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Autore: giuggi_89    25/11/2012    7 recensioni
Isabella Swan è una giovane studentessa universitaria.
Ama studiare ma odia la vita di ateneo. Con l'inizio del nuovo semestre succederà qualcosa che le farà cambiare idea...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buona sera/notte,
evito di dire qualsiasi cosa, è meglio.

Vi dico solo grazie, dei messaggi e di tutti i bei pensieri per me, vi adoro :)

Se un po' seguite le mie vicende qui su EFP, vi consiglio di andare a leggere la mia nuova storia 
UNA CANZONE PER TE. Edward cantante famoso, papà single che deve aprirsi e ricostruirsi una vita

Ho creato un profilo FB per le mie storie e per cazzeggiare più di quanta non faccia con foto dei miei fidanzati e altro, se vi va, sono 
qui!

Vi adoro !
Giuggi_89

Capitolo 28: Il giorno di Alice

PovB

“Ali, hai organizzato tutto tu? Non riesco a crederci, sei incredibile”
Mi guardo intorno e sono incredula, sembra di essere in una favola, tutto è perfetto ed è il giorno prima del grande evento in casa Cullen. Alice ha già sistemato ogni cosa nel giardino di  villa EC, la tenda, i tavoli, tutto pronto; mancano ancora fiori e arredi ma già da così sembra stupendo. La casa è più bella di quanto ricordassi e beh il ricordo è stupendo.
“Bella? Tutto bene?Vieni dentro, ti faccio vedere una cosa” Alice mi risveglia dal torpore dei dolci ricordi miei e di Edward, quel pomeriggio che siamo venuti insieme, magico, come ogni momento con lui.
Entriamo in casa e non trovo lo stesso ambiente che ricordavo ma una distesa di fiori, teli, pacchetti. Sono senza parole, non è possibile. Mi volto verso Alice che sorride e saltella tra un pacchetto e l’altro, io con la mia eleganza e leggiadria non proprio di una gazzella, decido di stare immobile, meglio evitare di rompere qualcosa e evitare la crisi di nervi di una prossima sposa.
Alice, ha deciso che io, Rosalie e le sue altre amiche dobbiamo passare la notte con lei a villa EC, inutili i tentativi di dirle che mio padre abita a 200 metri in linea d’aria, è stata inamovibile e ho già imparato a mie spese che è impossibile cercare di farle cambiare idea, tanto meno il giorno delle sue nozze.
Sinceramente non pensavo potesse riuscire a organizzare tutto, tra il viaggio a Roma, il grande lavoro in studio, l’aiuto ad Edward in università le ore libere erano poche anche per lei, ma ormai sono dell’idea che ad Alice non serva dormire, lei è come quei famosi vampiri, non dorme.
“Ma cosa fai li? Forza devi aiutarmi”
Alzo le mani e mi avvio tra pacchetti e sacchetti, ogni superficie della stanza, compresi i divani è riempita di oggetti, non ne usciremo vive.
Bells, hai un compito importantissimo: stasera mentre le altre prepareranno il tavolo dei confetti e faranno i sacchettini, tu mi aiuterai a con il quadro segna posto, è l’unica cosa che non sono riuscita a fare”
Non ci credo! Allora anche te non riesci a fare tutto!
Sogghigno e annuisco.
“Guarda che io posso tutto, non ridere troppo signorina ti ricordo che c’è ancora una data da fissare
No. Non posso e non voglio che Alice organizzi il mio matrimonio, non riuscirei a reggere i suoi ritmi. Solo il pensiero del matrimonio mi spaventa ancora, sono sicura che non stiamo correndo troppo, amo Edward ma ho paura.
