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Autore: San e Rachel    05/07/2004    17 recensioni
Due adolescenti con un passato misterioso. Due ragazze che sognano la libertà, che non riescono ad ottenere perché perseguitate dai "fantasmi" di ciò che hanno vissuto. Due ragazzi pronti ad aiutarle in qualsiasi momento. E un gruppo di amici che le sostengono davanti agli orrori della loro vita. Ma la storia é ora giunta al termine... cosa ne sarà delle gemelle Dickinson,Draco Malfoy,Ares Lestrange, Harry Potter, Hermione Granger, Ginevra Ron e Bill Weasley, e Fleur Delacour? Riusciranno a scrivere la parola "Fine" su questa storia? Riusciranno a liberarsi dei loro incubi, tornando lì, dove tutto é cominciato, a Beauxbatons? L'ultimo capitolo finalmente on-line. R&R please!
Genere: Dark, Horror, Mistero, Romantico, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Draco Malfoy, Fleur Delacour, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due gemelle scatenate

Capitolo 1 - L'Apocalisse?! No... sono solo le gemelle Dickinson!


Una ragazza dall'aria sbarazzina, con grandi e brillanti occhi verdi e lunghissimi capelli castani, spezzati qui e lì da graziose meches rosa shocking, era appostata tra il binario 9 e 10 della stazione King's Cross a Londra.
Con in mano un cellulare, stava componendo un SMS.
"Ma dove si sarà cacciata quella scema?"-, pensò scrutando la folla in cerca della sorella.
Il treno sarebbe partito pochi minuti dopo, e lei di certo non aveva intenzione di perderlo! Era troppo entusiasta all'idea di andare lì, ad Hogwarts. Era sempre stato il suo sogno, non che la scuola di prima la detestasse, ma Hogwarts era Hogwarts, punto e basta.
Improvvisamente scorse una figurina identica a lei, con l'unica differenza che i capelli arrivavano poco più su delle spalle, correre a perdifiato, andando a sbatacchiare di qua e di là con il carrello.
- Ce ne hai messo di tempo... hai detto che dovevi solo fermarti all'edicola!!! -, sbuffò la prima ragazza, contrariata.
- Senti, - disse l'altra con il fiatone, - NON ME NE PARLARE! Evitiamo il discorso... non è proprio giornata, si vede che è il primo giorno di scuola!
Rachel, la gemella dai capelli lunghi, fece spallucce. Non capiva perchè si facesse tanti problemi, sarebbe stato un anno divertente e pieno di nuove conoscenze, perchè detestarlo tanto?
- Tanto lo so che volevi rimanere a Beauxbatons con quell'azzeccosa della tua amica Fleur!-, bofonchiò la ragazza prendendo il carrello con i bagagli e spingendolo nella parete tra il binario 9 e 10. Lo seguì, stando attenta a non farsi vedere dai babbani, e dopo poco si ritrovò al binario 9 e 3/4. La sorella la raggiunse dopo pochi secondi, spingendola via dall'entrata al binario, facendola sbattere contro qualcuno.
Rachel cadde a terra.
Si rialzò, imbarazzatissima, inchinandosi centinaia di volte, ripetutamente, alla persona che aveva urtato.
- OH! SONO MORTIFICATA! MI SPIACE!... NON VOLEVO... MIA SORELLA... QUELLA SCEMA... MI SPIACE!!! -, disse senza riuscire a dare un senso alla frase.
Un biondino, dall'aria affascinante, così pensò Rachel quando ebbe il coraggio d'alzare lo sguardo su di lui, la guardava dall'alto in basso. Aveva uno strano sorriso dipinto sul volto, un sorriso piuttosto ironico, che in quel momento sembrava molto una smorfia di disappunto. Accanto a lui c'era un'altra figura, un altro ragazzo biondo, a cui però non badò molto, non essendo stato coinvolto nello scontro.
- Ehm... mi perdona?
