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Autore: Deademia    30/11/2012    4 recensioni
[KatexGarrett]
Questa vuole essere una raccolta di momenti tra Kate e Garrett, durante e dopo Breaking Dawn, senza alcuna pretesa, proprio come la loro storia intravista tra le righe ma mai abbastanza approfondita.
Per chi ha amato Garrett e il suo "se sopravviveremo a questo ti seguirò ovunque donna", e per chi ha adorato Kate e la sua elettrizzante personalità per nulla docile, questo è il tentativo di soddisfare la vostra curiosità su come il loro amore si è evoluto, perchè la loro è una storia che merita di essere scritta, è nata in un momento di tensione, sbocciata tra due estranei dalle personalità più sfaccettate e sfavillanti, due pazze, meravigliose anime gemelle da cui è impossibile non rimanere affascinati.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Kate
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn, Successivo alla saga
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Si trovavano in uno spiazzo poco distante da casa Culle, lei, Renesmee in braccio ad Edward, Emmett, Rosalie, Garrett e Bella.
Questi ultimi se ne stavano a qualche metro di distanza, immobili l’uno di fronte all’altra in un insolita posizione d’attacco.
Bella era rigida, le gambe piegate e tese, lo sguardo duro fisso sulla figura del nomade, in piedi, apparentemente tranquillo e padrone della situazione.

-Forza, attacca. Non mi farai nulla micetta-

Kate storse il naso a quell’appellativo, non le piacevano i nomignoli fantasiosi del vampiro, e le piacevano ancor meno quando erano rivolti ad altre persone, seppur in modo del tutto scherzoso ed innocente come in quel caso.
Ovviamente, non lo avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura.
Edward al suo fianco ridacchiò divertito, facendole alzare gli occhi al cielo. Allungò velocemente un dito prima che lui potesse captare le sue intenzioni nella sua mente, e gli sfiorò il braccio, rilasciando un’impercettibile scossa che gli fece solamente accapponare la pelle. Innocua, ma comunque fastidiosa.
Ghignò soddisfatta della sua smorfia e si apprestò a fissare nuovamente l’attenzione sulle “lezioni di lotta” di fronte a lei.
Vide l’esatto momento in cui la ragazza scattò in avanti, veloce sì, ma non abbastanza. Garrett la bloccò con facilità, non si era quasi del tutto mosso dalla sua posizione iniziale. Lo vide sorridere mentre le lasciava le braccia.

-Hai buoni riflessi e potenza, come tutti i neonati, ma non hai tecnica. Se devi attaccare un vampiro non potrai mai pretendere di metterlo al tappeto con un semplice scontro frontale, devi utilizzare trucchetti ed espedienti, distrarlo, confonderlo fin quando non saprà più  prevedere la tua prossima mossa, a quel punto potrai sferrargli un vero colpo che riesca a stenderlo. Detta così sembra una cosa lunga, in verità è questione di pochi attimi. Analizzi l’avversario, capisci come si muove e sfrutti i suoi punti forti ricavandone di deboli. Ti faccio un esempio. Rosalie vieni-

Kate vide la vampira bionda fare un passo avanti con un sorriso strafottente sulle labbra.

-Pensi che mi faccia mettere al tappeto da te Garrett?-

-Penso di si Rosalie- rispose quello con un sorrisetto, facendo alzare gli occhi al cielo a Kate.

-D’accordo nomade, a noi due-

Non finì neanche di parlare che gli si avventò contro. Ci furono una serie di movimenti, rapidi e precisi, e per un attimo Kate pensò di vedere già concluso il duello a favore della vampira. Persino Emmett esultò con un fischio ed un commento poco pudico che sortì qualche rimprovero da Esme, seduta in salotto assieme a Carlisle e gli altri. Poi con un azione improvvisa Garrett fece una finta, sgusciando via dalla sua presa e riapparendole alle spalle, afferrandola infine per il collo e bloccandola. Aveva vinto.
Un mezzo sorriso di compiacimento spiegò le labbra di Kate, sorriso che Garrett non si fece sfuggire, facendole strafottente l’occhiolino prima di mollare la presa su Rosalie.

-Hai capito?- chiese poi a Bella, mentre la bionda sbuffava scocciata ritornando al suo posto, dove Emmett le circondò le spalle con un braccio dicendole divertito di non prendersela. Per un attimo Kate pensò che glielo avrebbe staccato, quel braccio.

Bella tentennò.
-Non proprio-

Garrett sorrise.
-Rosalie è aggressiva, attacca per istinto, preferisce scontri diretti ma potenti. La sua tattica prende per sfinimento, non si ferma un secondo, non lascia neanche il tempo di muoversi, ma nell’istante in cui ti afferra, credendo di aver vinto, abbassa la guardia. L’unico modo è quindi preservare le energie durante lo scontro, beccandosi qualche calcio in più, per avere poi la forza di liberarsi dalla sua presa. Una volta che riesci a farlo la spiazzi e puoi avere il sopravvento-

Rimasero tutti stupiti da quell’attenta analisi formulata nel giro di qualche secondo.

-Complimenti amico, ci sai fare- commentò Emmett, beccandosi una gomitata infastidita da parte di sua moglie.

Kate ghignò, trattenendo lo stupore per metter su una perfetta faccia scettica che rispecchiava appieno il suo tono.