“Scusa, dai andiamo a fare questo lavoro”
La genialità di Alice non ha davvero fine.
Quello che ci attende è una grande tela color champagne dove dobbiamo incollare piccole cornici diverse con indicati i nominativi di ogni tavolo; i nomi sono scritti a mano, con una calligrafia perfetta,ogni invitato riconosce la proprio cornice e si va a sedere al proprio tavolo dove troveranno la cornice con dentro una foto di Alice e Jasper, una cosa romanticissima. Povero Jasper però, Alice deve averlo costretto a farsi fare almeno una decina di foto, ma ad Alice non si comanda.
Alice inserisce i fogli nelle cornici e io incollo sulla tela, li mettiamo in un disordine che nella mente di Alice e un ordine preciso. In un’oretta riusciamo a finire il lavoro e raggiungiamo le altre ragazze alle prese con i confetti. Le ragazze sono simpatiche, nessuna fa domande, nessuna mi chiede come conosco Alice, deve aver messo le cose in chiaro.
La serata passa piacevole fino al momento in cui la quasi sposa ci caccia a dormire, deve riposarsi ed essere bellissima, si certo facile per lei che è già bellissima.
“Ragazze la sveglia per tutte è alle 8 in punto. Truccatrice e  parrucchiera arriveranno per le 8.30. Iniziamo da Rosalie, poi Jane,Margaret, Kristen, Ashley, infiliamo mia madre in mezzo, poi Bella e io”
Anche l’ordine per trucco e parrucco? E perché io sono dopo sua madre?
“Ali, magari tua madre può andare prima di me” la osservo è mi si gela il sangue.
Ok, scusa.
“A domani care. Rosalie in camera di Emmett con Margaret, Kristen con Ash, Bella in camera di Edward. Buonanotte”
E con la sua solida rapidità scappa nella sua camera, ha deciso anche la disposizione per la notte; ho decisamente paura di Alice, la temo proprio.
Saluto le ragazze e mi rifugio in camera di Edward, e la ritrovo come quel meraviglioso giorno passato insieme alla Villa, bianco e verde, vetro e ceramica, un paradiso. Mi lancio sul letto in mezzo alla stanza, i pensieri viaggiano ancora ad Edward, mi alzo e mi avvicino alla borsa, estraggo il cellulare e lo chiamo, in pochissimo mi risponde.
“Buonasera, come procede li?”solo la sua voce è un sollievo per me
“Qua benissimo, sono sul tuo letto, quella pazza di tua sorella  ha deciso che io dormirò in questa stanza. Mi raggiungi?” provo a stuzzicarlo.
“Non sai quanto vorrei, ma non sfidiamo Alice, non il giorno prima delle sue nozze, Bella, ancora non riesco a crederci, Alice, mia sorella, sono imbarazzato, ma sono geloso” Tenero.
“Non devi esserlo, lei domani sarà bellissima e felice e tu con lei.” Sono convinta sarà una giornata da ricordare.
“Sono sicuro che tu domani sarai bellissima”non voglio pensare a quel vestito appeso all’armadio dentro la sua busta.
“Ecco, a proposito di domani, ecco … prenditela con Alice, devi promettermi che non … Edward, non so nemmeno cosa dire” la solita figura da povera stupida.
“Mi spaventi Bella” e cado in silenzio “piccola, non farò niente, promesso”.
Si lo dici ora, aspetta a vedere quello spacco domani.
“Edward ora è meglio che vada a dormire. Se tua sorella si accorge che sono ancora sveglia, sono problemi. A domani”
“Buonanotte piccola, a domani”

Chiudo gli occhi e lascio che la sua buonanotte mi coccoli, chiudo la conversazione e mi preparo per la notte, domani sarà una giornata tremenda.

