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Autore: mangakagirl    25/11/2012    14 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa è successo quella giornata a Tropical Land?
Cosa sarebbe successo se Shinichi non avesse seguito Vodka?
Come sarebbero andate le cose da quel momento in poi?
Dal capitolo 3:
-Scusami Ran! Va’ verso casa… ti raggiungo subito- le dico correndo nella direzione del tizio e alzando una mano in segno di saluto. Sento che posso risolvere un altro caso ma, non appena sto per entrare nel vicolo, una mano mi afferra saldamente il polso. Mi volto sorpreso e vedo Ran in lacrime che stringe di più la presa.
-Ran…?- domando sorpreso cercando di liberarmi ma lei scuote la testa col capo rivolto verso il basso.
-Non andare- dice piano facendomi sbarrare gli occhi -Non lasciarmi sola, Shinichi…- alza lo sguardo: è disperata -Ti prego non farlo… Ti supplico Shinichi, non andare!- singhiozza senza lasciarmi andare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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10.

Arrivo a passo spedito sotto l’agenzia Mouri, e appena in tempo devo notare:
non ci sono ancora.
Mi appoggio alla macchina affittata dallo zietto a braccia incrociate e aspetto con lo sguardo determinato e fisso sulle scale che portano su all’agenzia. Sento i passi spediti e pesanti di qualcuno, mentre una voce maschile rimbomba:
-Ran, mi vuoi aspettare?! Dannazione, quanto sei scontrosa questi giorni!-
Non appena incrocio i suoi occhi azzurro-lilla mi rassereno un po’ e le sorrrido allargando le braccia mentre lei mi si getta al petto sorpresa di vedermi. I suoi capelli profumano di balsamo al cocco.
-Sei qui! Temevo che il piano di cui parlavi…-
-Tranquilla, funzionerà- la rassicuro appena in tempo, prima che Kogoro faccia la sua comparsa. Vedendomi il suo sguardo diventa scuro, una vena pulsa minacciosa sulla sua tempia.
-Cosa-ci-fai-qui?- scandisce lentamente mentre si avvicina a me e Ran, che nel frattempo ha sciolto l’abbraccio.
-Sono qui per parlarti, e dovrai ascoltarmi per forza. Non vorrai fare tardi al tuo appuntamento col preside, vero?- gli chiedo con un mezzo sorriso furbetto mentre lui aggrotta la fronte.
-Perché dovrei fare ritardo? Vuoi bloccarmi qui forse?-
-Esattamente… e ti ricordo che devi presentarti in presidenza almeno mezz’ora prima dell’incontro, ma se non ti muovi sia io che Ran arriveremo in ritardo a scuola e ci beccheremo una nota, rischiando così di giocarci il voto di condotta… e tu vedrai il tuo appuntamento col preside sfumare perché verrai rimpiazzato da un altro genitore in attesa- ho pensato a tutti i dettagli con mia madre, imparato a memoria la frase e fatto tutti i conti degli orari: deve funzionare!
-Mi hai convinto moccioso detective, sali in macchina con noi e dì quello che devi dire, ma sappi già che non ti servirà a nulla- sbraita Kogoro notando che sono quasi le nove meno dieci e rischiamo davvero di arrivare in ritardo e prenderci la nota.
Fortuna che oggi entriamo alle 9.00 o il piano mio e di mia madre sarebbe andato a rotoli!
Ran sale davanti per volere dello zietto e io mi piazzo dietro, in mezzo ai due sedili, distrattamente senza allacciarmi la cintura per via della concentrazione che ho per quello che devo dire.
-Allora?- mi domanda lui stizzito mentre parte a tutta velocità e io vengo sbattuto all’indietro sullo schienale del sedile.
L’ha fatto apposta -.-
Mantengo la calma e inspiro: devo essere convincente, convincente
-Senti, mi conosci da 17 anni zietto, venivo a casa tua tutti i giorni a giocare con Ran da piccolo... Mi hai visto nascere… Sai benissimo come mi comporto… Perché non puoi fidarti di me?-
-Perché so come siete voi mocciosi a questa età e so cosa volete, per cui…-
-Ti sbagli- dico deciso -Io non sono come gli altri… Dannazione perché devi paragonarmi a loro?!- comincio già a scaldarmi perché lui ridacchia e imita una papera aprendo e chiudendo la mano sinistra.
-Ma andiamo, chi ti credi di essere?!- esclama -Lo so cosa pensano i ragazzi come te!-
-Preferiresti che Ran avesse un altro ragazzo? Uno che non conosci per nulla?!-
-Ran non avrà né te nè un altro ragazzo: non fino a quando non avrà 18 anni almeno…-
-Kogoro sent…- comincio a dire arrabbiato, ma proprio in quel momento accade ciò che non ci saremmo mai aspettati, qualcosa che non rientrava affatto nei miei piani...
Kogoro attraversa l’incrocio che dista circa 30 metri dalla scuola senza guardare, distratto com’è dalle sue seghe mentali, e una macchina, che ha tutte le ragioni del mondo, ci arriva a tutta velocità addosso sbattendo contro la fiancata sinistra dell’auto.
Io, che come ho detto prima, sono senza cintura, vengo sbalzato verso destra e sbatto violentemente la tempia e la testa contro il finestrino, che si incrina in mille rigature. Non mi rendo neanche conto che stiamo rotolando sull’asfalto finchè non andiamo a sbattere contro un palo della luce con il tettuccio della macchina, che si piega. Questo riesce a fermare l’auto.
