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Autore: _Rossyj_    03/12/2012    3 recensioni
Ross e la sua migliore amica Caty si trasferiscono dall'Italia in America a sei anni. Vivono nella Grande Mela per cinque anni per poi andare a Westerville dove frequenteranno le scuole medie e il Liceo. Nuovo stato, nuova vita, nuovi amici.
Dal primo capitolo:
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hallo people! Volevo solo informare che ho cambiato il raiting della storia per questo capitolo -di cui vi parlerò meglio dopo-.
In questo capitolo leggeremo i pensieri di Alex <3 e vedremo una giornata tipica alla nostra tanto amata Dalton!
Ci leggiamo là sotto -se ci arrivate!- ;-)


Mi svegliai e feci per aprire gli occhi ma la luce accecante che proveniva dalla finestra non me lo permise, così mi nascosi mugolando sotto il mio piumone.
Sbuffando mi misi a sedere e presi i miei occhialoni blu; mi guardai attorno: il letto alla mia destra, quello di Thad, era vuoto -strano, di solito dorme anche più di me...ma aspetta, ieri pomeriggio non c'era all'esibizione con le Blue Roses e in più ieri sera non era tornato in stanza!- e quello di sinistra non era da meno ma ormai sapevo che al sabato mattina Alan andava a correre, quindi ero solo.
Andai a farmi una bella doccia pensando che non avevo assolutamente niente da fare e quando uscii dalla doccia sentii il mio cellulare vibrare sul comodino.
Con solo un asciugamano addosso, mi rimisi gli occhiali e vidi che c'era un messaggio da Blaine che diceva "Ti devo parlare -B". Sospirando lo chiamai e appena rispose ridacchiando un "Pronto?" gli intimai di dirmi subito ciò che doveva.
Si sentì un brusio –era con Kurt, di sicuro- si schiarì la voce e disse "Non posso ora, ci vediamo al Lima Bean tra una mezz'oretta?!". Accettai e prima di chiudere la chiamata sentì Kurt che urlava -probabilmente da bagno- "Blainyyyy! Dai che l'acqua è caldaaaa!" e l'altro rispose frettolosamente un "Arrivo Kurtyyy!" e chiuse la chiamata senza neanche salutarmi.
Sospirai di nuovo pensando che quei due erano pazzi l'uno dell'altro, mi vestii e uscii dalla stanza.
Appena chiusa la porta Thad mi prese per una manica e mi riportò dentro facendomi sedere sul suo letto dicendomi "Ti devo parlare." -oh, che bello, un altro amico che mi 'deve parlare'!-.
Per prima cosa gli chiesi dov'era stato e perché non si era presentato al magazzino.
Mi rispose, coprendosi il viso con le mani, "Non è stata colpa mia! E' colpa di Smythe! Non so come, ieri ero in ritardo, appunto, per le prove con gli Warblers e quindi mi sono messo a correre, per sbaglio gli sono andato addosso facendoli cadere il caffè e poi...bho! Un attimo prima eravamo in mezzo al corridoio a litigare e quello dopo...bhè...mi ritrovai schiacciato contro al muro con le labbra appoggiate sulle sue in un bacio dolce e casto...poi il bacio è diventato più profondo, le mani hanno iniziato a vagare e con un soffio sono riuscito a dirgli che forse era meglio andare in camera. Mi son ritrovato sotto di lui, sul suo letto, però poi ho ribaltato la situazione stando io sopra e..." "NO!" urlai alzando le mani in aria e spalancando gli occhi "Non voglio sapere tutti i dettagli, grazie!". Lui abbassò la testa e cominciò a torturarsi il labbro con le dita, segno che era moooolto in imbarazzo ma che aveva un dubbio e qualcos'altro da raccontarmi. Presi un bel respiro -già, con quella storia mi aveva sbalordito- e gli chiesi cos'altro avesse. Allora cominciò a raccontare: "Però la cosa più strana è successa stamattina: mi sono svegliato tranquillamente e quando aprii gli occhi trovai Sebastian Smythe abbracciato a me, con il viso rilassato appoggiato sul mio petto, era così dolce, poi mi accorsi che una sua mano era sul mio...bhè…là sotto ed eravamo entrambi completamente nudi...io lo tenevo stretto a me e la mia mano era sul suo fondoschiena e inconsciamente iniziai ad accarezzarlo. Probabilmente sentendo la mia mano muoversi si svegliò e...facendo un verso molto simile alle fusa di un gatto, si avvicinò alla mia bocca lasciandomi un dolce bacio sulla bocca sussurrandomi "Buongiorno!" e si strusciò contro il mio petto lasciandoci degli umidi baci. Io allora gli presi i polsi e gli chiesi cosa stavamo facendo e perché. Lui inizialmente fece una faccia dispiaciuta poi si riscosse e, con la stessa delicatezza e lo stesso comportamento di sempre si liberò dalla mia presa e si alzò per andare in bagno dicendomi "Sesso, Harwood, solo sesso!" e sbatté la porta...non so perché ma quella reazione mi ha fatto star male, in più da Sebastian non mi sarei mai aspettato una cosa del genere!”