***********

Sono le 10 e vorrei già scappare a casa.
Alice invece che essere tranquilla a farci coccolare dall’equipe che ha assodato per il grande evento, corre da tutte le parti di casa e giardino, i fiori sono stati sistemati, i tavoli, centro tavoli anche. Mancano pochissimi dettagli ma non vuole lasciare l’incombenza a nessuno, se dovessi fare una cosa del genere io, morirei. No, non voglio pensarci, toccherà anche a me davvero.
Esme è arrivata sola, Carlisle si è fermato da Edward, sono con Jasper, gli uomini fanno gruppo.
La signora Cullen, è stata gentilissima, mi ha stretto in un lungo e forte abbraccio, mi ha chiesto se la situazione con sua figlia fosse già diventata drammatica, anche lei come me è rimasta senza parole dell’efficienza di sua figlia, ora è al trucco quindi tra poco toccherà a me. Spero che almeno in quello Alice mi lasci la facoltà di scegliere, non voglio nulla di appariscente, ci pensa già quel vestito a farmi apparire troppo.
“Bella, mia madre ha finito, forza tocca a te
Alice apparsa dal nulla alle mie spalle, mi spinge verso la taverna adibita a sala di bellezza, le altre ragazze sono bellissime, Esme sembra ancora più una donna fiera e potente di quanto lo sia ogni giorno. Mi accomodo su una sedia, la parrucchiera, una giovane ragazza, mi fa alzare e mi porta in bagno, mi lava i capelli, massaggiandoli con una cura che mi dimentico di dove sono e del delirio che mi circonda, la dura troppo poco,mi ritrovo già in soggiorno con la testa fasciata da un asciugamano, la ragazza di prima intenta a pettinarmi e asciugarmi i capelli e un uomo che inizia a truccarmi. Nessuno mi ha chiesto niente, questo vuol dire che Alice ha deciso per tutti. Alice me la paghi.Phon, piastre, pennelli vari passano davanti al mio viso e decido di evitare di innervosirmi ulteriormente, chiudo gli occhi e lascio che i due ragazzi facciano il loro lavoro. Manca poco. Edward arriva a salvarmi.

 

