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Autore: Luce87    03/12/2012    4 recensioni
Ritroviamo la nostra coppia dopo alcuni anni dalla battaglia contro i Volturi. Vivono tranquilli e spensierati, Bella però, ha qualcosa che non va. Cosa c'entra in tutto questo un ragazzo dagli occhi color cielo, di nome Alan? E se Bella si fosse pentita di alcune scelte? Se si presentasse un nuovo nemico? Una storia che vi terrà con il fiato sospeso, piena d'amore, segreti e battaglie!
CONTINUO DE "ALL'INTERNO DELLA STORIA"
Non è necessario leggere All'interno della storia 1 per capirci, ma aiuterebbe, altrimenti potete chiedermi direttamente a me info! Spero vi piaccia! Fatemi sapere ^_^
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciao a tutti e buon lunedì, come state?! Finalmente eccomi qui con il secondo capitolo, spero di non avervi fatto aspettare molto! In questo capitolo vedremo un nuovo personaggio e in fondo a questo cap vi ho inserito una foto da chi ho preso spunto! Spero vi piaccia come piace a me! ^_^

Tornando alla storia, spero vivamente che vi piaccia, vi ripeto che se non ricordate qualcosa, basta chiedere! Fatemi sapere! Un abbraccio forte!





2

 

 

- Bellina vuoi per caso arrivare in ritardo il primo giorno di scuola?-

 

- Io non arrivo mai in ritardo Emmett!-

 

Gli dissi proprio comparendo dietro alle sue spalle, facendolo girare verso di me, ormai si era abituato, come tutti, a vedermi comparire improvvisamente

 

- Nessuno oggi arriverà in ritardo!-

 

- Se lo afferma Alice allora è sicuro!-

 

Commentò Rose...Finalmente eravamo tutti pronti per andare...Rosalie prese la sua macchina e con lei andò Emmett, mentre Edward prese la sua nuova Volvo, dove salì io, Alice e Jasper. Aveva deciso di cambiare la sua Volvo con un modello più nuovo...io non ci trovavo comunque molta differenza, non ero di certo un'appassionata! Anche se ci rimasi comunque molto male, quella macchina aveva un significato molto importante per me.

Con la guida di Edward saremmo arrivati a scuola in quindici minuti anziché in venti...guardai fuori, il tempo lasciava al quanto a desiderare...sembrava che le nuvole minacciassero un temporale coi fiocchi! Improvvisamente Alice spezzò il silenzio...

 

- Bella ti hanno avvertita che dovremmo far credere d'avere 16 anni? Io, te ed Edward perlomeno!-

 

- Cosa? Sedici anni? Vuoi scherzare?-

 

Era pur vero che sembravo una diciassettenne, e non era un gran problema fingere d'avere un anno in meno, ma cavolo, io ne avevo in realtà ventotto!

 

- Bella più giovani ci facciamo credere, più possiamo restare, lo capisci? In fin dei conti per questo motivo siamo restati così a lungo a Forks, perché ci siamo immedesimati bene! Per te sarà la prima volta, perché all'università in fin dei conti eri giusta con la tua età, ma adesso no...ti capisco, ma cerca di comprendere....-

 

- Lo comprendo Alice...-

 

Edward mi guardava con la cosa dell'occhio, forse gli dispiaceva vedermi così...così...mah, non lo sapevo neppure io

 

- Però non c'è solo questo...-

 

- Ah...bene...-

 

- E' una cosa che riguarda entrambi voi due!-

 

A quel punto Edward guardò sua sorella tramite lo specchietto retrovisore, e percepì che fece un respiro rassegnato

 

- Volete condividere anche con me?-

 

- Bella, naturalmente avete sedici anni...-

 

- Sì...ho capito abbiamo sedici anni....e allora?-

 

- Siete minorenni-

 

- Certo....e?-

 

- Ed insomma siete stati adottati da Carlise ed Esme...-

 

