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Autore: Elyse Elle    25/11/2012    0 recensioni
Samuel è ormai agli sgoccioli: ha perso la moglie,ha accudito una figlia e ora è praticamente alcolizzato.
Tocca alla figlia,Emily, prendersi cura di lui,fino a quando Sam prende una radicale decisione e caccia Em da casa.
Dopo aver protestato e fatto i bagagli,Em si ritrova in un bar alla periferia di Londra,ed è proprio lì che incontra Jace,bello ed enigmatico,ed è proprio lì che lui gli punta una pistola alla testa...
Em scoprirà che esiste tutto un altro mondo,popolato da esseri chiamati Shadow che un uomo vuole sottomettere.
Per non parlare poi della maledizione dei cinque elementi che la porterà davanti a una scelta difficile,tornare alla sua vita di sempre,da suo padre, o stare accanto a colui che ama...
Scopritelo leggendo!
Se l'avete letta,altri cinque minuti per recensirla non vi ucciderà... :)
Grazie.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Matt?Che ci fai tu qui?- Em piu' che sorpresa era irritata.                                                                   
Che cosa ci stava a fare Matt li?Lui non c'entrava niente ne con Paula,Ne' con Jace,Ne con Luke.
Ma in fondo anche lei non c'entrava nulla,era li perche' era stata casualmente coinvolta,anche se il casualmente forse non ci doveva essere dato che Jace le aveva appena confessato di averla seguita.                                       -Tu sei il collegato di Jace?TU?-Matt era visibilmente scioccato.                              
Il suo fisico magro,i capelli ricci castani,gli occhi verdi coperti dai ray-ban da vista,la maglietta con la scritta "ILOVEhate The Twilight Saga" blu che si era comprato con Em,tutto era cosi' familiare per la ragazza.                                           
-Oh,ecco che e' arrivato l'incapace. Come andiamo? Scoperto che oltre al potere di ricordare a memoria Star Treck,ne possiedi altri?-Jace era davvero scocciato dalla presenza di Matt; Em non riusci' davvero a capire l'insulto anche se,siccome Matt si era messo ad imprecare,doveva avere avuto un senso.                                         
-Ehm,scusate,posso avere i miei vestiti adesso?-Em si senti' per la prima volta davvero di troppo in quella situazione.                                                                            
Matt lancio' la sacca dei vestiti a Em che pero' fu presa da Jace prima che potesse colpire la ragazza.                                      
-Adesso potete uscire entrambi,grazie-disse spingendo i ragazzi fuori dalla stanza.                                                       
-Ti passo a prendere fra 30 minuti,in modo da raggiungere Paula in soggiorno,avrai fame spero.-Disse Jace prima di sparire dietro la porta seguito da Matt  che gli diceva che poteva accompagnarla anche lui. Em apri la sacca e trovo' tutte quelle cose rassicuranti che conosceva bene:il blocco da disegno consumato,il cellulare con 8 chiamate di Matt perse,i vestiti,tutte le sue cose.  Prese la biancheria,una maglietta verde un paio di jeanse e si rimise le scarpe.       
Lego' i capelli in una coda di cavallo e prese i pastelli. 
Comincio' disegnando il bar,con quell'aria paradisiaca che emanava,e una piccola ombra in basso,che secondo lei doveva rappresentare lo shadow in agguato.                                                                                                                                     Quando arrivo' al punto di colorare il pavimento bussarono piano alla porta.      
-Jace,sono occupata!-Urlo'senza staccare gli occhi da blocco.                                       
-Sono io-Disse Matt poco convinto,entrando nella stanza.                                                          
-Tu mi devi una luuunga spiegazione,signorino-disse Em con tono accusatorio.         