Si sentì tremendamente imbecille. "Mi perdona?". Che diamine di domanda era?! Che figura...
Un risolino divertito scappò dalle labbra di San, la sua gemella. Rachel le pestò il piede, continuando a sorridere nervosamente in direzione dei due ragazzi.
San, dopo averle pestato il piede a suo volta, tentò, fallendo, di trattenere delle risatine isteriche nel guardare la faccia della sorella, assai disperata. Aveva due lacrimucce che le facevano DIN-DON dagli occhi e osservava con disperazione i due misteriosi personaggi che non avevano ancora aperto bocca.
- Oh guarda Ares, non sapevo ci fossero dei pollai qui intorno, ma devono esserci per forza, se no come spiegheremmo la presenza di due galline?! -, bofonchiò con un'aria quasi snob il ragazzo coinvolto nello scontro.
Le orecchie di Rachel si arrossirono di botto. Come si permetteva?!
- BRUTTO SCREANZATO!!! -, ormai era partita. Le suppliche di San di fermarsi non servirono a nulla. Continuò la sua ramanzina: -STUPIDO, BORIOSO, ARROGANTE, VISCIDO, VERME SCHIFOSO. MA COME OSI? GALLINA A ME? SE IO SONO UNA GALLINA, TU SEI UN POLLO! COCOCOOCOCOCO!!! -, urlò adirata puntandogli il dito sul petto, facendolo indietreggiare di alcuni passi.
Rachel non si fermò e continuò ad urlargli dietro, finché il ragazzo non fu fermato da una valigia che lo fece inciampare e andare a gambe all'aria. Si rialzò quasi subito, massaggiandosi il sedere dolorante.
- COME TI SEI PERMESSA BRUTTA RACCHIA?! SAI CON CHI STAI PARLANDO?! NON IMMAGINI NEMMENO COME POSSO RIDURTI!
- OH! LASCIAMI INDOVINARE! ARROGANTE E BORIOSO, OCCHI DI GHIACCIO, CAPELLI BIONDI, QUASI BIANCHI, IMPOMATATI, SPILLA DA PREFETTO SERPEVERDE... DRACO MALFOY! E NON CHIAMARMI RACCHIA... E NON PROVARE NEMMENO A TOGLIERMI PUNTI, NON SONO NEMMENO SMISTATA! CREDEVI NON TI RICONOSCESSI? NEL MONDO DELLA MAGIA TUTTI CONOSCONO IL TUO MAGNIFICO PAPARINO, SBATTUTO DUE MESI FA AD AZKABAN! CREPA MALFOY! -, detto questo alzò il dito medio della sua mano, e dopo una bella linguaccia, riprese il carrello e se ne andò, stizzita.
San la guardò a bocca aperta, tanto che la sua mascella toccava praticamente a terra. Raccolse le sue cose e corse urlando a squarciagola dietro la sorella.
- EHYYYYYYYYYYYYY! RACHEEEEEEL?! MA DOVE CAVOLO VAI SENZA DI ME?! TORNA QUIIIIIIII!!!!
Il biondo prefetto serpeverde, con gli occhi sgranati dallo shock, si girò verso il cugino, Ares Lestrange, figlio di Rodolphus Lestrange e Bellatrix Black, che si sarebbe trasferito quell'anno da Durmstrang ad Hogwarts, dopo l'ennesimo arresto, con conseguente condanna al bacio del dissennatore, per la madre.
- Ehm... beh... é un peperino però... -, disse Ares sorridendo angelicamente, tentando di sbollire Draco che, sapeva, sarebbe scoppiato di lì a momenti.
- HAI VISTO COSA HANNO OSATO FARE?! PRIMA MI VENGONO ADDOSSO, POI QUELLA M'INSULTA! E TU MI DICI CHE È UN PEPERINO?! -, urlò tutto d'un fiato Malfoy, che ormai era un vulcano in piena eruzione.
- L'hai chiamata... gallina... -, replicò il cugino tentando di rimanere impassibile, soffocando delle risatine improvvise.
- PERCHÈ NON È UNA GALLINA?! LA DIFENDI PURE?! MA TU DA CHE PARTE STAI?!
- Dalla parte di due indifese quanto gnocche ragazze, no? E' logico... -, disse lui scuotendo la testa, incredulo. - Vuoi dirmi che non hai notato quanto erano...
Draco gli mollò un calcio nei cosiddetti e se ne andò, ancora più irritato.
Il cugino lo seguì a passo di pinguino con gli occhi lacrimanti, o per meglio dire, con le cascate del Niagara al posto degli occhi.