- Alice dove vuoi arrivare con questo discorso?-

 

- Insomma non dovrete dire che state insieme e tanto meno che siete sposati!-

 

- COSA?!?-

 

Questo era il colmo! Sarei dovuta stare zitta mentre delle oche guardavano Edward e si faceva chissà quali strane idee perché lo reputavano single??? Ah no...non ceravamo proprio

 

- Puoi scordartelo!-

 

- Bella, Alice ha ragione...-

 

- Jasper, anche tu farai finta che non stai con lei?-

 

- Sì anch'io, ed almeno per quest'anno!-

 

- Non ci posso credere....Edward?-

 

Lo interpellai sperando in un suo intervento, per aggiustare perlomeno la situazione! Guardava la strada senza dire una parola...a quel punto ringhiai nervosa, facendolo girare verso di me

 

- Sei d'accordo con loro?-

 

- Bella non è questione d'essere d'accordo o meno, vorrei pavoneggiarmi davanti a tutti per avere te al mio fianco, per mostrare a tutti che sei solo mia...Ma la gente penserebbe male di Carlisle, pensaci un momento...adotta dei ragazzi, e non fa nulla per evitare che si facciano certe cose sotto il suo tetto? Insomma un incesto fra fratelli anche se non dello stesso sangue, e persino minorenni?-

 

Ok...a pensarci lucidamente forse aveva ragione...avrebbero comunque parlato di noi, ci mancava che pensassero ad un incesto fra minorenni per giunta. Sbuffai e mi rimisi a guardare dal finestrino...avevano ragione, ma di certo la situazione non mi piaceva! Ne a Forks ne all'università avevamo fatto finta di non stare insieme...eh, sarebbe stato davvero complicato. Alice proseguì con le sue spiegazioni dicendo che avremmo fatto credere che io ero la sorella minore di Rosalie e Jasper..questo avrebbe giustificato il fatto che l'anno dopo ci avrebbero visti insieme, senza pensare a qualche tipo d'incesto! Certo mi sembrava alquanto assurdo, io, Jas e Rose non ci assomigliavamo per niente, in effetti loro due sì, ma io? In fin dei conti erano entrambi biondi, e mossi di capelli...io ero riccia e rossa...eh certo non avrebbero pensato ad un incesto, ma che mio padre fosse cornuto sì!

Poco dopo arrivammo a scuola, puntuali come aveva affermato Alice...Vidi molti studenti girarsi per guardarci, oddio, mi sembrava d'essere tornata indietro nel tempo...sorrisi all'idea, ricordando anche se non molto bene il primo giorno in cui mi ero presentata a scuola con i Cullen, era sembrato di certo strano a tutti quell'evento...ma ora era diverso, ero una di loro! Andammo verso la segreteria, passando per un lungo corridoio, a terra c'era del linoleum lucido bianco, contornato da una linea nera....l'odore mi entrò nelle narici dandomi fastidio. Gli armadietti erano numerosi e di un colore verde acqua acceso, i muri erano ricoperti da piastrelle rettangolari anche loro tendenti al celeste...sembrava quasi uno spogliatoio di una piscina, oppure un ospedale...ma cos'era tutto quell'azzurro? In un posto già alquanto freddo non potevano optare per dei colori più caldi?

Arrivammo in segreteria dove dietro al bancone c'era una donna piuttosto giovane, sicuramente non aveva più di trentacinque anni, che appena ci vide rimase a bocca aperta. Emmett sghignazzò, mentre io m'innervosì ulteriormente...Avevo di fronte un anno così? Ci diede il programma delle ore, ed Edward gli sorrise per ringraziarla...no, non ci sarei mai riuscita a far finta di nulla. Quando si girò per distribuire i fogli, gli tolsi dalle mani il mio guardandolo male e con il broncio, prima di girare i tacchi e andarmene. Che aveva da sorridere a quella?

