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Autore: Haz in my clutch    02/12/2012    1 recensioni
Harry aveva solo 8 anni e cercava costantemente una presenza materna, lei era morta ormai da quasi un anno, ma aveva lasciato un vuoto insostenibile nel cuore di tutti noi. Io ormai ero stata riadattata a ‘zia Matilda’ perché ‘Tata Matilda’ fa troppo a brutta e vecchia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardavo l’infermiera con gli occhi bisognosi di affetto, non mi ero accorto di niente, anzi, per dire la verità non mi ricordavo niente. Mi tornò in mente di aver ballato a lungo con Mary e bevuto diversi bicchieri di vodka alla pesca, eppure c’era qualcosa che mi sfuggiva…
- Sei stato fortunato ragazzo! Ma non ti capiterà un’altra volta, ricordatelo. – era appena entrata una signora non troppo giovane, con un invidiabile sguardo materno in viso.
Io annuii in silenzio cercando di mettermi seduto su quel letto troppo morbido. Mia madre aveva uno sguardo simile, era dolce e profondo, ti cullava senza sfiorarti. Mio padre invece non era mai stato bravo con gli occhi e nemmeno con le parole, quello lo lasciava fare a Matilda, la mia migliore amica. A scuola mi vantavo sempre di essere fidanzato con una ragazza di 20 anni, in realtà nemmeno sapevo bene cosa fosse essere fidanzati. Però fu la mia prima cotta, lei era bionda, bellissima e con gli occhi tanto chiari da accecarti. Cenavamo insieme tutte le sere e io portavo sempre due candele profumate, come avevo visto in un film. La signora mi porse un vassoio su cui era poggiato un piatto colmo di minestra, presi il cucchiaio e pensai a Liam, ora i ragazzi erano andati via, che cosa avrei potuto fare? Cominciai a mangiare, certo mi sarebbe piaciuto di più avere davanti un bel hamburger, ma ci si accontenta. Quando ebbi finito mi pulii col tovagliolo e rimisi il vassoio sopra il comodino, chiusi gli occhi e mi feci trasportare dal silenzio.
Sentii improvvisamente bussare alla porta e aprii gli occhi, mi ero addormentato, ma non per molto, avevo sonnecchiato appena un quarto d’ora.
- Avanti – dissi cercando di mettermi seduto. Avevo gli occhi tutti impastati e ci vedevo poco.
La porta si aprì lentamente, quasi esitando e mi chiesi chi potesse avere tutta quella paura di entrare. Poi vidi il volto di Anne e mi tornò in mente tutto. Lei si avvicinò al mio letto in silenzio e io non seppi davvero cosa dire. Volevo tremendamente sentirmi in colpa, dirmi che ero un idiota e che non mi meritavo di avere davanti la ragazza che amavo. Ma non ci riuscivo, rimasi immobile con un sorrisino malizioso stampato in faccia. Anne abbassò lo sguardo, come delusa.
- Sai Styles… - cominciò a parlare guardando il pavimento – sei rimasto su quel letto per cinque interi giorni a lottare tra la vita e la morte, e io, tutto questo tempo l’ho passato in quel corridoio a soffrire, senza aver il coraggio di entrare. –
Lei alzò lo sguardo e lo poggiò sul mio, le sue pupille erano strette e tremavano, come non avevo mai visto fare. Si sedette sul letto e io ritirai le gambe, tutto nel più totale silenzio. Ero incapace di intendere e di volere, dove voleva arrivare?
- Ho sempre pensato che fossi uno stupido, che non ti importasse di niente. Poi Niall me l’ha detto e io… -
 No! Niall le aveva detto che l’amavo! No! No! Nessuno doveva saperlo! Spostai in fretta lo sguardo da lei, girandomi verso il muro.
- Ecco Harry io ti capisco, non ho mai perso un genitore ma posso dirti che se vuoi ci sono. –
- Eh? – risposi spalancando gli occhi.
- se vuoi ci sono… - concluse lei sospirando.
Questo significava che lei non sapeva niente! Il cuore ritornò velocemente al suo posto, dopo che mi era quasi arrivato in bocca. La mascella non era più contratta, ma talmente rilassata da avere la bocca aperta. Anne non sapeva che l’amavo e ne ero veramente sollevato, in realtà mi ero chiesto più volte perché non volevo che nessuno ne venisse a conoscenza. Era così e basta.
Sorrisi e vidi i suoi occhi illuminarsi, ogni giorno mi sembrava più bella. Sempre che questo fosse possibile.
- Bene! – sentenziò lei propositiva – visto che dovrai rimanere qui per una intera settimana, dovrai pur trovare qualcosa da fare, no? –
La guardai incredulo, come poteva essere così gentile dopo tutto quello che era successo? Avevo rovinato un’ amicizia, l’avevo messa nei guai e fatto perdere giorni di lezione.  E nonostante tutto era li con gli occhi che le brillavano.
- Mi sembra un ottima idea! – risposi altrettanto entusiasta – In realtà ci avevo già pensato, e ho contrattato con Zayn e un’infermiera di farmi portare la mia playstation. – Per un attimo si rabbuiò, avevo detto qualcosa di male? – mmh… non ti va? -
In un attimo tornò a sorridere, come se avesse distolto i pensieri che la rattristavano. Ci pensò su un attimo e rispose che per lei andava bene, ma non era tanto portata per i videogiochi.
-… Almeno avrai la vittoria assicurata! – aggiunse poi ridendo. Cominciai a ridere anche io, ero felice come non lo ero stato per diversi mesi, o forse per diversi anni.
- Allora… amici? – chiesi speranzoso.
- Amici. – disse lei porgendomi la sua mano, che io mi affrettai a stringere.

Hola!
Mi dispiace tantissimo per il ritardo con cui ho aggiornato...
Non avevo per niente ispirazione, e infatti il capitolo è ORRENDO!
Ancora un volta vi chiedo scusa...  cwc
Grazie mille per tutti quelli che mi seguono nonostane tutto, e non mi importa se non ho valanghe di recensioni c:
Ora vi saluto e smtto di rompere, al prossimo capitol! Mi farò perdonare, promesso :3
Adios!
Ps.Ho aperto una pagina facebook per potterhead e amanti della saga. c: 
 

   
 
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