciatore, Jake, non gli piaceva per nulla. La sua specie e gli umani erano stati sempre nemici, ed essere cacciati come delle banali bestie era un insulto per lei. E quel Hikaru. Un idiota anche lui. Per metà demone, anziché aiutare la sua specie la sterminava.
Metà demone.
Questa cosa gli ricordava una persona.
Una persona molto vicina a Liar.
Purtroppo.
I suoi pensieri vennero interrotti quando vide un’enorme pietra in granito in mezzo ad uno spiazzo desolato. La terra era sbriciolata e secca. Era un mistero come facessero quei piccoli alberelli a vivere in quell’aridità.
Misteri della vita.
- Siamo arrivati...- sussurrò la demone sistemandosi i capelli color lapislazzuli dietro la schiena. Toketsu non cambiò espressione e sembrava anzi scocciato. Dava l’impressione che stesse andando a fare qualcosa di noioso anziché a fermare un demone impazzito.
La roccia nera era perfettamente verticale. Non aveva una forma precisa, ma le sue pareti erano liscissime e luccicanti. E riflettevano i raggi del sole. Era uno spettacolo fantastico.
Sembrava quasi vetro nero da quanto era splendente.
- Ma...che cos’è?- domandò Hikaru col fiatone : - Insomma, mica crescono le pietre nere in mezzo al nulla...- disse imbarazzato.
Sia Toketsu che Madness lo fissarono astiosi.
- Quella è la porta per l’oltretomba, idiota di un demone. Dovresti sapere almeno questo. Ma visto che sei un cacciatore, è normale che tu non ne sia a conoscenza...- spiegò atona la ragazza.
Il volto di Jake si illuminò. Per lui era il paradiso, altro che l’inferno. Un insieme di demoni nella loro forma reale. Era una cosa che aveva sempre desiderato.
- Nel mondo ultraterreno i demoni appaiono nelle loro reali sembianze. Alcune possono essere gradevoli alla vista, altre ripugnanti. Anche noi due torneremo normali, perciò sarebbe inutile e soprattutto molto stupido urlare di paura...- continuò la giovane indicando con gli occhi Kate.
La rossa si arrabbiò.
- Mi hai presa per una cagasotto. Andiamo, non scherziamo e non perdiamo tempo...- disse correndo verso la pietra seguita da Hikaru. Jake si diresse insieme agli altri due camminando lentamente e guardandosi attentamente attorno. Se ci fossero stati degli umani, li avrebbero visti e avrebbero scoperto il passaggio.
Hikaru e Kate guardarono incuriositi Madness mentre si avvicinava alla roccia.
Quando la demone lo toccò ci fu un lampo azzurro e i ragazzi si sentirono come pervasi da una scarica elettrica.
Il buio per un momento, e poi si ritrovarono con la faccia schiacciata a terra.
Hikaru cercò di alzarsi, ma si ritrovò a girarsi su un fianco senza mai riuscire a rizzarsi in piedi.
Era troppo debole e frastornato.
Arrivò Madness a dargli una mano ed il ragazzo riuscì a raccapezzarsi.
Si guardò stupito intorno.
C’era come un’aria viziata ed un’oscurità permanente. Si vedeva appena quello che lo circondava, ma appena i suoi occhi si furono abituati al buio di rese conto di essere in una specie di biblioteca. C’erano pile e pile di libri impilati gli uni sugli altri. Alcuni erano grossi come mattoni, altri sottili come fumetti. Sul dorso di ogni libro, contrassegnato da un colore diverso, stava una lettere dell’alfabeto. Le colonne erano così alte e così ravvicinate l’una all’altra da formare quasi le pareti di un lunghissimo corridoio dal quale ne partivano altri ancora.
- Per raggiungere Liar dobbiamo prima trovare la via che porta al cimitero. Il cimitero è un’infinita distesa di terra ricoperta da tombe, una per ogni anima deportata nell’aldilà. In mezzo a questa distesa vi è il Mausoleo, la tomba nella quale è sepolto il corpo del Comandante. Se riusciamo ad arrivare lì, Liar è bello che fregato. Anche se credo che i suoi tirapiedi ci faranno vedere u sorci verdi...- spiegò la demone controllando il dorso di alcuni libri che aveva accanto.
- Per uscire da questo labirinto e trovare chi ci serve dobbiamo seguire le lettere sui libri che formano il nome della persona che stiamo cercando. Dobbiamo fare in fretta dato che anche Liar si sposta e potrebbe farci perdere le sue tracce – spiegò Toketsu aiutando Madness.
Hikaru annuì piano e cominciò anche lui ad aiutarla, quando si bloccò d’improvviso.
Aveva come la sensazione che qualcosa dentro di lui si muovesse e volesse uscire. Cominciava ad avere le vertigini e gli veniva da vomitare. Si resse con le mani lo stomaco, ansimando velocemente.