Guardai il foglio delle ore, avrei avuto trigonometria...certo non era una materia che mi allettava particolarmente, ma ormai ero andata persino all'università, e di certo avevo studiato abbastanza, me la sarei cavata egregiamente. Cercai la sezione 2H...mi guardai in giro...era un labirinto quella scuola, e certe cose in me non erano proprio cambiate...il mio senso dell'orientamento rimaneva uno schifo! Optai per chiedere ad un ragazzo, mi guardai attorno, c'era un ragazzo basso un po' piazzato e con gli occhiali, insomma lo stereotipo del secchione...mi avvicinai

 

- Scusa, posso chiederti un'informazione?-

 

Si girò lentamente, sembrava quasi svogliato...ma appena  

alzò il suo sguardo su me...incominciò a sudare cavolo...ma stava bene?

 

- Ehm...sì...cosa?-

 

Lo guardai accigliata chiedendomi se non mi fossi sbagliata a chiedere proprio a lui

 

- Volevo sapere dov'è l'aula 2H-

 

- Oh, sì...-

 

Oh sì? E basta? Allora? Dov'era sta cavolo di aula?

 

- Prosegui per questo corridoio e...gira a sinistra...è la seconda aula a sinistra...-

 

Non mi sembrava molto sicuro sulle sue parole...vabbé

 

- Grazie mille-

 

E gli sorrisi...vedendolo poi prendere lo zaino e andare via di corsa....che ragazzo strano...perché non facevo lo stesso effetto che faceva Edward? L'idea m'innervosì...cavolo, perché mi doveva tornare i mente?

Continuai a camminare seguendo le indicazioni di quello strano ragazzo, quando girai a sinistra ed alzai lo sguardo vidi Alice sorridente davanti alla seconda aula a sinistra.

 

- Che ci fai qui?-

 

- Ho anche io trigonometria! Poi non potevo lasciarti sola il primo giorno di scuola! Avevo visto che ti saresti persa, ma non mi hai dato il tempo di seguirti! Certe cose non cambieranno mai...-

 

Alzai gli occhi al cielo ed entrai in aula, c'erano già alcuni studenti, che si girarono a fissarci con sguardo sbalordito appena entrammo. Cercai di non farci troppo caso e mi sedetti nell'angolo in fondo vicino alla finestra, riflettendo che mi sembrava tutto un dejavu. Alice si sedette accanto a me ed il professore con altri studenti entrarono in aula, naturalmente percepì i loro occhi che ci scrutavano, ma anche in quel caso feci finta di nulla. L'ora per fortuna passò velocemente, l'insegnante spiegò per tutto il tempo le funzioni trigonometriche dirette, una cosa alquanto semplice perché in fin dei conti me la ricordavo abbastanza bene. Quando suonò la campanella mi alzai in contemporanea con Alice

 

- Ora io ho economia, sarà noiosa...tu hai storia e letteratura! L'aula è la terza dopo questa, è sempre la stessa aula con lo stesso professore per entrambe-

 

Mi disse sorridendo...

 

- Grazie-

 

- Ci vediamo dopo a pranzo, se hai bisogno....-


- Cercherò di cavarmela-

 

Gli dissi mentre la superavo per uscire e dirigermi alla mia prossima lezione. Mi sorprese trovarmi i banchi a forma di zoccolo di cavallo, ma cos'era eravamo tornati alle elementari? No, neppure allora mi era capitato...forse...non ricordavo in effetti. Guardai fuori per vedere se Alice non avesse sbagliato, e così sentii una voce....

