Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |       
Autore: _Kappa_    29/11/2012    6 recensioni
L’abito che la ragazza indossava avrebbe dovuto portarla all’altare. Era l’abito che aveva scelto per il giorno del suo matrimonio.
Solo che quando la ragazza aveva scelto l’abito, questo non era lacero e sporco, il velo a terra ai suoi piedi. I merletti non erano devastati, e il pizzo era integro. Inoltre, non era coperto di sangue.
Genere: Dark, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La figura era immobile nella penombra.
Il corpo era rigido, impassibile, quasi assiderato. Eppure non batteva ciglio.
Era un corpo alto, flessuoso, di giovane donna.
La ragazza aveva la bocca rossa e carnosa, sopracciglia fini e arcuate, il viso, rivolto a terra, era un ovale perfetto. I lunghi capelli corvini le ricadevano sciolti sulle spalle, umidi a causa della neve.
Neve che cadeva intorno a lei. Neve che la circondava e ricopriva ogni superficie visibile. Neve in cui la ragazza affondava i piedi nudi e rosei. 
Le gambe, lunghe e provocanti, erano nascoste da una gonna ampia, bianca e vaporosa, piena di pizzo e strati di tulle.  
il seno era stretto in un corpetto bianco, aderente, anch’esso ricoperto di pizzo.
L’abito che la ragazza indossava avrebbe dovuto portarla all’altare. Era l’abito che aveva scelto per il giorno del suo matrimonio.
Solo che quando la ragazza aveva scelto l’abito, questo non era lacero e sporco, il velo a terra ai suoi piedi. I merletti non erano devastati, e il pizzo era integro. Inoltre, non era coperto di sangue.
Lo stesso sangue viscido che imbrattava il viso, le braccia e le mani della ragazza.
Lo stesso sangue che gocciolava nella neve ai piedi della figura.
Lo stesso sangue che colava dal coltello che lei teneva in mano.
E quel sangue non le apparteneva.
E quel sangue era stata lei a versarlo.
E quel sangue apparteneva all’uomo che avrebbe dovuto sposare, e che invece presto si sarebbe trovato sotto un metro di terra.
Eppure, nemmeno una lacrima sgorgava da quegli occhi grandi e neri, anzi vi si leggeva un’innocenza infinita,  un’innocenza pura.
Purezza che venne presto corrotta dal sorriso che e increspava la labbra rosse, riempiendole gli occhi di crudeltà.
La ragazza sollevò lentamente il capo, gettando i capelli all’indietro. Fissò il vuoto per un istante, poi scoppiò apertamente a ridere, rendendosi conto di ciò che aveva fatto.
Ma quella risata era comunque cristallina, limpida, e ancora trasmetteva innocenza.
Un’innocenza maledetta.

SPAZIO AUTRICE
Dunque..
In teoria dovrei finire una storia, solo che oggi l'immagine della ragazza sopra descritta mi ha letteralmente fulminato durante l'ora di francese.. e boh, mi si è piantata in testa.. così ho deciso di scrivere 'sta roba. Non ho la minima idea di come continuare, ma mi inventerò qualcosa ;)
Mi fate sapere che ne pensate, poi? :) grazie 
_Ida_
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: _Kappa_