Rimasi in silenzio per un po’ per poi cominciare a esporre la serie di pensieri che avevo dopo quella discussione “Thad, sai io non sono molto esperto sul cosa fare quando due ragazzi vanno a letto…soprattutto se parliamo di Sebastian…ma penso che la domanda più importante che debba porti sia: cosa provi veramente nei suoi confronti?”.
Lo vidi boccheggiare con gli occhi spalancati per un paio di secondi poi comincio a parlare a macchinetta –“bene, me lo sono giocato”…pensai- “Non lo so…forse…no, non può piacermi Smythe! Stiamo parlando di Sebastian Smythe, quello stronzo egocentrico che si è portato a letto praticamente mezza Dalton, se non di più!...ma tutto sommato che è anche un gran figo, per non parlare di com’è senza vestiti…e in più è stato così bello stare con lui…era così tenero, soprattutto accoccolato sul mio petto con quell’espressione sognante…chissà se a lui piaccio…di sicuro no, sono solo uno dei tanti…ma no! Non mi piace e non provo nessun sentimento per lui!...o forse sì?!...”
Gli dovetti dare un ceffone per farlo smettere di parlare –era troppo per una sola mattinata!- e con tono autoritario mi alzai dirigendomi verso la porta e gli dissi “Ascolta, adesso tu rimani qui o se vuoi vai al parco o da qualche altra parte, basta che stia lontano da Sebastian, e ti chiarisci le idee, ci pensi, e, se avrai un riscontro positivo, correrai da lui e gli confesserai tutto, ok?!”. “E se lui non mi volesse?” mi chiese con gli occhi lucidi –no, non dovevo farlo piangere- “Dal suo comportamento insolito penso che ci sia qualcosa sotto! Se vuoi posso anche sentire se ne ha parlato con Alan…sono fratelli si confideranno qualche volta, no?!”.
A quel punto gli diedi le spalle ed ero pronto a fare la mia uscita di scena quando sentii Thad chiamarmi, mi girai scocciato chiedendoli che voleva e sbuffando sonoramente “Grazie…” e si accasciò sul letto. Sorrisi e finalmente riuscii ad uscire –stavo per improvvisare una cover di We are the champions da quanto ero contento-.
Mi incamminai verso il Lima Bean, dove Blaine, probabilmente, mi stava aspettando da dieci minuti circa.
Passai davanti alla stanza di Jeff, Nick e Trent, che era tornato a casa per il weekend, da cui provenivano urla del tipo “Jeff, ammazza quegli zombie!!!” o “Ci sto provando! Sei tu che dovresti aiutarmi e lanciare quella bomba!!” –wow, erano seri quando dicevano che avrebbero giocato tutta la notte...-.
Intanto che passavo per i vari corridoi ne approfittai per sentire se Sebastian stava bene così mi appiccicai alla porta: uno scroscio d’acqua, ecco l’unico rumore proveniente da lì, stava ancora facendo la doccia.
Raggiunsi l’uscita e mentre scendevo le scale, in lontananza, Alan mi salutò e, per l’ennesima volta, mi chiese se volevo correre un po’ con lui. “No, grazie e comunque ora devo andare al Lima Bean!” e lui cominciò a salire i gradini per il portone della Dalton e io, che stavo andando invece verso il cancello, mi girai di colpo e gli urlai “Hey, Sebastian sta bene? Mi sembra strano, ci parlato per caso?” lui teneva molto a suo fratello, quando sua madre e suo padre hanno cominciato a considerarlo la pecora nera della famiglia per la sua sessualità, lui si è schierato dalla sua parte, lo ha difeso e consolato, per questo mi guardò stranito e corse dentro all’istante ringraziandomi urlando.