***


Poco dopo il fischio del treno annunciò la partenza. Le porte si chiusero e il treno iniziò a muovere i primi passi verso Hogwarts.
Le due gemelle avevano girato ormai tutti i vagoni, ma di una cabina libera nemmeno l'ombra. Ne trovarono però una semi-vuota, occupata solo da due ragazzi.
Una graziosa Grifondoro dai capelli rossi e gli occhi cerulei, e un ragazzo moro, perennemente spettinato, con due profondi occhi smeraldo, e una cicatrice in testa a forma di... saetta??
HARRY POTTER!
Rachel e San si catapultarono nello scompartimento, senza troppi complimenti. La gemella con i capelli corti tese la mano al bambino sopravvissuto, che la guardò stralunato.
- Ciao, ciao! Scusate l'intrusione! Sapete com'è, gli altri vagoni hanno le cabine tutte occupate! Io sono San! Molto piacere di conoscervi! Lo specchio qui di fianco a me invece è Rachel, mia sorella, ma questo non è importante, no no!
I due occupanti della cabina si guardarono l'un l'altro perplessi.
Rachel mollò uno scappellotto alla sorella, spingendola fuori dalla cabina. Le due presero a litigare...
- AGROAR! COME SAREBBE QUESTO NON È IMPORTANTE!? CAPISCO CHE SEI UNA FAN DI POTTER, MA CACCHIO SONO TUA SORELLA!!!
Improvvisamente Rachel si sentì tirare i capelli e si girò.
- CHI ROMPE? -, sbraitò furente.
NO! Ancora loro! Quei due biondi... Malfoy e compare. CHE INCUBO!
- Toh, che coincidenza guarda chi si vede! Le due galline ambulanti!
Una strana luce brillava negli occhi di Draco, sembrava in cerca di vendetta, il che alle due non piacque  per nulla. Il ragazzo dagli occhi verdi, ovvero Harry Potter, mise il naso fuori dalla cabina.
- Ah, sei tu Malfoy... e ti pareva che potessi mancare... senti, ti vuoi eclissare? Non ho molta voglia di litigare al momento, quindi, tu e il tuo nuovo scagnozzo, fareste meglio a sparire dalla mia vista!
- Ma che diavolo vuoi Potter?! Chi diavolo vuole litigare con te? Non sei interessante come credi, sai? Il naso rificcalo nella tua cabina e continua a sbaciucchiarti la tua ragazza! - sbraitò Draco, notando Ginny dietro ad Harry - Almeno faresti qualcosa di utile... per te stesso ovvio!
Ginny era già pronta, bacchetta in mano, per lanciargli una fattura orcovolante, ma San e Rachel la precedettero, lanciando entrambe a Malfoy l'incantesimo per l'ammutolimento, "SILENCIO!".
Ares scoppiò in una fragorosa risata.
- Questo é decisamente divertente!!! -, ruggì il biondo figlio di Bellatrix, piegandosi in due dalle risate.
Contagiate, Rachel e San presero a ridere, seguite a ruota da Ginny ed Harry.
Malfoy era l'unico a non trovare la cosa divertente. Scoccò uno sguardo di fulmini dardeggianti al cugino...
-Ok, ok... Finite Incantatem... -, farfugliò ancora in preda ad attacchi di risatine.
Draco guardò gelido le due ragazze, ignorando Potter e consorte, avvicinandosi a una distanza pericolosa.
- Se pensate che finisce qui la cosa, vi sbagliate di grosso! Ve la faccio pagare cara questa!
- Ti bastano venti galeoni? -, chiese noncurante Rachel, sorridendogli maliziosamente.
Del fumo iniziò ad uscire dalle orecchie di Draco, ora era davvero furioso. Nessuno aveva mai osato prendersi gioco di lui fino a quel punto, stavano davvero esagerando. Ares, accorgendosi della situazione, tentò di trascinarselo via, prendendosi a sua volta un pugno sul naso. Draco fece sbattere la ragazza contro la parete del vagone, guardandola minacciosamente negli occhi.
- Non scherzerei tanto se fossi in te, ragazzina.
Il ragazzo le era praticamente addosso, schiacciandola al muro. Dopo un momento di sbandamento, tornò in sé, mollandogli uno schiaffo.
- Lasciami andare, fottuto bastardo... o dirò tutto a Silente! -, disse tentando di allontanarlo.
- Oh, che paura... dirà tutto a Silente... Ti ricordo che sono un prefetto, cara piccola, la tua parola contro la mia non vale nulla!
San si avvicinò a Draco e, dopo avergli tirato i capelli, gli tirò ripetuti pugni sulla schiena. Lui, in tutta risposta, stando bene attento a non far scappare Rachel, le diede un forte spintone.
Harry, approfittando della distrazione di Malfoy, lanciò un Tarantallegra. Il ragazzo mollò la presa di Rachel e, usando Ares come partner, iniziarono a ballare un tango.
San e Rachel sgranarono gli occhi, divertite.
- Bel colpo, Potter... -, fu tutto ciò che riuscì a dire Rachel.
Improvvisamente arrivarono Hermione e Ron.
- Finite Incantatem... -, borbottò il rosso, di malavoglia. Quello spettacolo era unico, ma era pur sempre un prefetto, e come tale doveva mantenere l'ordine.
- No? Già finito? E io che stavo per andare a compare qualcosa da sgranocchiare nel guardare lo spettacolo... -, disse sarcastica Ginny.
I due cugini corsero via a tutta birra, non prima di aver lanciato qualche provocazione al gruppo di grifondoro e alle due sorelle.
- Che codardi... -, bofonchiò Harry.
- In ogni caso, bello scherzo! -, disse ancora ridacchiante Hermione, zittita poco dopo dal borbottante Ron.
Rachel fece un piccolo inchino per ringraziare il rosso e il moro e si presentò al piccolo gruppetto presentando, alquanto di malavoglia, anche sua sorella San. Era ancora arrabbiata per com'era stata trattata in precedenza, quando avevano incontrato Harry e la sua, a quanto pareva, ragazza.

