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Autore: martar95    02/12/2012    1 recensioni
C’è un momento della nostra vita che non potremmo mai dimenticare. Può essere bello, oppure no, ma comunque quel momento rimarrà impresso nella nostra memoria… per sempre.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1
 
 
 

Mio padre e mio fratello scesero subito dall’auto, io rimasi a contemplare l’enorme casa e successivamente il volto della donna bionda, che appena vide mio padre si illuminò. Iniziarono a parlare, e io sentii bussare al finestrino dell’auto. Era mio fratello “Allora scendi o no??” “Arrivo dammi un secondo” “si ma sbrigati papà ci vuole presentare la famiglia di Kate” Kate?? Da quando la chiamava Kate? “ Eccomi” Dissi seccata.  Scesi dall’auto e cercando di essere meno impacciata possibile mi avvicinai a mio padre. Katrin  mi sorrise e subito chiamò i suoi figli rispettivamente impegnati, uno con al propria bici e l’altro con il cellulare.
 “Michael, Jared venite qui” I due ragazzi si voltarono e si avvicinarono lentamente. Il più grande continuava a tenere lo sguardo fisso sul telefono, mentre il piccolo disse rivolto a mio fratello “ Piacere io sono Michael e tu devi essere Josh” “ Si.. piacere” disse mio fratello un po’ imbarazzato “Senti ti va di vedere la mia collezione di macchinine da corsa ne ho veramente molte” “Certamente” disse quasi urlando, e i due si allontanarono parlando di cose assolutamente incomprensibili.
 Li guardavo sorridendo, ero davvero felice che mio fratello avesse fatto subito amicizia con quel bambino, che a mio parere non sembrava molto simpatico. Quando scomparirono dietro la casa mi voltai e quasi sobbalzai vedendo gli occhi del ragazzo che prima erano incollati al cellulare. Erano  splendidi occhi di colore blu/mare, incorniciati da un viso dalla straordinaria perfezione angelica. Sarei rimasta a fissarlo per ore se mio padre non avesse interrotto quella visione dicendo “ Su Emma non essere maleducata presentati come si deve!” “C-certo” dissi insicura avvicinandomi sempre di più a quegli occhi. Porsi una mano al quel bellissimo ragazzo dicendo “P-piacere io sono Emma” Il ragazzo mi prese la mano e sorridendomi mi disse “Io mi chiamo Jared.. il piacere è tutto mio Emma” “Bene ragazzi ora che vi siete presentati che ne dite di entrare in casa così Emma puoi iniziare a mettere le tue cose nella tua stanza” Cia avviammo verso la porta d’ingresso.
Si capiva subito che il lavoro di Katrin fruttava molti soldi, visto soprattutto l’arredamento costoso che caratterizzava la casa. Appena entrati ci ritrovammo in un enorme salone, al cui interno si trovavano due divani posizionati l’uno di fronte all’altro centro al centro un tavolino di vetro.  Alla pareti erano posizionate molte foto di famiglia e sopra il camino un’enorme televisore al plasma.
 “Questo è il soggiorno” disse orgogliosa Katrin “adesso vi faccio vedere la cucina” Mentre ci avviavamo verso la cucina fui sorpresa da una voce che mi disse ironicamente “Non farci caso è molto orgogliosa di come ha arredato la casa, avvolte diventa pure noiosa” mi voltai di scatto quasi spaventata e mi ritrovai immersa di nuovo in quei grandi occhi blu. “N-non fa niente” riuscì solo a dire. La cucina era perfettamente all’altezza del soggiorno, arredata in maniera impeccabile, e moderna proprio come piaceva a me. Katrin inizio dicendo “Be questa è la cucina, naturalmente l’arredamento l’ho ideato io  anche se devo ammettere che ho preso spunto da qualche…” “Ehi senti che ne dici se ti faccio vedere la tua camera? Potrebbe andare avanti per ore” mi sussurrò Jared. “Perché no” Dissi, quel ragazzo mi faceva uno strano effetto. 
