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Autore: Aeris90    15/06/2007    5 recensioni
una parodia attuata da me e dalla mia Beta daphneblack per prendere in giro i nostri "beniamini"
Genere: Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Martel92

solembun

stellina 250

cele$te4ever

London...

Capitolo terzo

 

La Tana il giorno della partenza per la coppa del mondo…

 

 

Ai ragazzi sembrava di essersi appena messi a letto quando scendevano verso la cucina di casa Weasley per la prima colazione.

Non era ancora sorto il sole, c’era pochissima luce per le scale ed Harry se ne accorse benissimo perché inciampò sul gatto di Hermione e ruzzolò giu per le scale arrivando dritto dritto in cucina.

La signora Weasley aiutò a rialzarlo, impaurita perché forse si era fatto male, ma si sa.. Harry è d’acciaio…

Gli altri ragazzi arrivarono trattenendo a stento le risate.

La signora Weasley aveva preparato dei panini. Harry ne mangiò, naturalmente, il doppio rispetto agli altri. Quando arrivò il signor Weasley vestito di tutto punto come un babbano qualsiasi, uscirono per andare…

-dove andiamo, papà?- chiese Ron.

-è una sorpresa…- disse il signor Weasley, guardando con ansia una mappa del luogo.

-secondo me ci siamo persi…- disse Ginny.

-ma no… Ginny cara… sto solo cercando la strada più breve per non farvi affaticare…- rispose il padre, guardando la mappa, febbrilmente…

Cominciarono a camminare e dopo ore cominciarono a salire una collina.

-ecco, la passaporta dovrebbe trovarsi in cima a questa collina- disse il signor Weasley.

-passa che?- chiese Harry con una faccia incuriosita.

-è un oggetto che a nessun Babbano verrebbe in mente di toccare che ti trasporta verso un altro posto…-

“ma non si potrebbe più comodamente usare la metropolitana o il treno???” si chiese Harry.

Arrivarono in cima.

-mi sembra familiare questa collina- disse Fred.

Si girò e vide la Tana proprio dietro di loro.

-papà! Ci hai fatto fare ore di strada e chilometri fra i boschi per arrivare dietro casa?!- chiese il gemello con un lampo assassino negli occhi.

-ehm..- il signor Weasley era chiaramente imbarazzato.

-Arthur!- una voce salvò il signor Weasley da quell’imbarazzante situazione.

-Amos!- disse il signor Weasley salutando l’uomo che l’aveva chiamato.

-ragazzi… lui è Amos Diggory… e questo gran pezzo di ragazzo altri non può essere che il figlio..! Cedric!-

-lo conosciamo, papà- disse Ginny con gli occhi a cuoricino.

I ragazzi salutarono il bonazzo.. pardon, Cedric.. o meglio le ragazze salutarono Cedric sciogliendosi, Harry e Ron mossero una mano come stessero scacciando una mosca e Fred e George erano stati improvvisamente colpiti dalla brillantezza del sole che sorge…

-Arthur.. secondo te come è questa passaporta??- chiese il signor Diggory.

-mah… non saprei… ragazzi cominciamo a cercarla…- rispose il signor Weasley e poi si rivolse ai figli più Harry ed Hermione.

-Arthur ma sono tutti tuoi?- chiese Amos.

-no, no… fortunatamente no! Sono solo quelli coi capelli rossi come me… e non so manco tutti!! Ce n’ho altri tre a casa da sfamare e poi durante le vacanze arrivano sti altri due.. Hermione Granger, un babbana so-tutto-io, ed Harry Potter, si proprio lui…-

-oh ma che piacere…- disse Amos, stringendo le mani di Hermione ed Harry.

-papà, l’abbiamo trovata!- urlano i gemelli.

Portarono lì uno scarpone con su scritto: Weasley Diggory passaporta.

-beh si, credo sia questa…- adesso ci mettiamo tutti qui intorno e la tocchiamo.. prima o poi partirà.

Tutti toccarono lo scarpone tranne Harry, che forse stava ancora pensando a quanto fossero buoni i panini della signora Weasley.

Quando però il signor Weasley disse: -ecco stiamo per partire…- lui si buttò sulla passaporta a peso morto e si lasciò trascinare via.

 

Il campeggio

 

Non appena arrivati Amos e bonazzo andarono da una parte, invece i Weasley si diressero verso un uomo mezzo addormentato che era il proprietario del campeggio.

-salve…- disse il signor Weasley:- sono Arthur Weasley… dovrei avere prenotato una piazzola nel campeggio…-

-scusi, come ha detto di chiamarsi?-

-Arthur Weasley- ripetè il signore.

