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Autore: marikkachan    02/12/2012    2 recensioni
Ciao! Anche se sono impegnata con un altra storia ho deciso di scrivere un altra ff. Questa volta la coppia è Amu/Ikuto.
Spero vi piaccia!!
P.S. siate clementi ... Vi prego!! :)
Estratto cap 10:
-Aspetta ancora qualche anno…Allora avrò i requisiti…- Disse Ikuto accarezzandole la guancia.
-I requisiti per cosa?- Chiese Amu, con le gote rosse.
-Per poterti avere per sempre firmando un solo foglio…(Cioè di sposarti).-
-Oooh-
E sotto un albero di ciliegio, i due si abbracciarono e si baciarono.
-O meglio si vedevano solo due sagome nere che si abbracciavano, poiché il signorino non mi ha fatto fare l’inquadratura, perché mi ha svegliato…- Disse Amu con le lacrime agli occhi e il sangue che le usciva dal naso.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Bene! Mi sono immedesimata perfettamente nel ruolo e sono convinta che la nostra classe vincerà il 1° premio!!”
-Amu?- Chiese Rima agitando la mano davanti la faccia dell’amica.
-Sì? – Fece lei, distratta.
- Ricordati che dopo le lezioni devi provare il costume…- Sussurrò.
- Ah, sì… è vero, non vedo l’ora!!- Esclamò al settimo cielo e alzandosi di scatto dalla sedia, facendola cadere a terra, provocando un grande baccano. Tutti gli studenti della classe , professor Nikaido sottointeso, si girarono verso di lei con aria interrogativa.  Amu divenne rossa per la vergogna.
-Hinamori…-  Iniziò il prof.  poi guardò anche Rima. -…Mashiro…- Fiato sospeso.- Anche se fate le prove per la recita e cucite i vestiti , sempre per la recita, non avete nessun diritto di chiacchierare durante le lezioni!! E tutte e due fuoriii!! – Tuonò infine. Le due si alzarono e andarono fuori dall’aula. –Uffa, Amu! Fattelo dire, sei proprio una scema!- la rimproverò Rima. La rosa, però, cercò di difendersi – Ma se sei stata tu a parlarmi per prima!-
-Sì, è vero ma tu ti alzi di scatto e inizi ad urlare… Insomma, potevi farne a meno! No?!- Esclamò la bionda. Poi si mise le mani sui capelli.- Accidenti che nervoso!-
“Mi sa tanto che oggi Rima non è dell’umore giusto…” Pensò Amu. “Si è svegliata acida e andrà a dormire acida…”
Ed ecco Ikuto e Nagihiko che camminano lungo il corridoio, con in mano alcuni scatoloni. Nagihiko fu il primo a parlare -Ciao, ragazze! Che fate lì fuori? – Sempre col suo volto gentile e sorridente. Rima avvampò e chinò il capo –Niente…Ci piace stare qui fuori…- Amu, nel vedere la reazione dell’amica si addolcì e sperò con tutto il cuore che fra quei due le cose, vadano a finire nel migliore dei modi. –Ciao.- Si girò verso Ikuto. –C-ciao.- Rispose un po’ imbarazzata. Il ragazzo rise –Come mai sei tutta rossa in viso?- Le chiese.
Amu si toccò le guance bollenti e iniziò ad urlare furiosa –Perché? Che problema c’è?! Fa così caldo fuori!- Si guardò intorno in cerca di una finestra e si gettò sulla prima trovata, spalancandola tutta. Ikuto rise ancora, stavolta più forte, facendola arrabbiare ancora di più.
 – Si può sape…- Non finì la frase che si ritrovò con i capelli tutti scompigliati e un sorriso accecante davanti. Non riuscì a fare e dire più nulla.
 –Ci vediamo dopo.- Conclusa la frase richiamò Nagihiko, che stava conversando allegramente con Rima.- Vogliamo andare?-
-Va bene!- Rispose il ragazzo, poi si rivolse alla biondina.- A dopo, allora!- E se ne andarono.
Amu e soprattutto Rima avevano ritrovato il buonumore, anche se il prezzo da pagare era avere una faccia da pesce lesso arrostito.
