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Autore: diciannovegennaio    03/12/2012    1 recensioni
LA FAN FICTION E' SOSPESA A CAUSA DI UNO SCARSO NUMERO DI RECENSIONI.
SCUSATE IL DISTURBO.
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Era quasi arrivata, sapeva che dopo aver svoltato l'angolo avrebbe visto la sua classe infondo al corridoio. Infatti, continuando a correre girò veloce e.. BOOM.
-Ma porco cane! Madonna rincorsa dai cocomeri in discesa!- sbraitò
Una risata le fece alzare il viso per poi spalancare gli occhi sorpresa.
-Dio?- sussurrò in trans.
Il ragazzo smise di ridere, continuando però a sorridere divertito. -Come?-
Rendendosi conto della stramegagalattica figura di merda si affrettò a rialzarsi, sistemandosi i jeans che fasciano le sue gambe.
-Che ne dici di guardare dove vai la prossima volta?- domandò sarcastica.
-E tu che ne dici di evitare di correre come una pazza nei corridoi?-
-Si dal il caso che mi stai facendo ritardare!-
-Sei tu che continui a parlare, non io. Io sto lavorando.-
In effetti, fino a quel momento non aveva notato la divisa che indossava.
E' identica a quella di Louis, pensò.
Oh. Mio. Dio.
-Sei un bidello!?- domandò incredula.
-Già, ne hai mai visto uno?- rispose strafottente.
Per qualche secondo rimase a contemplare il suo sorriso a 32 denti, bianchissimi.
-Che servizio scadente.. -
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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CAP1
Uno.

Quando dicevano che la fortuna è cieca, dicevano sul serio. Dora era fermamente convinta che, se le sarebbe passata davanti, la fortuna si sarebbe allontanata nemmeno se avesse avuto la lebbra. Proprio in quel momento, mentre si infilava affannata il giacchetto di jeans, lanciò uno sguardo alla sveglia sul suo comodino.
-Merda!.- erano le 8:00 e lei era ancora lì. La cosa che più la irritava, era il fatto che non poteva usare nessuna delle scuse che un normale studente, al quarto anno di liceo, userebbe. Non poteva dire "C'era traffico" , nessun "ero a piedi"e nemmeno "un marrocchino mi tartassava i coglioni con i suoi fazzoletti che nessuno comprerà mai". Perché? Forse perché suo fratello era un fallito e si era trovato a fare il bidello della sua stessa scuola? Oppure perché insieme erano andati a vivere nella scuola stessa? Ogni normale adolescente odia le mattinate perse a scuola più della febbre a 40 d'estate, eppure lei aveva la strabiliante fortuna di starci 24h su  24 e la cosa la faceva infuriare e non poco. Questo fatto di vivere a scuola le si era ritorto contro quando, a causa del suo sonno pesante, non aveva sentito la sveglia. La professoressa di matematica aveva trovato divertente beffeggiarla sulla sua abitazione. Dora sorrise spontaneamente quando ripensò a come la cosa si era sviluppata in meglio, dal canto suo, e in peggio, dal canto di suo fratello..