La demone se ne accorse ed alzò un sopracciglio irritata.
- Spesso i demoni che vengono qui non sanno ancora come abituarsi al loro corpo da demone. Dovrai farci l’abitudine, Hikaru...- disse prima di ritornare alla sua occupazione.
L’albino era in agonia. Sembrava che mille spilli lo stessero trafiggendo in ogni parte del corpo. Si accasciò a terra e socchiuse gli occhi, cercando di sopportare quella tremenda sofferenza.
- Da questa parte...- indicò Toketsu iniziando a camminare in uno dei tanti corridoi.
Jake si issò in spalla Hikaru, mentre Kate seguiva ubbidiente il biondo ed i due demoni.
Svoltarono alcune volte a destra ed a sinistra, mentre i libri non accennavano minimamente a finire.
- Ma quanto è grande questo posto?- domandò perplessa Kate, osservandosi intorno.
- E’ un’illusione. Niente di tutto quello che vedi esiste per davvero. E’ solo come una specie di bussola e di trappola. Infatti se perdi l’orientamento, non riesci più ad uscire da qui e morirai...- spiegò Madness sistemandosi i capelli azzurri .
Il rosso sembrava parecchio infastidito ed osservava con disprezzo le pile di libri.
Dopo un’altra decina di minuti di cammino, il gruppo arrivò in un’enorme sala fatto interamente da libri. Al centro stava una scrivania che a prima vista sembrava antica. Seduto dietro alla scrivani c’era un uomo sui vent’anni, con dei capelli biondi che gli arrivavano fino al fondoschiena.
- Hey, Luke, come vanno le cose?- domandò Toketsu con fare allegro. Jake rimase perplesso, non era cosa normale vederlo sorridere.
Il biondo alzò seccato la testa dai fogli che stava compilando. Un paio di occhi azzurri li squadrarono da capo a piedi, soffermandosi soprattutto su Kate e Jake.
- Non c’e male, Toketsu. Che cosa stai cercando quaggiù?- domandò sospirando e ritornando a dedicarsi ai propri affari.
- Sto cercando Liar – rispose tranquillissimo l’altro. Luke sorrise ironico.
- Addirittura? Che cosa hai fatto stavolta? – lo canzonò mentre prendeva un’altro foglio e ci scarabocchiava sopra qualcosa.
- Oh, nulla. Dovrei discutere con lui di alcune cosette-  disse sorridendo nuovamente.
- Luke, non farci perdere tempo. Dov’è Liar?- domandò seccata Madness. Il biondo sorrise e fece un cenno ad un corridoio alla sua destra.
- Da quella parte. Cercate di non farlo arrabbiare che oggi è davvero in forma...- li ammonì prima di passare ad un altro foglio ancora.
La ragazza dai capelli blu sussurrò un ringraziamento, prima di avviarsi con nonchalance. Il rosso la seguì insieme agli altri.
Era davvero molto buio, e non si riusciva neanche a vedere che cosa c’era intorno a loro. Ad un certo punto Madness diede uno sguardo ai libri che la circondavano e se ne accorse con orrore.
Ma era troppo tardi.
- Presto, tutti indietro!!!- urlò slanciandosi indietro verso la sala che avevano appena lasciato, ma le pareti intorno a loro si chiusero di scatto, mentre i libri si incastravano tra loro formando un nuovo solido muro cartaceo.
La demone battè seccata i pugni contro di quella, imprecando ad alta voce.
- Luke, se ti prendo, giuro che ti faccio a pezzi!- urlò.
- Che succede? – domandò spaventata Kate stringendosi a Jake.
- Le lettere sul dorso dei libri non erano le lettere che formano il nome di Liar, Luke ci ha fregati!- gridò rabbiosa piazzando un altro colpo contro i libri che le sbarravano la strada.
Il biondo sembrava leggermente spaventato dalla situazione. Adesso erano intrappolati nella tana del lupo. Molto probabilmente in fondo al corridoio che dovevano ora percorrere c’era chissà quale imboscata.
- Che cosa si fa?- domandò perplesso.
Madness rimase leggermente sovrappensiero.
- Non possiamo fare altro che continuare a camminare avanti. Dio sperando che non ci sia nulla di preoccupante. Io e Toketsu vi precederemo, così almeno se ci attaccano possiamo rispondere con velocità- asserì piazzandosi a capo della fila seguita dal rosso che ammiccò al cacciatore.
Il biondo annuì ed i cinque cominciarono incerti a camminare.
Jake guardò un po’ Hikaru che si reggeva sulla schiena.
Sembrava svenuto.
Poco male.
Almeno così non si sarebbero fatti scoprire subito.
Stavano ormai procedendo nella completa oscurità da un po’ di tempo, quando cominciarono a notare una flebile luce in lontananza.
