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Autore: YumEl    28/11/2012    3 recensioni
1763, Shin Ha sta per sposarsi, ma sua sorella ha piani ben diversi per lei. Cosa potrà mai c'entrare una piccola sposa di soli 17 anni del lontano 1700 con i nostri adorati BigBang? Let's find out! ;)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Pensavamo ti fossi smarrito Ri!” continua quest’individuo sconosciuto, che si avvicina sempre di più.
“Sei stato in pensiero per me? Oh, ma che leader premuroso!” gli risponde il Sig. Lee, mentre continuo ad osservare la scena con aria interrogativa. 
Finalmente appare quel qualcuno, che tanto aspettavo di vedere. Da ciò che ho intuito in ciò che si sono detti, credo che gli debba essere mancato molto Seung Hyun. È comprensibile se sono fratelli! Ci sarà senza ombra di dubbio un legame particolare tra di loro.
Inizio a studiarlo attentamente non lasciandomi sfuggire nulla, come al solito. 
Quest’ “uomo” è molto magro, dall’aspetto direi quasi denutrito. Ha qualche centimetro in meno rispetto al Sig. Lee, pelle chiara ma rosea, occhi marroni ed una camminata non certo da galantuomo. La cosa che più mi lascia allibita è il modo in cui è vestito.
A dirla tutta, non sono neanche sicura che sia un umano vero e proprio, sembra più una sorta di incrocio con qualche strambo animale, poiché gli sbucano due orecchie da un cappuccio bianco e rosa, dal quale si intravede qualche ciocca di capelli … AZZURRI! 
Per non parlare poi, degli enormi guanti bianchi e le babbucce con tanto di occhi, naso e bocca! 
Sì, decisamente un incrocio tra un quadrupede o un bipede ed un essere umano. Sarà forse un incrocio con una di quelle misteriose “fan”? Ormai capisco che non c’è più nulla di cui meravigliarsi e così resto in silenzio, aspettando qualche risposta che venga da chissà dove.
“Certo che sono in pensiero cretino! Ti sembra normale sparire così di punto in bianco?” domanda l’individuo misterioso a Seung Hyun.
“Scusami, ero solo uscito per una boccata d’aria e sono stato pedinato da una schiera impazzita di fan. A quel punto ho dovuto trovare un rifugio per evitare di essere sbranato” si giustifica mentre sorride per non so quale strano motivo.
Non capisco proprio cosa ci sia da ridere. Stava per essere sbranato da una mandria di fan… Questo è decisamente orribile!
“Già, certo! Ma, Ri… Chi è quella? E come diamine è vestita?” esclama puntandomi un dito contro con aria quasi sconvolta.
Spero solo che quel “quella” non sia riferito di certo a me. In caso contrario potrei affermare che il fratello di Seung Hyun non è di certo un uomo di buone maniere.
“Vedi Hyung, lei è…”
“Buonasera Signore, io sono sono Shin Ha, seconda figlia di Jeng e Hyuna, discendente dalla casata Park e futura, chissà quando, sposa di Jang Nyun Suk. Le chiedo umilmente scusa per aver fatto irruzione in casa sua e le chiedo scusa anche per quello che lei dice “orrendo” modo in cui sono vestita.” interrompo Seung Hyun, che mi osserva scosso.
“Eh? Come dici? Ri! Ha proprio tutte le rotelle a posto questa? Che farfuglia?” esclama questo presunto e scostante ragazzaccio.
“Signore, non farfuglio nulla. Le stavo semplicemente illustrando il quadro della situazione.
Ah, già! E credo di essere più che sicura di non avere alcuna rotella o aggeggio del genere nella mia testa. Il mio cervello è perfettamente sano e nella norma.” lo delucido gesticolando un po’ più del dovuto.
“Ecco. Come immaginavo, non ha per niente le rotelle a posto! A dirla tutta, credo che non ne abbia nemmeno una al posto giusto.” continua sgarbato. “Lee Seung Hyun! Chi è questa svitata? Mi rispondi adesso o dovrò subirmi un’altra spiegazione precisa e dettagliata?” termina la frase innervosito.