 

- Se cerchi l'aula di storia sei nel posto giusto-

 

Mi girai ritrovandomi davanti un ragazzo piuttosto alto, con i capelli corvino scompigliati e due occhi di un azzurro intenso, certo risaltavano parecchio. Lo guardai chiedendomi se in quella scuola fosse tutto abbinato...Concentrati Bella

 

- Pensavo d'aver sbagliato a dire il vero-

 

- Al professor Anderson gli piace farci partecipi nella spiegazione, tenendo i bachi in questo modo ci si può guardare in faccia, mentre commentiamo la sua spiegazione, forse non ti hanno avvertito che son due materie insieme, storia e letteratura. Parliamo della storia vista dal punto di vista degli scrittori e di molti altri noti...-

 

- Pare interessante-

 

- Decisamente, per questo direi che è la mia materia preferita...comunque io sono Alan è un piacere...-

 

E mi allungò la mano in segno di conoscenza, lo guardai perplessa non sapendo cosa fare, e rimanendo stupita. Era la prima volta che un umano si comportava in quella maniera con me, di solito avevano la tendenza di non guardarmi neppure. Guardai la sua mano, stava attendendo che ricambiassi il suo gesto, di certo però se avesse toccato la mia pelle....Per fortuna l'insegnate arrivò, così non ci fu il tempo di ricambiare la cortesia, ma almeno gli dissi il mio nome

 

- Io sono Bella! Il piacere è mio-

 

Detto ciò entrammo in aula, scelsi un posto a caso, vidi imbarazzati gli studenti che si sedettero accanto a me, eh...ci sarebbe stato bisogno di Jasper per tranquillizzarli. Il ragazzo di nome Alan si sedette di fronte a me, lo vidi sorridermi e la cosa m'imbarazzò leggermente, così abbassai lo sguardo velando un sorriso compiaciuto. Il professore incominciò a spiegare, voleva parlare della bomba atomica su Hiroshima...un discorso interessante, mi piaceva la storia, e sapendo di poter intervenire sarebbe stato ancora più piacevole. Mi sembrò strano che nessuno avesse nulla da dire su quell'argomento...era un vero peccato...

 

- Nessuno mi dice nulla al riguardo?-

 

Disse il professore...e a quel punto vidi il ragazzo di nome Alan parlare

 

- L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi...citazione di Einstein-

 

- Interessante...-

 

A quel punto non resistetti...

 

- C'è una sottilissima linea che divide la genialità dalla follia...-

 

Si girarono tutti a guardarmi compreso il professore ed Alan

 

- Il suo nome?-

- Bella Hale-

 

- Signorina Hale ci vuole spiegare la sua opinione? Dalle sue parole mi sembra che non sia d'accordo con quello che ha detto il suo collega-

 

- No, sono d'accordo...ma non fu proprio Einstein a scrivere una lettera indirizzata al presidente degli Stati Uniti chiedendo l'interessamento del governo americano alle ricerche nucleari?-

 

- Era per anticipare i nazisti che, pare, ci stessero arrivando per primi...-

 

- Non è una giustificazione per un uomo che disse, "Il mio pacifismo è un sentimento istintivo, un sentimento che mi domina perché l’assassinio dell’uomo mi ispira disgusto. Il mio atteggiamento non deriva da qualche teoria intellettuale, ma si fonda sulla mia profonda avversione per ogni specie di crudeltà e di odio."-

 

- Ma lui era convinto di quello che pensava...-

 

- Come sapeva esattamente cosa si sarebbe causato nell'utilizzare il nucleare...ma questo non gli ha impedito di lanciare quel suggerimento. Se ogni stato al mondo, per paura che qualcuno facesse per primo un attacco nucleare, incominciasse a bombardare con delle bombe atomiche...ci sarebbe sicuramente una guerra nucleare basata solamente sulla paura, e senza nessun fondamento-

 

Ormai era divenuto un dibattito fra me e quel ragazzo, fin quando il professore ci fermò

 

- Conosce bene la storia a quanto pare, lavorerete bene insieme. Comunque entrambi avete ragione...Einstein...-

 

