Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: harrehsdestiny    05/12/2012    0 recensioni
Non lo so di cosa parlerò, so solo che amo i miei idoli e scrivendo voglio illudermi di averli accanto a me, fine.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il tempo passò in fretta, quel giorno non tardò ad arrivare. Era un sabato, e venerdì sera ero andata a letto tardi. Riuscii a dormire, non avevo mai preso dei biglietti per un concerto così importante e così grande, non mi posi minimamente il problema di non riuscire a trovarli. Su Twitter avevo letto di tante ragazze ansiose, ma avevo pensato 'esagerate, i concerti sono due e i posti sono tantissimi, riuscirò a prendere un biglietto' ci feci comunque un pensierino, prima di addormentarmi, ma la stanchezza si fece sentire e dopo circa mezz'ora stavo già dormendo un sonno profondo e senza sogni. Mi alzai alle sette la mattina dopo, i biglietti erano in vendita a partire dalle nove. Allora sì che l'ansia si fece sentire. Non avevo fame, tremavo, avevo paura. Aprii twitter, lessi per l'ennesima volta cosa scrivevano le altre directioners, mi trasmisero un nervosismo ancora maggiore. Ero dai nonni, il computer era lento da loro, in genere la connessione andava e non andava, non era mai fissa, continua e funzionante. Accesi il computer, ci mise venti minuti per finire di caricarsi, e intanto dentro di me pensavo 'ecco. Non ce la farò mai, mai. Non riesce nemmeno ad aprire Internet, figurati se riuscirà a comprare un biglietto'. Il tempo passava, io ero sempre più ansiosa, sentivo un vuoto allo stomaco. Mamma dormiva, e il giorno prima mi aveva detto che doveva essere presente all'acquisto, non avrei preso niente se non ci fosse stata lei a supervisionare. Eppure dormiva, non si poneva minimamente il problema che ritardando di pochi minuti i biglietti sarebbero finiti e io avrei rinunciato al mio sogno. Si alzò un quarto alle nove, con la tranquillità tipica del sabato mattina, e andò a prepararsi un tè. La guardai con gli occhi sbarrati. Quella mattina era la più importante della mia vita fino a quel giorno, e lei non ci faceva caso, si preparava la colazione come se niente fosse. 'Mamma' le dissi con la voce rotta 'i biglietti sono in vendita dalle nove, magari potremmo intanto aprire la pagina del sito, sai, per essere più pronte.'Mi guardò storto, come se avessi appena detto qualcosa di strano, e si avviò verso la stanzetta col computer, tenendo in mano la sua tazza fumante. Voleva prenderli lei i biglietti, disse, io sarei stata presa dall'ansia e avrei impallato tutto. Va bene, glielo lasciai fare, e mi appollaiai sullo sgabello lì vicino, sguardo fisso sulla pagina di ticket one. Mancavano dieci minuti, guardammo i diversi tipi di biglietto. Gradinata non numerata, gradinata numerata, parterre non numerato, parterre numerato. E poi c'era una cosa particolare, si chiamava 'big ticket'. Costava molto più degli altri, ma aveva qualcosa in più: il pass per il back stage. I miei idoli li avrei abbracciati, mi sarei accertata della loro reale esistenza, anche perché ancora non riuscivo a credere che potessero esserci veramente, nel mondo, cinque ragazzi tanto perfetti. Il mio cuore fece un balzo, questo non me lo aspettavo, se fossi riuscita ad averlo dopo sarei potuta morire felice. Sapevo che mamma mi avrebbe riso in faccia, ma se aveva accettato di portarmi al concerto, chissà, magari avrebbe acconsentito a prendere quel biglietto. Così esordii: 'rinuncerò ai regali di compleanno, di natale, alzerò i miei voti, aiuterò in casa, farò tutto quello che vorrai; però ti prego, posso avere il big ticket?'Stavolta non ci fu silenzio, mia madre mi voleva bene, sapeva che le promesse le mantenevo, così mi rispose: 'io te lo prendo, ma sappi che mi ridarai i soldi, e che a rivenderlo ci metto meno di mezzo minuto.'Avevo le lacrime agli occhi e la gola secca, non riuscivo a parlare. Annuii, non riuscivo nemmeno a muovermi, avrei dovuto abbracciarla, ringraziarla, saltarle in braccio, ma non lo feci. Prima dovevo avere la ricevuta di quel biglietto tra le mani. Mancava un minuto, i secondi passarono, ed ecco le nove. Ricaricammo la pagina, ma successe una cosa terribile. 'Sito sovraccarico, la preghiamo di attendere. Riprovi tra quindici, quattordici, tredici..' Arrivato all'uno, però, il sito non si ricaricò, ma ricominciò il suo conto alla rovescia. In quel momento mi convinsi che non ce l'avrei fatta. Era troppo, scoppiai a piangere. Non volevo farlo, volevo essere realistica e razionale, ma ero sicura che non sarei riuscita a prendere proprio nessun biglietto, e le lacrime cominciarono a inondarmi il viso, indesiderate.Mamma mi lanciò un'occhiataccia: 'non sono queste le cose per cui disperarsi'.Non capiva.Il solo risultato che ottenne furono singhiozzi ancora più forti da parte mia. 'Esci dalla stanza, Emma, mi metti ansia.''M-ma mamma..''Esci. Faccio da sola, metti ansia.'In quel momento, però, la pagina si aprì. Potevamo scegliere il tipo di biglietto; mamma cliccò sul big ticket, era tutto surreale. Il sito richiese il nome utente e la password, e mia madre non ricordava la password.Più lenta di un bradipo addormentato e con una pacatezza e una tranquillità rara, decise di iscriversi. Ero basita, stavamo perdendo troppo tempo. 'Mamma, non li prenderemo mai, sbrigati!''Emma vai via di qui, ci penso io.''Ma mamma..''ESCI.'Uscii piangendo come poche volte piansi in vita mia. Dovevo superare l'attesa, chiamai Anne. L'avevo conosciuta su internet, e mai avrei pensato che avrei trovato un'amica così meravigliosa tramite un sito web.Anche lei era sveglia da ore per prendere un biglietto.Rispose al cellulare, era in lacrime anche lei. Non le si caricava nessun sito, non riusciva ad entrare. Mi sentii ancora più male, ed ebbi un'idea.Andai nella stanza del computer, mamma era ancora nel sito ad iscriversi. 'Mamma?''Che c'è?''Se ci riesci, prendine due, di biglietti.''Sei matta? Costano un occhio della testa. Torna in salotto.''Ti scongiuro. Sono per Anne, non riesce ad entrare nel sito, te li faremo riavere.'Non so di preciso cosa successe a mia madre in quel momento, sarà stato il vedermi rossa, piangente, implorante; fatto sta che annuì.Completò l'iscrizione, i biglietti non erano ancora finiti, mise due big ticket nel carrello. Non potevo crederci, non riuscivo a smettere di piangere, tra poco non avrei più avuto lacrime da buttare fuori. Quella scritta mi rimase impressa nella mente, la ricordo nitida e precisa: 'il vostro acquisto è terminato con successo, l'oggetto verrà recapitato alla vostra abitazione entro due settimane'. Richiamai Anne: 'Annie? Ti ho preso il biglietto, big ticket.'Urla, strilli, lacrime, risate.Già assaporavo il suo abbraccio e quello dei miei idoli.Era solo l'inizio di qualcosa di meraviglioso.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: harrehsdestiny