“Non si preoccupi Signore! Arrivati a questo punto, preferisco non parlare e restare in silenzio. Ci tengo però a precisare, che lei non è per niente una persona educat…”
“Ji Yong, calmo. Dunque… Lei è Shin Ha. Si è persa ed è tanto ma tanto spaventata. Non trattarla così, è tutto così difficile per lei, credimi.” ribatte Seung Hyun, non facendomi terminare la frase.
“Cosa può andarle storto? Dovrebbe essere tutto rose e fiori per lei, sembra saltata fuori da un’allegra favoletta.” gli risponde, mentre continua insistentemente a squadrarmi da capo a piedi.
“Diciamo non proprio da una favoletta, ma quasi.”
“Ma che razza di…” esclama infastidito la belva.
“Ji, possiamo tenerla? Ti prego! É così piccola, sola, dolce ed indifesa.” lo interrompe Seung Hyun ed un improvviso sollievo mi riempie.
Il Sig. Lee, si sta dimostrando sempre più gentile ed educato nei miei confronti e gli devo davvero tutto se in questo momento mi trovo ancora qui, viva, vegeta e con i piedi per terra.
“Cosa? Tenerla? Parli come se fosse un cucciolo. No Ri! Non se ne parla proprio.” sbotta “Ji”, o almeno così credo che si chiami; nome adatto ad un animale aggiungerei.
“Non essere crudele Hyung. Dove è finito il Ji Yong che conosco?” domanda sbattendo dolcemente le palpebre Seung Hyun.
“Seungri, non è tempo per mettersi a giocare. Accompagnala fuori e rientra, dai sbrigati!”
“Signore, non si preoccupi. Mi faccio strada da sola, scusate ancora per tutto. Io tolgo il disturbo, arrivederci.” sospiro avviandomi triste verso l’uscita.
“Hyung! Sei ritornato! Dove eri sparito?” attira la mia attenzione una terza voce.
“Ciao Daesung! Scusami, contrattempo.” gli risponde Seungri svogliatamente. “Scusami un attimo Dae…” continua, riprendendo la conversazione con Ji Yong.
“Ji! Non dire stupidaggini, Shin Ha non va proprio da nessuna parte!” conclude protettivo, afferrandomi per un polso con forza.
“Seungri non si preoccupi, lasci stare. Tolgo il disturbo, le ho già causato un sacco di fastidio.” affermo trattenendo le lacrime, che vorrebbero straripare da un momento all’altro.
“Shina Ha, non andare da nessuna parte. Ji Yong è un deficiente, stava solo scherzando.” mi spiega sorridendo.
“Dite, deficiente?” Deficiente… Sarà una razza d’animale di certo.
“Un poco di buono volevo dire, comunque, stai tranquilla. Non ascoltare ciò che dice, dai ritorna dentro!” risponde convincendomi a rientrare in casa.
“Oh! E chi è questa graziosa signorina?” esclama il terzo ragazzo dal sorriso smagliante. “Come ti chiami?”
“Sono Shin Ha Signore.” rispondo con voce fioca, evitando la presentazione per intero, che penso non sia tanto gradita da queste parti.
“Io sono Daesung!” esclama allegro. “Cos’ha poverina?” domanda a Seung Hyun subito dopo.
“Ji Yong l’ha trattata male. Gli avevo chiesto gentilmente se potevamo tenerla qui con noi e l’ha praticamente sbattuta fuori senza neanche ascoltare cosa magari aveva da dire.” spiega con un tono di voce abbastanza alto, da far sentire anche al diretto interessato, che intanto si è allontanato, accomodandosi sul divano in salotto.
“Ji Yong! Ma come hai potuto?” esclama il Signor Daesung, con aria smarrita.
“Pff… Avanti! Potete evitarli anche tutti questi piagnistei. Stavo scherzando ovviamente, non sono poi così bastardo. Scusami ragazzina, non volevo offenderti.” afferma l’essere spregevole che più tanto spregevole adesso non sembra.