Il professore continuò con la sua lezione e pian piano tutti dissero la loro a riguardo di quell'avvenimento così significativo nella storia, naturalmente molti erano dell'opinione che tutto ciò fu causato dall'attacco giapponese a Pearl Harbor. Naturalmente altri non giustificavano ciò che aveva causato la bomba atomica, e che non dovevano comunque optare per quella scelta. Fu davvero interessante, le due ore volarono, potei affermare che mi ero persino divertita...ogni volta che Alan diceva la sua, io ricambiavo con un'altra citazione altrettanto famosa...era divenuta una battaglia tutta nostra...sapevo che stavo in fin dei conti barando, ma mi veniva naturale. La campanella avvertì la fine delle due ore, così con calma raccolsi la mia roba per uscire

 

- Ehy Bella-

 

Mi girai sapendo esattamente chi mi aveva chiamata...Alan stava accelerando il passo per raggiungermi

 

- Mi hai sorpreso a lezione!-

 

Mi disse quando mi raggiunse, e così incominciammo ad incamminarci per i corridoi, mentre molti sguardi erano puntati su di noi..

 

- Anche tu mi hai sorpreso, si nota la tua passione per la storia-

 

- Sì, però non avevo trovato ancora nessuno con la mia stessa passione o più che altro conoscenza...Sarai una vera lettrice incallita-

 

Lo guardai perplessa, e lo notò

 

- Insomma, sembra che sai molte cose, questo significa che hai studiato e letto molto-

- Sì certo-

 

- Per fortuna è ora di pranzo, ho un po' di fame...-

 

Non ci avevo pensato, dovevo vedermi con il resto della mia famiglia in mensa, iniziava la recita...ma dov'era la mensa?

 

- Io non ho fame, ho fatto colazione...però devo raggiungere i miei fratelli in mensa-

 

- Tra poco ci arriviamo tranquilla...allora non potrò offrirti un posto al mio tavolo, sei già occupata...-

 

Mi voleva invitare ad unirmi a lui per pranzo? Non sarebbe stata un'ottima idea per svariati motivi...primo, di certo pranzare insieme ad un umano non era una brillante idea, secondo, Edward avrebbe frainteso, e non dandomi il tempo di spiegare avrebbe prima staccato la testa ad Alan e poi a me...però io potevo sempre guarire...ma Alan....non sapevo cosa rispondere, certo non potevo neppure dire che era per la prossima volta...poi mi venne un'idea

 

- I miei fratelli sono molto rigidi su questo, il pranzo va fatto insieme! Guai!-

 

- Allora un giorno dovrò rapirti, oppure mi unirò a voi....-

 

Sobbalzai a quell'immagine, non tanto del rapimento come poteva magari aver pensato Alan alla mia espressione, mi rabbrividì l'immagine di lui fra noi, unito a noi, uguale a noi....

 

- Tranquilla, stavo scherzando, oggi farò parte del gregge...e...per essere l'immacolato componente di un gregge, bisogna essere prima di tutto una pecora....mi metterò laggiù a leggere un libro sui fisici teorici-

Lo guardai sorridendo mentre entravamo in mensa, probabilmente gli piaceva Eintein, perché aveva appena citato una sua frase..ma lo volli stupire...e prima di lasciarlo gli risposi

 

- Se vuoi scoprire qualcosa riguardo al metodo che adottano i fisici teorici, ti suggerisco di attenerti a un principio: non ascoltare quello che dicono e concentrati su quello che fanno....-

 

Gli risposi con un'altra grande citazione del suo Einstein, e lo vidi sorpreso, e sentivo i suoi occhi puntati sulla mia schiena mentre mi allontanavo sorridente...fin quando alzai il mio sguardo e vidi Edward osservarmi in cagnesco....cavolo








___________________


Ecco a chi mi sono ispirata per Alan, che ne dite? Un abbraccio forte e al prossimo capitolooo


Vi volevo ricordare altre due mie storie, per chi può piacere il mio modo di scrivere e la mia fantasia


La Redenzione che ho concluso proprio oggi


Dolce vendetta che è in corso

Un abbraccio

   
 
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