Fumetti/Cartoni europei > Martin Mystère
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Autore: Roby63    01/12/2012    1 recensioni
"Martin era rimasto colpito da quella visita di Diana che aveva fatto aumentare il suo desiderio di lei, sentiva il suo corpo fremere alle immagini che si creavano nella sua mente e ovunque andasse cercava la sua figura, la sua voce, il suo profumo."
Spero che vi piaccia questa è la mia prima fanfiction e ho deciso di scriverla su una coppia molto particolare XD Buona lettura...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Martin&Diana Cap. 3 Volevo scusarmi se ho impiegato molto tempo a scrivere questo capitolo (mancanza di ispirazione). Comunque volevo ringraziare tutti quelli che leggono o recensiscono la mia fanfiction.  Grazie anche per i consigli che mi date, che aprezzo molto e che cerco di mettere in pratica. Spero che questo capitolo (anche se un po' corto) vi piaccia ... Buona lettura

Diana rimase scioccata davanti a quella scena e sentì le gambe farsi pesanti, il suo cuore andare in frantumi e il corpo tremare e scivolare contro il muro sul pavimento. Calde e silenziose lacrime iniziarono a solcarle il viso mentre pietrificata osservava la scena.
I  pensieri si affollarono nella sua mente, le emozioni si confusero, la vista si offuscò e ciò che provò in seguito fu solo "Delusione" ... si, delusione verso Martin, ma soprattutto verso se stessa  perchè si era lasciata ingannare  << eppure sembrava così sincero questo pomeriggio ... Oh Diana che stupida che sei, pensi ancora di poter essere qualcosa di più di un'amica per Martin?! >> . Si portò le gambe al petto stingendole con le braccia, mentre le lacrime sgorgavano come un fiume in piena bagnandole il viso ed il collo. Rimase in questa posizione per qualche secondo, poi si rese conto di essere nel corridoio, vicina alla stanza di Martin, così si asciugò le lacrime e si alzò barcollando, quando, però, si girò per andarsene sentì una voce, la sua voce: - Diana? Sei tu?- .

<> pensò la ragazza iniziando a correre. Martin cercò di seguirla, ma fu bloccato da Jenny: -Ehi dove pensi di andare?! Io, desiderata da tutti i ragazzi della scuola, non posso essere scaricata!- ma il ragazzo le rispose: - bhe, mi dispiace Jenny, allora questa sarà la tua prima volta- e si girò cercando con lo sguardo la sua amica ormai andata via, mentre la rossa lo guardava sconcertata e con disprezzo.

Diana appena si rese conto di non essere seguita si fermò, aveva attraversato tutta la scuola correndo, facendo inciampare alunni e professori, rendendosi conto di ciò arrossì di vergogna, lei che rispettava tutte le regole era uscita dalla Torrington di notte per di più correndo come una forsennata. Si guardò intorno per capire dove si trovava, riconobbe il campo da basket e gli spalti, era in giardino. Si sedette sui gradini guardando il campo vuoto e ricordando le parole di lui e poi ... quel bacio con Jenny. Anche se soffriva non riusciva ad odiarlo, anzi sentiva il suo cuore ardere di passione al suo solo ricordo. Amava tutto di lui: quell'espressione eccitata per una nuova missione, i capelli biondi sempre spettinati, le loro sfide insensate e spesso perse, qull'aria da indifferente davanti alle ragazze che nascondeva un bambinone, il suo modo di farla innervosire soltanto guardando un'altra, la sua audacia che nessuno riusciva ad eguagliare ... si, molte volte le aveva salvato la vita con la sua astuzia e il suo coraggio. In fondo in alcuni momenti sapeva essere più intelligente e creativo di lei, ma quando si trattava di studiare era pronto a scappare. Sorrise a tutti questi ricordi e si lasciò sfuggire un'altra lacrima che subito raccolse con un dito. La sua figura le riempiva la testa: vedeva i suoi occhi davanti a sè immersi nel buio, la sua voce tremante mentre le confessava il suo amore, il suo petto scolpito dagli addominali e le sue forti mani che la tenevano stretta per i polsi contro il muro, però con un tocco dolce, leggero. Quella sensazione di calore e di benessere che sentiva qundo lui le era vicino a pochi centimetri dal  volto, mentre i loro corpi erano quasi uniti in un'unica figura, sorrise maliziosa e arrossì respingendo quel pensiero. Non capiva perchè non risultava carina agli occhi di Martin, cosa le mancava? Nemmeno dagli altri ragazzi, però, era corteggiata, anzi loro certe volte la evitavano così come facevano le ragazze con il biondino, era una cosa che fino a poco tempo fa pensava di avere in comune con lui, però ... si sbagliava.

All'improvviso un rumore la destò dai suoi pensieri, si alzò aguzzando lo sguardo e disse: -Chi è là?- per poco non le venne un colpo al cuore quando vide una sagoma ben distinta
avvicinarsi, il cuore le si bloccò per qualche secondo finchè la luce del lamione non illuminò la figura, era Marvin. Sollevata si rilassò lasciandosi cadere sul gradino.
-Diana che ci fai qui?- disse il ragazzo
-Marvin, mi hai spaventata-
-Scusa non volevo- e dicendo ciò si avvicinò e si sedette vicino a lei.
-Allora è sucesso qualcosa?-
-Come? No, no volevo stare un po' da sola-
-Ah capisco, se vuoi me ne vado?-
-No, resta.-
Guardarono il cielo cosparso di stelle e illuminato dalla luna piena per un tempo indefinito, poi Marvin si girò verso Diana e lei accorgendosi di essere osservata si voltò, lui le prese il volto fra le mani e la baciò appassionatamente.   

Continua...
    
  
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