Lo stavo guardando, pensando di averlo fatto preoccupare troppo, camminando all’indietro quando andai a sbattere contro qualcosa…o qualcuno per meglio dire.
Quando mi girai ritrovai per terra Ross seduta sulle ginocchia, con le braccia conserte e sul viso un sorriso ammagliante –mentalmente mi diedi del deficiente. Cioè, nessuno mi ha mai spiegato che non bisogna camminare all’indietro ma si presuppone che sia abbastanza intelligente da capirlo…si presuppone infatti…-.
Rimasi fermo, incantato a guardarla, con quella sua gonnellina che le copriva le ginocchia di quell’assurdo arancione, coperta per un quarto da una giacca rossa, quei capelli color tramonto, quegli occhi nocciola e…quel sorriso, inconfondibile!
Mi risveglia e le porsi la mano continuando a scusarmi. Lei la prese e, tirando, mi fece cadere pochi centimetri distante dalla sua gonna e, con un sorrisetto beffardo, -avrei tanto voluto cancellarglielo…e avevo anche in mente come!- si tirò su togliendosi la polvere dagli indumenti.
La guardai fintamente offeso per ciò che fece, allora lei si abbassò e fece una faccia da cucciolo bastonato facendo tremare leggermente il labbrino e…aspetta, aveva anche gli occhi lucidi –“wow, devo imparare a farlo anche io!” pensai- e mi chiese scusa.
Guardandola mi si stava scaldando il cuore, sembrava davvero una bimba sul punto di piangere e quindi non potei non perdonarla, così presi la mano che mi stava porgendo e, con una spinta, ci tirammo su mettendoci a ridere.
Una volta tranquillizzati le chiesi che ci faceva lì e lei diventò rossa ma, senza perdere il contatto visivo, disse “Bhè…allora ieri sera sono andata a letto tutta tranquilla e avevo poggiato il biglietto con  il tuo numero sul comodino, poi stanotte Caty mi ha svegliata e, prendendo gli occhiali sarà caduto, solo che stamattina mentre ancora dormivo Lara ha passato la scopa e probabilmente lo ha buttato e io come una matta ho messo praticamente a soqquadro tutta la stanza e quando capii che cosa era successo mi son sentita una scema, quindi puoi immaginare come mi senta adesso che sto parlando a vanvera ma solo perché sono agitata e quando mi succede comincio a parlare e parlare e ora mi sento davvero stupida, infatti tu penserai che sono matta…che se ci penso è vero ma sono pucciosa e innocua…finchè non mi fai arrabbiare ma…” Mi spiegò tutto d’un fiato e stava iniziando a parlare davvero a vanvera…avevo una soluzione in mente per farla stare zitta –la stessa che avrei voluto utilizzare per toglierle il sorrisino che aveva prima- ma mi bloccai a pensare che era così adorabile mentre parlava a vanvera.
Poco dopo finì di parlare dicendo “E ora sono qua perché non sapevo come contattarti per dirtelo…” e porgendomi il suo cellulare sorridendomi.
Ci scambiammo i numeri e dopo averle ridato il suo cellulare mi chiese se volevo andare a bere qualcosa con lei dato che aveva passato tutta la mattina a cercare il mio numero e non aveva nemmeno fatto colazione. Così la portai con me all’appuntamento con Blaine –oops ero leggermente in ritardo…-.
Per strada parlammo del più e del meno, sembrava diversa: più espansiva, chiacchierona e scherzosa.
Quando entrammo le tenni aperta la porta e lei mi ringraziò con un inchino e una risatina.
Eravamo appena entrati e già Blaine, che ci aveva visti subito, si era messo in mezzo a noi a salutare e chiedere a Ross se poteva andare a prendere dei caffè che io e lui avremmo cercato un tavolo nel frattempo.
Lei subito disse “Ok, allora: un cappuccino medio per Blainy, un cappuccino decaffeinato con tanto cacao per me e un decaffeinato con tanto latte per Alex!” tenendo il conto sulle dita, poi fece l’occhiolino e, se ne stava per andare quando io la fermai e le chiesi come faceva a sapere che caffè prendevo –si ricordava persino il ‘tanto latte’…mi leggeva nel pensiero? Perché se era così ero fottuto!-. Con ovvietà mi rispose “Ieri sera al ristorante hai preso quel tipo e hai anche urlato a dietro alla cameriera di metterci tanto latte!” e se ne andò verso la cassa ridendo, lasciandomi sbalordito -…wow…almeno ero salvo-.