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-Amu, sei davvero fantastica vestita da Romeo!- Schiamazzò Yaya, seguita da Rima.
- Già! Yaya ha proprio ragione. Secondo me, faresti cadere ai tuoi piedi milioni e milioni di ragazze, mio Romeo!-
Amu indossava uno di quei completi che si mettevano all’epoca, cuciti magnificamente da Nagihiko e Rima, con un colore verde smeraldo e pareva un tessuto pregiato  e costosissimo.
-Ehm…Farò del mio meglio…ok?- Domandò poi, alle altre, che sorrisero e annuirono.- Sìììì!! –
Dall’altro camerino si udì improvvisamente un grido. Le ragazze si precipitarono a vedere e trovarono Ikuto vestito da Giulietta, imparruccato e truccato.
Indossava un vestito rosa e bianco, con un piccolo fiocco dietro. Le scarpe rosa e con un tacco molto alto e per finire una parrucca dai capelli lunghi e lisci, fermati da dietro con un fermaglio a forma di rosa.
-Sei bellissimo, Ikuto!- Esclamarono tutte (e tutti), Amu particolarmente.
-Ma siete matti!? Io vestito così!? Ve lo scordate!!-
-Ma Ikuto…- Iniziò un ragazzo della sua classe.- Sei favoloso con quel vestito …  Sto pensando seriamente di innamorarmi di t…!-
-Non finire la frase! Schifoso!- S’intromise il ragazzo, dandogli una pacca poco premurosa sulla nuca.- Comunque non voglio salire sul palco conciato in questo modo ridicolo!-
-Secondo me stai benissimo!-
-Già!-
-Uff!!-
Mentre stavano discutendo sul da farsi  il professor Nikaido entrò nella stanza. – Ragazzi avete finito con la prova costu…me…Ehi, ma chi è quella bellezza con quel bel vestito rosa?-
Ikuto rabbrividì mentre tutti scoppiarono a ridere.- Visto!- Iniziò uno.
-…Sei perfetto!- Finì un altro.
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-Ma che bella giornata è stata!- Esclamò Amu. – Non vedo l’ora di recitare davanti ad un pubblico con il mio strepitoso vestito da Romeo!-
-Uhuh…Parla per te …- Sussurrò Ikuto, con un fil di voce (e il suo fantasmino che gli esce dalla bocca XD) .
Vedendo Ikuto con quell’aria triste triste, Amu decise di fargli un piccolo favore.- Posso fare qualcosa per te?-
Il ragazzo la guardò con occhi sbarrati poi li trasformò in uno sguardo malizioso.
Visto che erano tornati a casa Tsukiyomi , lui la spinse lentamente contro la porta e gli poggiò una mano sulla guancia. – Sì, c’è qualcosa che solo tu puoi fare per me…- Si avvicinò al suo viso.-Me lo concedi vero?- Amu era in estasi, il cuore era a mille, eppure non era la prima volta che si comportava così perché ,diavolo, doveva farle sempre quest’effetto?!
Ormai il cervello non era più collegato ai muscoli né delle mani, né delle labbra e la voce non le usciva dalle corde vocali. Riuscì miracolosamente a pronunciare queste quattro parole –C-chi tace acconsente, no?- Si pentì subito della sua uscita ma ormai era troppo tardi per tornare indietro. Voleva baciarlo anche lei, si era capito.
-Bene.- Disse sottovoce per poi avvicinare il suo viso a quello della ragazza che, intanto, aveva socchiuso gli occhi.
La distanza tra di loro era svanita e Amu, oltre a sentire le sue labbra su quelle di Ikuto, udiva un leggero venticello e qualche passero volare via dal nido. Il resto era scomparso.
Quando si staccarono quel momento magico finì : la porta si aprì di scatto e Amu, che vi si era appoggiata cadde e finì a gambe all’aria con Ikuto sopra di lei. Soko li guardò stupita e spaventata allo stesso tempo.
-Oh, scusate… Vi siete fatti male?- Si chinò ad aiutare i due.
-Tutto ok…- Disse Ikuto.