-Signorina Tomlinson, sa che ore sono?- domandò retorica quella sottospecie di folletto con gli occhiali. Dora sospirò, portandosi una ciocca di capelli dietro un orecchio.
-In realtà no, signora.- rispose annoiata.
-Sono le 8 e venti, signorina Tomlinson.- rispose acuta.
-Bè, mi scusi ma..-
-Ma cosa?- la interruppe e non c'era cosa più odiosa per Dora, essere interrotta mentre parlava. - Sbaglio o lei abita nell'appartamento riservato ai bidelli? Dovrebbe essere la prima ad entrare a scuola e invece? Si vergogni!-
Cercando di evitare di appiccare fuoco ai capelli di ogni suo compagno di classe che ridacchiò divertito facendo crescere nella professoressa Hoody, così si chiamava, la convinzione assurda che fosse una professoressa competente e simpatica, Dora corrucciò la fronte.
-Non credi di stare esagerando? Non ho sentito la sveglia, non c'è bisogno di far cadere il mondo.- ribatté arrogante.
Forse furono le parole, ma di sicuro fu il tono che usò Dora, che fece diventare di un colore simile al porpora acceso la faccia dell'insegnante.
-Fossi in lei mi riguarderei il libro delle buone maniere così da smetterla di essere così maleducata.-
-E io fossi in lei mi guarderei un pò allo specchio così da considerare l'idea di farsi due baffi!-
Aveva esagerato. Lo vide chiaramente da come l'aria in quella classe si ghiacciò e da come la professoressa, seduta alla cattedra, si immobilizzò all'istante.
Con la coda dell'occhio vide qualche suo compagno di classe nascondere il viso tra le braccia, altri distogliere lo sguardo, e altri ancora mordersi le labbra per non ridere.
Sorrise.
Mossa sbagliata. Mossa assolutamente sbagliata.
Fu in un secondo e con la sua voce stridula che la Hoody la buttò gentilmente fuori dalla classe.
Dora non si demoralizzò: si sentiva potente in quel momento.

Peccato che suo fratello non l'avesse pensata allo stesso modo. Essendo più grande di quattro anni, ed essendo il suo unico e solo tutore al mondo oltre a suo padre che stava a kilometri di distanza da lei e suo fratello, Louis, così si chiamava, l'aveva sgridata quelle che alla ragazza parvero ripetendole fino alla nausea quanto fosse importante il rispetto per un insegnate e che non poteva rispondere in quel modo ad un adulto.
Va bene. L'aveva quasi convinta, ma la magia del bravo fratellone venne spezzata quando un insegnante che passava per i corridoi in quel momento inciampò nel carrello da custode rovesciando detersivi ed acqua sporca.
Non soffermiamoci troppo sulla sua reazione, visto che quel corridoio l'aveva appena pulito.
Si rese conto di esse rimasta immobile per la stanza quando l'urlo di suo fratello la fece rinvivire.
-E' SUONATA, IDIOTA! COSA ASPETTI, BABBO NATALE?-
Erano le 8:05.
Afferrò il suo zaino e se lo mise su una spalla sola.
Ecco la sfortuna, gentile e puntuale come al solito che rese più facile far impigliare il manico dello zaino alla maniglia della porta. In fatto che stesse correndo non aiutò: venne catapultata a terra in un millesimo di secondo.
-Ma madonna santa!- imprecò urlando. Sentì il fratello correre da lei ma quando la vide a terra e lo zaino attaccato alla maniglia della porta scoppiò a ridere.
-Dimmi...dimmi che no-non è s-su-successo davvero! Hahahahah!- si era addirittura piegato in due lo stronzo.
Sbuffando Dora si rialzò, cercando di reprimere la consapevolezza di quanto le assomigliasse: avevano gli stessi occhi azzurri e i capelli dello stesso colore. Dora aveva i capelli molto più lunghi, che in quel momento erano legati in una treccia che ricadeva sulle spalle e sulla schiena ed erano mossi, e poi la bocca di lei era molto più carnosa di quella sottile di Louis. Il fatto che si somigliassero, non frenò Dora dal mandarlo a quel paese facendolo ridere più forte.
-Ma vai a lavorare, cretino!-  sbraitò sbattendo forte la porta di casa.
In quel momento, la seconda campanella suonò.
Erano le 08:10 e lei era veramente una cogliona.
Attaccò a correre, mentre scendeva a 3 scalini alla volta le scale rischiò di rompersi l'osso del collo ma non si fermò.
Era quasi arrivata, sapeva che dopo aver svoltato l'angolo avrebbe visto la sua classe infondo al corridoio. Infatti, continuando a correre girò veloce e.. BOOM.
-Ma porco cane! Madonna rincorsa dai cocomeri in discesa!- sbraitò quando realizzò che era finita in terra.
Una risata le fece alzare il viso per poi spalancare gli occhi sorpresa.
-Dio?- sussurrò in trans.
Il ragazzo smise di ridere, continuando però a sorridere divertito. -Come?-
Rendendosi conto della stramegagalattica figura di merda si affrettò a rialzarsi, sistemandosi i jeans che fasciano le sue gambe.
-Che ne dici di guardare dove vai la prossima volta?- domandò sarcastica.
-E tu che ne dici di evitare di correre come una pazza nei corridoi?-
-Si dal il caso che mi stai facendo ritardare!-
-Sei tu che continui a parlare, non io. Io sto lavorando.-
In effetti, fino a quel momento non aveva notato la divisa che indossava.
E' identica a quella di Louis, pensò.
Oh. Mio. Dio.
-Sei un bidello!?- domandò incredula.
-Già, ne hai mai visto uno?- rispose  strafottente.
Per qualche secondo rimase a contemplare il suo sorriso a 32 denti, bianchissimi. Trance che durò poco grazie alla suo orgoglio.
-Che servizio scadente..- borbottò assicurandosi di farsi sentire. Non arrivò risposta, ma solo una fragorosa risata che la fece irritare.