Fu Blaine a riscuotermi dal mio stato di trance, prendendomi per le spalle e portandomi al tavolo che aveva già scelto da solo.
Mi accomodai sulla sedia e lui mi chiese, con un sorrisino beffardo, “Ti piace?”. Di sicuro diventai bordoux e lo guardai malissimo negando ciò che mi aveva appena chiesto, solo che lui continuava a guardarmi in quel modo; non potevo nascondergli niente! In più Ross era la sua sorellina, la sua protetta! Allora mi arresi, abbassai il capo e annuii piano. Sentii che mi mise una mano sulla spalla e mi disse “Alex, tu sei simpatico, dolce e intelligente, staresti bene con lei, e, anche se è…come dire…un po’ sclerata le voglio bene come se fosse una sorella quiiiiindi, da bravo fratellone, devo dirti di stare attento a come la tratti!” –avevo voglia di sbattere la testa sul tavolo. Ma chi era quello? Che ne aveva fatto del solito Blaine-super-coccoloso-Anderson???-.
Proprio in quel momento arrivò Ross con le nostre ordinazioni.
Rimanemmo lì a parlare per un po’ poi, quando io e Ross cominciammo a prendere in giro Blaine chiedendogli le “attività” che svolgeva con Kurt, lui se ne andò e noi rimanemmo lì a ridere, a parlare come se ci conoscessimo da una vita. Mi raccontò anche di quando ha conobbe Blaine e che subito capì che era gay perché gli si intravedevano i Rayban fucsia nel taschino e che alcune ragazze si stavano già preparando a scagliarsi su di lui; se non fosse stato per lei, lui a quest’ora sarebbe rinchiuso nello sgabuzzino della scuola, dato che c’era una certa Tanya che voleva fargli fare quella fine.
Per sbaglio mentre ridevo per colpa del racconto del primo pigiama party femminile delle Blue Roses a cui avevano come invitato speciale sempre Blaine, –poverino, gliene hanno fatte passare di brutte quella notte…solo che Ross mi ha detto che il quasi quindicenne era rimasto così traumatizzato che non ne voleva parlare con nessuno!- mi son fatto scappare che era diversa dal giorno prima, era più divertente così mi ha chiesto spiegazioni e le ho risposto “Bhè ieri eri più tranquilla, silenziosa e sembravi così timida…se non contiamo il momento di pazzia che abbiamo avuto con la schiuma!”.
Lei sorseggiando il suo cappuccino –ce l’aveva ancora lì! Non era freddo?- mi disse solo che mi stava studiando, io la guardai stranito così continuò “Io le persone quando le conosco prima le studio, mi faccio un’idea su di loro e poi decido quanto concederli della ‘vera Ross’!” “La ‘vera Ross’?!?” le feci eco io “Sì, come hai visto ieri ero più fredda e me ne stavo in disparte e quello è il primo stato di Ross, quello che mostro con le persone antipatiche o molto rigide, invece quella che hai avuto l’onore di conoscere oggi e ieri con la schiuma era la Ross normale e pazza!”e si mise a ridere.
“E ci sono altre Ross?” chiesi “Bhè, c’è quella dolce e tenera e quella perversa e sexy! Quella dolce la conoscono in pochi mentre l’altra se ne sta quatta quatta e nessuno l’ha mai conosciuta!” e mi fece l’occhiolino –avevo bisogno di andare in bagno-.
Tentennante chiesi “Io avrò mai la possibilità di conoscerle?” “Prima o poi ci sarà qualcuno che le conoscerà tutte…chi lo sa…potresti essere tu.” mi disse avvicinandosi, leccandosi le labbra e lasciandomi un bacio sulla guancia per poi dirigersi verso la porta ridendo e salutandomi –avevo urgentemente bisogno di andare in bagno-.
Rimasi seduto a metabolizzare ciò che era appena successo –non poteva aver detto davvero quello che avevo capito!-.
Finalmente riuscii ad alzarmi e pian piano mi diressi verso la Dalton, dovevo sdraiarmi e rilassarmi, probabilmente mi sarei anche fatto una doccia.
Arrivai fino alla camera e mi buttai letteralmente su uno dei tre letti che c’erano –non ero interessato particolarmente a quale-.
Improvvisamente qualcuno mi spinse giù facendomi cadere. Alzai la visuale dal pavimento e vidi Alan che mi disse “Vai sul tuo di letto Alex, dista sì e no trenta centimetri dal mio!” e si sedette comodamente sul suo letto ad usare il PC –in quei momenti la fratellanza con l’altro Smythe si vedeva molto-.