-Non proprio!- Ribatté la ragazza sotto di lui.- Guarda che pesi, sai?!-
Quando si rialzarono si massaggiarono entrambi il sedere e la testa. – A proposito, cosa ci facevate voi due appiccicati alla porta?- Chiese ingenuamente Soko. I due arrossirono vistosamente. – Oh, non me lo dite…- Fece la donna, sghignazzando. Amu si agitò ancora di più.- Non pensare male, signoraaa!!-  Iniziò a correre qua e là per il corridoio poi sentì una voce molto familiare.- Cos’è tutto questo baccano, si può sapere??-
La rosa spalancò la bocca – Utau!- Proprio così, davanti a lei c’era proprio la sua migliore amica e  subito corse ad abbracciarla.
 –Come stai?? Da quanto tempo non ci vediamo! Come va il film!? Mi sei mancata!- La bionda, felice e un po’ commossa ricambiò la stretta dell’amica.
- Bene, il film sta andando strepitosamente bene! Sono tutti molto gentili con me! Mi trovo bene!-
-Meno male.- Disse Amu, tirando un sospiro di sollievo. –Per quanto resterai qui?- Domandò infine.
Sul volto di Utau si formò un sorriso perverso e diabolico, e dopo aver estratto dalla borsa la sua videocamera annunciò solennemente:- Vi farò un bellissimo filmato sulla vostra recita, quindi vedete di imparare bene le parti perché farò anche tantissime foto che andrò ad inserire sull’album ricordo, contenti?-
-Sì!- Esclamò Amu. Soko invece applaudiva e lanciava coriandoli (?). L’unico con disinteressato era Ikuto. –Fate come vi pare…- Disse infine. Poi si recò in camera sua.
-Uff…Che fratello antipatico che mi ritrovo!- Fece la bionda, poi rivolse la sua attenzione verso Amu.- Senti…- iniziò con fare malizioso.- …Sono sicura che sono successe un bel po’ di cose con Ikuto dopo che sono partita vero?!- La rosa avvampò e fece cenno di sì con la testa. Almeno quelle cose alla sua migliore amica poteva raccontarle, no?
Utau, tutta eccitata la prese per un braccio e la trascinò in camera sua, si richiuse la porta alle spalle, si gettarono entrambe sulle poltroncine rosa e lei disse .- Spara, avanti sono curiosa! Vi siete baciati?!Vi siete già baciati!? Sìììì!! Vi siete già baciati!!!-
 E continuò così per tutta la serata.
-Con Kukai?- Le chiese Amu. Utau rispose.- Penso di andare da lui domani, per chiedergli di accompagnarmi alla recita, che ne dici?-
-Sì, potrebbe andare!-
-Come potrebbe andare?-
-Sì, cioè, sì… hai avuto un’ottima idea…ottima!-
-Non mi sembri convinta…- Sussurrò la bionda a bassa voce con sguardo assassino. Amu ci rifletté un secondo:- Già, è vero non sono convinta…Secondo me dovresti andare da lui…Ora!-
-In effetti…- Si alzò dalla sedia.- Sì, hai ragione! Vado da lui, ora!- prese la sua borsa e prima di uscire di casa si gira verso la ragazza:- Grazie, Amu!- Poi uscì.
Amu sorrise. Utau era diventata più carina e coraggiosa del solito…”Puoi farcela, Utau!”
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Scuola.
-Allora, è tutto pronto?- chiese Shizuko (per chi non la ricordi leggere cap15)
-Sì !- Rispose la sua cagnolina Yumi, con voce stridula. Shizuko rise, seguita a ruota dall’altra.
“Amu Hinamori, penso proprio che la gita non si farà…e per colpa tua…!!
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Kukai si stava allenando nel campetto da calcio, sembrava molto concentrato ma si vedeva benissimo che quella era la cosa che amava di più fare. La fronte era imperlata di sudore, ma i suoi occhi color verde smeraldo brillavano e la bocca era sorridente. Utau, che era rimasta nascosta dietro un albero continuava a fissarlo, ripensando alle parole che le aveva detto prima di partire. Si era travestita con cappello e occhiali da sole per non farmi riconoscere. Improvvisamente però, sentì il pallone conficcato nell’albero. Si spaventò tantissimo e si lasciò cadere a terra. Kukai le venne incontro.