-E io ti dico che hai pienamente ragione.-disse lui -Appena hai dieci minuti dimmelo che ti spieghero' tutto-Matt era imbarazzato a differenza di Em che era piuttosto irritatata.                                                                                                                -Ho dieci minuti ADESSO.-disse lei che stava passando dall'essere irritata all'essere arrabbiata.                                                                                                                 
Matt si sedette accanto a Em sull'enorme letto a baldacchino.                                       
Ormai la luce che filtrava dalla finestra era quella del tramonto e si riusciva a scorgere anche la luna se si guardava bene.                                                                    
Matt aveva un livido sulla guancia che prima non aveva ed Em se ne accorse subito.                                                                                                                                     
-Che hai fatto?-chiese lei.                                                                                                            
 -Una delle solite zuffe con Jace,capita spesso,tranquilla.-disse lui toccandosi il livido.                                                                                                                                              
 -Ti azzuffi con Jace?-Em era stupita.                                                                                             
Si provo' ad immaginare Jace,cosi' perfetto,che si azzuffava con Matt,cosi' tranquillo.                                                                                                                                      
Come minimo aveva vinto Jace.                                                                                            
-Si,ha vinto Jace,Come sempre. Vince sempre lui,solo perche' e' piu' allenato.-era molto imbarazzato.                                                                                                              
Em scoppio' a ridere anche se Matt non ci trovava niente di divertente,anzi era piuttosto imbarazzante.                                                                                                                
-Comunque-interruppe lui -Adesso ti racconto e sei pregata di non interrompere.-Em non aveva mai visto Matt cosi' serio e quindi tento' di non interrompere per tutto il tempo del racconto.                                                                 -Sono nato da una famiglia diretta di Cacciatori,e sono il fratello maggiore di Paula.Ma io e lei siamo molto diversi. Quando io avevo 10 anni e lei ne aveva 8,i miei dovevano sottopormi ad un test per vedere che elemento possedevo,li abbiamo provati tutti ma il risultato fu uno:non avevo poteri.                                 
Paula rispose ai test al posto mio e si scopri che era molto dotata.                                    
Dissero che avevo la fonte secca,cio' vuol dire che mentre ero nella pancia di mia madre i poteri erano bloccati da qualcosa e non potevano raggiungere il mio corpo.Sono cresciuto come un normale Sapiente,oscurato dall'ombra di mia sorella. Non te l'ho detto perche' non volevo che pensassi anche tu che io ero inutile. A 15 anni conobbi Jace che si stabili' qui. Litigavo con lui tutti i giorni,la sua arroganza mi dava i nervi o forse mi dava fastidio il fatto che era un Cacciatore Completo.Mi hanno sempre tenuto alla larga dal loro mondo,trattandomi come se non fossi degno nemmeno di essere un sapiente,era davvero angosciante.Conosco tutta la storia di Luke,e anche io molto spesso scappo con Paula ma non ti lascio mai sola,prendo la limo e ti raggiungo.Ma poi oggi non hai risposto a 8 mie chiamate e mi stavo preoccupando.Paula mi aveva avvisato che dovevo andare a prendere una sacca in un bar fuori citta',mi ha detto che apparteneva al collegato di Jace.Non potevo credere che il collegato di Jace fosse una ragazza ma sapere che eri tu era ancora piu' incredibile.Quando sono venuto a portarti i vestiti vederti nel letto con Jace mi ha dato piuttosto fastidio,forse perche' di solito c'ero io con te.-Matt prese fiato ma appena fu pronto per continuare si rese conto che sulla porta c'era Jace.                                                                                                                              
-Che ci fai li?Da quanto stai ascoltando?-Era evidentemente in imbarazzo.                    
-Sto ascoltando tutto dall'inizio,sai volevo portare Em a fare un giro ma questo era molto piu' interessante;E cosi' ti senti inferiore,forse fai bene.-Jace rideva appoggiato allo stipide della porta senza neanche un livido magari procurato dalla zuffa.                                                                                                                                             
-Jace,finiscila di fare l'idiota.-Em intervenne spontaneamente.                                     
-Hai ragione,non si deve parlare con persone di rango inferiore...-e uno schiaffo colpi Jace in pieno viso.                                                                                                                       
Si stava comportando veramente da stronzo e la ragazza non pote' sopportarlo.                                                                                                                            
-Allora non parlare nemmeno con me,dato che sono solo un semplice sapiente-disse Em indignata -Matt portami da Paula-.                                                                          
Mentre si avvicinavano alla porta,Jace aggiunse qualcosa -Ma tu non sei un "Normale Sapiente",Tu sei un sapiente molto speciale,probabilmente piu' forte di Paula,ma di questo ti parlera' lei.-E si fece strada tra i due.                                                            
La strada sembrava sempre troppo lunga.                                                                  
Dopo quello che era successo nessuno aveva intenzione di parlare,e questo si noto' grazie al fatto che per tutto il momento in cui i tre camminavano per raggiungere l'atrio,nessuno emise alcun suono.                                                        Arrivati nel salone principale durante un tragitto a dir poco imbarazzante,Em ando' a sbattere contro qualcuno.                                                                                               
Noto' che subito Jace scatto',quando tocco' la persona davanti a lei.                          