Sbuffando mi sdraiai sul mio letto e, con la faccia sul cuscino, gli chiesi di Seb. “Sta bene, Thad ti ha già raccontato tutto?” mi chiese senza distogliere gli occhi dallo schermo del PC. Mi tirai a sedere e gli raccontai a grandi linee ciò che sapevo e quello che avevo detto a Thad, l’unica sua risposta fu un “Mmh…”. “Hey, a proposito di Thad lo hai visto uscire o che?” “No, Seb mi ha solo detto che quando è uscito dal bagno quel coglione non c’era più e che probabilmente era a piagnucolare con qualcuno di quanto si sentisse scemo ad essere andato a letto con lui, testuali parole.” mi raccontò Alan. Mi dispiaceva in fondo per Seb, era strano il suo comportamento e Thad non era uno da una botta e via solitamente, quindi non si sarebbe lasciato abbindolare così se non ci fosse qualcosa sotto.
Ero certo che avrebbero risolto. Nel frattempo io avevo altro a cui pensare: Ross…con chi ne dovevo parlare? Blaine la conosceva bene ma proprio per questo non potevo e Thad era in crisi già da sé…Alan era l’ultimo che mi veniva in mente così lo chiamai e gli spiegai la mia situazione. Finalmente si staccò da quel computer e mi guardò in faccia.
“Parlane con lei, dille tutto e vedi come la prende, semplice!” disse come se fosse così ovvio “Certo, semplice! Peccato che la conosco solo da circa due giorni e se le dicessi subito tutto mi prenderebbe per pazzo!” “Da quello che mi hai raccontato anche lei non è da meno! La sua migliore amica si chiama Caty, vero?” mi chiese poi all’improvviso “Sì, ma che…” “Ma l’hai vista lei quanto è sexy?! Assomiglia ad una fata! Ieri abbiamo parlato e mi ha dato l’aria di una ragazza intelligente…sai non è del tipo ‘capo cheerleades che si è fatta tutta la squadra di football’, sembra…normale!”. Mentre mi raccontava di Caty aveva una scintilla strana negli occhi, non gliel’avevo mai vista, eppure ne aveva avute tante di fidanzate, solo negli ultimi mesi erano state almeno una decina, anche fino a poco prima stava puntando a una ragazza che faceva ginnastica artistica e quindi era molto snodata nei movimenti secondo lui –notare che il gene Smythe scorreva anche in lui…-.
Continuammo a parlare tutto il pomeriggio di ragazze e co. anche se alla fine non riuscimmo a concludere niente.
Di Thad nemmeno l’ombra, si fece vivo solo nel tardo pomeriggio dicendo di essere stato al lago, di averci pensato, che aveva bisogno di una doccia e di dormire e che l’indomani avrebbe deciso meglio cosa fare, poi sparì in bagno per circa un’ora e quando uscì era già in pigiama così anche io e Alan ce lo mettemmo, ordinammo delle pizze e verso le nove e mezza eravamo già crollati tutti e tre.
Giornata dura: io avevo avuto quella conversazione destabilizzante con Ross, Alan che aveva dovuto calmare suo fratello che da arrabbiato era intrattabile e Thad…bhè la sua giornata era iniziata nel letto dell’ultima persona con la quale avrebbe mai immaginato di avere un rapporto simile!
Ma dopotutto eravamo alla Dalton Academy, e lì non esisteva la tranquillità!
“Siamo messi bene…speriamo che il sonno porti consiglio!” fu il mio ultimo pensiero quella sera.


Angolo della sclerata che scrive sta roba:
rieccomi, per vostra sfortuna sono ancora qua! =P
Wow, non ci posso credere di aver scritto...bhè quello che ho scritto! E quindi tra Thad e Seb c'è qualcosa...ma non si sa bene cosa!  
Cosa pensate di Alan? Vi piace come fratello Smythe?! 
Mi dispiace se non ho ancora scritto niente in particolare sui Niff ma erano impegnati! *li va ad aiutare a sconfiggere gli zomie*
Come sempre ringrazio chi segue, preferisce (?) -sempre JustAWarbler- e chi recensisce! Vi LOVVO!!! <3 
Ora scappo che sennò mio padre mi toglie la connessione! D=
Baci Klaine 4ever! =3

 

  
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