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Autore: Drevious    19/06/2007    1 recensioni
Cosa accadrebbe se il bel Lucius Malfoy avessse una sorella? In che modo cambierebbe la vita dei malandrini?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II

Capitolo II

Sentimenti nuovi

 

 

Il mattino seguente, Lucius si svegliò con il corpo dolorante. Aveva dormito scomodo e male. Dopo essersi lavato scese in salotto per fare colazione.

“Buongiorno!” lo salutò Alexandra.

Senza dire una parola occupò il suo posto cominciando ad imburrarsi il pane tostato.

“Prendi queste, sono già pronte” disse sua sorella offrendogli delle tartine già imburrate e spalmate con una generosa dose di marmellata d’arancia.

“Grazie faccio da me” le rispose lui gelido senza neanche guardarla.

“Come preferisci”.

Finito di fare colazione, uscirono sull’ampia balconata.

Era una mattinata incantevole. Il cielo era azzurro e limpido e le fronde degli alberi erano accarezzate da un leggero venticello. Il sole riscaldava con il suo leggiadro tepore e nell’aria si udiva il cinguettio degli uccelli.

Alexandra inspirò il dolce aroma dell’aria e dell’erba fresca di rugiada. D’improvviso Lucius parlò: ” Sai cavalcare?”

Lei si voltò a guardarlo. Teneva lo sguardo fisso verso l’orizzonte.

“Si, perché?”

“Allora andiamo verso le scuderie. E’ desiderio di nostro padre che ti mostri Malfoy Manor” mentì Lucius.

“Dovrò indossare l’abito da cavallerizza. Non ci metterò molto” e fece per andarsene, ma una mano la trattenne prontamente.

“Lascia stare. Non è necessario. "Andiamo ora”le disse trascinandola verso le scuderie.

“Piano! Mi fai male!” piagnucolò Alexandra.

“Stammi a sentire! Non ho voglia di passare tutto il giorno con te, quindi sbrighiamo questa faccenda, poi ognuno fa quello che vuole” esplose Lucius con rabbia.

“Nessuno ti ha chiesto niente! Che credi! Non salto mica di gioia a stare qui! Odio questo posto!” rispose Alexandra”e poi sono certa che accetti di farmi da guida turistica solo per vantarti dei possedimenti che un giorno saranno tuoi!”

“Vipera” sibilò Lucius avvicinandocisi pericolosamente.

Sua sorella sapeva essere tagliente ed incisiva quando voleva.

Arrivati davanti alle scuderie, Lucius chiamò un elfo domestico e si fece portare due destrieri sellati di tutto punto.

“Sali” ordinò a sua sorella.

Alexandra non se lo fece ripetere due volte. Montò in sella al suo cavallo e partì al galoppo.

“Ehi ragazzina! Dove diavolo vai?” gli urlò dietro Lucius.

“Prendimi se ci riesci!” gridò lei di rimando.

“Fermati!Piccola peste!” continuò Lucius lanciando il suo destriero all’inseguimento.

Si fermarono nei pressi di una radura.

“Si può sapere che ti è saltato in mente?” esordì il giovane Malfoy.

“A me? Tu piuttosto!” disse Alexandra scendendo da cavallo e parandosi di fronte al fratello con le mani sui fianchi.

“Che vuoi dire?”

“Semplicemente che non riesco a capirti! Prima mi tratti male. Poi all’improvviso diventi gentile! Sei uno psicopatico o cosa?” chiese Alex.

“Io gentile? Di grazia, quando sarei stato gentile con te?” domandò divertito Lucius.

“Ieri sera, per esempio, quando mi hai portato il cesto con la roba da mangiare”.

Lucius scese da cavallo e la guardò. Possibile? L’aveva forse visto?

“ Mi dispiace per te, ma non ho fatto niente di tutto ciò” mentì Lucius.

“Bugiardo!”

“Come osi!” ringhiò il giovane Malfoy.