“Te l’avevo detto che era un deficiente Shin Ha. Lo so bene, a primo impatto potrebbe anche sembrare antipatico, orribile e direi anche un po’ bruttino. Ma sotto sotto è uno zuccherino, vero mio caro Hyung?” ribatte Seungri, rivolgendosi a Ji Yong in un modo più che sarcastico.
“No Seungri, Il Signor Ji Yong non è stato né antipatico, né orribile, ha solo espresso un parere personale e non è per niente una cosa scorretta dire ciò che si pensa. In tutti i casi, preferirei andare adesso. Non voglio causarvi alcun danno, sarà meglio per me ed anche per voi.” rispondo, sperando nel mio profondo che mi tengano con loro.
“Sai che però mi sei simpatica Shin Ha? Prendi esempio cretino! Così si ragiona, non certamente come fai tu!” sbuffa Ji Yong cacciando la lingua al Sig. Seungri per non so quale motivo.
“Stai zitto, lunatico psicopatico!” gli risponde Seung Hyun stizzito.
“Sempre cane e gatto voi due, eh?” esclama una ben quarta voce, che attira la mia attenzione  più di tutte le altre. Mi volto, ritrovandomi dinanzi un principe in carne ed ossa.
Una voce tenebrosa e travolgente, che al solo sentirla fa rabbrividire. Occhi penetranti e scuri, che comunicano senza bisogno di alcuna parola o sillaba ed un fascino senz’ombra di dubbio da nobiluomo.
Resto per qualche istante interdetta, a studiarlo estasiata, dopodiché distolgo finalmente lo sguardo, mentre lui si avvicina lentamente a noi. Che sarà sul serio un principe? Un cavaliere venuto da chissà dove?
“Ha cominciato lui!” si giustifica Seungri, gesticolando.
“Non m’interessa chi ha iniziato, il problema qui, è che voi due state sempre ad azzuffarvi! Per giunta per sciocchezze!” ribatte il giovane misterioso.
“Pensala come vuoi Hyung. In tutti i casi, litigavamo per qualcosa di importante stavolta.” risponde Seung Hyun.
“Pff… M-ma, lei chi è?” sbuffa annoiato, avvertendo solo dopo un po’ la mia presenza.
“E’ Shin Ha! Presentatevi su su, bla bla bla, altrimenti qui si fa giorno!” esclama all’improvviso Ji Yong, quasi come impazzito.
“Cosa vuoi adesso anche da me Ji?” sbotta il ragazzo. “Ti chiami Shin Ha? Che nome grazioso!” conclude sorridendomi.
“Ehm, e-ehm… S-si, io sono S-Shin ha. E’ un piacere per me fare la sua conoscenza Signore.” affermo imbarazzata ed incapace di concludere la frase in modo scorrevole.
“Il piacere è mio, io sono Seung Hyun, il grande. Choi Seung Hyun.” puntualizza inchinandosi verso di me.
Sì! Dev’essere assolutamente un principe!
Solo dopo essermi inchinata a mia volta dinanzi il principe Choi e dopo essermi accorta che mi trovo in questa casa, sola, con ben quattro uomini, rimembro che indosso ancora la camicia da notte, che ormai ha perso quel suo splendido candore.
“Pss! Seungri!” cerco di chiamare il Sig. Seungri bisbigliando e sperando che mi senta.
Per fortuna mi sente e si avvicina a me, incuriosendo però i restanti tre Signori.
“Cosa c’è Shin Ha?” mi domanda dubbioso.
“Seungri, i-io. Ho bisogno di qualcosa di più consono da indossare, non posso di certo rimanere in camicia da notte in compagnia di soli uomini? La prego mi dia qualcosa!” gli sussurro in un orecchio disperata.
“Cosa succede? Che altro c’è?” grida Ji Yong, alzandosi dal sofà con uno scatto a dir poco raccapricciante.
“Shin Ha ha bisogno di qualcosa da mettere addosso, stai tranquillo e frena le tue isterie Ji! Ci penso io.” sbotta Seung Hyun, collocandosi davanti a me protettivo.