-Scusami! Tutto bene? Ti ho colpito per caso?!- Le domandò agitato e tendendogli la mano. Utau si girò e pensò “Oddio non voglio che capisca che sono io…Sennò penserà che lo stavo spiando…”
Kukai la guardò con aria interrogativa. –Ehm…Ci sei?- La ragazza si ostinava a rimanere voltata. Il ragazzo sospirò :- Perché non ti giri?- Utau scosse violentemente il capo. Kukai dopo averla scrutata attentamente e a lungo fece un’ osservazione :- Sai, da dietro assomigli alla ragazza che amo…- Lei sbarrò gli occhi. -…Ora però è partita e non so quando la potrò rivedere…Mi manca tanto e in questo momento vorrei essere al suo fianco, ma non posso essere felice solo io, no?- Il cuore di Utau perse un battito e si morse il labbro inferiore per non scoppiare a piangere. Passati alcuni secondi Kukai arrossì e si rese conto di aver raccontato i fatti suoi ad un’estranea. –Scusami, davvero!- Esclamò.- Non dovevo parlare così, dei fatti miei alla prima persona che ho incontrato…Ma, forse dovevo dirlo a qualcuno…-
Utau si tolse gli occhiali e il cappello lasciando i suoi capelli biondi al vento. Stavolta fu il cuore di Kukai a palpitare. La ragazza si alzò e si girò verso di lui per andare ad abbracciarlo. Lui rimase a lì per lì scioccato ma poi sorrise e ricambiò l’abbraccio. Delle calde lacrime scesero dal viso di Utau e Kukai la rassicurò sussurrandole  parole dolci e piene d’amore. La tenne stretta stretta a sé, come fosse qualcosa da proteggere e Utau ne era immensamente felice.
Quando si staccarono si diedero un lieve bacio, dopodiché Utau iniziò a parlare:- Non sai quanto mi sei mancato…-
-Anche tu.- Rispose lui, baciandola sulla fronte.
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Qualche giorno dopo….
-Allora…Tutti pronti?! Si va in scena!!- Urlò a squarciagola il professor Nikaido. –Sììì!! – Risposero tutti gli allievi delle due classi, determinati e desiderosi di vincere quell’ambito premio.
“Ed  ora ecco a voi l’ultimo spettacolo del concorso teatrale del liceo Seyo Academy! Il titolo è Romeo e Giulietta!!” E tra risa e applausi iniziò la recita.
-“Oh, Romeo…Romeo, perché sei tu, Romeo?”- Ed ecco lì  Ikuto, a recitare la sua parte, in modo incredibilmente teatrale.
“Romeo e Giulietta si sono innamorati a prima vista…Lui va a trovarla di nascosto ma la famiglia di Romeo e quella di Giulietta purtroppo di odiano...”
“Ora tocca a Giulietta…” Pensò il prof. Nikaido.
“Ora tocca a me!” Pensò Amu entrando in scena. -Oh , mia Giulietta!- Ma non fu lei a parlare. Si girò di scatto e si trovò davanti Shizuko, una della classe di Ikuto, estremamente antipatica e scortese. Sguainò la spada e la puntò contro Amu. –Vediamo chi delle due riuscirà a recitare in modo corretto la parte di Romeo, Hinamori Amu!-
Il pubblico rimase impietrito all’apparizione di 2 Romei…Ma il conduttore riuscì subito a sviare dicendo. ”E ora a voi, gentile pubblico…Chi è il vero Romeo?”
La gente seduta tornò subito calma e tranquilla, godendosi lo scontro fra quelle due.
-Bene!- Amu alzò la spada.- Non ho alcuna intenzione di perdere, perciò preparati!-
 
Angolo della ritardataria dell’  autrice:
Ciao a tutti!!!! Non vi siete dimenticati di me, spero…
Scusate per l’incredibile e spaventoso ritardooo!!! XOXOXO ‘Gomen, gomen...’
Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto…L’ho fatto un po’ più lungo (credo…) per farmi perdonare… ;)
Fatemi sapere le vostre impressioni e se ci sono errori ditemelo, OKKK!?!?! XDXDXD
Alla prossima!
Kiiiiissss <3
Marikkachan!
 
  
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