-ah si Weezly… ora ho trovato il suo nome… prego questa è la mappa del campeggio e fanno 40 sterline di anticipo-.

Il signor Weasley tirò fuori dalla tasca un po’ di denaro babbano e lo guardò un po’ storto.

-qualche problema?- chiese il signore del campeggio- lei non è il primo ad avere problemi col denaro…- disse poi quando il signor Weasley gli diede la somma che Harry gli aveva detto di prendere.

-un signore strambo con una sottana blu notte ha provato a pagarmi con delle piume di fagiano, poco fa ed un’altra signora vestita come se fosse halloween mi ha pagato con delle monete strane…- e mostrò dei galeoni.

-oblivion- disse una voce, seguita poi da un corpo che si era appena materializzato.

Era un mago con i pantaloni alla zuava, certamente era uno di quelli del ministero.

Il signore del campeggio aveva un aria svagata e mentre canticchiava “in una notte d’estate” de Le vibrazioni compresa di acuti, porse al signor Weasley il resto e la mappa del campeggio.

-buona permanenza…-disse interrompendo per un attimo il canto.

-ma cosa gli avete fatto?- chiese Ron al mago del ministero.

-gli abbiamo fatto un incantesimo di memoria.. il migliore quando ci sono occasioni come queste con i babbani e noi maghi mischiati insieme… e poi Ludo Bagman( quello che si occupa dell’ufficio per i giochi e gli sport magici) non mi aiuta… sta sempre in giro con la bacchetta in mano e urla le parole pluffa e bolide senza tregua…sembra un bambino…- rispose il mago e poi aggiunse: -ora devo andare… ho scoperto la tv babbana e non posso perdermi le puntate di beautiful, un posto al sole e sentieri.. forse oggi la trama si muoverà di un millimetro!- e si smaterializzò.

-ma Bagman lavora all’ufficio per gli sport magici e se ne va in giro ad urlare le parole 'pluffa e bolide'?!- chiese Ron scandalizzato.

-beh si… io non ho mai avuto il coraggio di dirgli nulla… mi trova sempre i biglietti per le partite di Quidditch… mica posso perde uno come lui!- rispose il signor Weasley.

Continuarono a camminare e dopo un bel po’ di tende multicolore e alcune con piscina (i maghi si fanno sempre riconoscere) il signor Weasley disse: -ecco la nostra piazzola…-

“weezly” c’era scritto.

Il signor Weasley (o weezly come preferite) tirò fuori tutto l’occorrente per montare una tenda e con l’aiuto (molto) di Hermione, che non aveva mai fatto campeggio, e  di Harry, che di solito durante le vacanze degli zii era lasciato legato fuori nel giardino di privet drive accudito da una dog-sitter, ci riuscirono quando ormai era ora di pranzo.

A quell’ora poi arrivarono gli altri Weasley che si erano svegliati comodamente più tardi e si erano appena smaterializzati.

-ci siamo appena materializzati, papà!- urlò Percy (all’anima della discrezione, questo è amico di Bagman).

-bravi… noi abbiamo appena finito di montare la tenda… fate un giro e vedete se vi piace…-

Harry aprì la tenda e… c’era tutto! La cucina, il bagno… tutto!

-adoro la magia…-disse con gli stessi occhi a cuoricino che avevano Hermione e Ginny quando avevano visto Cedric. (nota delle autrici: non abbiamo inventato nulla in questo pezzo.. nel film Daniel Radcliffe dice veramente questa frase con occhi sognanti… J)

-ragazzi.. che ne dite di prepararci un thè?? Potreste andare a sgobbare e a prendere l’acqua sotto il sole cocente mentre io me ne sto qui al fresco?? Grazie…-

I ragazzi presero pentole e bottiglie e si diressero verso la fontana indicata sulla mappa.

-ah si e mi raccomando niente magia! Che sennò è tutto più facile!- urlò il signor Weasley comodamente spaparanzato su una sdraio.

Per il campeggio i ragazzi incontrarono tutti i loro compagni di scuola ed anche Oliver Baston che era uscito da Hogwarts l’anno prima…

-Harry! Lo sai che sono raccattapalle ufficiale di una squadra di provincia poco conosciuta? Sono così contento!- disse quello con la faccia di un bambino che ha appena visto il mucchio di regali sotto l’albero.

I ragazzi salutarono Baston, naturalmente dopo avergli fatto i complimenti, e poco dopo videro la bandiera bulgara campeggiare davanti a loro…

-Krum!- esclamò Ron in preda all’eccitazione più profonda.