Madness accelerò il passo.
Si ritrovarono in una landa desolata. Un sole di colore nero stava all’orizzonte, mentre dalla terra grigiastra spuntavano fuori migliaia di tombe. Il cielo era di colore bianco latteo, mentre un gelido venticello percorreva quella distesa. Un poco più lontano da dove si trovavano loro c’era invece un enorme edificio in marmo. Era gigantesco, con delle colonne che ne sorreggevano il tetto e con le pareti spesse anche alcuni metri. Era massiccio e si poteva notare anche da lontano. Davanti a loro stava invece una collinetta sulla quale non c’era neanche una lapide, ma solo un trono rosso carminio.
- Dove siamo?- domandò Jake leggermente preoccupato.
- Luke ci ha guidati bene, anche se non ci ha fatto trovare Liar. La cosa però non è poi così importante, a noi interessa la sua salma, non il suo corpo attuale da demone. Siamo nel cimitero, qui sono sepolti tutte le anime delle persone e dei viventi morti sulla terra. E’ inutile cercare di attraversarlo, è infinito. La cosa che stiamo cercando è quel mausoleo laggiù – disse indicando l’edificio di colore latteo.
- Ma mi sembra davvero strano che non ci sia nessuno. Di solito è qui che si riuniscono i demoni per chiacchierare e risposarsi...- riflettè la ragazza cominciando a camminare.
Si bloccò quasi subito.
- Che cosa c’è?- chiese allarmato Jake.
- Andrè – sussurrò Toketsu.
Il biondo rimase interdetto.
- Andrè? Cos’è?- domandò perplesso.
Madness sbuffò.
- Non cos’è, ma chi è. E’ solo una seccatura, se ti interessa – rispose accigliandosi la demone riprendendo a camminare più velocemente diretta verso la montagnola di terra grigia.
Il biondo faceva un po’ di fatica a stare dietro a quei due, soprattutto con Kate che gli artigliava continuamente il braccio rischiando di fargli cadere di schiena Hikaru.
Il cacciatore osservò meravigliato l’orizzonte.
Non era poi così diverso da quello che conosceva lui. Soltanto che sulla Terra il sole non era bianco, ma nero, e tutto non sembrava essere immerso in un perenne alone grigio. Non doveva essere molto allegro quel posto, ma questo lo si capiva anche solo osservando le tombe che sfilavano ai suoi lati.
In poco tempo erano arrivati alla sommità della collina.
Jake poteva vedere adesso il trono rosso che aveva intravisto dal corridoio. Era in vetro, con decine di bolle al suo interno. La base era composta da alcune ossa sorrette da quattro teschi. Dava lo schienale ai ragazzi, così che non potessero vedere chi c’era seduto.
- Originale come design, non credete? – disse una voce davanti a loro.
Jake si bloccò istantaneamente sul posto, tremando dalla punta dei capelli alla punta dei piedi.
- Andrè, dov’è Liar? – chiese atona Madness indietreggiando un poco.
La voce rise un poco.
- Liar, Liar, Liar. Tutti vogliono Liar, tutti vogliono fare i lecchini con Liar, tutti vogliono parlare con Liar. Non ne posso davvero più- Credete che mi porti dietro il cercapersone e sappia 24 ore su 24 dove si trovi quel demente?- si lamentò.
Jake credette di aver sentito male.
Ma chi era quel pazzoide?
- Andrè. Non farci perdere tempo, sappiamo tutti che sai dove si trova Liar – ribattè seccata la ragazza. Toketsu restava in religioso silenzio, mentre Jake cercava di capirci qualcosa.
- Credi sempre di sapere tutto tu, Madness. Se sei davvero così onnisciente, che numero di scarpe porto? – disse la voce insieme ad un’altra risata.
Madness stava cominciando a perdere le staffe.
Odiava a morte quel tizio.
Si sentì uno scalpiccio ed un ragazzo si appoggiò con fare spaccone al trono carminio.
Occhi grigi color latte, capelli blu elettrico con una striscia verde, scarponi rossi, jeans strappati alle ginocchia ed una felpa viola a maniche lunghe.
Jake rimase allibito.
Si, quello che aveva davanti era proprio un pazzoide.
- Madness, quanto tempo. Vedo che sei sexy come sempre. Ah, c’è anche Toketsu. Dopotutto, chi non si farebbe due salti con lui?- sorrise cattivo.
Jake era sempre più sorpreso.
Qualcuno gli voleva spiegare chi diavolo era quell’idiota?


Commento di Julia (ovvero CrHacker98)
Finalmente sono riuscita a ritagliare un po' di tempo per scrivere.
Ed ecco a voi, dopo Liar dalle sembianze Emo, Andrè, dalle sembianze punk.
Io davvero non so più che fare. 
questo tizio è un pervertito!
Devo mettere la censura?
   
 
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