Gemo afferrandomi la testa con entrambe le mani mentre mille macchie mi offuscano la vista e un dolore atroce mi opprime, poi mi rendo conto che devo  uscire dalla macchina al più presto e chiedere aiuto. Ma solo dopo alcuni secondi faccio caso al fatto che è in posizione verticale e mi afferro a fatica a quello che era la cornice del finestrino, che ormai si è disintegrato in mille pezzi, per uscire. Mentre mi isso con le braccia fuori dalla vettura, mi sfregio dita, palmi delle mani e cosce con le schegge di vetro e della carrozzeria sparse ovunque. Mi getto sull’asfalto debole e mi allontano un po’ a carponi, poi mi sdraio supino respirando agitato e sfinito.
La testa mi fa un male atroce.
-SHINICHI!- la voce di mia mamma, che come mi aveva detto stamattina mi ha raggiunto davanti alla scuola, risuona nella via mentre un po’ di passanti e il conducente dell’altra auto si avvicinano preoccupati confabulando sull’incidente a cui hanno appena assistito.
Mia madre mi mette la testa sulle sue gambe sedendosi a terra e mi schiaffeggia una guancia per evitare che svenga.
-Shinichi, guardami. Come stai? Oh santo cielo…!- chiede agitata mentre io mi porto una mano alla testa gemendo forte. Guardandomi le dita le ritrovo coperte di rosso scarlatto e mi rendo conto che la guancia e il collo sono attraversati da un rivolo copioso di sangue caldo.
Kogoro intanto, dentro la macchina, si riprende dallo shock.
-Stai bene Ran?- domanda agitato voltandosi verso la figlia, che annuisce impaurita -Tranquilla tesoro, adesso usciamo, andrà tutto bene- le dice poi trafficando con la sua cintura dopo aver slacciato la propria, ma quella di Ran non si slaccia. Lei lo guarda agitato mentre lui scuote la testa.
-Tranquilla, non agitarti. Ora esco, ma torno subito, ok? Vado a prendere qualcosa per tagliare la cintura- le dice stringendole forte una mano, poi esce anche lui dal finestrino disintegrato della sua portiera. Si riversa sull’asfalto come me, e corre agitato e barcollante sulle ginocchia, che ha violentemente sbattuto, verso un negozio .
Mi metto a sedere con mia mamma accanto che mi fissa agitata mentre arriva il conducente dell’altra auto.
-Io… siete passati col rosso e…- tenta di dire impaurito, quando la macchina di Kogoro prende fuoco sul davanti con un boato. Sento l’urlo di Ran provenire dall’interno e una forza innaturale, di cui non conosco nemmeno la fonte, ma poi capirò essere l’Amore, si impossessa di me. Mi alzo di scatto e corro verso la macchina mentre mia mamma urla terrorizzata:
-NO SHINICHI!-
Entro in macchina dal finestrino rotto sentendo subito una vampata di calore e incrocio lo sguardo terrorizzato di Ran.
-Shinichi!- esclama piangendo mentre traffica con la cintura -Si è bloccata-
-Calmati- le dico studiando la situazione, ma mi è difficile.
La testa fa male.
Ho paura.
Ma devo stare calmo… Trovare una soluzione… Una soluzione…
-Passami la tua cartella- le dico notando la borsa blu che è finita in mezzo ai suoi piedi nonostante tutti quei giri che ha fatto la macchina. La prende con mani tremanti e me la passa, la apro con gesti bruschi, tirando fuori dal suo portapenne un paio di forbici. Taglio la cintura lanciando occhiate preoccupato al davanti dell’auto che sta bruciando: non abbiamo molto tempo prima che…
-Fatto- esclamo qualche secondo dopo afferrandola per un braccio, poi mi alzo in piedi, la macchina è ancora in verticale, mettendo un piede tra lo spazio che c’è tra il cruscotto e il volante e l’altro sul poggiatesta del sedile del conducente. Faccio uscire il busto fuori dall’ormai inesistente finestrino e tiro su Ran per le braccia. Uscendo si graffia e si ferisce dappertutto, e anche io se per questo. Proprio nel momento in cui scendiamo, sento un rumore che non mi piace affatto.
-Attenta!- urlo spingendole il viso contro il mio petto mentre l’auto esplode, sbalzandoci lontani. Fortunatamente, anziché Ran, sono io quello che striscia per terra consumandosi i primi strati di pelle per metri e metri. Dopo qualche secondo, o ore, ci fermiamo e sospiro sollevato: è salva.
Alza il viso e mi guarda incerta, mentre io le sorrido con una smorfia di dolore.
-Stai bene?- le chiedo e lei annuisce.
Apparte qualche graffio, è illesa per fortuna.
Devo notare però, mentre la guardo sollevato e incantato dai suoi occhi, che i suoi capelli non sono più lucidi e profumati come qualche minuto fa…
-RAN!-
-SHINICHI!-
Urlano in coro mia madre l’oji-san correndo verso di noi terrorizzati e pallidi in volto.
-Ran stai bene?!- domanda Kogoro abbracciando la figlia dopo essersi gettato a terra. Lei annuisce rispondendo all’abbraccio, poi si volta verso di me, che mi metto seduto.
-Sarà bene chiamare un’ambulanza…-
-Fatto- dice mia madre mentre sentiamo anche le sirene della polizia avvicinarsi. L’ispettore Megure scende dalla sua auto e ci viene in contro sorpreso.
-Santo cielo! Che… Mouri, state…?-
-Sì ispettore- risponde l’interpellato alzandosi  mentre arriva anche l’ambulanza. Guardo mia mamma confuso e lei mi sorride.
-L’ha chiamata l’altro conducente… Oh tesoro, stai sanguinando così tanto- mi accarezza  preoccupata la guancia non coperta di sangue mentre arrivano i barellieri per portarci via.