“In effetti ne ha proprio bisogno. Ancora non capisco perché sia vestita così! Tra l’altro, credo che quest’abito biancastro, sarebbe introvabile in qualsiasi mercato sull’ intera faccia della terra.” ribatte con tono arrogante. “Shin Ha, su! Vieni con me, so io di cosa hai bisogno.” conclude dischiudendo la sua mano nella mia direzione.
“Mi perdoni Ji Yong, m-ma, penso che potrebbe prestarmi qualcosa anche Seung Hyun.” mi scuso turbata, mentre il cavaliere Choi ed il Sig. Daesung, ci osservano allibiti.
“Non se ne parla! Ti consiglio di non fidarti di Seungri in fatto di vestiti ed accessori. Piuttosto, puoi fidarti di me cecamente Shin Ha, quindi non preoccuparti e seguimi.” mi risponde quasi minaccioso.
Confesso che inizio ad aver paura di Ji Yong, cosa vorrà farmi?
E così, dopo aver rivolto un ultimo sguardo terrorizzato a Seung Hyun, che continua ad ansimare nervoso, vengo letteralmente trascinata via dal Sig. Ji.
Attraversiamo delle scale, situate all’interno della casa, che è immensa e direi anche ben arredata, dopodiché entriamo in una camera, dove gli unici arredi sono degli abiti ed altri strambi oggettini. Osservo Ji Yong stranita e spero vivamente che non mi faccia nulla di male.
“Dunque Shin Ha, cominciamo col togliere quello straccio di dosso. Hai un bel corpo, perché non lo valorizzi un po’ eh?” esclama squadrandomi dalla testa ai piedi e mettendomi più che a disagio.
“Non mi osservi in quel modo Signore!” ribatto alzando di più la voce.
“Ancora non capisco perché ti rivolgi a noi, dandoci del lei. E’ assurdo!” afferma. “Su Shin Ha, non farti pregare e leva questo vestito.” conclude battendo i piedi sul pavimento in modo nervoso.
“Ma lei è impazzito? Vuole per caso sfruttare il mio corpo per qualche sua strana perversione? Non accetto! Ed adesso me ne ritorno in salotto, non voglio trascorrere un altro secondo qui con lei!” urlo spaventata, cercando di incutere in lui almeno un briciolo di timore.
“Forse quella impazzita qui sei tu. Ma cosa ti salta per la mente? Io? Sfruttare il tuo corpo? E poi non mi interessano le ragazzine gracili e pallide, tranquilla.” mi offende nuovamente. “E poi come pretendi di cambiarti, se non levi quel vestito?” chiede interrogativo, al che inizio a piangere, ferita da ciò che mi ha appena detto.
Non riesco a trattenermi più, questo adesso è troppo. Cosa vuole questo svitato da me?
“Shin Ha, stai piangendo?” mi osserva allibito Ji Yong.
“Mi scusi! Non volevo infastidirla Signore! Ma lei mi ferisce dicendo questo e le assicuro che la mia situazione non è di certo rose e fiori come pensa. La mia non è per niente una favola, forse in passato sì, ma adesso per me questo è l’inferno!” esplodo, continuando a piangere sconvolta.
“Non volevo farti piangere mica. Non piangere ti prego, cosa ti è successo? perché per te è tutto così complicato Shin Ha?” mi domanda perplesso, mentre alla vista delle mie lacrime si tramuta completamente.
“Preferisco non parlarne adesso. Quando mi sarò calmata del tutto, le illustrerò la situazione per intero. Le chiedo solamente una cosa per adesso: di non trattarmi in quel modo. La prego.” affermo poggiando le ginocchia sul pavimento ghiacciato.
“Mi dispiace allora, scusami Shin Ha. Non pensavo che ti fosse capitato qualcosa di serio o grave. Adesso scegliamo qualcosa da farti indossare, okay?” mi chiede in uno splendido e rassicurante sorriso che mi scalda il cuore. “E non preoccuparti, non voglio che tu ti tolga il vestito davanti a me. Non sono mica un pervertito?” conclude e purtroppo non afferro il significato della sua ultima parola.
“Grazie mille Ji Yong.” rispondo, dopo essermi rasserenata.
“Andiamo al nocciolo adesso. Hai la carnagione molto chiara, quindi c’è bisogno di un bel tocco di colore che ravvivi il tutto, sei d’accordo?”
