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Autore: Chiara_Stylhorapaylikson    29/11/2012    2 recensioni
Lei, forte e determinata con tutti. Dallo sguardo dolce e il viso d' angelo. Con un sorriso perfetto che avrebbe addolcito chiunque, dal fisico di una modella.
Lui, popolare ed amichevole. Dallo sguardo attraente e un sorriso perfetto.
A lei, piaceva lui e anche molto.
A lui, non importava nulla delle ragazze, se non per giorcarci un po' insieme per poi sbarazzarsene.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Matematica.
La odiavo, quando era composta da soli numeri figuriamoci adesso, che aveva anche un miscuglio di alfabeto.
Quindi la matematica sarebbe  anche italiano, ma è composta da geometria e algebra, ed è simile all'economia e alla fisica.
Basta pensarci!
Dopo svariati minuti che sembrarono secoli, la campanella risuonò nell'aria fino ad arrivare al mio orecchio e spontaneamente facendomi sorridere, e come tutti gli altri studenti mi fiondai fuori dalla clase nella quale avrei messo nuovamente piede solo tra una ventina di minuti.
- Char, facciamo un giro? 
Bibi, una mia compagna di classe, mi si parò davanti impedendomi di proseguire, almeno senza la sua compagnia.
Annui col capo con un sorriso, e ci avviamo verso i corridoi affollati, e rumorosi dove noi amalapena riuscivamo a passarci.
Chiacchieravamo allegramente, parlavamo del più o del meno: delle ore che avrebbero seguito o di quelle precedenti.
Ma il mio cuore perse un battito, come la mia attenzione concentrata sulla mia amica, situata alla mia destra...In questo momento era concentrata su lui, avvinghiato ad una tipa mora e riccia, col fisico slanciato ma formoso, insomma il suo tipo.
Mentre io ero l'esatto contrario, purtroppo.
- Scusa Bibi, vado in classe...Ho dimenticato il cellulare - inventai io abbandonandola in mezzo al corridoio, sorpassai i tipi, e salii al piano di sopra recandomi al bagno con gli occhi che promettevano lacrime, che avevo trattenuto fin troppo.
Mi ci chiusi all'interno, sciaquai il viso e mi specchiai: le goccie d'acqua fresca mi rigavano il viso, ma non erano lacrime. Quelle, non volevano sciuparsi nuovamente, erano stufe di rigare sempre il mio volto.
I miei grandi occhi blu erano spalancati e leggermente lucidi, le mie labbra rosse, erano leggermente socchiuse.
I capelli biondi mi ricadevano morbidi, e leggermente mossi lungo le spalle per percorrere la schiena.
Non che non mi piacessi, il che era vero... solo che non ero la ragazza adatta a lui, lui le voleva ricce, more, occhi verdi e fisico perfettamente perfetto, e in questo intendevo: essere con le curve al punto giusto, molte curve che la sottoscritta non aveva.
E mentre continuavo a guardarmi, ricordai del primo giorno di scuola di ben tre anni fà.
 
 
 
Era il mio primo giorno di scuola, in quella scuola, a Holmes Chapel, mamma si era trasferita da poco per il suo nuovo lavoro, che purtroppo ci faceva spostare di quà e di là, London.. Bradford.. e ora quì.
Feci per entrare nell'edificio sconosciuto alla sottoscritta, mi precipitai ricevendo qualche spintonata dalle molte persone che affollavano i corridoi, e andai a sbattere contro qualcosa... o meglio qualcuno.
- Scusa, scusa - accennai ad un sorriso, quandò si girò verso la mia direzione.
Rimasi incantata dal panorama che mi si postrava davanti: bello, era dire poco, davvero poco..
I capelli ricci e castani gli incorniciavano perfettamente il viso perfetto e da bravo ragazzo che si ritrovava, i suoi occhi attenti mi guardavano.. e io mi ci persi in pochi istanti, erano verdi.
- Di nulla - ricambiò il mio sorriso, strizzando l'occhio destro, esatto ricordo tutto di quel giorno.
Quando fù abbastanza lontano, qualcuno richiamò la mia attenzione e mi fece voltare, una ragazza mora, abbastanza alta, con gli occhiali, ma abbastanza carina, mi osservava con un sorriso.
- So quel sorriso che significa 
Mi accorsi solo allora, che in effetti ancora avevo un sorriso da ebete, dipinto sul volto... che avesse capito? 
Che figura.
- N-non so a cosa tu ti stia riferendo - la buttai lì, mentendole spudoratamente.
- A te piace Styles...
- Styles? - domandai, era quello il nome del ragazzo.
- Esatto, Harry Styles ...- disse - Ma devi stargli lontana, fidati da una che sa- concluse, per poi andando a mescolarsi con il resto del corridoio fin troppo affollato per capire, dove oramai si fosse cacciata. 
Non capivo...

ANGOLO AUTRICE
Heeeeeello,
Scusate per il ritardo, e lo so che fa un pò (MOLTO) schifo,
ma giuro che mi rifarò con il prossimo capitolo, spero.
Inizierò a scriverlo domani mattina, a...scuola !
Ahahaha, Ok no.
Comunque spero vi piaccia ugualmente, e ringrazio tantissimo le 2 recensioni
del capitolo precedente, quelle che le hanno messe tra le seguite, le preferite o le 
ricordate, o chi legge solamente. GRAZIE <3
Alla prossima :33  //Chiara
 
 
  
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