“Te lo ripeto: sei un bugiardo! Ieri sera nel corridoio, che a prima vista sembrava deserto, ho avvertito l’aroma di un profumo, la stessa flagranza che sento addosso a te. Non posso sbagliarmi.”Si avvicinò al fratello e inalò il suo profumo.

“Si. Ne sono certa” sentenziò lei, ancora con gli occhi chiusi.

Dannata ragazzina!L’aveva messo nel sacco. E ora?

Lucius la guardò. Il volto di lei appena qualche centimetro distante dal suo. Sarebbe stato così facile…Allontanò certi pensieri e sospirando confessò”D’accordo. Hai vinto. L’ammetto. Sono stato io a portarti da mangiare.”.

“Lo sapevo! Lo sapevo!” gioì Alexandra buttandogli le braccia al collo.

Lucius rimase di stucco. Come in un sogno le sue braccia si mossero autonomamente stringendo forte la ragazza. Non fosse stata sua sorella! Rimasero lì, abbracciati l’uno all’altra.

“Allora per noi c’è una speranza” sussurrò Alexandra con la testa posata sul petto di Lucius.

“Una speranza?” gli fece eco lui, ancora stordito da quel contatto inatteso.

“Certo, di andare d’accordo”

E che ti credevi? bisbigliò la voce della coscienza di Lucius. Era rimasto inebriato dal profumo che si sprigionava dai capelli della giovane e dalla sensazione del suo corpo stretto a lui.

Desiderava baciarla e toccarla. Iniziarla a quelle nuove e meravigliose carezze che si scambiano gli innamorati. La voleva. Adesso! Subito! La guardava con occhi pieni di desiderio…

 Di colpo si staccò da lei.

“Cos’hai?” domandò spiazzata Alexandra.

“Nulla. Andiamo ora” e rimontò in sella al suo destriero. Alexandra lo seguì.

“Ho fatto qualcosa che ti ha irritato?”

“No, niente” rispose lui senza guardarla.

Continuarono a cavalcare appaiati e Lucius le mostrò gli immensi possedimenti dei Malfoy (almeno quelli che formavano la tenuta). Mangiarono in silenzio il cibo che avevano portato, poi verso il tramonto fecero rientro al castello.

“Domani verrà a farmi visita un compagno di studi” esordì Lucius.

“Oh!” fece Alexandra non sapendo cosa rispondere esattamente.

Lui la guardò di sottecchi. “Non mi aspetto che resti chiusa in casa tutto il giorno. Vedi solo di comportarti come si deve e di non starci troppo tra i piedi”.

“Sempre gentile, eh?”

“Smettila!”

“No! Smettila tu! Insomma! Prima gentile, ora scorbutico. Parola mia! Non ti capisco. In ogni caso stai tranquillo, non ti romperò le scatole, se è questo quel che vuoi, fratellone”. Scese da cavallo, lo legò allo steccato e scomparve inghiottita dall’androne del palazzo.

 

 

Giunta nella sua stanza, s’immerse nella vasca d’acqua calda profumata all’essenza di muschio bianco, preparata per lei dagli elfi domestici. Solo allora, Alex lasciò vagare i suoi pensieri. Non riusciva a capire lo strano comportamento del fratello. Nel bosco si era dimostrato gentile e tenero. Ora si comportava con distacco.

“Alla faccia dei lunatici!” pensò Alex.

 

Lucius dal canto suo era tormentato. Non aveva mai desiderato nessuna così intensamente, neanche la sua Narcissa. Al solo ricordo del corpo di Alexandra premuto contro il suo, la sua virilità si risvegliò. Socchiuse gli occhi sibilando tra i denti “Strega!”.

E' tua sorella! E’ tua sorella! Continuava a ripetersi, ma il suo corpo non sentiva ragioni.

Dovette ricorrere alla classica doccia fredda per alleviare quella sofferenza.

“Devo starle lontano” si ripromise il rampollo dei Malfoy.

 

  
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