PovE

La mia Volvo sfreccia sulla strada verso Forks, mio padre in macchina con me canta una canzone che passano alla radio; mia madre lo ha spedito da me, dicendo che doveva aiutarci, a far che non si sa. Emmett è andato con Jasper, siamo vestiti quasi tutti uguali, ho cercato persino di pettinare i miei capelli, ma il solo muovere la testa li ha già incasinati. Stiamo andando al matrimonio di Alice e ancora non riesco a crederci, è stato fatto tutto così in fretta, ma sono sicuro che sarà tutto perfetto, come mi ha detto Bella ieri sera, Alice sarà bellissima e la festa sarà indimenticabile, non devo essere geloso, ma il pensiero della mia sorellina che è cresciuta mi fa sospirare, evidentemente non è lo stesso per mio padre che canta allegramente vicino a me.
Accelero e mi inserisco nel vialetto privato di Villa EC, davanti ho un’altra automobile, sono dei colleghi, a quanto so, Alice ha invitato molte persone, tutti amici, qualche parente e collega, se non fa le cose in grande lei non è contenta, io sono diverso, io voglio una cosa più intima, spero sia così anche per Bella, il prossimo sono io.
Sorrido e prendo una curva un po’ troppo bruscamente, Carlisle smette di cantare e si volta verso di me.
“Edward, stai tranquillo, andiamo ad una festa no?”
Mio padre e la sua pacatezza, come lo invidio.
Nello spiazzo davanti a casa, adibito a parcheggio ci sono già sistemate molte auto, ma noi Cullen abbiamo il parcheggio riservato di casa, il piano interrato, Carlisle con il telecomando apre la porta e mi infilo nel mio posto, spengo l’auto e in piedi sistemo l’abito che ha qualche piega, mio padre mi da una pacca sulla schiena e saliamo dalla scala interna per ritrovarci direttamente in soggiorno.
Il delirio. Gente che corre da tutte le parti, scatole e altri oggetti disseminati sui divani e per terra, Carlisle si guarda attorno e sorride, si sposta in cucina, lo seguo e troviamo Esme, bellissima nel suo vestito beige tempestato di pailettes, i capelli sono legati in un elegante chignon, Carlisle si avvicina e le bacia una guancia sussurrandole qualcosa di carino, il solito galantuomo, distante anni luce da suo figlio Emmett.
Nessun segno di Alice e di Bella, ed è lei che sto cercando con insistenza. Questa mattina le ho mandato più di un sms, ma nessuna risposta,sarà stata troppo impegnata con il folletto; povera la mia piccola.
Esme si avvicina e mi bacia.
“è in camera tua, vai da lei” mi stringe e sorride.
è così strano che mia madre l’integerrima Esme Cullen non abbia da ridire su cosa sto combinando con una studentessa, non penso che approvi, ma i suoi comportamenti, sono segnali che vuole il mio bene.
Ricambio il sorriso e praticamente corro sulle scale per salire al piano superiore, incontro Rosalie ed è davvero eccezionale, ad Emmett verrà un infarto, spero venga anche a me.
La porta di camera mia è chiusa, busso, ma nessuno risponde, busso ancora, e la sua voce arriva forte questa volta, apro la porta e non riesco più a capire nulla di quello che sto vedendo. Vedo lei, e non vorrei vedere altro per tutta la vita, vedo Bella, riflessa nello specchio che si morde il labbro, è agitata più di quanto lo sia io, non so cosa fare, non so se andare da lei, vorrei restare a guardarla per sempre, così piccola, così mia.
Nessuno dei due ha intenzione di dire una parola, chiudo la porta alle mie spalle e mi avvicino lentamente, sono dietro di lei, i miei occhi sono nei suoi riflessi nel vetro dello specchio, è meravigliosa. I capelli sono raccolti di lato in una cosa bassa con onde naturali, il trucco è perfetto, i suoi occhi nocciola sono esaltati, sono più grandi, più profondi e il vestito. Un lunghissimo vestito blu che luccica come una pietra preziosa, ma la cosa preziosa è la mia piccola fasciata dentro.
Appoggio il mento sulla spalla nuda e sorrido allo specchio, porto le mani sui suoi fianchi e la stringo, la osservo chiudere gli occhi e appoggiare la testa alla mia.
Non  ho intenzione di staccarmi da qui, non voglio andare da nessuna parte, se  non coricarmi sul mio letto così vicino e allentare quei bottoni che scorso sulla schiena di Bella.
Con un dito salgo lungo il suo fianco, fino al collo, gioco con i capelli, Bella è ancora immobile con gli occhi chiusi, lascio un bacio sul suo collo e la sento irrigidirsi, ne lascio un altro e si rilassa, la faccio girare verso di me e le mie labbra sono sulle sue. Non c’è bisogno di dire niente, non c’è bisogno di aggiungere altro. Le sua mani salgono e si aggrappano al mio collo, la alzo in braccio e occhi negli occhi ci scambiamo un altro bacio.
Sei magnifica
“Anche tu”
Ancora un bacio, e un altro ancora.
Ci stacchiamo e Bella si allontana da me per prendere la pochette, quando mi accorgo oltre che delle scarpe altissime e davvero sexy che indossa, di uno spacco troppo, davvero troppo inguinale.
“Bella, una domanda, ma quello spacco?”
“Io te l’ho detto che tua sorella, ha esagerato” Beh lo credo!
“No, piccola dai, non scherziamo”
“Cosa c’è da scherzare, scusa?” Che quello spacco è troppo!
“Bella, non si può mettere un po’ di stoffa sotto? Non ti puoi mettere le calze?” Sono ridicolo forse?
Bella mi osserva e inizia a ridere, si sventola aria davanti agli occhi forse per non rovinare il trucco e io la osservo senza capire.
“Edward, un pezzo di stoffa? Ma dici sul serio?” Che male c’è?
“Beh, si” E ride ancora.
Si avvicina e mi abbraccia.
“Anche secondo me è troppo, ma se tua sorella ha detto che va bene così, non ti conviene provare a fare qualcosa, questa mattina è peggio del solito, immagino che tu non l’abbia ancora vista”
Ha ragione. Non si può contraddire Alice.
“Ehm no, dici che dovrei andare a cercarla?”
“No, ora starà indossando l’abito, ti conviene andare già a posizionarti in giardino, io vado a vederla e arrivo!”
Mi lascia un bacio veloce, sorride e esce dalla stanza; mi sento stanco, eccitato, quello spacco oltre che gelosia, mi ha lasciato solo una gran voglia di lavarle quel vestito. Dai Alice, facciamo questo matrimonio, ho altro da fare.