Ginny si soffermò a guardare le due gemelle. Anche se avessero avuto lo stesso taglio di capelli si sarebbero riconosciute immediatamente. Rachel aveva davvero buon gusto nel vestire e appariva molto femminile. Portava una camicia con maniche a tre quarti rosa confetto, accompagnata da una graziosa gonna lunga poco sopra il ginocchio di colore bianco. Ai piedi portava delle scarpe di vernice nera, chiuse da un piccolo laccetto intorno alle caviglie. I capelli erano ben curati e pettinati, sembravano quasi finti dalla loro perfezione, non un capello era fuori posto. Il viso aveva un effetto naturale, ma portava un leggero trucco. Gli occhi erano contornati da una matita nera ed evidenziati da un ombretto dello stesso colore della camicia. Sulle guance aveva un leggero phard color pesca che ne risaltava il colore, mentre le labbra erano cosparse di un rossetto di colore leggero tutto brillantato. San era alquanto trasandata, sembrava un po' un maschiaccio. Indossava dei Jeans piuttosto malridotti, troppo larghi per lei, tenuti in vita da una cintura. Indossava una maglia senza maniche nera e portava un pulloverino, munito di cappuccio, dello stesso colore in vita. Al polso portava uno strano bracciale, che le pareva si chiamassero borchie , accompagnato da altri bracciali più semplici, mentre, ai piedi, portava delle scarpe da ginnastica. I capelli erano lasciati sciolti, con un'aria assai ribelle. Non indossava quasi per niente trucco, tranne che per la matita nera ben calcata sugli occhi e del semplice lucidalabbra.
Entrambe, comunque, una in stile bambolina di porcellana, l'altra in stile punk, erano decisamente ragazze su cui l'occhio cadeva facilmente. Sarebbero stati tempi duri per le fidanzate di tutta Hogwarts.
Le due, infine, si accomodarono in cabina con Hermione, Ron, Harry e Ginny, e raccontarono loro lo spiacevole incontro al binario 9 e 3/4 con Malfoy e cugino.
- Nostro padre ha detto che quello... il cugino di Malfoy, intendo... é il figlio di Bellatrix Lestrange... calmati Harry... beh... non mi sembra se la sia presa a male per quello scherzetto del tango... anzi rideva peggio di noi... magari non é della stessa pasta del cugino... -, fece notare Ginny.
- Sì, sì... i sogni son desideri...-, canticchiò il fratello, ricevendo uno schiaffone dietro il capo dalla sua ragazza, Hermione.
- Piantala Ron, in ogni caso, diverso o no, Malfoy rimane sempre Malfoy... stupido, vigliacco e deficiente!
- Su questo non ci piove, ma di certo che lui abbia un altro alleato potrebbe rivelarsi un bel problema... -, rimuginò Harry.
- Oh, in ogni caso la mia sorellina lo sottomette facilmente, vero Rachel? Non c'è di che preoccuparsi, prefetto o no!
- Io odio i prefetti... senza offesa Hermione e Ron... ma secondo me non servono a nulla!!! I capiscuola, quelli sì che servono... sono del settimo anno, sono più autoritari e via dicendo... ma i prefetti sono inutili... e Malfoy é il capo-inutile!!!-, disse lei sicura mentre scartava una cioccorana.
- In ogni caso i conti non cambiano, ci sono e basta e purtroppo... dettano legge uh uh... che brutta cosa...
- Ma dai San! In fin dei conti non possono fare tutto i capiscuola, non trovi Rachel? -, domandò Hermione ironicamente.
- Manco i prefetti facessero qualcosa... -, bofonchiò la ragazza guardando fuori dal finestrino con aria assorta.
Le guance di Hermione si tinsero di una leggera tonalità scarlatta. Chiese scusa, dicendo che aveva impegni, ed uscì dalla cabina.
- Ma se l'é presa?-, chiese la ragazza mortificata. Di risposta si beccò uno sguardo omicida dalla gemella, che uscì dallo scompartimento seguendo Hermione.
Ron sbuffò, Harry sospirò e Ginny si appoggiò stancamente con le testa sul suo braccio. Rachel aveva colpito la ragazza nel suo punto debole. Era molto orgogliosa di essere un prefetto e sapeva di svolgere un buon lavoro, ma quell'affermazione l'aveva smontata del tutto.