Irritazione che aumentò quando arrivò davanti alla sua classe.
Trovò la porta aperta, segno che la professoressa non era ancora entrata. Un moto di rabbia le salì in corpo.
-Cioè, spiegatemi! Io ho sudato sette camicie per arrivare in classe e poi la prof. non c'è?- sbraitò, buttando il suo zaino sul banco.
Il suo compagno di banco, nonché migliore amico di suo fratello ridacchiò. -Dovresti essere contenta!.-
-No, Harry, non sono contenta! Mi sono fatta tre rampe di scale a corsa, rischiando molteplici volte di uccidermi o di rimanere comunque paralizzata a vita, ho quasi ucciso un fotomodello vestito da bidello e poi quella troia non è ancora in classe!?-
-Chi è la 'troia', signorina Tomlinson?- chiese la professoressa Hoody.
-Lei, signora Hoody.- rispose stizzita lanciandole una veloce occhiata per poi tornare a guardare Harry che aveva gli occhi sbarrati.
Lo guardò confusa per poi deglutire a vuoto mentre nella classe calò il silenzio. Chiuse gli occhi.
Aspetta! PROFESSORESSA HOODY?
No. No. No, no, no, no no.
Li riaprì e guardò Harry nel panico.
-Ce l'ho dietro, vero?- mimò con il labiale.
Harry annuì, desolato, mimando un flebile si con la bocca.
Dora sopirò e lentamente si voltò verso la causa dei suoi peccati.
-Vada fuori! E ci rimanga per tutta l'ora, chiaro!?-
-Cristallino.- borbottò. Riafferrando il suo zaino guardò Harry, che anche quella volta, avrebbe dovuto seguire la lezione di matematica da solo, che rideva sotto i baffi.
-Poi mi spiegherai questa storia del fotomodello travestito da bidello.- sussurrò.
Dora annuì e sorrise.
-Si muova!- strillò quella vecchiccia.
-Ho capito, ho capito! Per Dio!- esclamò.
L'insegnate fece per dire qualcosa ma Dora era già uscita fischiettando come se fosse una cosa normalissima quella di essere sbattuta fuori di classe ogni volta che c'era matematica.
Harry sorrise istintivamente.
Dora Tomlinson non sarebbe mai cambiata.








Ciao!
Sono sempre io.
Grazie ad una mia amica - appunto Dora- mi è venuta l'idea per questa FF.
Non so come si evolverà. Di  solito prima mi faccio una traccia generale della storia, ma questa volta vado a  caso.
So almeno quanto voi quello che accadrà ma spero che comunque vi piaccia.
Spero in una vostra recensione, sarebbe davvero importante per me.
Un bacio,
Elena. :)

Twitter:
https://twitter.com/xjawaadstattoos


   
 
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