“Mmm, penso di sì Signor Ji. Che non siano però degli abiti molto appariscenti e troppo colorati.”
“Tranquilla, sei nelle mie mani Shì!” dice, mentre inizia a ricercare tra migliaia di vestiti, quello adatto a me.
“Dopo, potremo dare anche una sistemata ai capelli. Hai un visino piccolo e dei lineamenti molto dolci, potremo tirarli indietro e farlo risaltare.”
“Shì? In tutti i casi, se lei pensa che sia qualcosa di semplice per me va bene.” gli rispondo sorridendo.
“Bene, ecco! Indossa questi. Puoi cambiarti lì, nel camerino.” mi porge degli strani abiti e mi indica con un indice la direzione in cui è posto quello che chiama “camerino”.
“Mi scusi Ji, ma cos’è questo?” gli domando, osservando quello che mi sembra un pantalone sicuramente da uomo.
“Come cos’è? Non conosci un jeggins?”
“Je-Jeggins? Qui gli abiti hanno anche un nome? Ma le donne non indossano mica i pantaloni Signor Ji!” esclamo confusa, mentre continuo ad osservare quegli insoliti capi d’abbigliamento che mi ritrovo tra le mani.
“Sì il jeggins, è un pantalone più stretto, che indossano le ragazze d’oggi. Provalo su, penso che ti starà da favola! Ed il colore di quel vestitino è magnifico, non trovi?” mi spiega, quasi avvertendo la situazione sconosciuta in cui mi trovo. “Ti aspetto qui.” conclude rassicurante, mentre rispondendo con un flebile sorriso, mi dirigo di là.
Entro in quella piccola stanza ed adagio le cose che mi ha dato Ji Yong su una sedia posta vicino lo specchio.
Vediamo un po’ cosa c’è qui: un “jeggins” o come si chiama, un vestito color smeraldo con delle balze, ma decisamente troppo corto per una donzella come me e per giunta prossima al matrimonio, un paio di ciabattine direi, della stessa tonalità del vestito e dei bracciali con degli orrendi scheletri neri dipinti sopra.
Che ingiuria è mai questa? Qui c’è ancora lo zampino della magia nera, ne sono sicura!
Purtroppo però, non ho altra scelta, devo accontentarmi di questo poiché è l’unica soluzione disponibile in questo momento. Mi accomodo per un istante sulla sedia e respirando profondamente, mi incoraggio dicendo: Forza Shin Ha! Puoi farcela!
Indosso tutto ciò che ho, escludendo ovviamente quegli orrendi bracciali da strega e mi dirigo dove Ji Yong mi sta aspettando. Adesso solo capisco perché debba indossare un pantalone al di sotto di un vestito. Questo non è di certo un vestito, è una maglietta piuttosto ed ovviamente, per evitare di scoprire le gambe, occorre un pantalone. Che strambo modo di vestire… Sarà questa che chiamano “moda”?
“Ji Yong il vestito è un tantino corto direi. Non avrebbe per caso qualche tonaca, una sottoveste un busto o qualcosa di più adeguato? Vede, non sta bene per me mostrare tanta pelle.” gli spiego gentilmente.
“S-Shin Ha, stai davvero d’incanto. Ma guardati, sembri una piccola bambolina. Ma che carina, direi perfetta!” esclama il Signor Ji Yong soddisfatto.
“Non sembro poi così tanto perfetta Signore. Come dice sempre mia madre, nessuno è perfetto e la perfezione non esiste affatto. Quindi quello che sta dicendo non è assolutamente possibile, mi creda.” affermo osservandomi ancora una volta allo specchio stranita.
“Mmm… Io non ne sono tanto convinto.” ribatte squadrandomi nuovamente da capo a piedi. “Dai, leghiamo questi boccoli e raggiungiamo gli altri.” conclude, raccogliendomi i capelli in una sistemata e perfetta coda di cavallo che gradisco molto. A dirla tutta, credo che questa sia l’unica cosa che mi aggrada.
Ma dico! Sono sul serio io quella riflessa nello specchio?
  
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