*********

E se volevo che fosse una cosa veloce, Alice nonostante sia a tre metri dall’altare nel giardino è già in ritardo di un quarto d’ora. Ma come è possibile non lo so.  Bella ovviamente è con lei e non l’ho più vista, Jasper è ancora più agitato di questa mattina, cammina avanti e indietro, sorride, stringe mani, ma ha la testa altrove, non lo avrei mai detto.
Jaz, ti consumi le scarpe, e chi glielo dice poi alla futura sposa” Provo a calmarlo.
“Edward, ma dici che ha cambiato idea? Quanto ci mette?” Povero.
“Lo sai come è fatta, si vuol far desiderare, lei le cose le deve fare in grande, nei cliché del matrimonio c’è il ritardo della sposa, figuriamoci se lei arrivava puntuale!”
Jasper annuisce e sorride, non penso sia cambiato molto, ma finalmente la musica parte, lascio un’ultima pacca sulla spalla a Jasper e vado a sedermi in prima fila, Esme mi raggiunge, Emmett è già seduto e si stringe le dita in una morsa, è più agitato di me.
La musica diventa più forte e entrano le ragazze, Rosalie, altre due, poi Margaret la più grande amica di Alice, ed ecco Bella. Cammina a testa bassa, non si guarda intorno, è spaventata.
Esme cerca la mia mano, la stringe e mi sorride.
“Edward, è incantevole” Lo so mamma. Sorrido, Bella si accomoda  alla mia destra e la musica cambia, la marcia nuziale ci allerta tutti, Jasper è un fascio di nervi, ma non si volta.
Alice sta camminando verso l’altare ed è bellissima, il vestito le sta d’incanto e non sembra una piccola peste, è una donna, una intelligente e bellissima donna, pronta a crescere e a condividere la sua vita con l’uomo che ama. Osservo mia madre con gli occhi lucidi e sorrido. Carlisle la accompagna fino da Jaz, la bacia, e la consegna al futuro marito, i loro sguardi sono un insieme di amore e speranza. Bella si avvicina a me e la sento, mi volto e le sorrido, ricambia e ci godiamo insieme questo romanticissimo momento. Toccherà anche a noi mia cara, non vedo l’ora.