***


San era appena uscita dallo scompartimento. Vide Hermione varcare la soglia per passare nel vagone successivo. La seguì, quando però sbatté contro qualcuno. Quella era decisamente la sua giornata NO .
- Scusami!-, disse lo sconosciuto aiutandola a rialzarsi, porgendole una mano.
- No scusam... eh?! No, non di nuovo! -, brontolò la ragazza, con un tono piagnucolante. Voleva andar a parlare con Hermione, non incontrarlo ancora!
- Ahhh! Tu sei la gemella di quella pazza... -, fece il cugino di Malfoy, Ares Lestrange, con un sorriso di scherno.
- Oh, tu sei il cugino di quel pollo che subisce sempre! -, ribatté a tono lei.
- Cerca di moderare i termini, bimba. Tu e quella scema di tua sorella avete già dato troppo fastidio per stamattina!
- Bugiardo! Siete voi che avete dato fastidio, se non ci davate delle galline non sarebbe successo nulla! -, grugnì infuriata la ragazza. Aveva gli occhi in fiamme e sembrava volesse mangiarselo da un momento all'altro.
- Bah... perché non te ne torni da Potter & co.? Avete una certa affinità con gli sfigati, o sbaglio?-, chiese lui, noncurante degli sguardi omicidi.
- Veramente quello che ha affinità con gli sfigati sei tu, essendo sfigato già per di tuo! Harry non ha proprio nulla che possa dargli anche solo l'aria dello sfigato! Non provare mai più ad offenderlo! -, disse lei praticamente saltandogli addosso con l'intenzione di strangolarlo.
- Aiutooo! Toglietemi di dosso questa cagnaccia pazza!!!
Si beccò uno scappellotto dietro la testa.
San allungò il collo per vedere chi fosse. Era Hermione.
- Lasciala stare, brutto idiota... scommetto che sarai serpeverde, vero? Oh, non preoccuparti, che appena ti becco a scuola tolgo almeno 10 punti alla tua casa!-, disse furiosa la ragazza dai capelli color miele.
Ares la guardò furioso. Ma come si permetteva quella?! Solo perchè era un prefetto non aveva il diritto di andare in giro a fare la so-tutto-io-tolgo-punti-a-chi-voglio-perchè-mi-va. San lasciò andare il ragazzo, non prima di avergli tirato un pizzicotto e sorrise ad Hermione.
Ares fece una smorfia di disgusto alle due...
- Mezzosangue...-, bofonchiò prima di andarsene furioso.
Di seguito, si beccò un oggetto indefinito (una scatola di legno di gelatine tuttigusti+1) dietro la testa.
Se ne andò imprecando, mentre le due ragazze ridevano di gusto.
- Grazie mille Hermione, mi hai evitato il carcere a vita per aver ucciso un povero idiota!
- Di nulla... mi stavi cercando, vero?!-, chiese la grifondoro, sorridendo cordialmente.
- Beh... a dire il vero sì... ehm... mi dispiace per le cose che abbiamo detto mia sorella ed io, non farci caso. Sono certa che tu svolgi un ottimo lavoro ma... beh, nulla lascia stare-
Hermione le sorrise ancora una volta, tenendole la mano...
- Amiche?
- Che domande! -, disse l'altra tutta allegra stringendole a sua volta la mano.
Improvvisamente qualcuno inciampò, cadendo addosso a San...
- Puff... pant... anf... scusa... sorellina... ti... cercavo... No... -, si rialzò,-... No... veramente cercavo Hermione... scusami!!!-, disse con le lacrimucce agli occhi. San, intanto, era ancora sotto di lei, un po' malridotta. No. Decisamente, quella era la sua giornata out!

FINE 1° CAPITOLO

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