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Autore: Khorakhane    30/11/2012    2 recensioni
Le sembrò di vedere i suoi occhi brillare per un istante sotto il chiarore della luna quando si rese conto che forse lo guardo che gli stava riservando non era tra i più discreti ma subito dopo la scintilla sembrò scomparire lasciando che tornassero gli occhi di sempre. Gli occhi del Klaus che uccideva per ottenere ciò che voleva. Che ci fosse un muro oltre il quale le era stato concesso di vedere per un momento?
Questa è una storia Klaroline con qualche tocco Delena qui e lì, tanto per gradire.E' ambientata in un tempo indefinito dopo la 4x7 quindi è probabile che in seguito si possa far riferimento all'episodio.
E'un esperimento quindi siate clementi!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Stesa sul divano di pelle nel salotto di casa Salvatore Caroline Forbes osservava le proprie mani, smaltate di fresco, posate rigidamente in grembo. Erano più di venti minuti che attendeva la discesa di Elena dal piano superiore del pensionato tentando di ignorare gli insulti che di tanto in tanto la mora ed il maggiore dei Salvatore finivano per scambiarsi.
Socchiuse gli occhi e cercò di concentrarsi unicamente sul suono piacevole che emetteva  il fuoco nel caminetto, un crepitio costante e rassicurante che sembrava volerla cullare via da tutto quello schifo ed irradiarla di quel confortevole calore di cui il suo corpo non avrebbe avuto bisogno ma che pure le era così necessario.
Lasciò che un flebile ed appena accennato sospiro le scivolasse via dalle labbra piene e rosee mentre la fronte andava a corrucciarsi e ad incresparsi in piccole ed eloquenti rughe.
Sebbene gli innumerevoli tentativi di placarsi la pazienza era oramai giunta al proprio termine.
-Come se non avessi abbastanza fatti miei per la testa- si ritrovò a pensare e con un colpo di reni si portò in posizione eretta pronta a compiere la propria dipartita.
< Piantatela di gridarvi contro ed andate a rotolarvi nel fango, per l'amor di Dio…Io sto uscendo > mandò in direzione del piano superiore lisciando la stoffa raggrinzita dei jeans e lanciandosi verso l’uscita a velocità decisamente non umana. Non si poteva dire che Damon fosse il suo Salvatore preferito, questo era poco ma sicuro, ma se c’era qualcosa che stava tentando di impedire a se stessa era di cadere in inutili moralismi o negare l’evidenza dei fatti come sembrava invece voler fare Elena con la propria stessa vita.
Pochi passi nel buio accompagnati solo dal rumore sordo e ritmico degli stivali con tacco prima d’arrestarsi nel bel mezzo del nulla, i sensi allertati da qualcosa di quasi impercettibile che pure la sua natura le permetteva di scorgere in lontananza tra gli alberi .Socchiude gli occhi mettendo in allerta i propri sensi come Stefan le aveva insegnato a fare quando aveva completato la transizione e si tese avanti come la corda d'un arco nel tentativo di rendere vigile e pronta ogni fibra del proprio corpo e della propria essenza sovrannaturale.
Un brivido le passò lungo la schiena carezzandole con dita gelide la spina dorsale quando le sembrò di vedere due iridi brillare nel buio, al riparo sicuro dietro il tronco di un possente albero.
Due iridi che inequivocabilmente stavano rivolgendo l'attenzione su di lei, o per essere più precisi la stavano fissando.
< Non sono affatto in vena di giochi stasera.. > emise in tono rilassato ma abbastanza alto da essere udibile mentre gli occhioni azzurri si socchiudevano nuovamente in attesa di una risposta che però non voleva arrivare.
< Avanti, esci fuori e prometto che sarò buona con te.. > e probabilmente fu quest’ultima frase, dal contenuto altamente ironico, che spinse la lunga e scura figura a muoversi in modo sicuro tra gli alberi, fino ad arrivare con lentezza irritante a pochi passi da Caroline in modo che i tratti duri del volto fossero illuminati dal lugubre candore della luna e da esserle così riconoscibile.
< Buonasera sweetheart, cosa ci fa il mio angelo da solo a quest’ora della notte? >  l’accento marcatamente inglese arrivò a carezzare le orecchie della bionda ancora prima che le sue palpebre chiuse si concedessero di scorgere il volto dell’uomo davanti a se.
< Klaus. .> replicò Caroline rendendosi conto solo dopo averne pronunciato il nome che non ve ne era alcuna necessità.
< In tutto il mio millenario splendore.. > ed ecco l’Originale esibirsi in un inchino riservato alla vampira, con mano destra poggiata sul cuore a contatto con la stoffa spessa del cappotto grigio e la mancina aperta e tesa in un gesto elegante e dal sapore antico, un inchino in piena regola per intendersi. 
E fu inutile negare che il gesto fece increspare le labbra di Caroline in un leggerissimo ed inaspettato sorriso, adeguatamente coperto dal buio. 




*Note dell'autrice*
Perdonate ma ho dovuto modificare visto che i dialoghi non erano visualizzati correttamente 
Ecco il primisso capitolo della mia storia.. 
Come avrete notato l'impaginazione non è il mio forte ma cercherò di rimediare!
Tutto è ancora in fase di progettazione visto che mi lascio inspirare dal momento...(ergo botta di follia)
Beh,cosa dire?! Spero che sia una lettura piacevole per quanto sia una piccola parte..
Se ne avete voglia, lasciate una recensione e fatemi sapere cosa ne pensate..ne sarei moooolto felice!
Al prossimo capitolo 
  
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