-chi??- chiesero Harry ed Hermione in coro.

-Krum! Viktor Krum! Il miglior cercatore del mondo!!!!!-

-avevo sempre pensato fossi gay ma non fino a questo punto…- disse Hermione, guardando il ragazzo: -e poi c’ha pure la faccia antipatica…- aggiunse, pensando in realtà “ma quanto poi esse bello da uno a mille?”

Dopo aver rimirato il bellissimo profilo del giocatore di Quidditch, arrivarono verso la fontana e vi trovarono una coda immensa… come se tutto il campeggio sentendo la voce del signor Weasley dire di prendere l’acqua si fossero ricordati all’improvviso che serviva anche a loro.

I tre ragazzi (il mitico trio, così li chiameremo per il resto della storia) si misero in coda aspettando il loro turno.

C’era un signore con una vestaglia da donna color rosa pallido con dei cuoricini rosa ed un altro mago che teneva in mano dei pantaloni.

Il mago dei pantaloni stava dicendo:-ehi senti questi sono da uomo, quella vestaglia è da donna…-

-no non è vero… l’ho comprata in un negozio babbano quindi i babbani lo portano…-

-no lo portano le donne babbane, idiota… questi sono da uomo..- e gli sventolò davanti al naso i pantaloni gessati che aveva in mano.

-quello schifo?? No grazie… mi stringerebbero tutto l’ambaradan… mia moglie non sarebbe contenta… io preferisco avere le mie parti intime all’aria, grazie…-

Hermione fu presa da un eccesso di riso isterico(quello tipo di picchiarello:ehehehehehe ecc) e dovette allontanarsi, quando tornò i due uomini se n’erano già andati.

Quando dopo fu il loro turno presero l’acqua e riempirono tutto quello che si erano portati.

Mentre tornavano indietro, Harry vide Cho Chang, una racchia mezza cinese cercatrice nella squadra di Corvonero, che a lui piaceva molto e quando la vide sorridere e salutarlo si versò un litro e mezzo di acqua addosso.

Hermione riprese la sua risata da picchiarello e Ron, imitandola, rise. Era ora che il suo amico-perfetto-Potter facesse una qualche ca**ata…

Quando tornarono alla tenda vi trovarono il signor Weasley che stava provando ad accendere un fuoco con dei fiammiferi…

La metà di quelli contenuti nel pacchetto giaceva a terra spezzata.

Il signor Weasley, invece, stava lì con la scatola in mano, non appena ne accese uno, invece di buttarlo nel fuoco disse: -che cariiino il fiammiferino, oh che beeeeellooo! Dite che scotta?? Boh…-il fiammifero si spense sulle sue dita e l’uomo lanciò un grido di dolore.

-faccia fare a me- disse Hermione, con la solita aria da so-tutto.

Prese il fiammifero, lo accese e lo buttò fra la legna e dopo un po’ un fuoco scoppiettante era  pronto a far bollire l’acqua per il te.

Quando questo fu pronto arrivò pure Ludo Bagman a scroccare un te…

-Arthur… che me la dai ‘na tazza de thè? Sto popo che a pezzi!-

-certo, caro Ludo…- rispose il signor Weasley.

Gli porse la tazza e l’uomo si mise lì sdraiato a sorseggiare il thè.

Poco dopo arrivò un altro uomo, vestito di tutto punto e salutò Ludo e il signor Weasley.

-salve, Barty…- dissero i due in coro.

-signor Crouch- disse Percy baciando i piedi dell’uomo e lucidandogli le scarpe…

-vuoi del thè, Barty?- chiese Ludo, come fosse suo il bollitore.

-no, grazie… devo andare… basta Weatherby… puoi continuare un’altra volta…-

Fred e George stavano distesi per terra per le risate a la faccia che Percy aveva fatto non aiutava i due a smettere.

Solo questa frase di Bagman riportò i gemelli alla realtà -allora ragazzi secondo voi chi vince??-

-secondo noi, l’Irlanda ma Krum prende il boccino…-

-volete scommettere…?- chiese Bagman tirando fuori un cappellino con scritto: punto snai.

-ma si scommettiamo… tutto ciò che abbiamo più un bacchetta finta di nostra invenzione-

-ragazzi non vi converrebbe puntare un po’ di meno… è tutto ciò che avete…- disse il signor Weasley.

-non rompere Arthur!- disse Bagman. -allora bellina quella bacchetta finta! La mostrerò a Zonko un giorno…-

I due Weasley sorrisero e dissero: -affare fatto!-

 

 

 

Fine capitolo terzo

  
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