Mentre salivo le scale di quella enorme casa sentivo ancora Katrin che parlava dell’arredamento della cucina, sembrava che né lei né mio padre si fossero accorti della nostra assenza. Arrivati al piano di sopra vidi un lungo corridoio “Qui ci sono tutte le camere, questa è di Michael” Jared mi mostrò la prima porta a sinistra “ Qui a destra c’è il bagno, li accanto la camera di tuo fratello…” “Josh” dissi vedendolo in difficoltà “Si giusto.. Questa è la mia” mi mostrò la stanza a sinistra di fianco a quella del fratello “E quella di fronte è la tua” Mi aprì gentilmente la porta e appena entrata dissi semplicemente “woow, è davvero enorme” Jared mi guardò con uno sguardo confuso. “sai io ho sempre condiviso la stanza con mio fratello e quindi è bellissimo per me avere una stanza tutta mia” Dissi per giustificarmi. “Oh.. capisco” pronunciò poi uscendo. Lo seguii e appena fuori mi indicò la porta in fondo al corridoio “li dormiranno mia madre e…Tuo padre” Rimasi in silenzio. “Lo so che è difficile da accettare, mia madre si è già sposate due volte e ogni volta è una sfida riuscire a interagire con la nuova famiglia, ma credo che questa volta andrà bene la vedo sinceramente innamorata” disse, sembrò quasi volermi rassicurare. “Grazie…” “Per cosa??” mi chiese confuso, ma prima che riuscissi a dire qualcosa irruppero mio padre, Karin e i bambini. “Bene Jared le hai già mostrato le camere, ora che ne dite di portare su le valige” “Certo mamma” “D’accordo” acconsentimmo quasi all’unisono.
Finito il trasporto dei bagagli si era fatta ora di cena. “Bene ragazzi è ora di cena forza mettetevi a tavola” Enunciò Katrin. Mio fratello e Michael si sedettero vicini e continuarono a parlare di macchine e cose simili, mio padre e Katrin si sedettero rispettivamente ai due capi del tavolo, ed io finii seduta accanto a Jared.
A metà cena mio padre chiese a Jared “Allora ragazzo tu cosa vuoi fare nella vita, tua madre mi ha detto che al momento sei disoccupato e cerchi un lavoro, sai io ho chiesto il trasferimento alla mia banca qui magari posso sentire se hanno qualche posto libero.” “Anche se mi sembra strano che tu sia disoccupato essendoti diplomato  con il massimo dei voti ” disse dopo una breve pausa. Jared smise di mangiare la sua insalata(da quel che avevo capito non mangiava carne) e guardò sua madre dicendo “Ah davvero??” Capii subito che la l’atmosfera si stava scaldando. “Jared asco-“ “No!! la devi smettere di dire alle persone cose che non sono vere su di me!!” Jared si alzò in piedi e tutti lo fissammo stupiti, sembrava un ragazzo tranquillo, ma quel suo scatto ci fece ricredere. “Sai John..” John così si chiamava mio padre “è vero che sono disoccupato e cerco lavoro, ma non ho mai finito la scuola e se vuoi sapere il perché forse questa volta mia madre ti dirà la verità” sbottò in fine prima di correre in camera sua e sbattere violentemente la porta alle sue spalle. Katrin rimase scioccata, aveva le lacrime agli occhi, credo che sapesse che prima o poi sarebbe successo ma di certo non si aspettava che accadesse proprio la prima sera del nostro arrivo. “S-scusatelo e-ecco io…” non riuscì a finire la frase che scoppiò in lacrime. Mio padre andò subito a consolarla, uscirono sulla veranda e probabilmente Katrin li stava raccontando la verità su Jared. Ma cosa aveva fatto quel ragazzo di così tanto terribile da nascondere la verità persino al suo futuro marito?




Angolo Autrice!

Okay qualunque riferimento a Jared Leto è puramente casuale xD Scusate ma sono un po' una fan dei 30STM ! Infatti ero indecisa se fare una fan fiction... ma alla fine l'ho messa come storia originale ! :) 
Comunque sia spero che vi piaccia :D

baci xxx

  
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