PovB

Tutto è perfetto, Alice come immaginavo non ha sbagliato nulla ed eccola felice mentre balla con il suo marito, mi avrà fatto vedere la fede nuziale mille volte, è felice, raggiante, è ancora più esuberante del solito, e non si può non essere felice per lei e con lei. Anche Jasper ha perso un po’ della sua freddezza e si sta divertendo, è anche il suo giorno d’altronde. La mia giornata è stata abbastanza tranquilla, Esme, così vuole che la chiami, mi ha lanciato parecchi sguardi, io e Edward siamo stati insieme tutto il giorno, ma da buoni amici, nessun avvicinamento ambiguo, tranne qualche carezza sotto il tavolo e baci appassionati in bagno. Eh si, abbiamo fatto una piccola pausa matrimonio in bagno, niente di eccessivo, i tempi erano stretti, vogliamo prendercela con comodo a casa, Alice aveva già pensato a tutto, e per Charlie resto a dormire qui, povero papà, lo sto trascurando, mi dispiace, sarò egoista ma quello che voglio adesso è condividere più tempo possibile con Edward.
Carlisle è un uomo simpaticissimo, mi ha trattato come una di famiglia e mi sembra strano pensare che tra pochi mesi farò parte anche io della famiglia Cullen, un sorriso segna il mio volto.
“Pensieri felici?”
Edward mi sussurra all’orecchio.
“Molto, felicissimi direi” sorrido ancora e ritorno ad osservare Alice, che mi saluta e mi fa segno di andare da lei, mi alzo e la raggiungo.
“Ali, sei così bella, tutto è stupendo”
“Bella, te l’ho già fatta vedere la mia fede?” Ma ancora?
“ Alice, è bellissima”
“Tu sei bellissima e bravissima a continuare a risponderle così” Edward è alle mie spalle, mi prende un braccio e mi fa fare una piroette, non sono per niente una buona ballerina, ma con lui tutto è più facile, anche ballare.
“Signorina Swan, mi concede questo ballo?”
“Uno solo? Tutti quelli che vuole Professor Cullen
“Signorina, le andrebbe bene ballare con me per tutta la vita?”
“Professore, direi che sarebbe un’ottima idea
“Molto bene, le darò un 30, accetta?”
“Voglio la lode” sorrido, ricambia,  ci guardiamo intorno e in pochi secondi scappiamo dal tendone e ci rifugiamo nella casa in pietra vicino a Villa Ec. Mi sbagliavo, a casa di Edward stanotte non ci arriviamo.

PovE

Finalmente le mie mani scorrono con prepotenza sui fianchi di Bella, raggiungono il seno, lo strizzo e lo faccio uscire dall’abito, ogni mio tocco la fa gemere, ogni mio bacio la fa piegare del desiderio. La faccio voltare e con lentezza la libero dai bottoni che la tengono imprigionata in quel maledetto vestito.
“Finalmente senza questo  Bella sorride e si volta, ancora baci, ancora carezze. Mi toglie la cravatta, m levo la giacca e la lancio per terra, insieme al suo vestito. La prendo in braccio e la adagio sul letto, sono sopra di lei, ancora baci, la desidero come ogni volta, e forse questa volta ancora di più, sarà stato il vestito, sarà stata la festa, sarà che è sempre più bella, e mi strega sempre più.
“Piccola, mi rovini, lo sai?”
“E tu rovini me”
Scappa dalla mia presa e di mette a cavalcioni, mi aiuta a sfilarmi i pantaloni e inizia la nostra danza, le mie mani sulla mia schiena, la camicia vola via, le sue unghie graffiano la mia pelle, le mie si bruciano toccando la sua schiena calda. Il profumo di lei, dei suoi capelli, è così forte da stordirmi, le sue carezze, sono così sicure e profonde da non farmi pensare ad altro.
Con le dita raggiunge il mio inguine, lo segna e risale, scende ancora e io sono in balia delle sue mani, la bacio, la accarezzo ma è lei che comanda.
“Piccola, non resisto ancora”
Sorride e si morde il labbro come questa mattina davanti allo specchio, sto per impazzire, ma finalmente leva ogni impedimento tra di noi e facciamo l’amore, lento, dolce, baci, carezze e poi spinte più forti, la sento gemere, e io con lei, non vorrei stare da nessun altra parte del mondo che qui in questo letto con lei.


********

“Bella non vedo l’ora che arrivi la nostra giornata” mi trovo a dire accarezzandole i capelli, ancora coricati a letto.
“ Edward ne avremo ancora altre di nostre giornate prima del grande giorno, per esempio, settimana prossima, l’esame? Ricordi no?”
“Certo, mi sembra di aspettarlo da una vita questo esame
E un altro bacio ci lega ancora.
Ti ho aspettato da una vita, ti aspetto ancora per questi giorni piccola.

 

 





 

Domandina per voi.

Mi tirate pomodori o altro?
Please,io vi voglio sempre bene :)
Avete visto
 Breaking Dawn

 Part 2? Io lo amo. Ho scritto il capitolo ascoltando la OST, è stupenda!

Grazie come sempre!

   
 
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