-Fai piu' attenzione!-Disse jace alla figura davanti a Em.                                                      
Em vedeva solo la schiena ma dedusse fosse un uomo:indossava jeanse scuri con una felpa rossa col cappuccio sulla testa e aveva una pistola che gli usciva dalla tasca posteriore dei pantaloni.                                                                                            L'uomo si scuso',facendo uscire una mano dalla tasca e alzando l'indice e il medio:una specie di saluto militare.                                                                                     
-Chi era?-chiese Em curiosa.                                                                                                             
-Un altro cacciatore completo:Red-disse Jace fissando la sagoma che stava raggiungendo come loro il salone.                                                                                         
Em noto' che aveva la stessa andatura di Jace.                                                                             
Sul tavolo principale del salone c'erano patatine fritte, hamburgers, toast, crocchette di pollo,cola,aranciata,the e tutto di piu' .                                                                       
-Avete svaligiato McDonald's?-Jace prese una patatina e la intinse in un po' di maionese.                                                                                                                                         
Em non aveva fame,era come se si fosse gia' nutrita con tutte quelle strane esperienze.                                                                                                                                    
Si sedette su una delle due poltroncine che c'erano accanto al fuoco,sull'altra doveva esserci seduto Red.                                                                                                          
Aveva abbassato il cappuccio e stava bevendo della coca cola.                                   
Adesso che Em lo guardava meglio era identico a Jace:stessi lineamenti,stesso viso,stessa corporatura,stesso taglio di capelli,stessi occhi;ma erano anche facilmente riconoscibili:Red aveva i capelli neri al contrario di Jace che li aveva biondo cenere,gli occhi del primo erano davvero strani:Rossi,che confrontati a quelli dell'altro ragazzo sembravano surreali,ma in fondo,cosa era reale in quel momento?                                                                                                                               
-Sono lenti a contatto?-chiese Em,che si vergogno' subito di averglielo chiesto.         
-Mh?Ah,No...sono sempre stati cosi'.-il ragazzo non sembrava imbarazzato,anzi sembrava stranamente a suo agio proprio come jace e...proprio come Jace aveva la stessa voglia sul polso!                                                                                                    -Tu hai la mia stessa....-Em non fini' la frase che Paula comincio' a parlare a voce davvero molto alta seguita da qualche presa in giro di Jace.                                                 
-Jace,Em e Red,siete pregati di seguirmi in biblioteca!-disse lei con qualche lamentela da parte di Matt sul fatto che doveva essere presente anche lui.                                           
Arrivati in biblioteca Paula assunse un aria straordinariamente seria.                      
La stanza era piuttosto ampia,le pareti molto alte e di un colore molto scuro che andava dal bordeaux al marrone,ricoperte di scaffali e librerie naturalmente piene di libri tanto da non trovare un buco per aggiungerne un altro.                                                                                                                                             
 Era proprio il genere di posto dove Em non poteva non sentirsi a suo agio,circondato di libri,ampio,con tanto materiale per leggere.                                         
-Saro' breve e concisa:Em,Jace ti ha gia' anticipato qualcosa e come hai potuto notare Lui e Red sono praticamente uguali,ma sono ance completamente diversi. Questo perche' esiste una leggenda che parla di due Ragazzi,nati lo stesso giorno alla stessa ora di una futura sapiente.Questi tre ragazzi avranno una voglia,che permettera' alla Sapiente che diventera' collegato di uno dei due di possedere tutti e cinque gli elementi e quindi,trasformarla in una cacciatrice.                                
Adesso vorrei farti notare che questa sapiente,sei tu.                                                             
Non cambiera' niente se vuoi stipulare un contratto con Jace o un contratto con Red,l'importante e' che l'accordo ci sia,perche' la leggenda dice che se l'accordo non ci sara' la ragazza non superera' i 20 anni e con lei molti dei sapienti attualmente esistenti.-                                                                                                                          
Em pensava che stava succedendo tutto troppo in fretta.                                                       
-E quindi?-chiese sconcertata.                                                                                                        
Quindi dovrai stare con noi per un po,pensando chi vuoi come collegato e da chi ereditare i poteri,seguendoci anche durante le missioni.-spiego' Red.                        
-Non se ne parla-Jace era spazientito -E i rischi che correra'?Non ci pensate?-disse.                                                                                                                                                             
 -Jace,smettila di fare l'egoista.Questa e' solo una scelta di Em,tu non c'entri.-Paula era stranamente paziente.                                                                                                     
Em pensò a lungo su tutto e alla fine giunse ad una conclusione.                                 
-Scegliero' uno dei due ma prima,voglio andare a parlare con mio padre.-   
   
 
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