***

-Stai bene, ne sei sicura?- le domando per l’ennesima volta mentre i suoi occhi si riducono a trattini.
-Invece di preoccuparti di me, che sto bene, pensa a te: sembri una mummia- mi ripete stizzita mentre in piedi, in una saletta soleggiata dell’ospedale, indica le mie braccia.
Effettivamente sono del tutto fasciato: dalla testa agli avambracci, alle gambe. La mia divisa scolastica si è sbrandellata del tutto in prossimità dei gomiti e delle ginocchia.
-Ma guarda te!- esclamo fingendomi stizzito -Io mi preoccupo e lei mi dice chiaramente di farmi i fatti miei! Bella fidanzata!-
Poco lontano da noi Kogoro e mia madre, dopo aver parlato con i medici ed essersi assicurati che, più che qualche ferita e il mio piccolo trauma cranico, stiamo bene, ci osservano.
-Kogoro- comincia mia mamma attirando la sua attenzione -Non capisci? La ama davvero… Ha rischiato la vita per lei…-
-Mnghf- mugugna lui osservandoci con le braccia incrociate al petto.
-Senti- dice mia madre non soddisfatta -Li vedi anche tu, no? Insomma, nessuno ha mai vietato a te e Eri di vedervi! Come ti saresti sentito tu se ti fossi trovato nei suoi panni?-
Kogoro si stacca dal muro a cui era appoggiato e sospira chiudendo gli occhi.
-Ho capito Yukiko- dice poi raggiungendoci. Sia io che Ran ci voltiamo preoccupati verso di lui.
-Ci ho riflettuto, - comincia guardandomi -effettivamente ho esagerato con te moccioso… Ho deciso di darti… diciamo una possibilità…-
-Vuol dire…- gli occhi di Ran si illuminano
-Sì- annuisce un po’ imbrocianto lui -Potete stare insieme e non ti cambierò di sez…-
-GRAZIE!- urla lei saltandogli al collo e stritolandolo.
Mi sento sconvolto: è bastato un gesto eroico per fargli capire che sono un ragazzo serio?!
Wow!
Anche io lo ringrazio, ma lui mi rivolge comunque un’occhiataccia.
-Ti tengo d’occhio moccioso detective- mi sussurra minaccioso mentre io ridacchio
Ok, non è convinto che sia un ragazzo serio.
Ma è pur sempre qualcosa…