-Oh per favore, è tutto fumo e niente arrosto. Scommetto che in uno scontro vero, dove il peggio che può succedere non è semplicemente essere immobilizzati, non te la cavi tanto bene come ostenti ora-

Garrett strinse gli occhi, sorridendo ed incassando la sfida implicita di quelle parole. Quella donna l’avrebbe fatto impazzire.

-Bene bene, diffidente Katie, vuoi provare?-

-Con piacere- si aprì in un sorriso che sapeva già di vittoria, avvicinandosi con mani sfrigolanti di tante piccole scosse elettriche.

-Cosa credi fare?- la bloccò lui, osservando divertito quelle scariche che le si irradiavano tutt’intorno.

-Abbrustolirti, mi pare ovvio-

-Oh no, troppo facile così…mi prendi per stupido donna? Non sarebbe neanche uno scontro. Su, combattiamo come Dio comanda…o hai forse paura?- la canzonò, avvicinandosi di un passo e abbassando il tono della voce, incurante di tutti gli spettatori che osservavano la scena già divertiti.

Kate mostrò i denti, bloccando le scariche e mettendosi in posizione di attacco.

-Ti piacerebbe, nomade-

Gli si avventò contro prima ancora di sentire la risposta, ma invece di attaccarlo lo scartò, arrivandogli alle spalle con l’intento di bloccarlo. Ovviamente Garrett non si fece sorprendere, afferrandola per le braccia con un sorriso e facendola volare in aria. Atterrò a qualche metro di distanza, accucciata, ringhiando appena prima di scattare di nuovo. Questa volta fece un balzo a pochi metri da lui, stupendolo leggermente visto che sgranò appena gli occhi per sua somma delizia, prima di passargli sopra afferrandolo per le spalle così da farsi leva col proprio corpo e scaraventarlo contro un albero. Prima che potesse rimettersi in piedi fu di nuovo su di lui, la presa sul suo collo ed un sorriso compiaciuto sul viso.

-Ho vinto-

Garrett ghignò, guardandola dal basso verso l’alto per via delle posizioni, le guance solleticate dai lunghi capelli di lei. Ammetteva che non gli dispiaceva, stare a quel modo. Aveva sempre adorato le donne che prendono l’iniziativa.

-Tu credi?- soffiò sicuro di sé, prima di sferrarle un calcio con le ginocchia, prontamente posizionate sotto lo stomaco della donna, che la fece volare di parecchi metri distante da lì. Poi scattò, afferrandola quand’era ancora in aria, e la sbatté con forza a terra, certo che nulla di ciò le avrebbe fatto realmente male, causando così un solco nel terreno.
Con le gambe le immobilizzava il corpo, cosa che avrebbe dovuto fare lei prima, una mano era premuta minacciosamente sul collo e l’altra le bloccava i polsi sopra la testa. Aveva decisamente vinto.

-A quanto pare qui siamo un po’ troppo sicure di se stesse, splendida Katie- cantilenò lui con un sorrisetto, lasciandola libera di alzarsi.

Kate ringhiò frustrata, ma alla fine sbuffò con un mezzo sorriso.

-Ci sono andata leggera-

-Non lo mettevo in dubbio- acconsentì lui divertito, inclinando la testa di lato.

Risate soffocate provenivano dal piccolo gruppo di spettatori poco distanti da loro.

-Vuoi la rivincita?- la canzonò, divertendosi un mondo a vederla stringere gli occhi con rinnovato fastidio.

La bionda irradiò potenti scariche dalle mani.

-Se facciamo a modo mio…- inarcò le sopracciglia, ben consapevole della risposta.

-Oh donna, per quanto l’idea di essere sottomesso da una creatura affascinante come te non mi disdegni più di tanto, direi che possiamo rimandare a tempi migliori questo elettrizzante scontro-

Se fosse stata umana sarebbe arrossita fino alla punta dei capelli, ma grazie al cielo era una composta vampira con uno spiccato senso di autocontrollo che non si scompose più di tanto all’affermazione dai velati doppi sensi del nomade, il quale, maledetto,  sorridendo malizioso le gettò un’ultima occhiata prima di riprendere l’allenamento di Bella.
Kate alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa per eludere quel pudico imbarazzo per nulla da lei, e pensò che prima della fine di tutta quella follia loro due avrebbero fatto letteralmente scintille.

 

 

- - - Angolino dell’autrice - - -
Eccomi qua dopo meno di 24 ore a tormentarvi di nuovo, ma sapete non ho proprio resistito alla tentazione di scrivere ancora qualcosina su di loro:) Inutile dire quanto io li adori sempre più, più ne parlo e più me ne innamoro che ci posso fare XD
Questo qui è molto più corto del precedente, primo perché l’altro all’inizio ero stata tentata di dividerlo in due ma poi visto che non sapevo se l’avrei fatta o meno a capitoli l’ho lasciato intero, e secondo perché questa è una scenetta molto più piccola, uno spaccato di vita quotidiana senza pretese che non richiede grandi dilungamenti:)
Con la speranza che vi sia piaciuto e che lascerete un commento, anche una critica, qualsiasi cosa volete che mi faccia sapere cosa ne pensate, vi saluto:)
Alla prossima, un bacio
Deademia

  
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