***

-Eeeeeetciùùùùùù!- starnutisco violentemente soffiandomi poi il naso già stra-irritato dal mio raffreddore -Cavolo!- impreco spaparanzandomi meglio sul divano dell’ufficio dell’agenzia. Collaboro con Kogoro da qualche settimana nella risoluzione dei casi ormai, ed è già il detective più famoso del Giappone!
Ovviamente lascio a lui tutti i meriti delle risoluzioni dei casi, ma in realtà sono io a suggerirglieli in ogni modo possibile e inimmaginabile.
Perché lo faccio?
Semplice: per Ran. 
E la cosa non mi secca affatto, perché vedere il suo viso sorridente alla fine dei casi ripaga tutti i miei sforzi.
-Prendi- Ran mi lancia il terzo pacchetto di fazzoletti di questa giornata, lo afferro al volo e lo poso sul tavolino.
-Dannazione…- impreco ancora mentre lei mi si siede accanto e mi passa una mano sulla fronte.
-Per fortuna non sembra che tu abbia la febbre- dice qualche secondo dopo mentre Kogoro ridacchia dietro il giornale, seduto alla sua scrivania.
-Il grande Detective Mouri colpisce ancora!-  urla ridendo come un idiota mentre ci mostra il giornale spiegazzandolo tutto e agitandosi sulla sedia con le rotelle. Io e Ran lo osserviamo con gli occhi ridotti a trattini, poi qualcuno bussa alla porta.
Un ragazzo con la pelle scura, un cappellino calato sula fronte, jeans e giubotto turchese fa capolino sulla soglia incuriosendoci tutti.
-Sì?- domanda Kogoro posando il giornale sulla scrivania stizzito per essere stato interrotto mentre il nuovo arrivato entra nell’agenzia.
-Sto cercando Shinichi Kudo- dice con uno strano accento.
Kansai?!
-Sono io- rispondo con voce raffreddata alzandomi in piedi. Sorride con il volto seminascosto e io aggiungo sospettoso e irritato -Tu chi saresti?-
-Giusto, non mi sono ancora presentato…- dice levandosi il cappello sorridendo furbetto e rivelando un paio di occhi verdi smeraldo e la carnagione scura del viso -… Mi chiamo Hattori Heiji, Detective-



Mangakagirl's Corner:
Minna Konnichiwaaaaaaaaaa!!!
T.T
BUAHAHAHHAHAHAHA!
ok gente, siamo arrivati al capolininea di questa fict!!
e sono così tristeeeeeeeeee!!!!! ><
allora, *snifff...* parliamone *snifffff....*
come vi è sembrato???
è una degna fine??? *^*
ho soddisfatto le vostre aspettative????
T.T
scusate se piango ma... è più forte di me!
mi mancherà questa fictttttt!!!!!!! ><
comunque ho grandi notizie x voi!! ^^
1. questa fict avrà un seguito al 99 % 
non potevo mica scrivere il finale con Hattori campato così x aria, c'è tutta una logica dietro xD
2. torno presto (e presto davvero) con nuove OS
ringrazio tutti TUTTI coloro che mi hanno seguita, che hanno recensito e che hanno aggiunto la storia tra le preferite, seguite o ricordate:
MINNA ARIGATò v.v
grazie di cuore <3
vi aspetto di nuovo nelle mie prossime fict, spero mi seguirete ancora!!!! :)
un bacio, vostra
mangakagirl!!!
  
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